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Less-is-more - 3 giorni a Parigi con il cinquantino.


Massimo Vignoli

4.479 visite

Il ponte del primo maggio l'ho passato a Parigi, con la famiglia. L' idea alla base del viaggio era la ricerca di un po' di relax ed il desiderio di gironzolare qua e là perdendosi nel guardare cose belle e facendosi portare dall'ispirazione del momento tra strade e musei. Per noi, inoltre, era il modo di festeggiare in modo speciale un compleanno molto speciale.

Da un po' di tempo le vacanze familiari le faccio senza macchina fotografica e scatto qualche foto ricordo col cellulare, è un'abitudine che ho preso per evitare di cadere in tentazione e dedicare energie ed attenzione alla fotografia invece che alle mie ragazze. Inoltre, quello che voglio evitare lasciando a casa l'attrezzatura fotografica, è di finire col passare più tempo con l'occhio nel mirino della reflex che guardandomi in giro e di rovinarmi queste lunghe giornate schiacciato dal peso dello zaino (il mio minimo è un corpo, lo zoom grandangolare - 16-35/4, lo zoom tele - 70-200/2.8 e l'immancabile treppiede). Oltre a tutto, lo zaino fotografico affardellato col treppiede è una delle cose meno indicate da avere con se quando si è seduti al piccolo tavolino di un bistrot o a cena in un ristorante elegante.
Ma tant'è....avevo voglia di fotografare! Per questo, questa volta, ho provato a fare una cosa diversa.... non così leggera come aver con me il solo cellulare ma molto leggera. Insomma, ho portato questo:

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1300 grammi di attrezzatura fotografica, nessuno zaino, niente treppiede. Insomma macchina col cinquantino a tracolla, una batteria di scorta nella tasca del giubbotto e stop!

Non è stato semplice decidere un taglio così drastico ma, nel farlo, mi ha molto aiutato un articolo di Ming Thein Travel minimalism: one lens to go. È molto interessante ed invito tutti alla lettura. In breve, l'articolo si apre con una frase che non avrebbe potuto essere più centrata: Every time I travel for personal purposes, I’m always torn between experiencing the place, and photographing the place - Ogni volta che viaggio per scopi personali, sono sempre diviso tra sperimentare il posto e fotografarlo.
L' articolo prosegue, raccontando viaggi passati ed argomentando i vantaggi di viaggiare leggeri per focalizzarsi sull'esperienza ed avere una visione più profonda piuttosto che cercare di fotografare qualsiasi cosa. E chiude con una call-to-action che per me è risultata irresistibile: Give it a try. On your next trip, just use a 35 or 50 prime for at least a day or two; if it makes you feel better, bring along your zooms too, but don’t use them until you absolutely feel that you’re missing shots. - Prova. nel tuo prossimo viaggio, usa solo un 35 o 50 fisso per almeno un giorno o due; se ti fa sentire meglio, porta anche i tuoi zooms, ma non usarli fino a che non senti assolutamente che stai perdendo gli scatti.

Beh, detto fatto. E non ho avuto neppure l'imbarazzo della scelta visto che il 35 non lo possiedo!

Devo dire che raramente un consiglio trovato su internet si è rivelato più utile. Mi sono molto goduto la zingarata per Parigi, non mi sono stancato e... ho fatto anche molte foto. Tutte in bianco e nero, nativo on-camera come spesso fotografo se nel mirino non ho una scena di wildlife. In pochissimo tempo ho fatto l'occhio alle distanze e, lavorando di piedi, riuscivo con facilità a trovarmi nella giusta posizione. Inoltre, la luminosità del cinquantino ha parecchio aiutato consentendo sia le notturne o in interno sia una enorme flessibilità nella gestione della profondità di campo. Così come sono state di grande aiuto le sue piccole dimensioni, per fotografare la gente e tra la gente. Ma soprattuto, sono "stato nel momento"!

Lo rifarei? si, sicuramente si. Forse aggiungerei, nell'altra tasca, un grandangolo luminoso. Un 24 1.8, ad esempio. E probabilmente lo rifarò anche senza andare in viaggio, magari bighellonando per il centro di Milano un sabato pomeriggio.

