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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 30/04/2024 in tutte le aree

  1. Aggiornamento firmware per la Nikon Zf Modifiche rispetto alla versione firmware "C" da 1.10 a 1.20 • La temperatura di colore per il primo scatto verrà ora applicata al resto della serie di foto scattate nella fotografia con decentramento pixel quando il bilanciamento del bianco è impostato su [Auto] o [Luce naturale auto]. • Sono stati cambiati i valori predefiniti per le seguenti impostazioni visualizzate quando ci si connette in wireless: - Chiavi di crittografia - La password visualizzata dopo il recupero delle impostazioni predefinite della fotocamera • Sono stati risolti i seguenti problemi: - Rilasciando l'otturatore con il monitor nella posizione di conservazione a volte il mirino non diventava scuro se l'opzione [Modo silenzioso] era stata impostata su [ON] o un'opzione NEF (RAW) o RAW + JPEG/HEIF era stata selezionata per [Qualità dell'immagine]. - "Disturbo" a volte poteva essere visibile nel display live view durante la fotografia e la registrazione di video, nonché nelle ombre delle foto scattate e dei video registrati quando [Imposta Picture Control] era stato impostato su [Monocromatico toni profondi] e un valore positivo era stato selezionato per [Contrasto] e un valore negativo per [Luminosità]. - La fotocamera a volte smetteva di rispondere quando i video registrati in determinate condizioni venivano utilizzati con azioni come il riavvolgimento o l'avanzamento durante la riproduzione. scaricabile : qui Il file arriva già scompattato ed è circa 88.000 byte, non si deve fare altra operazione che inserirlo in una schedina SD vuota. Assicurarsi che la Nikon Zf abbia la batteria carica. Dopo di che si inserisce la scheda nella macchina e si va nel menù : IMPOSTAZIONI -> VERSIONE FIRMWARE confermando con OK parte la procedura che richiederà 5-6 minuti circa. Al termine verrà chiesto di spegnere la fotocamera. Dopo di che si potrà verificare l'effettivo aggiornamento del sistema :
    7 punti
  2. Più che noiosa, la F1 è finta. Oggi un pilota non fa nemmeno pipì senza chiedere prima all'ingengere via radio. E fanno sentire pure i messaggi in cui un piloto chiede come fare a raddrizzare la frenata o la temperatura dell'olio o altre cose di cui lui non capisce nulla. E da "terra" gli dicono anche quando può respirare o deve tenere dritto il collo. O passare al piano D, piano F, piano Y. Poi penalizzano Alfonso se fa il malandrino in pista per dare un pò di pepe alla competizione. In pratica abbiamo una generazione di mezze calzette che nella realtà sono tutti compagnucci, addestrati pure su come parlare ai microfoni dei giornalisti per essere il più inclusivi, anti-divisivi, plurirazziali, benevisi e collaborativi. Non si può dire meccanici (suona troppo maschile, visto che adesso ci sono tizie con le treccine che cambiano le gomme) ma si deve dire "persone". E altre ca*ate simili. Alla fine, in termini sportivi, il pilota di F1 di oggi è un operatore filoguidato che deve eseguire con la massima correlazione Nmila movimenti preordinati per 50 o 60 giri consecutivi. Una sorta di robot con un nome addestrato alla guida al simulatore, così non si emette CO2 (come se il simulatore fosse alimentato ad energia eolica).
    6 punti
  3. In una recente intervista, il nuovo #1 di RED (e #1 di Nikon Imaging) e il #2 di Nikon Imaging, hanno dichiarato che : - forniranno a RED il modo di consolidare il loro business senza far mancare l'assistenza all'attuale clientela - che sanno che Canon fa obiettivi CINE e Nikon no. Per questo stanno lavorando ad obiettivi CINE - guardano con grande considerazione alla tecnologia dei sensori global di RED - per avere un travaso di tecnologie tra le due società ci vorranno alcuni anni su questa intervista, fonti presenti nel settore cinematografico californiano ipotizzano - che Nikon voglia mantenere RED fintanto che non fa una linea di obiettivi CINE - che con la tecnologia RED (sensori e codec) unita a quella Nikon (processori e infrastruttura) faranno in futuro una gamma di ammiraglie Nikon dedicate al cinema - che a quel punto RED verrà incorporata (prospettiva a medio termine)
    5 punti
  4. Il nostro Arturo che firma un autografo speciale ad una rossa oggi lo arresterebbero per molestie !
    4 punti
  5. Il bello della Zf è che è proprio pensata per andare a nozze con gli obiettivi di tutti, compresi i Nikkor Z Mentre su Z8 e Z9 io non monterei/monto altro che Nikkor Z !
