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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 26/03/2024 in tutte le aree

  1. Modifiche marginali, come peraltro anticipato dal numero di release. Nikon Z7 II Nikon Z6 II *** Modificati i valori predefiniti per le seguenti impostazioni visualizzate durante la connessione in modalità wireless: Chiavi di crittografia La password visualizzata dopo il ripristino delle impostazioni predefinite della fotocamera Risolti i seguenti problemi: In alcuni casi, toccando il monitor non si spostava il punto AF nella posizione selezionata. In alcuni casi, la fotocamera impiegava del tempo tra uno scatto e l'altro se Camera Control Pro 2 veniva utilizzato per scattare foto.
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  2. Mi intrometto solo un momento per dire che sto facendo i conti per la classifica, quando scade il termine li pubblico. Finora abbiamo avuto 23 votanti, ma uno di essi non ha partecipato, di conseguenza dei partecipanti ne mancano 8. Rammento quindi a: @Antonio Biggio @photodrip @Fabio Zambelli @M&M @PiermarioPilloni @Giuliano M. @Alessandro Pisano @Giannantonio di votare entro la giornata di lunedì
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  3. l'anagrafe parla purtroppo. Ma non dovrebbe essere un alibi. Ci sono "grandi vecchi" della fotografia che ancora fotografano, non vivono solo di ricordi. Come invece sembrano fare molti degli iscritti a questo sito. Abbiamo un migliaio di iscritti ed oltre 200 sono assidui frequentatori (a giudicare dagli accessi accreditati). Moltissimi stanno leggendo l'articolo sul quesito "Compro la Z8 o aspetto la Z6 III". E possiamo capire l'interrogativo. Ma fotografare ? E' ancora qualche cosa all'ordine del giorno ? Perché al contest dell'anno 2023, hanno partecipato una trentina. E alcuni, l'abbiamo intuito, più per moto d'orgoglio che per vero spirito di partecipazione. Siamo sicuri che sarà il loro unico atto fotografico per molti mesi a venire. Lo testimonia la partecipazione con fotografie alle Gallerie Fotografiche libere, a quelle tematiche, a quelle relative agli obiettivi. E non parliamo delle recensioni dei propri obiettivi. Capiamo anche quello. Per recensire un obiettivo posseduto, onestamente bisognerebbe usarlo. O almeno averlo usato. Invece è facile leggere di ricordi. Si, io si, mi ricordo (parafrasando scherzosamente l'ultimo Marcello Mastroianni che, avendo vissuto intensamente, ricordava di averlo fatto di persona, da vecchio). Io mi ricordo di quando fotografavo. Di quando mi appassionava usare la fotocamera. Di quando ne avevo voglia. Ma, comprendendo le ragioni di chi ha impedimenti seri cui auguriamo tutto il bene del mondo, è mai possibile che già si viva di ricordi ? Perché è proprio una cosa brutta da pensare. E certamente da ammettere. Perché un giorno, veramente, si potrà solo ricordare di aver fotografato. Ma facilmente ci saremo scordati che cosa e non avremo i vecchi album di famiglia di una volta da sfogliare con i nipotini - per chi ce li ha. Solo lard dsk oramai illeggibili e di cui non avremo altre copie. Fotografare invece è vita. E' vita vissuta. E' vita adesso. Davvero non ci posso credere. Certamente non è vero che non fotografate. Fate finta. Lo fate perché vi è antipatico l'Admin di Nikonland. Ammettetelo ! E' una ripicca ... Su mostrate un segno del fatto che ieri, oggi, l'altro ieri, avete fotografato. Un commento. Un commento fotografico a questo articoli. E dite qualche cosa di fotografico ... con una vostra riverita fotografia. Giusto qui di seguito. Fateci vedere che non vivete solo di ricordi ma che fotografi, lo siete ancora. Un ricordino primo di perdere anche quello ... oltre alla voglia di usare una Nikon ! Prima che ci prenda tutti la nostalgia di quelle foto mai scattate !