Ecco una selezione di 36 immagini: una sorta di rullino virtuale sul quale è registrato quanto mi ha più colpito. Niente di speciale, fotograficamente parlando, anche perché credo che sia veramente difficile fare qualcosa che non sia visto e rivisto in uno dei posti più fotografati al mondo. Ma il senso di questo post è, più che nelle immagini, nel racconto di questa esperienza di viaggio basata sul "less-is-more" e sul tentativo di fotografare mettendo al centro non la fotografia ma l'esperienza vissuta e lo sguardo personale. 

Spero comunque che vi piacciano: Parigi, anche nel clima uggioso e freddo nel quale l'abbiamo trovata, è una città fantastica!

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Massimo Vignoli

Maggio 2018

 

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32 Commenti


Commenti Raccomandati



  • Nikonlander Veterano

Begli scatti, Massimo, per nulla banali e, per questo, interessanti pur effettuati in una città super fotografata.

Riguardo il tuo inedito minimal kit con cui ti sei mosso per le strade di Parigi, non era necessario scomodare Ming Thein: nel mio piccolo avrei potuto darti gli stessi identici suggerimenti, tanto è il tempo da cui fotografo con la stessa filosofia! :marameo:

Fra le righe dell'articolo si fa inoltre riferimento a un insegnamento che credo importante e che anch'io ho fatto mio, cioè l'impegno/l'abitudine ad usare un solo obiettivo non tanto "per viaggiare leggero", quanto per imparare a vedere attraverso il mirino con maggiore attenzione e a cogliere quanto di fotograficamente interessante ci scorre davanti senza essere distratti da altro. Oltre che un bell'esercizio è anche un modo per imparare a concentrarsi sul soggetto e sulla migliore composizione per ritrarlo al meglio, senza dimenticare che così facendo è più facile essere pronti a scattare per non perdere momenti interessanti.

Benvenuto nel club "Only one lens"! :sorriso:

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  • Amministratori
1 ora fa, Pedrito dice:

Begli scatti, Massimo, per nulla banali e, per questo, interessanti pur effettuati in una città super fotografata.

Riguardo il tuo inedito minimal kit con cui ti sei mosso per le strade di Parigi, non era necessario scomodare Ming Thein: nel mio piccolo avrei potuto darti gli stessi identici suggerimenti, tanto è il tempo da cui fotografo con la stessa filosofia! :marameo:

Fra le righe dell'articolo si fa inoltre riferimento a un insegnamento che credo importante e che anch'io ho fatto mio, cioè l'impegno/l'abitudine ad usare un solo obiettivo non tanto "per viaggiare leggero", quanto per imparare a vedere attraverso il mirino con maggiore attenzione e a cogliere quanto di fotograficamente interessante ci scorre davanti senza essere distratti da altro. Oltre che un bell'esercizio è anche un modo per imparare a concentrarsi sul soggetto e sulla migliore composizione per ritrarlo al meglio, senza dimenticare che così facendo è più facile essere pronti a scattare per non perdere momenti interessanti.

Benvenuto nel club "Only one lens"! :sorriso:

concordo in pieno e vorrei sottolineare come su Nikonland, nel corso di questi anni, si sia spesso consigliata semplicità rispetto alla completezza.

A me fanno ridere le richieste di chi vuole consigli per "riempire i buchi" del corredo di obiettivi: come se fosse norma avere ogni focale disponibile tra 10 e 1000 mm.

Inoltre, aggiungo a quanto sottolineato da Pedrito, che a Parigi si potrebbe fotografare anche solo con un foro stenopeico, tanto dejavu sono tutti gli scorci delle sue parti più note, come quelle che hai fotografato.

Più sfidante il concetto di "one lens" in ambiti quotidiani, per nulla appariscenti, dove il ricorso ad una focale piuttosto che ad un altra consente di attirare, invece che interpretare.

