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Valerio Brustia

Nikonlander Veterano
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Commenti blog pubblicato da Valerio Brustia

  1. Alex Majoli è un fotogiornalista. Per lui la fotografia è un linguaggio espressivo che si declina in frasi e non in parole singole, da qui ne scende l'ovvio rifiuto del libro fotografico come somma di immagini tra loro slegate, libro che in genere è la felicità del fotoamatore. Sadioperche'. Infatti c'è libro e libro, i lavori di Gardin sono dei tomi in cui il fotografo approfondisce un argomento specifico e lo può fare con il respiro di un volume e non di un semplice articolo.

    ora, le tue osservazioni sulla composizione sono naturali. Nel disporre gli elementi nel riquadro è evidente che il nostro cervello cerca una di riprodurre una struttura di lettura a lui consona. Le diagonali, i terzi, l'eliminazione degli accavallamenti che troncano linee o parti di corpi, non sono "regole",  sono forme di disposizione che si adattano bene alla decodifica del nostro capoccione. 

    Il mio consiglio, ribadito più e più volte, è leggere riviste dove la fotografia è usata per il suo scopo primario, procurarsi libri a tema e non macedonie celebrative o retrospettive di un autore famoso. I lavori finalizzati ad un tema sono estremamente formativi e lo sono con maggiore intensità dell'articolo di una rivista perché scevri del vincolo della sintesi brutale che di cento scatti potenti deve sceglierne 7 o 8. 

    Cerca, lo trovi usato, il volumetto di McCurry sulle stagioni del Monsone, quello è il MEC da ammirare e da cui imparare, non il mediatico furbacchione che colleziona elogi per i ritratti in luce radente.

    I libri detti di "fotografia" se non sono strettamente manuali tecnici son solo tempo perso.

  2. 26 minuti fa, Mauro Maratta dice:

    La RCA manterrà per sempre un ruolo fondamentale nella storia della riproduzione audio.

    Una bella collezione, ma in queste condizioni sono poco più che cimeli. Le vecchie radio a valvole hanno un'anima calda e passionale e dovrebbero essere tenute in vita, sempre.

    Per ascoltare cosa? M2O???????

    Chissà come si sente la coppia Cruciani Parenzo  modulata da un varactor in ottone e amplificata da ampolle grosse come una bomba a mano ;)

  3. Silvio, mezza Lombardia con i capelli bianchi ha "cominciato" dalle "mie" parti. e ne devo gratitudine perchè se esiste il Parco e la garzaia di Villarboit non è diventata un Carrefour lo dobbiamo ai Lumbard che negli anni 70, come pionieri della reflex e del teleobiettivo, hanno documentato e salvato da distruzione certa quei posti.  In prima fila tra tutti un nome: Egidio Gavazzi. E ho detto tutto.

  4. 1 minuto fa, Viandante dice:

    Grazie mille per aver condiviso questo splendido luogo con noi.

    Gli altri hanno già scritto abbastanza ma vorrei farti particolari complimenti per tre scatti di questa bella serie che meriterebbero una gigantografia e non una semplice stampa, il martino sul ramo ghiacciato, i due uccelli acquatici due foto sotto e l'ultima della serie, favolose!


    Per il resto sono sempre più dell'idea che amo la natura e detesto il genere umano, non completamente ma abbondantemente.

    infatti sono proposte 70x100 cm

     

    poi parliamo anche di fotografia, perchè ce n'è delle belle.

  5. Ma in realtà si difende da solo. Ho qualche aneddoto da raccontare che vale la pena, di gente che si è persa, altri che son scappati inorriditi (giuro, li ho visti con questi occhi) altri ancora, il grosso tutto sommato, che hanno trovato la visita particolarmente deludente. 

    Detta tutta a giugno mi son perso anche io, era notte e solo grazie alla bussola ho capito che andavo a sud invece che a nord. Bizzarro, ma non troppo.

    Tutte le foto che ho fatto e anche quelle che devo fare sono state scattate nell'area giallo arancio della cartina sottostante

    mappa_parco.thumb.jpg.7b5b939f0fba1c7ba0748f25cd4c4876.jpg

    vedi son proprio pochi metri quadrati, eppure sono veramente densi di vita. Pensate un po' cosa sarebbe de si riuscisse ad allargarlo almeno fino alle difese arginali, buttando fuori quei cribbio di filari di pioppo da carta. Chiaro che chi li coltiva e ne trae ricchezza non sarebbe contento, ma io non penso ad alcun esproprio proletario, ma ad un indennizzo temporaneo si. Mi fa incazzare brutto che i 1500 euro per il nuovo telefono apple dritta o storta saltano fuori, ma 3 euro cadauno per rimborsare per 10 anni gli agricoli per il mancato guadagno pare impossibile spenderli.