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  4. Da quando scatto in digitale ho sempre posseduto solo ed esclusivamente zoom, un improvviso ritorno e fuga ( al e dal ) analogico, mi ha portato in dote la voglia di focale fissa. Ho approfittato del prezzo contenuto dei leggerissimi z 40mm e 28 mm, e nel giro di poco tempo li ho acquistati. Le valutazioni prettamente tecniche e ottiche le lascio tranquillamente agli amministratori, visto che hanno descritto in modo impeccabile tutto. Mi soffermo solo su aspetti prettamente di linguaggio e analisi : l'ottica fissa , soprattutto il 50 mm e ancora meglio il 40mm ti obbliga come fotografo , alla ricerca di tutti gli aspetti peculiari di un oggetto o di una scena, pertanto ti obbliga a camminare e soprattutto ad osservare. E questo è davvero l'essenza della fotografia, l'osservazione, la previsualizzazione, di quello che ti aspetti, con tutti i vantaggi del digitale. Una volta ai tempi analogici, un risultato modesto, faceva piangere pensando a pellicola e a tempo dedicati a qualcosa che non aveva soddisfatto. Con questo mi esimo da commenti alla Monsieur Lapalisse, o a valutazioni di " quando c'era lui", o se era meglio o peggio, ma Nikon con queste ottiche leggere, economiche, e quindi plasticose, ha fatto un'ottima operazione. Nel dettaglio il 40 mm z è un ottimo obiettivo, e questi pochi millimetri rispetto al 50, conferiscono quella sensazione di ariosità, che ti aiuta a comporre l'immagine, e allo stesso ad includere o escludere gli elementi di disturbo. Obbiettivo leggero e ben fatto, luminoso, e ti fa stare in forma, ( ti obbliga a camminare, osservare e pensare). PRO Vecchia scuola, ( anche abbinato a una z5, sembra di avere una fm2 ) sigh e sob molto luminoso CONTRO Costruzione economica ( ma una baionetta in alluminio era così tanto costosa ?)
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  5. Dall'album: Nikkor Z DX 24mm f/1,7

    Più scirocco più zanzare.
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  6. Una settimana fa vi ho parlato del traguardo del milione di scatti superato dalla mia Z9 : e vi ho anticipato che l'avrei mandata in assistenza per controllare un paio di cosette "strane" che ho notato ultimamente, insieme ad un controllo generale approfondito. Ho aperto il ticket elettronico lunedì scorso ed ho scelto di utilizzare la procedura di ritiro di LTR tramite corriere espresso DHL. Detto fatto, martedì è passato il furgone e il gentile autista mi ha firmato la ricevuta di ritiro. Il mercoledì la macchina é arrivata in LTR. Avevo chiesto che mi facessero un colpo di telefono per spiegarmi quali lavorazioni avrebbero intrapreso, anticipando che quanto da me compreso sarebbe entrato in questo articolo. E così giovedì mi ha chiamato il gentile Massimiliano per spiegarmi che queste macchine prevedono interventi standard previsti da Nikon tramite tools appositi. In particolare dopo aver verificato che il file-log della macchina non presentava errori o segnalazione di anomalie, l'intervento principale prevede la registrazione dello stabilizzatore integrato nel sensore - che oramai è l'unica parte meccanica soggetta ad usura di queste Z - insieme alla verifica dell'allineamento del sensore stesso con il piano focale. Evidentemente il movimento indotto dallo stabilizzatore potrebbe andare a modificare l'assetto. Rispetto al passato la baionetta non è più soggetta a disallineamenti, probabilmente per il maggior diametro del bocchettone che riduce in qualche maniera lo sforzo di trazione. Mi è stato confidato che raramente arrivano baionette che necessitano la sostituzione. La mia, anche se segnata, è risultata del tutto normale. Come è nei normali parametri di funzionamento la fotocamera. Che peraltro è in ottima compagnia perché sono svariate le Z9 che hanno superato i milioni di scatti, invariabilmente