Ma autolimitarsi a questa pratica è sempre fortemente formativo (oltre che rispettoso del tempo da dedicare ad apprendere, prima che scattare)

 

Belle foto, bella città, belle idee... obiettivo appena sufficiente: e da Nikon ci si aspetta proprio questo a breve, un 50/1,4 che surclassi i riferimenti di categoria

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  • Nikonlander Veterano

Dopo la wildlife lo street in bianco e nero è il genere che preferisco anche se pratico rarissimamente. Senz'altro la scelta di un solo obiettivo fisso è premiante con  tutto quello che hanno già scritto qui sopra,  una palestra ecc..  con cui concordo pienamente. Aggiungo solo che l'occhio di chi sa vedere come te  fa la sua parte contribuendo non poco . Hai colto  momenti  ed atmosfere. Bella serie!

 

  • Sono d'accordo 1
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  • Nikonlander Veterano

A suo tempo feci il viaggio in Uzbekistan con la D300 ed il 20 af-d e 50 zeiss.
Fu più per mancanza di lenti che altro ma il risultato fu superiore alle mie attese.

Comunque complimenti per la scelta del 50mm, anche io avrei optato per un 35mm o per una coppia grandangolo x medio tele.

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  • Nikonlander Veterano

Le foto sono molto belle, anche se a mio gusto le avrei preferite vedere con contrasti più forti. (una mera questione di pp)

Ad ottobre ci andrò anch'io perché espongo al Carrousel du Louvre, per tre giorni e probabilmente col 35 art anche se il peso non è propriamente da cinquantino non ho un 35 leggero. 

Ad ogni modo Parigi è sempre magica, ed a mio avviso sei riuscito a trasmettere nei soggetti ed in quadrature quel pizzico di magia.

Bravo

Modificato da Dario Fava
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  • Nikonlander

Scatti molto interessanti e alcuni veramente belli. Mi piacciono tanto la foto col fotografo e la sposa (5), quella del signore che fotografa la statua col cellulare (12) e in fine quella nel museo con il quadro e le due bambine (31). Quello che si nota pero' in tutte le tue foto e' la serenita' con qui hai fotografato. Inquadrature studiate, diaframma regolato con arte, attimi colti al volo quando serviva. 

Questo tipo di esercizio l'ho fatto anch'io piu' volte nella street:

- solo con il 35mm/1,4. Uscita molto rilasciante e tranquila. E' una focale con la quale riesci a riprendere quasi tutto. 

- solo con il 20mm. Una focale che amo. L' inquadratura diventa impegnativa e deve essere ben studiata ma sopratutto bisogna essere veloci. 

- solo con il 28mm/1,8. Nella street preferisco il 28mm  anziche' il 24mm. Vi assicuro che la vera sfida e' adoperarlo col diaframma quasi aperto.

- solo 36 scatti di una pellicola. Questa e veramente molto dura e frustrante.

Ovviamente ognuno puo' inventare le sua ''penitenza'', ma con questo tipo di esercizi e' assicurata la purificazione fotografica ma sopratutto mentale. 

Complimenti Massimo, un bel esercizio afrontato in maniera esemplare con veramente bei risultati. 

 

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  • Nikonlander Veterano

 

 

 

Wow quanti bei commenti! che bello! Provo a rispondere a tutti qui sotto.

9 ore fa, Pedrito dice:

Begli scatti, Massimo, per nulla banali e, per questo, interessanti pur effettuati in una città super fotografata.

Riguardo il tuo inedito minimal kit con cui ti sei mosso per le strade di Parigi, non era necessario scomodare Ming Thein: nel mio piccolo avrei potuto darti gli stessi identici suggerimenti, tanto è il tempo da cui fotografo con la stessa filosofia! :marameo:

Fra le righe dell'articolo si fa inoltre riferimento a un insegnamento che credo importante e che anch'io ho fatto mio, cioè l'impegno/l'abitudine ad usare un solo obiettivo non tanto "per viaggiare leggero", quanto per imparare a vedere attraverso il mirino con maggiore attenzione e a cogliere quanto di fotograficamente interessante ci scorre davanti senza essere distratti da altro. Oltre che un bell'esercizio è anche un modo per imparare a concentrarsi sul soggetto e sulla migliore composizione per ritrarlo al meglio, senza dimenticare che così facendo è più facile essere pronti a scattare per non perdere momenti interessanti.