    4 punti
  6. La ragione direbbe di attendere.... però... l'innominabile supersegreto sarà l'evoluzione di "qualcosa" già oggi sul mercato; la ZF è unica ed è questa la ragione per cui ho deciso di abbandonare la D850, che già soddisfava in pieno le mie esigenze... razionali
    3 punti
  7. Cari iscritti, per promuovere un pò di movimento fotografico sul nostro sito, altrimenti visto come un contenitore di articoli dedicati al materiale fotografico e poco altro, abbiamo preparato alcuni contest mensili, attivi già a partire dal prossimo mese di maggio. La partecipazione è libera ed è semplice : basta essere iscritti e presentare le proprie fotografie rispondendo alla discussione del contest scelto. Per dare una occhiata a questi e ai precedenti, già chiusi, potete visitare la sezione del forum dedicata. La trovate ---> qui <---- E in particolare : Contest VII-2024 : 18 maggio - 31 maggio 2024 "Bianco e nero" Contest VIII-2024 : 22 giugno - 30 giugno 2024 - Il colore dominante Contest IX-2024 : 20 luglio - 28 luglio 2024 - "Per la strada" Contest X-2024 : 23 agosto - 31 agosto 2024 - Animali Contest XI-2024 : 20 settembre - 30 settembre 2024 - "La percezione di un luogo" Saranno anche essi "a tema" facilitato, per non creare difficoltà. Partecipare può essere un piacere, non deve essere visto come un obbligo. Buon divertimento. ____________________________________________________________________________ L'admin
    2 punti
  8. Io sto resistendo. La Z5 l'ho regalata alla moglie con il 24-200. Ed ho risolto il problema permuta. (Avevo permutato qualche mese fa il corredo reflex di 13 e piu' anni fa per il 70-200 Z f2.8 VR). Ora ho la Z8 (che e' fantastica, e terro' penso per sempre o almeno fino a quando riuscirò ad utilizzarla), la Zfc nera (bellissima) e la Z30 (compatta e per tutti gli usi comuni e quotidiani). La Zf RefA l'ho tenuta per una settimana nel carrello dell'outlet Store frenando ogni giorno a fatica il dito che voleva premere il pulsante acquisti. Oggi pero' ho notato che per il momento le hanno esaurite. (meglio cosi' per il mio portafoglio). Non figura piu' sull'outlet Store Nikon/Nital e l'hanno tolta dal carrello. Il prezzo era allettante 1799 euro. (Pazienza, per ora me ne sono fatto una ragione). Il motivo non e' che mi serva, ma che mi piace, e ad una certa età non si fanno piu' piani a lungo termine, "carpe diem", vivi l'attimo fuggente, e quindi un giorno o l'altro me la comprero' penso.. A meno che... esca la fotocamera super-segreta di cui tutti sanno tutto... ecc.. (non sarà pero' con il look della Zf che e' unica, ma vedremo). Per ora continuo ad attendere con calma. La Zf mi piace molto ma devo dare uno stop agli acquisti impulsivi per il momento.
    2 punti
  9. Dall'album: Nikkor Z 24-120/4 S

    Fiera di Modena Z9 e 24-120 Z
    2 punti
  10. vedo che viene l'orticaria anche a te sul politically correct... mamma mia quanto prurito negli ultimi anni...qualche volta anche alle mani, devo dire! (lo posso dire qui o vengo bannato?)
