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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 05/12/2020 in tutte le aree

  1. Ettore Fieramosca di Blasetti con, tra gli altri, il grande Gino Cervi ed Elisa Cegani, è - per me - una delle massime vette del cinema italiano di tutti i tempi. Gino Cervi in quel periodo poteva tenere testa a Lawrence Olivier (che incidentalmente ha doppiato nella versione italiana di Amleto nel 1948). E la qualità di riprese, stile, sfarzosità dei mezzi di quel cinema era al livello del miglior cinema americano, non europeo. Ma a parte questo e a parte, ovviamente il messaggio di fondo chiaramente di regime, oggi non più attuale per questioni di politicamente corretto, è uno dei miei film preferiti. Io sono un uomo vecchio stile, legato a valori intrinsecamente tradizionali, quelli da "Dio, Patria e Famiglia". E sinceramente non me ne vergogno. E pochi eroi, folli, spacconi, esageratamente generosi fino all'ottusità, sono equivalente a QUEL Ettore Fieramosca. Che intendiamoci, è romanzato al massimo e poco o per nulla aderente alla realtà. Anzi, poco di quel film, tolto il periodo storico della contesa tra Francia e Spagna per il possesso delle ricche province italiane, è storicamente accettabile o attendibile. Poco mi importa, conosco la storia piuttosto bene, ma Fieramosca è il mio eroe lo stesso. La scena in cui Ettore saluta "a mai più" la bella castellana e si avvia a difendere il castello da solo dalle milizie francesi, dopo il tradimento del capitano di ventura (tal Graiano, personaggio in larga parte inventato), è un riferimento. Se possibile, meglio impegnarsi quando si è certi di vincere è la mia strategia. Ma una volta impegnati, si va fino in fondo. Ettore Fieramosca e Giovanna di Morreale il cavaliere armato, solo, sul ponte, impugna lo spadone a due mani (nella realtà questa scena è quella finale, nel duello all'ultimo sangue culminante la Disfida di Barletta che conclude il film). Tutte queste balle per ribadire il punto centrale della mia presenza su questo sito. Questo sito si chiama Nikonland ed è dedicato a Nikon. E' il sito che abbiamo creato Max Aquila ed io. Il corollario è "tutto ciò che ruota intorno a Nikon". Ed io, finchè sarò presente, mi sono preso il compito di difendere Nikonland, Nikon, Max e i nostri amici, dalle milizie straniere. Nessuna mercè per chi ci verrà ad offendere in casa. Massimo rispetto per chi rispetta la nostra bandiera.
    3 punti
  2. Tecnicamente è stato difficilissimo sotto ogni punto di vista, prima volta volta che mi cimento, sicuramente sarà anche l'ultima. Ci vuole troppa pazienza anche a partire dalla ricerca dell'oggettistica affinché sia adatta e coerente dal punto di vista cromatico. Ciao!