Benvenuto nel club "Only one lens"! :sorriso:

Grazie, mi fai molto piacere. Non ti ho parlato perché banalmente non mi è venuto in mente. Lo fai un bel blog/articolo qui dove provi a raccontare ad uno come me, che prova a fare qualcosa in quest'ambito per la prima volta, quali sono le tue esperienze? Cosa consigli per i diversi scenari/situazioni e perché. Insomma, tu fai foto spettacolari nei posti frequentabili ogni giorno: aiutaci a imparare come!
p.s.: dico sul serio: ho letto Ming Thein non perché preferisco lui a te ma solo perché lui ha scritto!

6 ore fa, Sakurambo dice:

A suo tempo feci il viaggio in Uzbekistan con la D300 ed il 20 af-d e 50 zeiss.
Fu più per mancanza di lenti che altro ma il risultato fu superiore alle mie attese.

Comunque complimenti per la scelta del 50mm, anche io avrei optato per un 35mm o per una coppia grandangolo x medio tele.

5 ore fa, Dario Fava dice:

Le foto sono molto belle, anche se a mio gusto le avrei preferite vedere con contrasti più forti. (una mera questione di pp)

Ad ottobre ci andrò anch'io perché espongo al Carrousel du Louvre, per tre giorni e probabilmente col 35 art anche se il peso non è propriamente da cinquantino non ho un 35 leggero. 

Ad ogni modo Parigi è sempre magica, ed a mio avviso sei riuscito a trasmettere nei soggetti ed in quadrature quel pizzico di magia.

Bravo

7 ore fa, Spinoza dice:

Il 35mm per me è più duttile del 50mm. Posso chiederti come mai hai scelto il 50mm?

Non è stata una scelta, ma la voglia di provare un approccio: avevo il 50 1.8 e nessun 35. Ho appena comprato il 50 1.4 che vendeva il Valerio, in cerca di un miglio sfocato. Che forse c'è... forse. Passo da mediocre a mediocre+.

In realtà dovrei provare altre ottiche. Al momento sono molto dibattuto tra prendere il 35, da sostituire al 50, od il 24 da affiancare. Tenete conto che sono ancora molto in difficoltà emotiva ad avvicinarmi, in questo senso il 50 mi aiuta un po'. 

Consigli?????

7 ore fa, Silvio Renesto dice:

Aggiungo solo che l'occhio di chi sa vedere come te  fa la sua parte contribuendo non poco . Hai colto  momenti  ed atmosfere. Bella serie!

Silvio, questo tuo commento mi fa un piacere che non immagini. Grazie!

 

7 ore fa, Spinoza dice:

PS. L'Aperol a 7€ è un bel furto anche lì eh? :)

 

Parigi è la città più costosa che ho mai visto. E considera che io vengo da Milano.... Ma hai visto cosa c'è scritto sul sacchetto di lei?

 

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  • Amministratori

Bella esperienza, vero ?

Pensa che nel secolo scorso, io per 15 anni ho scattato esclusivamente con il 50/1.4 AIs su Nikon FA.

Qualche cosa che oggi sostituirei - perchè Nikon non ce la propone - con l'antagonista dell'epoca, una Olympus m4/3 con un 25mm e un 75/1.8.
Che porterei nella tasca, senza alcuna borsa, cinghia o altro, e sfoggerei sui tavolini dei bistrot (specie se fosse una Pen-F) :marameo:

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  • Nikonlander Veterano

Belle foto Massimo e bella Parigi :)
Avevo già sperimentato nel 1988, ma allora avevo preferito lasciare le Nikon a casa e portarmi dietro solo la Minolta X570 con il 28mm Rokkor f.2. Bella esperienza, un po' limitante, ma bella. Ma hai ragione, il primo pensiero cade sempre sul 35mm che è sempre il più appropriato in questi casi.