    2 punti
  11. Sono assolutamente d'accordo il cellulare lo odio, ma purtroppo sul posto di lavoro non riesco a portare la macchina fotografica anche perché le foto che faccio le condivido quasi in tempo reale con i colleghi
    2 punti
  12. Aggiornamento firmware per la Nikon Zf Modifiche rispetto alla versione firmware "C" da 1.10 a 1.20 • La temperatura di colore per il primo scatto verrà ora applicata al resto della serie di foto scattate nella fotografia con decentramento pixel quando il bilanciamento del bianco è impostato su [Auto] o [Luce naturale auto]. • Sono stati cambiati i valori predefiniti per le seguenti impostazioni visualizzate quando ci si connette in wireless: - Chiavi di crittografia - La password visualizzata dopo il recupero delle impostazioni predefinite della fotocamera • Sono stati risolti i seguenti problemi: - Rilasciando l'otturatore con il monitor nella posizione di conservazione a volte il mirino non diventava scuro se l'opzione [Modo silenzioso] era stata impostata su [ON] o un'opzione NEF (RAW) o RAW + JPEG/HEIF era stata selezionata per [Qualità dell'immagine]. - "Disturbo" a volte poteva essere visibile nel display live view durante la fotografia e la registrazione di video, nonché nelle ombre delle foto scattate e dei video registrati quando [Imposta Picture Control] era stato impostato su [Monocromatico toni profondi] e un valore positivo era stato selezionato per [Contrasto] e un valore negativo per [Luminosità]. - La fotocamera a volte smetteva di rispondere quando i video registrati in determinate condizioni venivano utilizzati con azioni come il riavvolgimento o l'avanzamento durante la riproduzione. qui
    2 punti
  13. Il mio viaggio nella Puna Argentina (del quale una sintesi fotografica vedrà la luce nel numero 12 del nostro Magazine) ha avuto inizio e fine nella capitale dello Stato sudamericano - Buenos Aires - e non potevano mancare due brevi e rapide escursioni. Soprannominata La Regina del Plata o La Parigi del Sudamerica, e nota anche con l'abbreviativo Baires. Oltre ad essere la città più popolosa del paese, è anche una delle più grandi metropoli sudamericane, è suddivisa in 15 comuni e in 48 barrios, è uno dei più importanti centri politici, culturali e finanziari dell'economia nazionale e, in virtù della fitta rete di nodi stradali e autostradali che si diramano lungo la metropoli, funge da principale punto di convergenza per i trasporti di tutta l'America meridionale. Al suo centro si trova Plaza de Mayo, circondata da edifici signorili del XIX secolo tra cui la Casa Rosada, il celebre palazzo presidenziale con balconi, il Cabildo di Buenos Aires, che oggi ospita il Museo Storico Nazionale del Consiglio e della Rivoluzione di Maggio, la Cattedrale. Nel mezzo della piazza, La Piramide de Mayo, un monumento storico, alta 19 metri e realizzata nel 1811 in occasione del primo anniversario della Rivoluzione di Maggio, e il Monumento equestre al generale Manuel Belgrano., alla cui base (contenuti da un recinto trasparente) si trovano i sassi lasciati dalle madri dei desaparecidos con i nomi dei loro figli dissidenti scomparsi durante la dittatura militare in Argentina tra il 1976 e il 1983. Il Puente de la Mujer (Ponte della Donna), è un'opera dell'architetto spagnolo Santiago Calatrava che si trova nel Dock 3 di Puerto Madero. Questa è una delle due realizzazioni di Calatrava in America Latina, l'altra è il Museo del Domani a Rio de Janeiro. Il quartiere più italiano e colorato di tutta Buenos Aires è il Barrio La Boca, una tappa obbligata in Argentina, nato come porto naturale sul Riachuelo. Dal 1870, il Barrio iniziò a ricevere un gran numero di immigrati, soprattutto italiani (in particolare genovesi), che costruivano le loro case con lastre di zinco e le dipingevano con le vernici lasciate dalle officine del porto, motivo per cui erano molto colorate, un’usanza che è ancora mantenuta in alcune parti del quartiere. Le case, che erano chiamate "conventillos", erano abitazioni collettive in cui vivevano numerose famiglie all’interno di spazi comuni. Furono proprio un gruppo di giovani italiani originari di Genova che il 3 aprile 1905 si incontrarono nella casa di Esteban Baglietto (vi parteciparono altre quattro persone, Alfredo Scarpatti, Santiago Sana e i fratelli Juan e Teodoro Farenga, costoro originari di Muro Lucano) per fondare un club di calcio, il CABJ ovvero il Club Atlético Boca Juniors. Il Caminito è un museo all'aperto lungo quasi 150 metri che vede nella sua estensione le tipiche case popolari in lamiera di diversi colori. Il suo tracciato sinuoso è dovuto al fatto che segue il corso di un torrente che scorreva lungo di esso fino all'inizio del XX secolo e, per molto tempo, la zona ha fatto parte della linea ferroviaria per Ensenada, fino a quando, nel 1928, la diramazione fu chiusa e il binario divenne un vicolo abbandonato. È stato grazie all'iniziativa di alcuni vicini che, negli Anni 50, il terreno è stato recuperato e trasformato nella strada museo, dove è possibile ammirare il “Filateado”, uno stile artistico unico che si è sviluppato a Buenos Aires. È caratterizzato da colori vivaci, linee curve e composizioni creative, solitamente utilizzate per decorare insegne e case. L'arte di strada espone i sentimenti delle persone emarginate che hanno abitato il quartiere fin dalle sue origini. Gli impressionanti graffiti murali mostrano la grande passione e la mitologia di La Boca. Oggi questa piccola strada è il simbolo delle origini del tango e della forte personalità di questa parte della città. Su Avenida Santa Fe nel barrio di Recoleta, nella zona di Barrio Norte, sorge un edificio progettato dagli architetti Peró e Torres Armengol per l'impresario Max Glücksmann e fu inaugurato con il nome di Teatro Gran Splendid nel maggio 1919. Realizzato in stile eclettico, presenta affreschi sul soffitto dipinti dall'artista italiano Nazzareno Orlandi. Alla fine degli anni Venti il teatro fu trasformato in cinema e nel 1929 proiettò i primi film sonori in Argentina. Nel febbraio 2000 l'antico teatro è stato trasformato nella Libreria El Ateneo Gran Splendid, le poltrone del cinema sono state rimosse e al loro posto sono stati installati scaffali per libri. In tutto l'edificio sono stati installati posti a sedere per i clienti, compresi i palchi del teatro ancora intatti, e sul retro di quello che era il palcoscenico è stata creata una caffetteria. Il soffitto, gli intagli ornamentali, il sipario cremisi, l'illuminazione dell'auditorium e molti dettagli architettonici sono rimasti. Nonostante i cambiamenti, l'edificio conserva ancora l'aspetto del grande teatro che era un tempo e ogni anno oltre un milione di persone varcano le sue porte.