di fotografi impegnati nel motorsport dove sono normali i 100-200.000 scatti a weekend di gare. Il resto della lavorazione ha riguardato la manutenzione, pulizia, lubrificazione. E così già il venerdì, lo stesso omino di DHL mi ha recapitato di ritorno il pacchetto con la mia Z9 fresca di manutenzione. riporto qui la fattura (euro 60 + IVA, pari ad un'ora di manodopera con lo sconto previsto per il materiale con garanzia valida Nital) con l'elenco delle lavorazioni. Compreso l'olio nel pulsante di accensione che era leggermente indurito. le foto che ho fatto non rendono giustizia alla macchina che, nemmeno ad un esame ravvicinato con la lente di ingrandimento, dopo questa accurata pulizia, potrebbe far sospettare un uso così massiccio. Almeno per gli standard di un "normale" fotoamatore come me. Segno che già la prima generazione di Z è composta da prodotti affidabili, longevi, solidi. Oltre che estremamente performanti. Insomma, unmilionesettemilacentosettantanove scatti e ... non sentirli ! Nel ringraziare Nikon (produttrice di fotocamere così solide seppur sofisticate), Nital (titolare oltre che della distribuzione anche della garanzia) ed LTR (servizio impeccabile sotto tutti gli aspetti, anche di comunicazione), vi prego di ... non affrettarvi tutti ad inviare la vostra Z9 a fare un checkup. Se non riscontrate problemi (nel qual caso, vi saranno valutati in garanzia) e se la vostra macchina è "tenuta maniacalmente", con pochi scatti e senza un segno, non credo sia necessario inviarla a fare un tagliando. Fatevi almeno un milione di miglia come me, prima
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  7. Dopo il primo intervento di manutenzione (occhio dx) ieri ho ripreso in mano Z50 e ho passato un pò di tempo sul balcone. Ed ancora non avevo letto questo pezzo
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  8. non sarà l’ultima vittoria 2024 perché Carlos farà pentire Elkann della opinabile scelta di preferirgli il bolso leone britannico…
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  9. non commento circa 80000 foto in un anno ,dicono tutto e tante postate su nikoland .d750 con 110000 foto con adesso sigma 24-105 art
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  10. Ho cominciato a fotografare a 16 anni, oggi ne ho 76, ho continuato perché è uno dei pochi modi per sentirmi "creativo" per poter trasmettere ad altri quello che sento e quello che vedo, ho la fortuna di abitare in un posto bellissimo dove il nuovo si fonde con l'antico ed ho la fortuna di poter liberamente frequentare ogni luogo di questo territorio! Prima c'erano le mostre di fotografia, collettive o personali, magari in occasione della fiera di paese, o di quello vicino per permettere di condividere i propri lavori, oggi ci sono i social ed è più facile mostrare gli scatti ma purtroppo è aumentata molto la quantità mentre è diminuita proporzionalmente la qualità, sia come sia la fotografia è stata la molla che mi ha permesso di conoscere gente nuova, di arricchire il mio bagaglio cultrale. Ecco gli ultimi lavori risalgono a 3 giorni fa, con un solo obiettivo è possibile passare dal panorama al soggetto singolo.
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  11. Data di lancio : novembre 2021 Motore di messa a fuoco : STM Stabilizzatore Integrato : NO Passo filtri : 77mm Distanza minima di messa a fuoco : 35cm 16 elementi in 13 gruppi (inclusi 3 vetri ED, 1 vetro ED asferico, 3 lenti asferiche, elementi con rivestimento Nano Crystal e rivestimento ARNEO e un elemento lente anteriore con rivestimento al fluoro) Diaframma a 9 lamelle 84x118mm (a riposo), 630 grammi Per tutti gli altri esiste il 24-105, obiettivo concepito per il cerimonialista in quanto riesce a coprire sia le foto di gruppi che i primi piani e i dettagli durante i servizi fotografici. Per Nikon il 24-120 