Camminare con la luce in borsa non è cosa da tutti i giorni e, potendo scegliere tra un'infinità di offerta in materia, si pone il problema di comprendere cosa e perchè comprare!
Questo è di certo uno degli argomenti più ostici per la maggior parte dei fotografi di qualsiasi livello di preparazione: molte volte, infatti, ho sentito e letto di PRO anche affermati, abituati a risolvere complessi problemi legati alla composizione ed alla ripresa, che di fronte alla potenzialità di utilizzo della luce flash se ne escono perlopiù con affermazioni del genere:
“ a me non piace usare il flash…”
Il più delle volte dovute ad un approccio negativo, spesso ingenerato dalla falsa credenza che la luce naturale, insieme alla capacità odierna dei sensori digitali di esporre ad alti ISO, sia sufficiente a risolvere la maggior parte dei problemi di ripresa legati alla luce: appunto…soltanto la maggior parte… e negli altri casi???
Un flash non è altro che una sorgente tascabile (non sempre... ) di luce artificiale, mirabilmente tarata per ottenere sempre lo stesso livello di temperatura colore (5400-5600 gradi Kelvin, ossia pari alla luce diurna da cielo senza nubi del mattino), ma strutturata anche per fornire livelli diversi di potenza!
Costruttivamente consta di un condensatore (componente elettronico che, alimentato, trattiene un potenziale elettrico per un certo periodo di tempo) di capacità proporzionata alla potenza luminosa richiesta,
una parabola di proiezione della luce, opportunamente dimensionata rispetto la lampada vera e propria, ed una sezione di alimentazione (di solito a batteria), che consente il funzionamento di carica e scarica del condensatore: ed ecco qua un flash elettronico!
In questa guida veloce alla scelta di un flash tascabile, mi avvarrò dell'ausilio del marchio che utilizzo con soddisfazione da alcuni anni, GODOX, cinese di Shenzen,
distribuito in italia da di Cinisello Balsamo (MI),
marchio che produce apparati da illuminazione in contrapposizione rispetto i marchi più blasonati del settore, che non sono per Godox le case madri produttrici di fotocamere, bensì direttamente i nomi prestigiosi del settore, come Profoto, Bowens e simili.
Nel catalogo di questo produttore troviamo dunque l'high end della produzione cinese in materia di flash ed illuminatori, in netta controtendenza rispetto quei marchi cinesi che si limitano a realizzare cloni di flash più o meno riusciti del passato.
in questa immagine vediamo diversi apparati flash, più o meno complessi, ma tutti raggruppati dalla potenzialità di utilizzo in esterni, come in interni, in abbinamento alla fotocamera, caratterizzati poi singolarmente da elementi di distinzione, primi fra tutti la potenza ed il tipo di alimentazione, oltre alla possibilità di montare accessori modificatori della luce.
Partiamo da un presupposto: che la fotocamera incorpori o meno un flash, prima o poi (se pensiamo di comprarne uno), sorge la necessità di collegarlo ad essa...
Oggi, nel 2018, ciò può avvenire in differenti modi:
quello più semplice ed immediato, cioè flash su slitta ad esso dedicata:
(che è poi il principale motivo dell'insoddisfazione da flash della maggior parte dei fotografi che ci siano cascati a piè pari, riscontrando sul soggetto tutte le pecche che un sistema di illuminazione del genere non può che procurare...)
oppure, grazie ai moderni protocolli di trasmissione radio che Godox (ed altri produttori) applicano sui loro apparecchi,
flash staccato dalla fotocamera
ma in colloquio con essa grazie ad un trasmettitore (trigger) posto sulla slitta flash, dal quale apportare le opportune regolazioni al modo di funzionamento e alla potenza del flash (o dei flash...) asservito
ovviamente anche nella migliore delle condizioni...
quella nella quale il flash o i flash presenti sulla scena, possano essere fisicamente svincolati ed opportunamente distanziati dalla fotocamera e dal soggetto, al fine della migliore direzionalità della loro luce rispetto all'inquadratura scelta.