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  14. 1) si, fortemente si, fortissimamente si. Come noterai qui, stiamo dipanando il dubbio se comprare la Zf o la Z8. Non esattamente la Z5 ... serve aggiungere altro ? 2) si, specie se conti di acquistare la Zf da loro dando la Z5 in permuta.
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  15. Con questi assunti: Momenti (fotografici) Cogli l'attimo (sottotitolo), dove tutti i partecipanti hanno proposto foto di momenti a loro sentimento unici, si nota una sensibilità diversa nel senso di cogliere l'attimo. Per questo da parte mia un BRAVO a TUTTI i partecipanti Quello che si è distinto nella proposta applicando un comun denominatore alle tre foto proposte è Castorino, la mia preferenza va a lui.
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  16. Sorvoliamo sul fatto che oggi queste fotine qui sono vietate dai bacchettoni anglosassoni (e quindi bandite dalla FommulaUan !) Ferrari 312, Chris Amon, Brands Hatch 1968 (England) Chris l'è quel la che si sistema il casco in testa
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  17. Io prima proverei il Nikkor Z 70-200/2.8 VR. Questo Tamron non te lo regalano, non è stabilizzato. E pesa solo un paio di etti meno. E come il 70-200/2.8 Z non c'è nessuno al mondo.
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  18. inoltre un 35-150 abitua ad evitare di scendere troppo sotto alla focale ideale in termini di assenza di distorsioni prospettiche difficili da dominare in pp, come si conviene a certi tipi di cerimonia. Un 16/17 -35 sull'altro corpo, consentirà di concentrarsi meglio sul problema
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  19. di quella luminosità, se dalle caratteristiche adatte, in termini di nitidezza e morbidezza (nel senso di un giusto contemperamento delle due) ai cerimonialisti, sempre a caccia di all in one performanti, luminosi, leggeri a dallo sfuocato interessante
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  20. Dall'album: Nikkor Z 24-120/4 S

    Fiera di Modena Z9 e 24-120 Z
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  21. Dall'album: Nikkor Z 24-120/4 S

    Fiera di Modena Z9 e 24-120 Z
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  22. Dall'album: Nikkor Z 24-120/4 S

    Fiera di Modena Z9 e 24-120 Z
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  23. Dall'album: Nikkor Z 24-120/4 S

    Fiera di Modena Z9 e 24-120 Z
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  24. Il 35mm f/1.4 si sovrappone allo z40mm, che magari sarà anche inferiore in termini di qualità/resa (non saprei), ma è molto compatto. Il 58mm per ora resta, il 105dc perde l'autofocus. Per anni ho fotografato in manuale 35mm e MF ed ho ancora alcune lenti vintage canon FD (24/35 f2.8 50f/1.8 (a cui sono legato perchè acquistato da mio papà nel 1984 a NYC ed è la versione giochi olimpici) ed M42 (mamiya/sekor 58mm f/1.4) che potrei provare in manuale, anche grazie al focus peaking però con l'età la vista è leggermente peggiorata e mi sono impigrito... L'85mm come focale di per se non mi ha mai fatto impazzire, sempre preferito 100-105mm. Nella sostanza, per il mio gusto, 58mm e 105mm sono le focali che prediligo, con il 35mm faccio più fatica. Il 40mm potrebbe andare bene per le vacanze/uscite con la famiglia. (scusate se sono andato OT); valuterò il 105 macro. Come sempre grazie.