è un obiettivo più eclettico, fin dalla prima (pessima) versione del 1996 ad apertura variabile per arrivare all'ultimo 24-120/4 stabilizzato del 2010. Nella roadmap Z in un primo momento, forse per depistare i concorrenti, era stato inserito un 24-105 che poi, sorpresa, alla presentazione del 2021 è diventato questo splendido 24-120/4 S. Un obiettivo che per la stabilizzazione si appoggia al sensore della fotocamera, per cui è meno indicato (ammesso che qualcuno abbia voglia di sprecarlo) su macchine in formato DX. E che fa un ulteriore, notevole passo avanti nelle caratteristiche principali, tanto da renderlo, per molti, di un valore superiore sul piano puramente pratico e fotografico, al più pregiato 24-70/2.8 S. Questo zoom è il più nitido di tutto l'arsenale Nikkor Z (almeno limitandoci ai 28/24-XXX), anche del citato 24-70/2.8 S. E soverchia in tutto il precedente 24-120/4 che da 70mm in su era proprio cedente. Il 24-120/4 S invece ha una nitidezza praticamente costante su tutte le focali. Non solo, il picco è ad f/4. Per cui non c'è ragione pratica (se non di luce esagerata) per chiudere il diaframma. Se paga pegno è in termini di distorsione, perché Nikon ha deciso di correggere questo difetto - il più semplice - via software. Per cui le due distorsioni evidenti, a 24 e a 120mm scompaiono nelle foto, sacrificando qualche mm di focale che, probabilmente, come per altri obiettivi Nikkor Z, è lasciata abbondante rispetto alle specifiche. Vignettatura e aberrazioni (anche esse corrette via software) sono nella norma per uno zoom. Quello che resta, dopo questi ragionamenti, è un obiettivo di straordinaria elasticità e veramente - non il solito modo di dire - adatto a tutto. Dal paesaggio al reportage, passando per la cerimonia e il ritratto. Insostituibile quando si deve avere un unico obiettivo senza poterlo cambiare. Il suo valore è stato confermato dal mercato. Per quasi due anni è stato in "lista d'attesa" e in Giappone è ancora tra gli obiettivi più venduti in assoluto (tra tutti i marchi). Insomma, se non fate soltanto fotografia specialistica, questo obiettivo non può mancare nella vostra borsa. Il suo prezzo è allineato al suo valore, difficile trovarlo molto scontato. Ma in kit con la Z8 (la sua compagna ideale) diventa più conveniente. con la Z9 offre più elasticità del più voluminoso 24-70/2.8 S comparativa dimensionale tra tutti i Nikkor Z 24-XXX : a ciascuno il suo Il 24-120/4 di fatto è appena più grande del 24-200 VR : il quale gli dà del filo da torcere su molti aspetti alle focali comuni. lo schema ottico complesso e che sfrutta tutte le caratteristiche del modello Nikkor Z La quantità di nostri articoli inerenti questo obiettivo dovrebbe far capire quanto lo riteniamo azzeccato : Nikkor Z 24-120mm f/4S : LO Zeta Zoom medio Nikkor Z 24-120mm f/4 e le donne (articolo NSFW) Con il Nikkor Z 24-120/4 S alla Rivanazzano Dragway Nikkor Z 24-120/4S: buono per tutto! Z zoom: 24-120/4S oppure 24-200/4-6,3 Nikkor Z 24-120mm f4 Street & Urban photography! mentre in questa galleria potete vedere alcuni esempi di fotografie scattate con questo obiettivo, oppure inserire le vostre. *** Come gestire un set con due modelle, in luce mista ? Ma naturalmente con il 24-120/4 S ! ritratto figura intera due modelle in luce naturale *** Chiariamoci bene. Non stiamo urlando al miracolo. Onestamente questo obiettivo è oggetto di compromesso. Ma rispetto all'ancora più esteso e flessibile 24-200, si tratta di un compromesso al rialzo, verso caratteristiche che complessivamente pendono decisamente sulla parte alta. Difficilmente un fotografo comune potrà essere deluso da questo obiettivo. Mentre il fotografo esigente, avrà in arsenale ANCHE obiettivi a focale fissa che possano intervenire per compiti ancora più impegnativi, lasciando al 24-120/4 la flessibilità d'uso senza troppi rimpianti.