Ovviamente non è intento di Nikonland quello "pastorale" nel convincere tutti i suoi lettori a gestire la luce flash come sono abituato a fare io, utilizzando più di una sorgente luminosa (comprese quelle naturali) e realizzando ogni volta complessi schemi di illuminazione per ottenere il massimo dei risultati potenzialmente alla nostra portata, ma va da se che oggi 2018, non ho più nessun motivo per tenere in considerazione nell'acquisto attrezzature flash che non consentano di poter funzionare in questo modo, ossia radiocontrollate, wireless, i-TTL flash compatibili.
Ognuno dei flash Godox della foto d'insieme di prima, consentono quindi queste features, oltre addirittura a potersi inserire nel CLS Nikon del decennio passato, il primo sistema flash optoelettronico (basato su trasmissione all'infrarosso) che consentiva colloquio tra più unità, afflitto però da difficoltà nell'uso prolungato e nella omogeneità dei risultati. Che comunque è stato precursore delle tecnologie radio attuali.
Ma ognuno di questi flash, consente comunque un suo utilizzo "semplice" a slitta o a staffa, in wireless oppure wired (sincro PC, oppure prese mini USB) con ognuna delle reflex o mirrorless sul mercato attuale.
I modelli a slitta nascono perfino dedicati alle staffe flash dei principali marchi, ossia Nikon, Canon, Sony, Fujifilm ed Olympus/Panasonic in modo tale da rispecchiare tutti i rispettivi canoni nel colloquio con i singoli apparecchi ed i loro menu.
Godox mi serve quindi, grazie alla completezza del listino, per scaglionare l'offerta in relazione alle potenziali esigenze, crescenti, che di un sistema flash un fotografo amatoriale (il professionista deve o dovrebbe sapere già il fatto suo) possa avere.
Level 1
Il primo flash: piccolo, poco costoso, migliore degli incorporati
Una sorgente di luce sempre a disposizione, insieme alla fotocamera: questo è il principio che guida i fabbricanti di fotocamere quando incorporano microlampeggiatori come il seguente
su di una fotocamera
Ovvio che, se non bastasse la loro esilità e fragilità a sconsigliarne l'utilizzo, anche le proporzioni dell'obiettivo in uso potrebbero facilmente determinarne l'utilità reale...
e se a costo di contorsioni e calcoli, una unità del genere possa portare a dei risultati comunque utili
a patto di avercene di ...manico
ed anche avendocene di manico, vignettatura di luce ai bordi e disomogeneità di esposizione non possono che portare a realizzazioni nelle quali quei difetti possano giusto avere un loro ruolo funzionale solamente nell'eliminazione del dettaglio di parti dell'immagine non utili all'inquadratura
va da se, che un miniflash, opportunamente dimensionato possa invece dire la sua in molte più occasioni di quelle nelle quali proveremmo a sollevare quello incorporato di una mirrorless
Ecco quindi il Godox TT350 (qui in versione S per Sony), nanoflash da 200 grammi di peso, indicato per tutte le macchine di chi...lo voglia piccolo, capace di NG36 che era il valore di potenza tipico della maggior parte (alcuni famosissimi) dei flash a slitta di ingombro nettamente superiore di alcuni anni fa,
e dal... nanocosto (per le sue potenzialità) che sta attorno a 85 euro,
con il quale decidere di scattare foto nel peggior modo mai pensato, quello su
creando un eccesso di luce in primo piano ed il buio assoluto agli angoli estremi dell'inquadratura facendo passare l'appetito anche davanti ad un piatto di succulente panelle
oppure...