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  • Amministratori
Il 15/5/2018 at 15:49, Dario Fava dice:

Le foto sono molto belle, anche se a mio gusto le avrei preferite vedere con contrasti più forti. (una mera questione di pp)

Ad ottobre ci andrò anch'io perché espongo al Carrousel du Louvre, per tre giorni e probabilmente col 35 art anche se il peso non è propriamente da cinquantino non ho un 35 leggero. 

Ad ogni modo Parigi è sempre magica, ed a mio avviso sei riuscito a trasmettere nei soggetti ed in quadrature quel pizzico di magia.

Bravo

Io a Parigi sono stato una volta solamente e ben 21 anni fa: ma l'ho talmente vivida negli occhi che questi esperimenti li farei non oltre il livello della gita fuoriporta.

E se dovessi mai tornare a Parigi, salutata la compagnia, andrei in giro con la D850 ed il 50/1,4 insieme ad un 14/1,8 o  il 20/1,4  il 135/1,8 e per concludere un 300/4 e due flash...(trigger, ministativo, minibank)

So già dove e cosa fotografare.

Ma purtroppo per me, sarebbe solo la mia seconda volta a Parigi :cuoricini:

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  • Nikonlander Veterano
12 ore fa, Mauro Maratta dice:

Bella esperienza, vero ?

Pensa che nel secolo scorso, io per 15 anni ho scattato esclusivamente con il 50/1.4 AIs su Nikon FA.

Qualche cosa che oggi sostituirei - perchè Nikon non ce la propone - con l'antagonista dell'epoca, una Olympus m4/3 con un 25mm e un 75/1.8.
Che porterei nella tasca, senza alcuna borsa, cinghia o altro, e sfoggerei sui tavolini dei bistrot (specie se fosse una Pen-F) :marameo:

Bellissima! effettivamente un corredino tascabile è ancor più intrigante!

5 ore fa, Max Aquila dice:

Io a Parigi sono stato una volta solamente e ben 21 anni fa: ma l'ho talmente vivida negli occhi che questi esperimenti li farei non oltre il livello della gita fuoriporta.

E se dovessi mai tornare a Parigi, salutata la compagnia, andrei in giro con la D850 ed il 50/1,4 insieme ad un 14/1,8 o  il 20/1,4  il 135/1,8 e per concludere un 300/4 e due flash...(trigger, ministativo, minibank)

So già dove e cosa fotografare.

Ma purtroppo per me, sarebbe solo la mia seconda volta a Parigi :cuoricini:

Max, qui mi devi aiutare. 50+ qualcosa sembra anche a me una cosa interessante. Qui tu dici 50+ ultra wide+medio tele+tele.... un mucchio di roba!

Io vorrei tanto un supporto per capire se, la prossima volta che fotografo così (facile vicino casa) sia da organizzare con:

  • 35 al posto del 50, e stop (ma quale 35?)
  • 20 o 24 in aggiunta al 50 (e magari un 85 o 105 di rinforzo.... ma qui in un attimo passo da un micro corredo alla borsa di piombo...)

Consigli?

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  • Amministratori
12 minuti fa, Massimo Vignoli dice:

Bellissima! effettivamente un corredino tascabile è ancor più intrigante!

Max, qui mi devi aiutare. 50+ qualcosa sembra anche a me una cosa interessante. Qui tu dici 50+ ultra wide+medio tele+tele.... un mucchio di roba!

Io vorrei tanto un supporto per capire se, la prossima volta che fotografo così (facile vicino casa) sia da organizzare con:

  • 35 al posto del 50, e stop (ma quale 35?)
  • 20 o 24 in aggiunta al 50 (e magari un 85 o 105 di rinforzo.... ma qui in un attimo passo da un micro corredo alla borsa di piombo...)

Consigli?

infatti:

passare dalla filosofia teoretica (per quelli come noi) di una micro 4/3 e 50 eq (o non sarebbe ancora meglio una compattina all in one di rango?) al corredo completo è un attimo.