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  12. Versione Standard : presentazione settembre 2021 Versione Special Edition : presentazione gennaio 2023 70x45.5 mm, peso 170 grammi 6 lenti in 4 gruppi diaframma a 9 lamelle motore STM stabilizzatore : NO distanza minima di messa a fuoco : 29cm passo filtri 52mm guarnizioni schema ottico, due lenti asferiche, l'ultima si apre verso il sensore praticamente a ridosso della baionetta MTF sintetico ufficiale articoli di Nikonland.it : Nikkor Z 40mm f/2 : the evil dwarf galleria fotografica dedicata : presentato come obiettivo compatto insieme al fratello Nikkor Z 28mm f/2.8, essenzialmente come compagno della compatta DX Nikon Zfc, su cui diventa un obiettivo con un angolo di campo pari a quello di un ipotetico 60mm, è stato poi riproposto anche in versione esteticamente coerente sia con Zfc che Zf. I due obiettivi sono però internamente e otticamente identici. Con prestazioni assolutamente sovrapponibili. a sinistra il 40/2 in versione standard, a destra quello che ricorda nell'estetica i vecchi Nikon AI, la Special Edition. I due obiettivi sono - a parte la finitura - identici. Costruito interamente in plastica, baionetta compresa, propone finalmente un obiettivo realmente molto compatto e leggero per le Nikon Z. Tanto da risultare scomodo se utilizzato su macchine tipo Z9 o Z8 ma perfetto su Zf e Zfc. Ha una resa old-fashion, con parecchi difetti ottici che per essere azzerati, richiedono di chiudere il diaframma. Il prezzo richiesto è più in linea con quello della Zfc che della Zf ma solo la Zf lo valorizza per quello che è. perfetto sulle piccole Nikon Z in ambiente Aberrazioni cromatiche assiali a tutta apertura
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  13. Sto usando la Nikon Z6 II da quando è uscita lo scorso autunno. Purtroppo il periodo non è stato propizio per utilizzarla dove avrei voluto valutarne davvero le potenzialità - rispetto alla Nikon Z6 prima serie - in eventi sportivi sfidanti, quali il motocross o l'automobilismo. L'ho potuta usare per lo più in fotografia di ritratto e generale. Oltre che in test informali che avrete già visto in queste pagine. Il mio giudizio complessivo è molto positivo pur con qualche caveat che condividerò più avanti, se avrete la bontà di continuare a leggere questo articolo. Che come mio solito, non è un test di laboratorio ma un'esperienza d'uso quotidiana, sul serio, da parte di uno che mangia pane e Nikon da quando il Presidente degli Stati Uniti era ancora Ronnie Reagan *** Uno strumento da lavoro La Nikon Z6 II si può considerare l'equivalente sia sul piano merceologico che funzionale, della reflex Nikon D750. Non è l'ammiraglia e non ha nemmeno un corpo professionale ma esattamente come la D750 serve a qualsiasi scopo le si voglia affidare. come nel caso della sorella più costosa, Nikon Z7 II, le differenze esteriori rispetto alla precedente serie sono minime. Si limitano per lo più al marchietto II dopo al numero del modello. La produzione passata in Thailand dal Giappone. L'apertura del vano memorie più alta. Perché le differenze concrete sono all'interno. nel doppio alloggiamento per memorie (XQD/CFexpress + SD di tipo UHS-II) nella contattiera estesa per consentire al battery-grip MB-N11 progettato espressamente per Z6 II e Z7 II di operare con i comandi in verticale nell'ingresso USB-C e la relativa elettronica in grado di sfruttare le peculiarità della nuova batteria potenziata EN-EL15c (compatibile con le precedenti ma in grado di operare in ricarica mentre la macchina è attiva) nell'uso di un doppio processore rispetto al processore singolo che insieme ad un buffer maggiorato, permettono alla Z6 II di raggiungere sequenze di 200 scatti consecutivi, il che nella pratica significa poter scattare sempre in continuo altre differenze aggiunte sul piano software come le nuove modalità autofocus, i tempi di scatti allungati sino a 900 secondi. la promessa di aggiornamenti firmware già mantenuta con l'ultima versione v 1.1 che ha aggiunto il video in formato 4K60p (sebbene in modalità 1.5x) e il formato RAW proprietario di Blackmagic (mediante registratore esterno e modifica hardware in assistenza a pagamento) che speriamo verrà costantemente estesa nel prossima futuro sin qui la teoria. Se questo si possa tradurre nella pratica in operatività migliorata nella vostra quotidianità fotografica, lo lascio a voi. Per me si, ed è il motivo per cui l'ho ordinata e comprata prima