sfruttando la sua possibilità di utilizzo in HSS, in sincronia con i tempi dell'otturatore più veloci di quello massimo si sincroflash (qui 1/640" ad f/22...) al fine di bloccare ogni alito di vento, congelando il papavero in una breve frazione di secondo, diversamente ottenendo un mosso controllato se utilizzato in modalità normale (no HSS) nella quale la stessa coppia tempo/diaframma diventerebbe
Contrariamente ai concorrenti di ogni ordine e grado di questa categoria di prezzo/dimensioni, il Godox TT350 funziona, come detto, anche in wireless radio i-TTL flash, in abbinamento con i trigger della casa, insieme ai quali può diventare un flash slave, ossia asservito ai comandi di un master che può essere il trigger oppure un altro flash dello stesso sistema Godox-X, quindi anche un secondo TT350, il quale potrebbe diventare master sopra la nostra mirrorless o reflex, per pilotare un numero-n di unità slave similari: trasformando quello che sembra il flash da... regalare al bambino in un sistema complesso di multiunità flash, dal costo complessivo irrisorio...
Anche semplicemente su slitta consente grazie alla parabola wide in dotazione, di allargare opportunamente il fascio luminoso anche su soggetti complessi (per riflessione della luce) e scarsamente illuminati.
Da ciò deriva che se l'ambito più semplice di utilizzo della luce flash sia quello nel quale viene naturale aspettarsi un risultato, ossia quando la luce ambiente sia scarsa...
non sempre è questo il modo migliore di utilizzarlo, ma sicuramente non è per nulla l'unico.
Questo compatto e leggero apparecchio si DEVE sempre portare insieme alla propria fotocamera, una volta deciso l'acquisto:
perchè sarà quando meno si pensi di doverne avere bisogno che si dimostrerà essere più utile
in diurna, sotto il sole, in esterni, in controluce.... quante volte queste foto vi hanno mostrato solo delle silhouette del soggetto in primo piano ed in pieno controluce?
quante volte in condizioni che l'occhio ed il cervello qualificano come di "gran luce" le vostre foto sono poi risultate essere povere di dettaglio cromatico e di percezione della materia del soggetto?
Solo perchè eravate senza un flash appresso... Pur se piccolo come un TT350....
il qual proprio perchè di piccola potenza arriva ad erogare lampi di brevissima durata (fino a 1/20.000") che insieme al modo HSS con le fotocamere che lo consentano, riesce ad essere capace di frazionamenti di luce (qui sopra 1/3200" ad f/4) che consentono di gestire luce mista flash+sole anche a diaframmi aperti e senza l'uso deleterio/indiscriminato di filtri ND
Le caratteristiche accessorie, comuni a tutti gli altri flash (parabola zoom anche Auto, testa orientabile in H ed in V, compensazione esposizione +/- 3stop, sincro su prima o seconda tendina, FE lock, luce pilota, stroboflash) ne fanno insieme all'alimentazione semplificata a due sole batterie stilo (raccomandate le NiMh) un apparecchio utile non soltanto per acquisti entry level, ma come unità accessoria di un sistema Godox basato anche sull'utilizzo di altri flash.
Level 2
mi ricompro un flash: e stavolta voglio qualcosa di serio ed affidabile !
A questa categoria di acquisto apparteniamo tutti quelli (e siamo tanti) che di esperienze nel tempo ne abbiamo fatte già: da alcune a troppe... secondo un'analisi personale e soggettiva che ci mette nelle condizioni di voler trovare qualcosa di definitivo e satisfattivo. Consci di pregi e difetti di ciò che abbiamo fin qui utilizzato.
Il mio esempio? Vengo da decenni di utilizzo del flash in ogni circostanza, dai ritratti ai surfisti in spiaggia con i Sunpak 622Pro degli anni Ottanta, fino ai matrimoni tanto con i Metz 45 e 60 a torcia sul medio formato, quanto poi con i Nikon SB800/900 del CLS Nikon a semaforo ottico: quello che se non andavano in surriscaldamento le batterie a metà della cerimonia in chiesa, poteva capitare che per lo scambio degli anelli, fotografo ed assistente fossero non perfettamente a vista ed il secondo flash non ne volesse sentire di scattare.