    3 punti
  3. Ho in casa il nuovo Experience Kit dedicato alla Nikon Z50 che mi ha mandato in anteprima Nital Spa, distributore nazionale dei prodotti Nikon e mi chiedo come valorizzarlo al massimo. Vorrei provare la Z50 senza pensieri e senza problemi. Neanche uno sguardo ai manuali. Scatterò solo in JPG in barba alla T-Shirt di quel pirloide di Jared Polin, usando a rotazione i picture control creativi della Z50. I suoi obiettivi in kit e ... ? Sarebbe troppo, troppo facile per me prendere il Nikon 105/1.4E che rende magico ogni scatto con la sua anima onirica. No, voglio un obiettivo che comprerei se avessi la Z50 (no, vi assicuro che non la comprerò, ho già Z6 e Z7 e per ora mi bastano in attesa del futuro). Ecco la scelta ideale, il Nikkor 85/1.8S che sulla Z50 inquadra il campo di un 135mm molto luminoso ma non ingombra esageratamente. lo spendido Experience Kit che potete richiedere al vostro negoziante di fiducia. La valigetta è pericolosamente simile a quella dell'inarrivabile Noct ! quindi al contenuto del valigione aggiungo il mio 85mm. Inserisco una Sandisk da 128 gigabyte e parto. Per dove ? Ma è la Milano Fashion Week e ancora il terrore del corona-vairus non si è diffuso abbastanza. La città è piena come un uovo di gente, di modelle e di ricche signore che vanno a fare shopping nel quadrilatero della moda (Montenapo, Via Spiga, Via Bagutta, Via S. Andrea). Sotto a questo megaposter, nel palazzo in profonda ristrutturazione, una volta io ci lavoravo ... oggi c'è Versace con un vestitino che non passerà inosservato andando verso il Duomo c'è Burberry a coprire i lavori in corso Stesso discorso a Piazza San Carlo, dove Dior copre una parete. Ci sono così tanti lavori in corso che quando saranno finiti non riconoscerò più la città in cui sono nato (e già adesso ....) Dior ! ma non finisce qui perchè in Corso di Porta Venezia c'è Irina che ammicca con la sua borsa Furla ma anche abbassando lo sguardo, una vetrina tutta dedicata alla bella di Lodi, Bianca Balti con il nuovo reggiseno Yamamay Nel quadrilatero della moda con la Nikon Z50 e i DX Nikkor 16-50 e 50-250 Vie note in tutto il mondo come le Curve dell'Autodromo di Monza noi italiani dovremmo essere orgogliosi di dove strusciamo i nostri piedi e invece spesso sono più i turisti che lo apprezzano. Siamo strani ... Vetrine che prendono vita e anima Kate Moss che promuove una tutina in pelle di Ermanno Scervino con una serie di sguardi difficili da evitare Qualcuno ha abbandonato la sua Ferrari 812 in doppia fila Ah, ecco, dove ho lasciato la mia Ferrari ? spezzo un pò passando da un bel "Matita" ad un Vivid o ad un Denim camminare per queste strade è come vivere dentro una copia di Vogue o di Vanity Fair Tutti i marchi sono rappresentati per queste strade. Anche quelli di cui non ti ricordavi più. E le occasioni per fotografare si sprecano. Basta avere occhio e la mia Z50 mi asseconda liberamente. Sono già centinaia gli scatti che ho fatto e la batteria è ancora tutta carica. Ovviamente meglio non guardare i prezzi Missoni non è il più caro ma almeno mette i prezzi, gli altri evitano ! Mi fermo all'angolo e sfrutto l'allungo del 50-250 in modo discreto Ma non posso trascurare questi che hanno infilato una Cisitalia in splendido stato dentro alla vetrina Finalmente, di ritorno, arrivo in Piazza del Liberty, dove hanno aperto il megastore di Apple con la sua fontana sempre attiva e la scalinatona Ci sono alcune modelle che posano per gruppi di fotografi. Un workshop ? Un servizio di moda ? I dunno ! Ma mi imbuco e mi metto a scattare anche io. Solo che prima ho montato il mio splendido e maneggevole Nikkor 85mm f/1.8 S che sulla Z50 diventa come un 135mm, selettivo ma ancora usabile. Gli altri due obiettivi si sono portati bene ma qui ci vuole altra classe. Non inarrivabile, l'85mm non costa una cifra ma è comunque di una classe superiore. Comincio Street fashion a la Peter Lindbergh La Nikon Z50 è capace di lavorare come una Nikon Z6 nelle mani di un fotografo capace passerella per la piazza una sequenza a raffica lenta di 25 scatti in automatico con riconoscimento di occhio e volto. Tutte a fuoco spaccato. Ad un certo punto un fotografo mi si è messo in mezzo ma la mia Z50 ha mantenuto l'attenzione sull'occhio della modella e l'ha ripresa subito permettendomi altri 10 scatti nitidi. Il 25° scatto : E un dettaglio al 100% della stessa foto : Non ci sono subbi, la Z50 vale la sorellona Z6 in questo campo e la può rimpiazzare perfettamente ! Quindi