Diciamo che io due obiettivi e un corpo li porto sempre. Che si tratti di reflex o ML.

E a me serve un wide (amo l'angolo di campo del 20mm e del 35mm su FF) ed uno standard, oppure wide (must) + medio tele, a seconda degli intenti e dei luoghi.

Quale 35mm? 

Su FF il Sigma Art, che pesa e costa.  Di recente ho provato due Samyang AF su Sony e dei due ho preferito il meno luminoso e super economico f/2,8 oltre che leggero come una piuma: non distorce e si può correggere in PP per contrasto, se non piacesse il suo.

Quale mediotele?

Ampia scelta, ma qui i pesi sono sempre elevati e le dimensioni anche. Stiamo ai limiti con la compattezza del 70-200/4 Nikon, nonostante il suo f/4 non per forza invitante in ritratto.

Lo diceva tempo fa Adriano Max e lo sottoscrivo: che a fianco dei mirabili Art 85 e 135 superluminosi come l'eccelso 105 Nikon (e chissà come dovrà essere classificato l'inarrivabile nuovo Sigma) piacerebbe rivedere Nikon alle prese con un 135/2,8 di elevata qualità, insieme a dimensioni da viaggio.

Aspetto fiduciosamente la nuova linea di ottiche Nikon per ML.  Credo ci sarà da rivedere ogni posizione al riguardo

 

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  • Nikonlander Veterano

Il 35 AFS 1.8 nikon? 

In in questo momento io mi sto orientando tra: 50 1.4 nikon da solo e 50 1.4 + 20 o 24 nikon AFS 1.8. Meglio il sigma 24 1.4?

In realtà la questione qui è per me molto complicata perché vorrei prendere un grandangolo da usare al posto del 16-35 "il-budino" per i paesaggi, che dovrebbe essere un 14-20. Mentre per foto di street il 20 mi sembra troppo estremo e penso venga meglio il 24.... che però è poco grandangolare per i paesaggi.

Ma il punto è: con quello in vendita ora, che compro?
 

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  • Amministratori
7 minuti fa, Massimo Vignoli dice:

Il 35 AFS 1.8 nikon? 

In in questo momento io mi sto orientando tra: 50 1.4 nikon da solo e 50 1.4 + 20 o 24 nikon AFS 1.8. Meglio il sigma 24 1.4?

In realtà la questione qui è per me molto complicata perché vorrei prendere un grandangolo da usare al posto del 16-35 "il-budino" per i paesaggi, che dovrebbe essere un 14-20. Mentre per foto di street il 20 mi sembra troppo estremo e penso venga meglio il 24.... che però è poco grandangolare per i paesaggi.

Ma il punto è: con quello in vendita ora, che compro?
 

sul versante wide, tra fissi e zoom c'è fin troppo tra cui scegliere.

Rispetto alla domanda iniziale, sto aspettando da Nital un trittico di f/1,8 tra i quali anche il 35, insieme al 24 ed all'85 giusto per simulare un trittico da viaggio, proprio come quello di cui stiamo parlando fuori dai denti in questo topic.

A presto una risposta in tal senso, quindi...

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  • Amministratori

Bisogna però che ci intendiamo.

Un conto è "piccolo é bello e non impegna nei viaggi", un altro è "qualità a prova di poltiglia&distorsione" (tipo Nikon di fascia media e bassa, 16-35/4 incluso).
Insomma, io in vista delle mirrorless non mi lancerei in investimenti importanti sul lato "mobile", mentre non credo che un 14-24/2.8 Sigma possa venire me alle sue prerogative anche in futuro (ma non lo vedo tanto da passeggiata spensierata per i boulevard ...) ;)

Io comunque il 50/1.8G lo tengo solo per due scopi : situazioni "a perdere", per fotografare corpi macchina Nikon con attaccato un Nikkor ;)

 