Il radiocontrollo flash esiste da vent'anni, ma per i primi quindici è stato appannaggio di marchi ben strutturati commercialmente, che facevano costare patrimoni ogni elemento del sistema, peraltro esterno e non ancora TTL-flash.
Vero che scattare in TTL-flash serve solo a chi non abbia il tempo per settare il giusto livello di ogni lampada, dopo una corretta esposizione, ma la genuinità e spontaneità di una scena, fossero anche limoni in giardino, può benissimo passare per un'esigenza di velocità operativa che adesso, con questa generazione di flash cinesi a radioricevente incorporata, si può ottenere !
Come esponenti di questa categoria esistono diversi flash di livello medio e medioalto nel catalogo Godox dal quale estrapolo quelli di cui ho avuto esperienza diretta avendoli acquistati ed utilizzati negli ultimi due anni.
Intendo il Godox TT685 ed il Godox V860 II due esponenti dei rispettivi livelli, che si differenziano a mio parere per la crescente qualità costruttiva e progettuale, ma sopratutto per la diversa alimentazione: quattro stilo nel primo e una batteria proprietaria al Li-ion da 2000mAh, dotata di una bassissima autoscarica e di prestazioni in termini di autonomia e dei tempi di riciclo che fanno la netta differenza tra i due modelli di flash, entrambi NG60, ovviamente inseriti nel sistema radio a 2,4Ghz Godox X, e completi di tutte le features del modello più piccolo, già menzionate, oltre alla porta di sincroflash a jack da 3,5mm, quella usb per i frequenti aggiornamenti firmware che connotano l'azione costante di questa dinamica casa cinese, e ad una porta wireless esterna per trigger di vecchia generazione. come detto quattro stilo AA per il TT685N, un flash da 530grammi, completo di batterie
e dall'invitante prezzo al negozio di 110 euro all inclusive...
solo dieci grammi in più (540)
per il V860II a pieno carico con la su VB18 da 2000mAh,
pressocchè inesauribile... con autonomia ben superiore ai 650 scatti dichiarati ufficialmente e prezzo, ben al di sotto di ogni altra realizzazione della stessa potenza ed alimentazione (ove ve ne siano) che si aggira attorno ai 190 euro su negozio italiano, franco importatore e con garanzia ufficiale...
Gli ottanta euro che ballano tra i due modelli sono a mio avviso assolutamente giustificati dalla differenza di alimentazione che porta il tempo di ricarica ad essere sempre inferiore al secondo, secondo e mezzo, indipendentemente dalle condizioni di carica dell'accumulatore come invece non è sul TT685 che risente ovviamente della qualità di carica e intrinseca dei singoli elementi stilo di cui si serve.
Da quando sono approdato ai V860 ho deciso che la mia ricerca per un flash a slitta fosse conclusa e ciò ha sancito la mia liberazione dall'incubo dele ricariche delle batterie stilo.
Ma mi rendo conto che una differenza di costo (e di prestazione complessiva) di questo flash sia appunto un punto di arrivo per utenti evoluti, mentre un utente intermedio possa "accontentarsi" di tempi di ricarica più lenti e che ogni altra caratteristica fondamentale nel TT685 funzioni di fatto ne più ne meno come nel più costoso V860
Resta il fatto che simili flash possono certamente ancora essere usati nel modo più becero, a slitta
magari sollevando la parabola, inserendo il diffusore,
rimbalzando la luce dal soffitto,
o contrastando il controluce diretto
o eliminando residue ombre a distanza media, grazie alla discreta potenza in luce diurna (NG60)
oppure freezando ali ed antenne in rapido movimento, sempre grazie alla notevole potenza relativa
per i coriandoli questa è la potenza minima
certamente utile anche e sopratutto in abbinamento ad ultrawide come un 11mm, per dare dettaglio a parti singole dell'inquadratura
oltre che con qualsiasi altro obiettivo nelle medesime condizioni
Un flash di questa potenza non solamente risolve, come un qualsiasi flash anche di piccola potenza e dimensioni, ma caratterizza lo scatto, anche se attenuato in ripresa, come bisogna fare per legarlo alla luce ambiente quanto più possibile, opportuno, desiderato
Un flash potente non si usa quasi mai al massimo della sua potenza, ma al contrario, molta potenza = elevata dosabilità della luce.
