Amministratori Max Aquila Inviato 10 Maggio 2018 Amministratori Condividi Inviato 10 Maggio 2018 Si, esattamente due minuti e mezzo di Lightroom time counter tra il primo ciclista del gruppo di testa avvistato dalla mia postazione privilegiata (balcone al primo piano a 20 metri dal secondo traguardo GPM della 5. tappa) e l'ultima parte del gruppone che ha svoltato fuori dalla mia visuale Il ciclismo è sport vero anche per gli appassionati: che si conquistano un punto di osservazione ore prima del passaggio e lo mantengono dietro le transenne fino a quando non passa la Corsa... e poi a casa ed... alla prossima volta ! Siamo a Partanna (TP) nella Valle del Belice dove il Giro passa per la prima volta, in forza del 50° anniversario dal distruttivo terremoto del gennaio 1968 ed infatti in questa quinta tappa va a congiungere alcuni tra i più colpiti dei paesi della valle: Poggioreale, Salaparuta, Gibellina, Montevago e Santa Margherita. Partanna ha subito più danni dalla ricostruzione delle case lesionate, con l'assenza di piani particolareggiati paesistici e il tentativo (in alcuni casi fallito) di distruggere i ruderi piuttosto che tentarne il restauro, come il caso di questa bellissima Chiesa del Purgatorio della quale rimane solo la facciata nonostante fosse crollato solo il tetto, ma imprenditori senza scrupoli tentarono di distruggerla del tutto per poter edificare in una posizione invidiabile del paese. Fu solo con l'intervento di associazioni come Italia Nostra, allertate da persone del paese (tra le quali mio zio), che si riuscì a imporre un vincolo, che altrove invece non si potè godere. Mura di tufo settecentesche e poche altre vestigia testimoniano della ricchezza culturale di questo paese, più fortunato degli altri che il terremoto rase al suolo. Mi sono attrezzato bene, per la distanza di ripresa, con D850 e i miei due telezoom Nikon 200-500/5,6 e 70-200/2,8 VrII che è stato prezioso per un calo di luce improvviso tra il passaggio del quartetto di testa ed il gruppone (staccato di 2 minuti) che mi ha imposto il più luminoso dei due zoom, usandolo in formato DX per compensare la focale, grazie al generoso sensore della mia 850. Per le riprese in giro per il paese, adornato a festa, ho usato anche il Sigma Art 24-105/4 utilissimo come zoom generalista in ogni situazione. Incredibile il giro che corre intorno al...Giro, in termini di scorte delle Forze dell'Ordine e di volontari ed appassionati in funzione di sorveglianza attiva e di ripresa mobile manifestazioni coreografiche di contorno e sponsor ... dei più vari, dalle rosse Alfa Romeo dell'Organizzazione fino addirittura ad una Lamborghini arancione per arrivare infine, dopo diverse ore di attesa, al dunque Allora: D850 con battery grip e batteria EN-EL18 per sfruttare i 9ftg7s in AF-C a 72 settori modo M in Auto ISO con t/2000" e diaframma a TA: gli ISO si sono autoregolati con il 200-500 tra 400 e 1100, mentre con il più luminoso 70-200 sono rimasto tra i 100 e 400, complice l'alternanza di sole/ombra dello spazio di 100metri che sono riuscito ad inquadrare dal balcone. leggera pendenza in salita, subito dopo il traguardo e scopro in che modo i ciclisti colloquino con le ammiraglie (crop 150%) radiolina, filo ed auricolare... come se la fatica di pedalare non bastasse... (io impazzirei con quel filo sotto la maglia) 62 scatti NEF in sequenza continua, senza flessione del buffer, in un arco complessivo di 13 secondi, rallentando al centro mentre inseguivo l'inquadratura, prima della svolta del gruppo di testa Due minuti di attesa, durante i quali cambio zoom e passo da FX a DX (ovviamente richiamando un menù personale) ed ecco che arriva il gruppone: lo svizzero Froome, in maglia rosa, a controllarlo di lato il tempo di girare l'inquadratura per sfruttare lo spazio disponibile per la ripresa... ed ecco che volano tutti via, in tanti fotogrammi, per meno di 20 secondi di mitraglia e restano solo le incredibili ammiraglie (tra le quali anche una...Mini) a testimoniare del passaggio del Giro Non una foto fuori fuoco con questo prodigio di reflex, nata per altro, ma utilizzabile anche per questo... Max Aquila per Nikonland 2018 4 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Veterano Pedrito Inviato 11 Maggio 2018 Nikonlander Veterano Condividi Inviato 11 Maggio 2018 Bel reportage, Max, di cui ho apprezzato anche la presentazione sulla storia del luogo e delle sue tristi vicende. Belle anche le foto, la cui qualità è anche dovuta però agli strumenti che hai potuto utilizzare: aldilà delle lenti, non sono molte le macchine che possono scattare senza imputamenti una raffica di 62 scatti NEF in sequenza continua e tutti perfettamente a fuoco! Poi, ovviamente, la differenza la fa il fotografo nella scelta del miglior settaggio della fotocamera, della tecnica di ripresa e della scelta delle inquadrature. Bravo bravo. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Amministratori Max Aquila Inviato 11 Maggio 2018 Autore Amministratori Condividi Inviato 11 Maggio 2018 La differenza la fa anche la pratica fotografica di uno sport. E le mie ultime foto di ciclismo risalgono a troppo tempo fa. La scelta del mezzo ovvio che sia elemento fondamentale. Non trovo che nel 2018 abb8a senso spendere la differenza per una D5 alla quale pensavo prima della presentazione della D850. Che diventa un factotum fino ad un determinato livello di utilizzo. Ma oltre quel livello stanno pochi professionisti dello sport. Non certo io... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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