Come si diventa fotografi subacquei

[Valerio Brustia]

Fotografo subacqueo o Subacqueo che fotografa? La faccenda dell'uovo e della gallina, chi arriva prima, è una questione che si applica anche alla fotosub. Qualunque sia il percorso che ci conduce a fotografar sott'acqua rimane il fatto che in mare non siamo, nonostante le affascinanti teorie del capitano Cousteau, nell'elemento a cui apparteniamo.

Non abbiamo le branchie e senza la maschera non ci vediamo un H. Punto. Per questa ragione  un buon fotosub è prima di tutto un buon subacqueo, anzi un eccellente subacqueo, cioè deve essere in grado di dare per scontato, per naturale ed istintivo, tutto quello che concerne l'immersione sportiva; infatti durante l'immersione la sua concentrazione sarà principalmente rivolta all'atto di fotografare il che significa, come sulla terra ferma,  avere occhi attenti per le inquadrature e attenzione al governo dell'apparecchiatura di ripresa. Ma nel contempo il fotosub deve tener d'occhio i parametri di sommozzata (viva il computer!) ed i compagni di immersione. E' brutto ritrovarsi da soli nel blu, specie di notte. Molto brutto.

Non credo di sbagliarmi troppo ad affermare che fotografar sott'acqua allontana il sommozzatore dall'immersione ricreativa per avvicinarlo a qualcosa che assomiglia al lavoro subacqueo. Provare per credere. Ed allora proviamo a sciorinare, chiedendo l'aiuto di tutti quanti, quali e quanti devono essere i caratteri che è utile sviluppare per poter realizzare fotosub in sicurezza gettando così le basi per rendere, fotograficamente parlando, proficue le immersioni.

Il presente topic non indaga nel merito della capacità fotografica cioè di quel che occorre, oltre alla tecnica pura, per fare una buona foto subacquea. Qui la disamina è solo di metodo pratico, le argomentazioni creative sono le stesse della fotografia all'asciutto, parliamone in altra sede.

- prima del brevetto l'"acquaticità", che a casa mia suona come "non aver paura dell'acqua".  A parer mio questo è il punto nodale, non temere l'acqua significa allontanare lo spettro del Panico indotto dal mezzo non naturale, panico che può essere mortale per sè e per gli altri. Si fa presto a dire "freddezza", ecco uno che non è "acquatico" può giusto aver freddo.

- poi il brevetto e soprattutto le immersioni. Gav, rubinetterie, erogatore, maschera, pinne e boccaglio, la giusta pesata e il computer sono l'abito del subacqueo, devono essere come le tasche dei jeans: scontate una a destra e l'altra a sinistra. Ciò si conquista facendo un po' di immersioni; quanto è un po'? Boh dipende da ciascuno. Più è meglio che meno.

Ok, siamo forti, il nostro primo gav è frusto e Peppino si è stancato di vederci alla ricarica della bombola: "tanto sai come si fa, attaccala tu al compressore". 

Adesso facciamo due foto sott'acqua?

La questione fotosub è in primis faccenda  di Controllo e Pianificazione cioè Logistica. Serve una certa attitudine alla metodicità e chi la trascura garantisco che prima o poi incappa in guai più o meno dolorosi. 

Per fare un esempio riporto in step concisi, ciò che per ogni immersione  il fotosub è bene che metta in pratica:

- A - preparazione pre immersione: di primo mattino o la sera prima disporre l'equipaggiamento in assetto di immersione con test di funzionamento.

- B - preparazione all'ingresso in acqua: come disporre l'equipaggiamento (in barca c'è altra gente) e come prepararlo al tuffo (il sub può saltare, lo scafandro è meglio di no) da definire a seconda del caso.

- C - gestione dell'equipaggiamento fotografico in immersione: conoscere bene il proprio strumento è fondamentale, trovare i comandi ad occhi chiusi non serve per fare i fighetti, serve a far la foto

- D - pianificazione dell'uscita dall'acqua: se qualcuno aiuta meglio, ma si può far da sè è ed utile esserne coscienti; se del caso è bene prepararsi per l'evenienza.