Level 3
I Love Flash: e voglio il meglio, insieme al resto !
Siamo al girone infernale dei lussuriosi: coloro che definiscono il proprio modo di fotografare in base alla Luce che utilizzano.
Sanno distinguere le giornate solo in funzione della qualità della luce utilizzata, ovviamente senza alcuna preclusione per l'utilizzo globale di Essa: naturale + artificiale è il cocktail che li seduce e che continuano a sperimentare.
Non posseggono solo flash: utilizzano questi in funzione degli accessori modificatori di cui poter disporre. Hanno lampade ed illuminatori, al tungsteno, al quarzo, al quinzo, a led !
Nemmeno in questa Cambogia della percezione Godox si tira indietro, anzi.... quando il gioco si fa duro i duri cominciano a ...godere !
Di portatile (perchè questa guida all'acquisto parla appunto di sorgenti di luce portatili) non posso non citare i due flash Godox che mi fanno sognare ogni volta che li collego alla macchina fotografica:
sono strani soggetti anche loro...anche i nomi...
il Godox Witstro AD 200 Pocket Flash ed il suo degno compare, pure più anziano di un annetto, il Godox Witstro Ad360 II
Entrambi i-TTL compatibili, ma decisamente difformi e dedicati a presupposti di utilizzo differente, ancora una volta in funzione della differente alimentazione
AD200 completo, con due lampade flash, una standard e l'altra nuda,
capace di montare gli stessi modificatori di luce dell'altro Witstro
un monolite parallelepipedo...tascabile, come da pubblicità (evitate però blue jeans a vita bassa...)
Munito come dotazione, di una batteria Li-ion da 2900 mAh da 14,4V, capace, secondo quanto dichiarato, di 500 scatti, forse a piena potenza ed in rapida sequenza, perchè io, da quando l'ho caricata la prima volta, ancora non sono riuscito, dopo almeno un paio di migliaia di scatti a percepirne la...sensazione di scaricamento. NG60 con la testa a lampada nuda, (NG52 con quella standard), per una potenza misurata da 200W/s equivalente, secondo gli standard dei flash da studio, poichè questo è appunto un flash da studio che ha fatto la dieta dimagrante e si permette di girare per la strada, nella vostra borsa fotografica, accompagnato o meno da un treppiede leggero, un softbox o un ottagono da 80cm, o, semplicemente, da uno dei numerosissimi accessori modificatori attacco Witstro (Lumedyne/Quantum), che gli consentiranno di stupire e stupirvi, ogni volta che realizzerete con questo flash portatile ciò che avete dovuto sudare per riuscire solamente a pensare di fare, con flash tradizionali, dal montaggio a slitta.
display essenziale tanto quanto ben visibile e contrastato, con il suo blue lcd ed un prezzo d'attacco molto aggressivo, nella sua valigetta di...primo equipaggiamento con le due teste (ma ne esiste optional anche una a led) di 320 euro circa in giro per i negozi, di importazione regolare.