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  25. So che i fotocellulari sono esclusi, infatti non l'ho numerata, ma ero al lavoro e non avevo la macchina fotografica con me(mi sono mangiato le mani), ma le foto che ho fatto a mio avviso incarnano perfettamente il tema del contest “IL MOMENTO” A seguito di una strana vibrazione su un propulsore di un rimorchiatore siamo andati in bacino e abbiamo riscontrato la deformazione di 3 pale su 5. Il rimorchiatore che monta l’elica in questione ha una potenza totale di 6800 CV con due motori e due eliche azimutali a passo fisso, l’elica ha un diametro di 2,8 metri e un peso di 2935 KG dopo una serie di misure per stabilire la quantità e la posizione delle deformazioni la pala viene scaldata fino far diventare rossa la zona da ripristinare IN QUEL MOMENTO con una lunga forchetta viene riportata a misura a occhio e poi verificata strumentalmente purtroppo durante il successivo raffreddamento si è formata una cricca dovuta alle tensioni che si sono generate durante la deformazione iniziale la cricca è stata fermata con dei fori scavata e saldata Dopo le riparazioni l’elica è stata riportata presso il rimorchiatore nel bacino di carenaggio imbragata in modo idoneo per consentirci di poterla montare sul suo asse
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  26. Verificato e utente pienamente abilitato ad aprire una discussione ed inserire fotografie nel forum pertinente : per avere un blog bisogna superare i 100 post attivi e diventare Nikonlander. E' la regola del sito.
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  27. originariamente la federazione automobilistica assegnò all'Italia il colore NERO per le vetture,poi fu cambiato in rosso,ma la Ferrari corse anche coi colori giallo e blu.Non è quindi una novità rivederla in blu,poi ci sarà sotto anche il discorso di celebrare il nuovo sponsor HP ......
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  28. però dovresti pensare ad un upgrade del 105/2 --> 105/1.4E.
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  29. Penso di no. Faccio già fatica a trovare il tempo per fotografare con un solo corpo….
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  30. Hai fatto bene. Ma la D850 la tieni ?
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  31. A mio avviso "cogli l' attimo" dando opportunità di cercare nell' archivio di dieci anni di foto, doveva rappresentare una summa della nostra attività in questo lasso di tempo: ed il momento doveva essere significativo in ognuna delle immagini proposte. Non era obbligatorio presentare tre foto tre, ma ci si sarebbe potuti limitare nel caso una delle immagini non avesse la stessa forza delle altre. Molti a mio avviso hanno difettato in questo senso e hanno impoverito la ricerca effettuata. Per me: Castorino !
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  32. Lanciato nella primavera del 2022, restato in lista di attesa per mesi. Per prestazioni e costruzione un unicum, come lo è nella sua relativa compattezza (per la focale). La luminosità è solo un terzo di stop inferiore al principesco 800/5.6 da reflex che ha relegato subito al mercatino dell'usato (a meno di metà prezzo dal lancio). In mano ai paparazzi, ai fotonaturalisti e a chi ha già un arsenale completo di teleobiettivi ed ha bisogno dell'obiettivo super-lungo ma super-leggero, è "l'arma finale". Tutto sommato non costa tantissimo, anche se non è alla portata di tutti. Il fotografo che lo vuole, si interroghi se poi saprà valorizzarlo. Di suo ha tutto quello che serve per fare foto eccezionali. Quindi non ci saranno alibi. caratteristiche salienti : focale 800mm full-frame diaframma da f/6.3 ad f/32 a 9 lamelle stabilizzatore integrato : SI motore passo-passo, messa a fuoco interna distanza minima di messa a fuoco : 5 metri 22 lenti in 14 gruppi, 3 ED, 1 SR, 1 PF, Nano Crystal Coat e lente anteriore con rivestimento al fluoro paraluce in plastica sacca CL-L£ peso 2385 grammi, 385mm di lunghezza per 140mm di diametro massimo compatibile con TC-1.4x e 2.0x guarnizioni a tenuta di polvere e acqua teleconverter, obiettivo pensato per la Nikon Z9 schema ottico complesso ma prestazionale come evidenziato dal grafico MTF che ha linee praticamente coincidenti ad ogni distanza dal centro articoli su Nikonland.it : Ottocento ! OTTOCENTO Nikkor Z 800mm f/6,3S : quando il gioco si fa duro... galleria immagini su Nikonland.it
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  34. 2024-04-25 Firmware D850 Versione 1.31 Modifiche rispetto alla versione firmware "C" da 1.30 a 1.31 • È stata cambiata la password predefinita visualizzata nel menu di connessione dopo che tutte le impostazioni della fotocamera sono state ripristinate. 2024-04-25 Firmware D7500 Versione 1.12 Modifiche rispetto alla versione firmware "C" da 1.11 a 1.12 • È stata cambiata la password predefinita visualizzata nel menu di connessione dopo che tutte le impostazioni della fotocamera sono state ripristinate. • È stato risolto un fenomeno in cui gli indicatori del livello sonoro L e R sia sul monitor della fotocamera sia sul registratore HDMI esterno sono invertiti mentre le immagini sono trasmesse al registratore HDMI in live view filmato.
