Tre obiettivi per un insetto
L’ascafalo bianco, Libelloides coccajus, è un simpatico insetto che si trova abbondantemente in questa stagione, soprattutto nei prati aridi. Da molti è ritenuto, erroneamente, una farfalla. Assolutamente innocuo, è molto confidente e di prima mattina si scalda, appollaiato su degli alti steli di erba.
La scorsa settimana, mentre camminavo in un prato, involontariamente ne ho disturbato uno ancora infreddolito, che allarmato si è spostato su di un’orchidea selvatica, in piena ombra e cioè nel posto più controproducente dal suo punto di vista.
Essendo infreddolito, non si è mosso per un bel po’ di tempo e così ho potuto scattare una numerosa serie di fotografie con tre obiettivi diversi.
Tra queste foto ho scelto il migliore scatto per ogni obiettivo, per dare concretamente l’idea di quale risultato si possa ottenere da ogni obiettivo con la stessa inquadratura.
Non c’è nessun intento comparativo, perché ho cercato di scattare in fretta, anche con una certa ansia, temendo che da un momento all’altro volasse via.
Nikon Z7 2.8/50 MC S F.7,1, 1/50 sec., ISO 400, mano libera
Nikon Z7 2.8/105 MC S F.3,2, 1/125 sec., ISO 90, mano libera
Nikon D500 4/300 PF ED F.5, 1/500 sec., ISO 800, mano libera
Altra prospettiva per visualizzare meglio l'orchidea.
Nikon D500 4/300 PF ED F.10, 1/125 sec., ISO 1000, mano libera
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