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Questa foto racconta una storia. Le rondini, quando i nidiacei cominciano a volare e lasciano il nido, ma non sono ancora in grado di procurarsi il cibo, spostano continuamente la famiglia in luoghi dove sono concentrati molti insetti, per evitare lo spreco di tempo per la trasferta. I piccoli vengono sistemati tutti vicini, solitamente su un filo e aspettano che i genitori tornino con il cibo. Appena scorgono l’avvicinarsi di un genitore, i piccoli cominciano a strillare tutti simultaneamente e aspettano ansiosi a becco spalancato. L’imbeccata avviene quasi sempre con il genitore in volo. Succede tutto rapidissimamente e c’è una frazione di secondo, nel momento dell’imbecco, in cui il genitore rimane fermo in aria. A occhio non ci si rende conto di quanto accade, solo nella successiva visione dei file si vede la testa viene infilata nel metà nel becco del piccolo per depositarvi gli insetti.
Avevo il dubbio se mettere questa foto statica oppure la stessa scena col mosso del movimento. Alla fine ho scelto questa. Lo sfondo nervoso è dato dal 300/4 PF ED, che in certe situazioni non dà il massimo.
Nikon D500 300/4 PF ED, F.5,6, 1/2000 sec., ISO Auto 640, priorità di diaframmi, mano libera, Bardolino 25.07.2017.