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  35. Un volo di linea Roma - New York richiede 63.000 litri di kerosene. Una F1 per un Gran Premio consuma 140 litri di benzina. Quindi con il pieno di un Airbus si potrebbero fare 450 Gran Premi. Ovvero una intera stagione di F1 con 20 auto. Un solo volo di linea e sola andata ... Le auto di F1 usano benzina sintetica altamente raffinata, senza zolfo, azoto e un contenuto minimo di aromatici, per cui con un reale bassissimo impatto in termini di vero inquinamento. In compenso i VIP che vanno a vedere i Gran Premi volano con jet privati che usano kerosene commerciale di scarsa qualità. E magari fanno Seattle-Melbourne in due, con vari scali. Altro che impatto ecologico.
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  36. basterebbe tornare alla F1 Ferrari basata su questo coso qua. E poi niente Pirelli, una sola gomma dura uguale per tutti per la gara, la cambi solo se hai forato, una sola per la qualifica. Prove libere sempre. Sicuramente via i turbo e via i macinacaffe elettrici che hanno portato ad avere auto lunghe 6 metri e larghe 2 e mezzo. Ma in fondo, non è detto che Ferrari debba stare in F1. Si potrebbe fare anche una serie di campionati differenti fatti da veri costruttori, quelli che della macchina producono anche i bulloni, e lasciare Red Bull, Mercedes e McLaren a girare in tondo per piste sintetiche in Cina, Emirati Arabi uniti e non e cittadini emergenti in notturna.
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  37. 2024-04-23 Firmware Z 8 Versione 2.01 Modifiche rispetto alla versione firmware "C" da 2.00 a 2.01 • Sono stati cambiati i valori predefiniti per le seguenti impostazioni visualizzate quando ci si connette in wireless: - Chiavi di crittografia - La password visualizzata dopo il recupero delle impostazioni predefinite della fotocamera • Sono stati risolti i seguenti problemi: - Si verificava una dominante di colore verde con alcune immagini scattate. - La data e l'ora impostate nella fotocamera a volte non venivano applicate correttamente. - Utilizzando [Mostra immagine scattata] per visualizzare un'immagine con orientamento "verticale" (ritratto) e ingrandendo l'immagine, si impediva lo scorrimento del display nella direzione desiderata con il multi-selettore o il selettore secondario. - Dopo un aggiornamento firmware, il sensore di spegnimento monitor a volte non funzionava e il mirino non si accendeva. - A volte il menu "i" rimaneva nel mirino quando lo si guardava dopo che il pulsante di scatto era stato premuto a metà corsa per uscire dal menu "i" visualizzato nel monitor.
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  38. In una recente intervista rilasciata ai media cinesi, i progettisti della Z7 II hanno dichiarato che il sensore da 45 megapixel secondo loro ha ancora del potenziale da offrire. Si tratta praticamente dello stesso sensore che ha debuttato nel 2017 con la Nikon D850, cui è stata aggiunta la matrice dei punti per la rilevazione di fase. E che equipaggia anche la Z7, tale e quale. Questa Nikon Z7 II è quindi la terza fotocamera ad utilizzare questo sensore progettato da Nikon per le sue specifiche esigenze, a cominciare dalla sensibilità base di 64 ISO. In questo senso é proprio arduo se non impossibile trovare differenze di resa in termini di qualità di immagine tra le tre fotocamere. E' possibile - ma più in via teorica che pratica - che la D850 proprio per l'assenza dei punti semiciechi della rilevazione di fase abbia un filo di qualità in più quando si spingono le ombre oltre il dovuto. Ma qui mi fermo perchè è un campo di indagine che non solo non mi appassiona, mi annoia proprio. Dando per assodato che la qualità data dal sensore sia la stessa, noi tutti abbiamo amato la Nikon D850 - probabilmente la migliore reflex mai prodotta dal nostro marchio - per il mix di specifiche, di caratteristiche e di prestazioni offerte. Ma anche per quel feeling particolare che lo sviluppo del corpo delle reflex professionali Nikon ha raggiunto nella sua ultima fase di maturità. Usare una fotocamera come quella è un piacere, nessuno può negarlo. Tutto funziona come si deve. Tutto è dove te lo aspetteresti che sia. Le Nikon Z7 sono belle fotocamere, costruite con lo stesso criterio e con gli stessi materiali, concepite allo stesso modo. Ma sono state pensate per soddisfare un altro genere di fotografo, uno che si attende che una mirrorless, debba avere anche un pò