Passerete inosservati (se non montate l'ombrello...) anche in piazze affollate
dove riuscirete a lavorare anche a diaframmi apertissimi in piena luce diurna, grazie alla sincronizzazione HSS sulle fotocamere che la consentano, con tempi di ricarica impossibili da valutare ad occhio, grazie alla capacità e spunto di questa batteria, il cui ricambio, qualora volessimo esagerare e tenerne una di riserva, costa attorno a 60 euro
Un flash, questo AD200, ottimo per fare da spalla a quasi ogni altro lampeggiatore in commercio, per esempio per illuminare lo sfondo in situazioni come questo set
nel quale la parte della sorgente di luce principale è affidata ad un altro fuoriserie Godox, il beautyflash AR400
per ottenere l'equilibrio necessario
oppure come luce principale in esterni, a distanza ravvicinata
o, ancora, come elemento di illuminazione diffusa attraverso softbox e un Ving860II come luce diretta, laterale
in studio, ad evidenziare sullo sfondo appositamente nero, forme e cromie del soggetto
Ecco dunque l'altro Witstro, il Godox AD360II-N
come detto ulteriormente caratterizzato dalla differente forma di alimentazione, qui certamente la più potente ed insieme la...meno portatile
costituita da un Power Pack al Litio, PB-960 da 4500mAh e 360W/s di potenza, munito di due prese dalle quali poter alimentare, con appositi cavetti adattatori, qualsiasi altro flash Godox predisposto, così come qualsiasi apparato dall'alimentazione collegabile via USB
ampio display posteriore con accesso a tutte le funzioni
delle quali abbiamo fin qui parlato a proposito di questi flash Godox, tra le quali la radiotrasmissione del segnale a mezzo trigger, in maniera radio oppure ottica, nelle versioni dedicate alle rispettive Case fotografiche (compatibilità Nikon, Canon, oppure liscio per trigger generico). Venduto, insieme al PowerPack, lampada e parabola standard, non molto al di sopra di 600 euro, con assistenza ufficiale.
Un flash da studio, anche in questo caso,
con licenza di... libera uscita per portare al mondo esterno la voce del suo...colore e restituire alle forme nell'ombra tutta la dignità del loro stato...
in luce
come in controluce
nelle più intime sfumature di colore, propiziate dalla sua lampada nuda alla quale applicare tutti gli accessori modificatori già visti
facendosi un boccone di ogni potenziale concorrente, grazie alla progressività e alla delicatezza della sua Luce
Insomma, si capisce quanto mi piacciano i flash?
Esiste qualcosa che avvicini di più il fotografo alla creazione del soggetto?
Ditemi voi....
LEGENDA DELLE PAROLE VIOLA
Trigger: dispositivo radioelettrico di comando a distanza di un apparato elettronico: talora accoppiato ad un pannello di controllo a distanza delle funzioni dell'apparato
NG: Numero Guida. Indica la potenza del flash a 100 ISO e con angolo di campo pari alla focale indicata. Serve anche a stabilire in modo M-flash alla massima potenza del flash, la distanza alla quale porre il soggetto ad un determinato diaframma (x es: con NG36 e f/4 distanza del soggetto = 36/4= 9 metri) oppure all'inverso, il diaframma a cui chiudere l'obiettivo se il soggetto stia a determinata distanza (x es: flash da NG 45 e soggetto a 5 metri= 45/5= f/9 sull'ottica)
slave: flash asservito ad un Master per segnale ottico o di radiotrasmissione. Esegue ciò che il Master gli comunica
Master: flash al vertice di un sistema di trasmissione luminosa o radio del segnale impartito dallo scatto della fotocamera. Può emettere a sua volta luce oppure essere un semplice trigger. Comanda flash slave secondo le regolazioni apportabili sul suo pannello di controllo del sistema.
ND: Neutral Density. Filtri neutri (cromaticamente) il cui scopo è unicamente di abbassare il livello luminoso della scena per consentire l'utilizzo del flash con tempi lunghi di esposizione anche in condizioni di luce ambiente forte
NdR:
i trigger utilizzati nei set che hanno dato luogo alle foto pubblicate sono,
a sx il suo receiver, utilizzabile per collegare flash non muniti del necessario ricevitore di segnale
e nell'ultimo mese, il recentemente commercializzato ed....acquistato, Godox X-Pro N che sarà oggetto presto di un articolo specifico
Max Aquila photo (C) per Nikonland 2018
Recommended Comments