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  • Nikonlander Veterano

Si bisogna che ci intendiamo e accettiamo i compromessi tra il piccolo, bello e non impegna e quello a cui siamo abituati/cerchiamo/ci soddisfa.
Anche io mi trovo molte volte in situazioni come questa tua di Parigi, ma non rinuncio alla reflex.
il mio kit leggero iniziale è stato il nikkor 18-105 + nikkor 50/1.8 il tutto meno di 2 kg D7100 compresa.
Ma non ero soddisfatto e quindi ho deciso di sostituire i due nikkor con gli art 18-35/1.8 e 50/1.4 il tutto intorno ai 2,6 kg.
Se decido che può servirmi anche il 70-200/4 sono altri 850 gr.,il tutto dentro uno zainetto da 10L.
Non sono invisibile, questo il mio compromesso e ne sono soddisfatto.

Le foto che hai portato a casa son belle, dai! 

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  • Amministratori

Per questo dico che al momento non c'è nulla di meglio di una cosa così, il compromesso sta nelle dimensioni che non consentono un sensore più grosso.
Ma è l'unico sistema che consente di avere 3 obiettivi nel volume di metà di uno solo da reflex :)

pen_f.thumb.jpg.02f83f952b5e870f9247d1b3fe96688b.jpg

si scatta direttamente in jpg scegliendo il tipo di resa con la rotella davanti. Si inquadra e hai la foto pronta. E stop. ;)
Tre_etti_e_mezzo_o_giu_di_li.

 

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  • Nikonlander Veterano
26 minuti fa, Giannantonio dice:

Si bisogna che ci intendiamo e accettiamo i compromessi tra il piccolo, bello e non impegna e quello a cui siamo abituati/cerchiamo/ci soddisfa.
Anche io mi trovo molte volte in situazioni come questa tua di Parigi, ma non rinuncio alla reflex.
il mio kit leggero iniziale è stato il nikkor 18-105 + nikkor 50/1.8 il tutto meno di 2 kg D7100 compresa.
Ma non ero soddisfatto e quindi ho deciso di sostituire i due nikkor con gli art 18-35/1.8 e 50/1.4 il tutto intorno ai 2,6 kg.
Se decido che può servirmi anche il 70-200/4 sono altri 850 gr.,il tutto dentro uno zainetto da 10L.
Non sono invisibile, questo il mio compromesso e ne sono soddisfatto.

Le foto che hai portato a casa son belle, dai! 

 

21 minuti fa, Mauro Maratta dice:

Per questo dico che al momento non c'è nulla di meglio di una cosa così, il compromesso sta nelle dimensioni che non consentono un sensore più grosso.
Ma è l'unico sistema che consente di avere 3 obiettivi nel volume di metà di uno solo da reflex :)

pen_f.thumb.jpg.02f83f952b5e870f9247d1b3fe96688b.jpg

si scatta direttamente in jpg scegliendo il tipo di resa con la rotella davanti. Si inquadra e hai la foto pronta. E stop. ;)
Tre_etti_e_mezzo_o_giu_di_li.

 

Qui la questione non è tanto il piccolo... o il leggero (una 810 non è né piccola né leggera) ma il non accettare compromessi in qualità, quella Pen è meravigliosa e le zuiko sono perfette per il suo sensore ma ha dei limiti qualitativi su quel sensore.

La questione di base secondo me è, giro con una macchina senza compromessi ma senza essere schiavo della fotografia, ovvero non sono io che mi adatto alla foto che voglio portandomi dietro 6 ottiche e continuando a cambiare, ma è la fotografia che si adatta a me. Faccio le foto nell'ottica di quello che ho montato, scelgo un 50? ..entro in quell'ottica, un 35? idem, inutile pensare di fare cose che non mi sono permesse né desiderare di farle.

È uno degli esercizi fondamentali che qualunque corso di fotografia serio propone, quello di uscire con un fisso e pensare in quell'ottica, come quello di uscire pensando in bianconero.

Modificato da Dario Fava
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  • Nikonlander Veterano

Se si cerca una macchina piccola e molto performante le possibilità sono poche e tutte molto costose.
Per dirne una una Leica M con un paio di fissi, niente a AF e 8000 euro di attrezzatura nella borsa firmata.