meno peso e volume rispetto ad una reflex. Anche a costo di rinunciare ad un pò di comodità in termini di ergonomia e di comandi. Ammettiamolo, una D850 la si può usare a memoria, senza mai entrare in un menù. Mentre più di metà delle funzioni di uso comune della Z7 ti obbligano ad entrare nel menù, sia anche solo quello rapido richiamato dal tasto i (che pure è presente anche nella D850) mentre stai fotografando. Non è la stessa cosa. Almeno, non è la stessa cosa per una certa fascia di fotografi. Motivo per cui molti di noi stanno attendendo la vera alternativa mirrorless Z della reflex D850. Anche se in termini di qualità di immagine una Z7 arriva fino la. E lo fa anche andando in campi inesplorati dalla D850. Quelli resi possibili dal mirino elettronico, dall'assenza di specchio e di ... otturatore meccanico (almeno quando è possibile usare quello elettronico). Bene, chiarito il punto che a distanza di quasi tre anni dal lancio una Z7 non sostituisce per intero una D850, vediamo meglio la Z7 II. Distinguere da lontano una Z7 II da una Z7 è impossibile. Perchè le differenze sono sostanzialmente due. Una è il marchietto : l'altra la contattiera interna che permette la comunicazione piena con il nuovo battery grip Nikon MB-N11 e la logica di ricarica della nuova batteria interna EN-EL15c, ricaricabile anche durante l'uso. Il resto - i due processori, il buffer maggiorato e le nuove modalità autofocus - si possono apprezzare solo nell'uso ma non differenziano sul piano estetico le due fotocamere. Che per il resto sono del tutto fungibili. Z7 e Z7 II sono entrambe fotocamere più riflessive delle Z6 sono progettate per poter sfruttare la più elevata risoluzione e gamma dinamica a basse sensibilità sono più versate per la fotografia di studio, la macro, il paesaggio (ma solo a condizione di sfruttare la gamma dinamica e la risoluzione alla sensibilità base) sono le più indicate per sfruttare di più la capacità di risolvenza dei migliori obiettivi (che di converso significa che richiedono i migliori obiettivi per offrire il meglio di se) la più ampia capacità di catturare le sfumature di colore permesse dal doppio dei megapixel, si perdono se la destinazione d'uso non prevede stampe fine-art di dimensione superiore ad almeno A2 Bene ma in cosa si differenziano allora, Z7 e Z7 II ? Non è una domanda banale. Ed è meglio sgombrare il campo dagli equivoci. per alcuni fotografi potrebbe essere molto arduo determinare quanto hanno fatto i progettisti Nikon nella Z7 II. Che porta sulla Z7 sostanzialmente questi vantaggi che abbiamo già accennato ma che ripetiamo ancora : nuova batteria EN-EL15c, più capace ma soprattutto in grado di essere ricaricata via USB-C durante l'uso (la stessa EN-EL15c è compatibile con la Z7 ma senza possibilità di ricarica durante l'uso) nuovo battery grip MB-N11 completo di comandi per lo scatto in modalità verticale (mentre rimane la compatibilità con il battery-pack MB-N10 progettato per Z7 e Z6) buffer maggiorato doppio slot di memorie. Allo slot per XQD/CFexpress è stato associato uno slot per schedine SD UHS-II modalità video in formato 4K60P (la Z7 si ferma al 4K30P che per molti sarà già superiore alle proprie necessità, ammesso che siano interessati al video) nuove modalità autofocus (in particolare per quanto riguarda il riconoscimento del volto e dell'occhio di umani e animali domestici) nuova modalità di selezione dei tempi di scatto sino a 900 secondi (ammetto che è una funzione che non ho esplorato e che dubito avrò mai bisogno di usare) oltre ad una potenzialità, di fatto già messa in campo, di ulteriore sviluppo delle capacità via firmware che sembrerebbe (il condizionale è d'obbligo) interrotta sulla Z7 (che sia per ragioni di marketing o tecnologiche lo ignoriamo). La Z7 II ha un doppio processore identico a quello della Z7 che ne rendono più fluido l'impiego. Nell'uso pratico io l'ho riscontrato solo in termini di migliore precisione del riconoscimento dell'occhio dei miei soggetti e nella possibilità di scattare praticamente in continuo senza interruzioni. Mentre la Z7 dopo pochi scatti tossicchiava avendo saturato il buffer, la Z7 II invece continua a scattare mantenendo sostanzialmente costante (almeno in raffica H) la capacità del buffer che viene liberato sulla CFexpress praticamente in tempo reale (nell'uso la capacità residua si mantiene pur scattando a raffica sui 22-23 scatti liberi, andando a zero solo quando si raggiunge il limite