    Poi son io quello che fulmina i risparmi, va bè...

  6. 10 minuti fa, Roby C dice:

    Ottimo Valerio.. tu hai fatto meglio.. molto meglio..  poi, vedo la qualità dello scanner... ( il mio  ) miserina.. ecco quanto merita.. 

    Ma deve essere splendido, poter rimanere laggiù, nel silenzio rotto solamente dai rumori ancestrali della foresta..   a far cosa?.. ma solamente ad osservare.. ne basta e ne avanza..

    si è bellissimo, ad apriile maggio e ottobre. in tutti gli altri mesi bisogna crederci :)

  7. chiedo scusa, ma sono un poco nel frullatore. Stanotte metto qualcosa giustamente per chi non può, nemmeno volendo, passare per Novara.

     

    Paolo:

    credo di sì, l'assessore alla kultura ha effettivamente proposto di guidare le scolaresche, vedo cosa posso fare sono nei guai con il lavoro. Sia come sia rimane il fatto che a parlare di difesa del territorio sembra quasi di far suonare un disco rotto. Non so che ci è preso a tutti quanti, ma possibile mai che non ce ne freghi una pippa bollita se tra Torino e Milano non esista più nemmeno uno scampolo di bosco di roveri??? Lo trovo bizzarro, per non dire di peggio. Comunque c'è e si chiama Parco delle Lame del Sesia.

  8. Invece C'è,  lo abbiamo appeso insieme il pannello "esplicativo". Con gli amici della SFN lo abbiamo poi spostato in un punto a maggior visibilità, perché quel che dici è vero ma non nel senso del "come" ma del "COSA" e del "PERCHÉ ". Qui sta la vera sfida cioè veicolare dei contenuti e la fotografia è uno strumento che serve proprio a questo. Non si tratta di comunicazione di massa, non lo è mai stata,  si tratta di comunicazione mirata a chi è comunque già sensibile all'argomento e così può scoprirne di più, andare oltre a dove mi son fermato io. Personalmente  mi preme fare quel che riesco, nelle mie miserabili possibilità , per tenere alto il livello di guardia. Sai nel silenzio generale quanti scempi ambientali sono stati compiuti! E da quelli si rientra solo con decine e decine di anni di attesa, di lavoro della Natura. Nel Parco delle Lame non si deve tagliare un ramo o spostare una foglia, c'è una Wilderness incredibile in evoluzione su 2 ettari e mezzo  di superficie, un unicum da difendere, ma se non sai che esiste è difficile che ci si accorga se lo asfaltano.

  9. Sei un disgraziato,

    mancava solo che mi fotografassi mentre mi scovolavo il naso con un ditone e poi c'era tutto.

    Grazie d'aver partecipato, è comunque una dura battaglia far girare più che le foto , i due o tre concetti collegati.

    vediamo, non mi arrendo.

  10. Ho visto che hanno recuperato tutte le vecchie foto che erano appese ai muri. È la storia di Nikon a Milano, cioè dell'editoria italiana dei periodici patinati. Tra le tante foto c'è un'aquila ripresa da Emmanuel Sailler che per chi leggeva l'Airone è e rimane una foto iconica di un periodo purtroppo troppo lontano nel tempo. Ricordo che Emmanuel si tolse la vita a metà anni novanta ed io, da suo lettore da tanti anni, non mie ne capacitai. Questo triste ricordo non toglie nulla al tema, cioè ai pezzi di storia dietro ad ogni scatto, scolorito o sbiadito, appeso ai muri di Pravo. 

    Bravi!

     

     

  11. 16 minuti fa, Fab Cortesi dice:

    Ottimo Pedrito,

    Barcelona e' una città sempre accogliente, multiculturale, fotogenica e ricca di opportunità fotografiche e sociali. Come sempre e con molto piacere sono disponibile (salvo imprevisti o impegni) a ricevere i "passanti e amici" di Nikonland.

    Per l'accaduto nella Rambla della settimana scorsa dico solo che nessun posto nel mondo e' sicuro, quando il movente di certi atti e' generato dall'odio, dal protagonismo, dalle barriere e dall'ignoranza. E in risposta al "Tots som Barcelona" (tutti siamo Barcelona) Barcelona risponde con "Barcelona no té por" (Barcelona no ha paura), perche la paura genererà solo altre barriere, altro odio e altra ignoranza. 

    Que tinguis un bon dia.

    Ho comperato tutti i quotidiani il giorno dopo l'attentato e ho cercato -photo Cortesi- ma non ti ho trovato.

    Ed un po' mi è dispiaciuto ma un po' son stato contento segno che non eri in zona

     

    un saluto

    • Eccellente, grazie ! 1
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