se non riuscite a fare foto così, non date la colpa alla macchina ! Conclusioni La Nikon Z50 è una fotocamera con cui ogni nikonista si ritrova perfettamente a casa in un attimo. Se - come me - si ha già esperienza con la Z6 o la Z7 - sarà di immediato utilizzo senza nemmeno dare un'occhiata al manuale. La macchina farà tutto ciò che le chiedete, offrendovi anche di più. E' una vera Nikon capace di adattarsi al fotografo che la usa. Un principiante si lascerà guidare dalla macchina, mentre l'esperto saprà sfruttarla anche nelle situazioni più intricate. Gli obiettivi del kit sono eccellenti e non pesano. L'insieme è sorprendentemente di elevato valore. Più di quanto ognuno potrebbe ammettere ... I jpg che produce la Z50 sono di qualità più che adeguata. Io posso anche evitare i NEF con la Z50, i suoi jpg sono più che sufficienti per un utilizzo anche professionale I suoi Picture Control producono immagini belle e pronte che non richiedono quasi nessun intervento in postproduzione. E se voglio, posso trasferirle via Snapbridge sul mio smartphone per condividerle con il mondo. Le foto sembrano di qualità professonale senza sforzo apparente. Posso sinceramente ammettere che, anche se io sono abituato a macchine professionali, questa Z50 ricorda più una D780 o una D7500 che le entry-level D3x00 e D5x00. Ecco, se solo Nikon cacciasse fuori presto un paio di pancake compatti, leggeri ed economici, la Z50 si venderebbe come il pane caldo appena sfornato ... il quartiere di Giorgio Armani si sposterà presto da Montenapoleone a Via S. Andrea. Lo sapevate ? Altro che telefonino ! Usa la Z50 !!! uno snapshot con la discrezione del 50-250 DX Saluti da Milano, una città che offre migliaia di spunti fotografici basta guardarsi in giro, non farsi troppe domande, non porsi troppi perchè. Usare la propria fotocamera in modo semplice ed immediato. Come permette di fare questa Nikon Z50. Grazie Nital Spa per il prestito del Experience Kit che, lo ammettiamo, ci dispiacerà un pò restituire.
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  4. Ciao a tutti, come mio primo post sul nuovo Nikonland metto qualche immagine scattate alla fine di Agosto ai pivieri tortolino, che dopo l'estate passata principalmente nel nord europa dove si riproducono, verso la fine di Agosto iniziano il viaggio che li porterà in Africa ed alcuni sostano qualche giorno sulle nostre montagne. Immagini scattate con Nikon D4 e 200-400 vr.
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  5. Concordo. Luce di contro, con pannello di schiarita davanti. In ogni caso con la luce proveniente da un'unica direzione. Senza voler troppo illuminare da Technicolor, piuttosto da Paramount
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  6. Grazie ! (le capacità bastano quelle in dotazione…)
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  7. A mio parere ti è venuta molto bene, bei colori e bella composizione ben bilanciata.
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  8. peraltro, con l'avvento dei nuovi progettisti molte cose anche del recente passato si sono del tutto perse e dimenticate: anche questa cosa è di un'assurdità indegna
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  9. con un attrezzo come l' ES-2 si digitalizza se si sia in possesso di una matrice degna: come avrai visto nell'articolo di due anni fa utilizzavo una D850 (per la quale e per i quali menù di inversione dia, quell'accessorio è nato Al di sotto di un sensore come quello...meglio andare direttamente in laboratorio a farsi spolverare i negativi/dia da loro...
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  10. Come risultato non mi sembra male... è un peccato che tu non voglia replicare...
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  11. Io non ho avuto mai la pazienza, ti capisco quindi benissimo se dici che non ci riproverai, ma c’è anche da dire che come primo esercizio, per valutare anche le proprie possibilità e il piacere o meno di farlo, non é niente male !
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  12. Un po’ la mia tecnica, anche se confermo che mia moglie non mi ha mai creato problemi
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  13. Per essere la prima volta direi che il risultano non è male.
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  14. A suo tempo usavo anch'io questa. Il sorriso a mezza bocca che ne ricavavo, le ultime volte...diceva tanto
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