imposto dopo parecchi secondi di fotografia che in condizioni normali "non da sport" praticamente non capita mai. La Z6 II invece arriva fino a 200 scatti, come abbiamo visto nei nostri test pratici con video dimostrativo). Ma queste caratteristiche probabilmente interessano solo una parte dei fotografi. Non certo chi fa sempre pochi scatti oppure fotografa solo in studio a scatto singolo o fa paesaggio, che sono poi le occupazioni principali della Z7. Ok, ci hai detto tutto ? Ma come va ? E' una fotocamera Nikon. Quindi va benissimo. Nei mesi da cui l'ho in casa l'ho usata come macchina principale, facendo di tutto. Pur confinato per lo più in casa ho superato i 20.000 scatti con profitto. Senza inconvenienti e sempre con grande soddisfazione. Con soggetti statici : focus stacking di 26 scatti ad alta risoluzione : Nikon Z7 II e Nikkor Z 24-200 ad f/8 con soggetti dinamici : Nikon Z7 II insieme al suo compagno ideale, il meraviglioso Nikkor Z 50/1.2 S che grazie alla sua luminosità le consente di scattare per lo più ad ISO 64 per sfruttarne la grandissima gamma dinamica Ottenendo con più facilità le foto che ottenevo con la mia precedente Nikon Z7 che potrà sembrare un limite ma nella realtà non lo è affatto. Confesso che oggi queste foto non sarei (e non sono) più capace di farle con una reflex. La comodità di vedere a mirino la luce e l'esposizione, la silenziosità, lo stabilizzatore integrato, l'assenza totale di vibrazioni che mi consentono di scattare foto "granitiche" ad 1/8'' senza scordare la grande potenza per me - ritrattista al 90% - di poter inquadrare mettendo l'occhio del mio soggetto in qualunque punto del frame senza dover fare equilibrismi è impagabile. Ma sarebbe anche un filo disonesto dire che le differenze tra Z7 II e Z7 invochino l'immediato upgrade. La Z7 II è una macchina meglio rifinita che consiglio a chi pensi di dotarsi di una Z7 oggi. Ma ha qualità superiori alla Z7 solo per chi ne necessiti specificatamente. Per tutti gli altri la Z7 offre le stesse qualità di immagine ad un prezzo più vantaggioso, senza altra rinuncia che non siano quegli aspetti, importanti ma non rivoluzionari, che abbiamo bene evidenziato, credo. Escludo a priori che chi trovi nella Z6 la sua macchina d'elezione, possa aggiornarsi alla Z7 II. Avrebbe sbagliato in origine, oppure sbaglierebbe oggi. Z6 e Z7 restano differenti nell'impostazione e nell'indole anche nella versione II. Quindi non fate l'errore di pensare alla Z7 II come una Z6 ad alta risoluzione. Non è così. L'equivoco nasce dal fatto di avere fisicamente la stessa architettura. Ma la Z6 II va più veloce, ha un video più fluido, è più agile, ha una gamma dinamica complessivamente migliore su tutto l'arco delle sensibilità. La Z7 II resta una macchina da meditazione. Un complemento per chi abbia già una macchina per tutti i giorni. O la macchina d'elezione per chi viaggia sempre in surplasse. Che è sempre un bel viaggiare anche quello. *** Una nota a margine sull'ultimo firmware appena pubblicato. E' possibile che l'autofocus della Z7 II sia più sensibile di quello della Z7 come dicono le specifiche. Io sinceramente non sono andato a cercare le differenze, anche perchè non ho più in casa una Z di prima generazione. Ma ho provato il riconoscimento dell'occhio delle persone al chiuso mentre un amico usava una Z6 I. La differenza è eclatante. E qui (anche, non solo la Z6 II) la Z7 II è sia più sensibile che più precisa anche della Z6. Ci vede di più, da più lontano, sbaglia poco o niente. Ecco, se uno fotografa le persone, un pensierino alla nuova lo dovrebbe fare. Otterrebbe in un colpo tutti i vantaggi del caso ed avrebbe meno pensieri quando cerca l'occhietto della modella in penombra anche a figura intera a 4 metri di distanza come in questo caso : l'autofocus è andato a prendere l'occhietto anche se è lontano ed occupa una frazione del campo inquadrato e sebbene un occhio sia socchiuso e l'altro semicoperto dai capelli E un'ultima annotazione che sono certo non farà piacere al distributore italiano ... ma mi corre l'obbligo. Le prime Z sono tutte eccellenti fotocamere io ho accumulato sinora 300.000 scatti con le Z di prima generazione e 50.000 con quelle di II generazione. Ma sappiamo che se non è domani, tra qualche mese uscirà almeno un esemplare e poi più di un esemplare di Nikon Z si categoria superiore. E la Z7 II non sarà più l'ammiraglia delle Z ...
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