- F - riassetto post immersione: ripulire e risciacquare l'equipaggiamento foto non è una questione di ordine e pudicizia, serve a garantire efficienza per le immersioni a venire.

E' un esempio buttato lì alla veloce ed aggravo la dose osservando come ciascuno dei passi A-F è a sua volta scomposto in tanti noiosissimi sotto passi, tutti fondamentali. Ci sono subacquei che si preparano una tabellina di marcia per non dimenticarne nessuno e non posso biasimarli, basta un cavo collegato male, un OR pizzicato, una CF piena o delle batterie scariche per mandare a ramengo una bella immersione.

Partendo da queste mie considerazioni, forse un po' ovvie e verbose, vorrei che gli altri fotosub mettessero qui le loro esperienze ed i loro aneddoti la cui condivisione può solo arricchire il lettore interessato a questi argomenti. 

Insomma cosa fa di un buon subacqueo un fotosub e cosa serve ad un fotografo per diventare fotosub.

 

Modificato 31 Gennaio 2018 da Valerio Brustia

[Max Aquila]

Giovan

• 
• Nikonlander
• Inviato 8 ore fa

Salve a tutti ...che bella discussione e piena di input per aprire lunghe discussioni su tutti gli argomenti trattatati... scusate se sono poco presente, ma purtroppo il mio tempo è sempre poco, tra mille cose da fare, lavoro, studio, immersioni, museo della subacquea, ecc ecc... insomma non mi annoio. 

ecco vorrei cominciare da qui ... dalla base prima di prendere in mano una macchina fotografica, a volte mi è capitato, alla prima immersione e addirittura al battesimo del mare questa domanda da parte del neo sub o prossimo... posso portarmi la macchina fotografica? Ormai la macchina fotografica o il telefonino scafandrato, (nell'occasione), son diventati parte integrante della nostra vita quotidiana, i social sicuramente hanno contribuito a questo, per i giovani soprattutto riprendere  qualsiasi momento e condividerlo è con amici per tanti like è quasi questione di vita. La mia risposta è sempre NO ... non esiste, prima devi cominciare a gattonare, poi ad alzarti, poi a stare in piedi, po a camminare, camminare, camminare e quando cominci ad accennare una piccola corsa allora devi saper aiutarti e aiutare, controllarti e controllare, entrare in quel stato mentale che stai passando un limite dell'uomo terrestre a quello acquatico, ambiente non tuo, dove avere il controllo di te, delle tue capacità, del conoscere i propri limiti, di non strafare, seguire le regole è essenziale per la tua vita e quelle degli altri. Andare per gradi, senza cercare di correre senza saper camminare. Un buon subacqueo non si vede se va a 100metri, ma se ha nel suo bagaglio quel controllo delle sue capacità, fare immersioni ci porta ad esplorare le nostre capacità e, a volte, i nostri limiti. E’ un continuo test delle nostre abilità di organizzazione, problem solving, salvataggio e magari di fotografia e ripresa subacquea, perché no. I corsi sono fondamentali  dal primo all’ultimo sia per chi fa ARA  che Apnea  , e sono fonte di molte conoscenze, che potrebbero servirci anche nella vita quotidiana. Sott’acqua è necessaria anche una buona dose di autocontrollo per far fronte agli eventuali problemi che possono insorgere a se stessi e agli altri. La subacquea è uno sport sicuro se fatto con piena conoscenza, senza sentirsi dei superman, ma degli esploratori di un mondo meraviglioso che ha dei limiti e regole da rispettare e che vanno rispettate. Il mare non ha padroni e l'uomo non può essere quello che vuole domarlo ad ogni costo, il mare va rispettato ed amato per quello che rappresenta..vita. Un buon subacqueo deve essere anche colui il quale si adopera a tal fine, rispetto, salvaguardia,  entrando in punta di pinne in un ambiente fragile ma forte nello stesso tempo... ecco, in punta di pinne è il termine esatto, per entrare nell'argomento fotosub, e perché bisogna essere dei buoni subacquei... ne ho viste pinne strappare gorgonie per poter realizzare una foto, ne ho viste pinne sbattere contro pareti di  PARAZOANTHUS ( comunemente chiamate margherite di mare)  per realizzare lo scatto della vita o Nudibranchi portati a spasso per posizionarli nel posto che fa più effetto. Un buon subacqueo deve aver raggiunto prima quel controllo che noi chiamiamo ASSETTO, cioè stare fermi in una posizione in assetto neutro in qualsiasi profondità, e ciò capirete che per fare foto è essenziale e prioritario, come è importante non dimenticarsi dei controlli che ogni tot bisogna fare, manometro, profondità, tempo, una programmazione della immersione va fatta prima di andare in acqua insieme al compagno altro dato importante, il compagno, che deve essere affidabile, esperto, persona di cui devi fidarti. 