di provarla. a me bastava già solo questo battery-grip, montato e mai smontato da quando mi è arrivato con dentro due batterie EN-EL15c che da quel giorno ricarico esclusivamente via USB-C (con un bel caricabatteria da 65 W). Perchè nella sostanza la Z6 II è immutata ergonomicamente rispetto alla Z6 I. E questo per me significa dolore fisico a mani, polsi e braccia, durante l'uso continuo che ne faccio con il suo compagno di merende : la Z6 II si avvantaggia enormemente (al pari della sorella Z7 II) del nuovo battery-grip Nikon MB-N11 nell'uso di ottiche impegnative sul piano fisico, specie scattando in verticale Sinceramente del secondo slot di memoria non mi è mai importato nulla. Solo sulla D5 l'ho sfruttato in ridondanza, perchè quella macchina è l'unica Nikon (con la D6) con due slot uguali XQD/CFExpress. Ma nelle Z come nella D850 lo sbilanciamento di prestazioni delle due schede di memoria non mi entusiasma. Anche se ammetto di usare solo SD le poche volte che faccio scatti singoli qui in studio per foto di poco conto in jpg "small" & "basic" a scopo di pubblicazione sul web. Ma sul campo solo ed esclusivamente le migliori CFExpress. Del resto non dico che le nuove modalità di AF non mi convincano, solo devo ammettere che mi aspetto ben altro da Nikon. Ma di questo parleremo nelle conclusioni. Mentre in linea generale, la Z6 già era molto agile, adesso lo è di più. E' piuttosto la Z7 II che adesso può lavorare insieme alla Z6, mentre la Z7 proprio non ce la faceva in termini di buffer e doveva fermarsi continuamente ansimante. Per quanto riguarda il doppio processore, i vantaggi ci sono e credo di averli mostrati qui : ma probabilmente i tecnici Nikon è solo con la versione 1.1 del firmware che stanno sfruttando di più la maggior potenza. Adesso il riconoscimento dell'occhio avviene più da lontano, col cursore piccolissimo (come l'occhietto, lontano) e con maggiore percentuale di centri. Così come la doppia potenza consente la ripresa video in modalità 4K60p mentre prima era limitata al 30p. Ecco, non avrei molto altro da dire, ribadendo, per l'appunto, che non ho potuto usare la macchina in eventi sportivi impegnativi (intendo con soggetti in moto variabile come le moto del motocross) o nel seguire uccelli in volo veloce. Con Z6 e specialmente Z7 ammetto che non sono mai stato soddisfatto. Con la Z6 II spero di poterci provare con la bella stagione se le modalità colorate ci consentiranno di uscire fuori porta. Cosa oggi che non mi è consentita ... La qualità d'immagine è identica a quella della Z6. E su questo credo che non ci sia da indagare oltre. Ne indugiare in fantasticherie sulla sensibilità dell'autofocus dove luce non ce n'è. Mi è bastato scattare in un salone in penombra insieme ad un amico con la Z6. Già con il firmware 1.0x la differenza era evidente. Con la 1.1, praticamente abissale. Basterebbe questo per fare l'upgrade ? Dipende da voi. Come ho scritto per me già è bastato il battery-grip. Il resto è venuto come gradito omaggio. Nikon Z6 II + Nikkor Z 70-200/2.8 S con TC 1.4x a 280mm. Sodalizio perfetto, sancito anche dai dati Exif *** Non mi sentirei di aggiungere molto altro se non andare a concludere in modo sommario. Conclusioni La Nikon Z6 II è una Nikon Z6 matura e completa. Perfettamente azzeccata nella sua fascia di segmento e prezzo. Secondo me è assolutamente la migliore Nikon Z sinora proposta. Per il giusto prezzo offre il mix migliore di caratteristiche giusto senza troppo chiedere in cambio, né in termini di sforzo economico né di apparato di contorno. Va bene per tutto e non é specializzata quanto lo è la sorellona Z7 II. Ha una raffica potente, un buffer inesauribile, gamma dinamica agli alti ISO che per averne una migliore si deve passare alla D6. Non si crede di essere più di quanto non sia (una ammiraglia) e quindi è tanto bella quanto onesta pare ... Pro il prezzo è quello giusto per il mix di caratteristiche offerte sinceramente sia per l'hobbysta che per il professionista non c'è da desiderare di più, salvo che per quel 5% di fotografi specializzati in fotografia d'azione (tipo sport veloci o wildlife) la risoluzione è quella giusta il video è di grande qualità, anche in modalità autofocus automatico è compatta e agile per chi trova che queste siano caratteristiche positive il nuovo eye AF è nettamente migliorato rispetto alla prima generazione il nuovo battery grip è come deve essere fatto un battery grip la nuova batteria è davvero prestazionale