17 minuti fa, Dario Fava dice:

...La questione di base secondo me è, giro con una macchina senza compromessi ma senza essere schiavo della fotografia, ovvero non sono io che mi adatto alla foto che voglio portandomi dietro 6 ottiche e continuando a cambiare, ma è la fotografia che si adatta a me. Faccio le foto nell'ottica di quello che ho montato, scelgo un 50? ..entro in quell'ottica, un 35? idem, inutile pensare di fare cose che non mi sono permesse né desiderare di farle...

In questo caso, è il mio pensiero, ci si deve esercitare finché non si è capito quale focale rappresenta il nostro modo di fotografare. Se odio le focali grandangolari andare a Parigi solo con un 21mm ( perché mi hanno detto che è una focale pazzesca ) rischia di essere solo un supplizio inutile. Vero che se non abbiamo qualche idea noi in testa questi esercizi posso stimolarci a vedere meglio.

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  • Amministratori

la questione alla base credo sia semplice: viaggio per fotografare oppure viaggio e, se mi va, fotografo anche?

E poi, in seconda battuta: se viaggio per fotografare, fotograferò come decido prima di partire, oppure voglio lasciare spazio ai luoghi e stabilire chesiano essi a suggerirmi di volta in volta che obiettivo utilizzare?

Entrambe accezioni praticabili, ma con intendimenti di base differenti.

Va da sè che durante un viaggio di più giorni, anche se ho portato un bel pò di obiettivi, mi capita sempre di lasciarne una parte in albergo ed uscire con uno solo di essi: la differenza sta nell'apprendimento dei luoghi... se sono posti che conosco già bene sono avvantaggiato. Se si tratta di posti nuovi, prima giro per guardare e soltanto dopo fotograferò... se ce ne sia il tempo si può fare anche così.

Io a Parigi, l'unica volta che sono andato, i primi due giorni ho fotografato pochissimo, pur avendo sempre la fotocamera appresso: bisognava guardare, osservare, vedere.

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  • Amministratori
1 ora fa, Dario Fava dice:

 

Qui la questione non è tanto il piccolo... o il leggero (una 810 non è né piccola né leggera) ma il non accettare compromessi in qualità, quella Pen è meravigliosa e le zuiko sono perfette per il suo sensore ma ha dei limiti qualitativi su quel sensore.

Senza voler insistere perchè siamo ampiamente O/T a quel punto, il sensore della Olympus PEN-F in termini qualitativi è un piccolo miracolo.
Certo non rivaleggia con la D850 ma con due delle "più amate degli italiani si" e non si stacca troppo dal non-plus-ultra dei sensori APS-C Nikon (e nemmeno da quello della D810 ;) )

chart.thumb.jpeg.55c3f122ca659445e8f412dfda688c2c.jpeg

quindi piccola e bella, oltre che buona e con gli unici obiettivi realmenti piccoli in relazione al formato.
Peccato solo che abbia una AF ridicolo. Ma per il tipo di foto di Massimo, più che soddisfacente. :)

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  • Nikonlander Veterano
14 minuti fa, Mauro Maratta dice:

Senza voler insistere perchè siamo ampiamente O/T a quel punto, il sensore della Olympus PEN-F in termini qualitativi è un piccolo miracolo.
Certo non rivaleggia con la D850 ma con due delle "più amate degli italiani si" e non si stacca troppo dal non-plus-ultra dei sensori APS-C Nikon (e nemmeno da quello della D810 ;) )

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quindi piccola e bella, oltre che buona e con gli unici obiettivi realmenti piccoli in relazione al formato.
Peccato solo che abbia una AF ridicolo. Ma per il tipo di foto di Massimo, più che soddisfacente. :)

Tu guardi la gamma dinamica io il rumore, è un sensore rumoroso già a bassi iso a confronto di qualunque FF Nikon ed a livello delle APS entry level... Per me già quello è un compromesso non accettabile.

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