[Max Aquila]

Roby C

• 
• Nikonlander

E fidarsi può significare mettere la tua vita nelle sue mani..

Bravo Giovan..  hai condensato bene le cose anche per me che in linea di massima.. so qualche cosa ma, mi fermo lì..   io in fondo sono terrestre e, vedere cosa riuscite a combinare la sotto.. è affascinante ma, nel contempo mi rendo conto che in primis.. facile non è e poi le problematiche sono tantissime , e se si sbaglia o si calcolano male determinati parametri.. il fio generalmente, se và bene.. è pesantino..  mentre per terra bene o male va meglio; comunque anche sulla terra vi sono tanti che commettono fesserie pur di fare  ( secondo loro  ) lo scatto della loro vita..   

Comunque tutto il VS dibattito che ne sta uscendo, mi interessa a fini conoscitivi..  altro non è..     e bravi tutti quanti.

andate avanti..

 

[Max Aquila]

Giovan

• 
• Nikonlander
• Inviato 7 ore fa

Nel mio post precedente, parlavo del buon subacqueo e cosa esserlo prima di mettersi in mano qualsiasi altro mezzo, che comunque sia  fonte di distrazione, di stress e attenzione. Portarsi appresso kg di attrezzatura comporta per forza una preparazione a monte, una conoscenza e capacità non indifferente superabile con anni e anni di pinneggiare, per questo quando mi chiedono cosa comprare, parto sempre con la domanda: che subacqueo sei? cosa ti interessa? 

Parto dal fatto che potenzialmente tutti siamo capace di fare tutto ma nel farlo dobbiamo essere pronti a farlo con sicurezza, la sicurezza è la cosa primaria che sta alla base di qualsiasi attività.

Di solito non consiglio mai, se subacqueo alle prime armi, di comprarsi attrezzature pesanti e costose, perché il cominciare a gradi e abituarsi a gestire un mezzo in acqua garantisce la tua sicurezza. 

Backstage per la  trasmissione Linea Blu 2017 ... il mio amico tiene una custodia Gates e con relativi luci e accessori pesa quasi 50Kg a terra ogni volta dobbiamo essere in due a passarla in acqua, lui la porta ovunque come se fosse un aggeggino di poco peso, anche ad alta profondità considerando che fa immersioni anche oltre le 100Mt per lavoro cinematografico, è chiaro che la custodia è equilibrata in maniera che ha sempre un assetto neutro.

 

 

io e la mia custodia anche essa fuori pesa con relativi flash quasi 8Kg  adeguatamente equilibrata, ma l'ingombro in ogni caso è notevole per la gestione.

 

Per cui sostengo che ognuno deve attrezzarsi per quello che deve fare e cosa vuole ottenere, non c'è qualcosa meglio dell'altro sulla base delle proprie esigenze, considerando i costi, e la preparazione individuale.