Contro la raffica base è scarsa nel 2021 l'oscuramento del mirino in raffica nel 2021 "non si può più vedere" la raffica estesa è limitata da talune specifiche e comunque a mirino viene riprodotta con un effetto moviola che non consente di seguire in tempo reale l'azione (c'è un evidente lag tra l'evento reale e quello che si vede nel mirino) le modalità di autofocus sono da considerare ancora primitive e piuttosto amatoriali, non rispetto alla concorrenza che pure è più avanti ma rispetto alla Nikon D6. L'intero comparto autofocus andrebbe ripensato dalla base, prendendo a base quello della D6 per estenderlo alle potenzialità della rilevazione di fase a tutto frame. Purtroppo devo nella pratica riscontrare che in molte circostanze l'autofocus della Z6 II (che pure è meglio di quello della Z7 II) proprio non ci capisce niente "e va per muri e prati", costringendomi ad intervenire con paroline dolci e vezzeggiativi ... la potenza installata a livello di processore è chiaramente inadeguata alle aspettative del 2021. Certi smarphone di fascia media hanno più potenza disponibile il sensore è superato, oggi ci si aspetta di avere un video 4K60p in formato pieno o quasi, anche se la Z6 II non è una macchina dedicata al video, è la macchina d'elezione del video per Nikon sebbene meno della Z7/Z7 II la Z6 è incline a mostrare effetti del rolling shutter in modalità silenziosa. I contro sembreranno magari ingenerosi ma tutto sommato appaiono, secondo me, in linea con la fascia di appartenenza della macchina, che lo ripeto ancora non è e non si spaccia per essere una ammiraglia. Per questo motivo l'ho adottata e penso che la userò come macchina da battaglia - non come compagna per la vita - finchè non comparirà una Nikon Z di fascia più alta che superi almeno buona parte dei limiti che le attribuisco io. Naturalmente ognuno ha il suo mileage e credo che nella realtà per il 99% dei fotografi le capacità della Z6 II siano più che adeguate. Anzi ... Per me l'upgrade dalla Z6 alla Z6 II è stato naturale (anche perchè avevo accumulato quasi 200.000 scatti sulla I) per qualcun altro credo che un pensierino al riguardo lo dovrebbe fare. Per molti no, le migliorie non sono sostanziali anche se, per uno come me, sono ben più che formali, anzi, all'atto pratico sufficienti a farmela adottare. Insomma, in medio stat virtus, mai come nel caso della Nikon Z6 II il vecchio motto latino si adatta a questo modo.
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  14. Sconsiglio la visione di questi filmati senza commento alcuno, a chi fa macro, still-life e astrofotografia/paesaggio/panorami/foto nell'orto con la Z6. Questa è roba da Chuck Norris, The Rock, Bruce Willis, Rambo, John Wayne ... Qui ci sono circa 7.200 scatti in sequenza registrati con un microfono professionale in soggettiva per apprezzare ogni ... tintinnio della tendina in composito della Z6 II (ho amplificato il volume in tre dei quattro filmanti). Sono sequenze miste in H+, con un cronografo in primo piano. RAW a 14 bit, a 12 bit, jpg. Con la CFExpress Lexar da 256 Gigabyte e con la SD Lexar UHS-II 1667x, oppure con entrambe impostate in eccedenza su SD. Il buffer è praticamente costantemente vuoto fino all'approssimarsi del limite imposto (per motivi fiscali ?) di 200 scatti. Ma giusto un secondo o anche meno dopo lo stop .... e possiamo riprendere a scattare a 14 frame al secondo perchè il buffer è già vuoto. (per confronto la Z6 I parte da circa 23 file, dopo poco si azzera e poi riprende un pò a singhiozzo ma senza fermate). Ricordo che questa velocità massima di raffica non è sempre disponibile, dipende dalla profondità in bit del file salvato e dalla modalità di autofocus. Qui per avere sempre il massimo non ho nemmeno montato l'obiettivo, quindi in MF la macchina si è messa a fare il suo lavoro al massimo. Solo per fare questi test il contascatti della mia Z6 II adesso segna 9988. E la batteria il 71% della carica. Come dire che io a bordo pista con il battery-grip MB-N11 e due schede da 512 Gigabyte potrei fare qualche cosa come 67.000 scatti in jpg prima di dovermi fermare. Naturalmente li farei in otturatore elettronico. Qui ho tenuto quello meccanico solo per fare scena ! Buona visione ... *** file ripresi in 2K/24p con la Nikon Z7 e il Nikkor Z 24-70/2.8 S e poi ridotti per necessità di pubblicazione, senza tagli e senza editing. VID_4528.mp4 VID_4529.mp4 VID_4530.mp4 VID_4531.mp4
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