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I cicli dei Climatologi


M&M

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Io mi ricordo gli inverni della seconda metà degli anni '70.
Faceva un freddo cane e si andava in giro con il cappotto pesante e i guanti di lana.

Se cercate in rete troverete una messe di articoli - anche di nomi prestigiosi come Asimov - di quegli anni in cui si dava per scontato che l'inquinamento e i gas serra avevano ormai compromesso il clima e che "i nostri nipoti" sarebbero vissuti per lande ghiacciate dove sarebbe stato impossibile coltivare e sfamarsi. Ghiacci eterni.

In questo video del 1979 c'è addirittura Leonard Nimoy che si presta a questa narrazione ... affascinante.

cercate in rete, troverete elenchi interi di articoloni catastrofici di quegli anni

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ebbene, faceva molto freddo l'ho già detto e le estati erano più fresche di adesso.
In maggio pioveva per un mese. E in marzo il tempo era ... marzolino.

Poi le cose sono mutate e nel tempo gli inverni sono diventati sempre più miti, le primavere meno piovose, le estati molto più calde.

Naturalmente io ammetto che i processi scientifici e i metodi di indagine, l'uso dei programmi di simulazione e di misurazione storica etc. si siano perfezionati.
Ma un dubbio che il pensiero scientifico oggi non sia più quello dei tempi di Maxwell e di Einstein mi rode. Anche se io ho una solidissima formazione scientifica, molte storie non me le sono mai bevute fino in fondo.
Come il meraviglioso gatto di Schrodinger che mi faceva sognare paradossi temporali capaci di intere serie di film di fantascienza. Ma che nelle vita comune era difficile vedere.

Ecco, oggi la narrazione sembra diametralmente opposta. Ci sono i nipoti degli scienziati che 40 anni fa prevedevano una nuova era glaciale che invece narrano di un surriscaldamento tale che tutto il mondo fino a Svalbard sarà come il Sahara.
Ne vediamo gli effetti, è vero. Tanto più che i cappotti sono rimasti per lo più negli armadi e d'estate, se si potesse, cammineremmo con il condizionatore in spalla, perchè anche mettersi nudi non basterebbe.

La colpa, immancabilmente è dell'antropizzazione del pianeta. Che il ministro della transizione ecologica ci assicura essere stato progettato dal Padreterno per ospitare non più di 3 miliardi tra cristiani e simpatizzanti di tutte le altre confessioni e i loro animali domestici oltre che i selvatici.
Ognuno ha i suoi grafici e le sue misure. Tutte valide finché si condividono le premesse. Che sia l'uomo, l'industrializzazione etc. etc. etc.
in particolare, l'uomo medio, bianco, occidentale, eterosessuale, col posto fisso, proprietario della sua casa d'abitazione, cristiano, che sta ad Ovest dell'Elba

Ho preso qualche grafico anche io, spero che le fonti siano veritiere.

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questo grafico evidenzia l'emissione in miliardi di tonnellate annue di CO2. Ho selezionato un lasso di tempo dalla rimilitarizzazione della Renania (di fatto la reindustrializzazione della Grande Germania) ad oggi.
Diciamo che anche senza fare derivate e linee di tendenza, negli anni '70 non ci sono stati sconvolgimenti esagerati. Mentre negli ultimi 30 anni, il mondo occidentale è orientato generalmente ad una riduzione delle emissioni piuttosto marcata, per effetto della delocalizzazione in Asia delle produzioni industriali.
L'Italia è più o meno costante nella sua pochezza anche se ancora non siamo riusciti a demolire del tutto la nostra discreta industria media e alleviamo ancora milioni di maiale, come si è sempre fatto nel nostro Paese.

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in termini di percentuale l'Italia emette lo 0.87% della CO2 emessa da tutto il mondo (percentuale pari al tempo della battaglia di El Alamein, anche se intanto la nostra industria si è sviluppata mostruosamente di più), Nord America ed Europa non sono cosi distanti e in tendenza in calo mentre l'incremento delle emissioni dell'Asia non accenna a diminuire, anche durante il lock-down ...

Non ci sono conclusioni in questo mio discorso, perché credo in modo estremamente convinto che nessuno ne abbia e che chi sia sicuro ciecamente di quanto afferma, possa dimostrarlo a modo suo ma potrebbe avere la stessa concreta possibilità di andare incontro ad una cantonata come gli scienziati degli anni '70.
Non c'è stata un'era glaciale, forse siamo solo in una delle tanti fasi climatiche del nostro pianeta.

Io so per aver studiato la storia dell'uomo che la Groenlandia si chiama così perché era verde ed era coltivabile fino al '300. E che poi si è congelata.
Che i passi alpini sono stati variamente percorribili a piedi anche in inverno nel corso degli ultimi pochi millenni (Annibale ci ha portato gli elefanti). Oppure no, a seconda del decennio del tale secolo.
Ma sono altrettanto certo perché guardo le stelle, di quanto poco conti l'uomo nelle cose anche di un pianeta piccolo come la terra.

L'autoflagellazione, il mille e non più mille, il 2000 e il non più 2000, il ricordati che devi morire e il pentiti peccator, si sono sentiti decine di volte nel corso della storia.
E lo stesso Nostradamus, può dire e non dire a seconda di come lo si cerca di leggere :)

PS : in questo articolo non c'è alcun riferimento al rispettabile lavoro del paleontologo; sono convinto altresì che il nostro stile di vita sia spesso assurdo con sprechi esagerati e che, probabilmente, in un'ottica storica più ampia di quella impostata dai libri scolastici, siamo ancora in pieno medioevo, se non addirittura nella pre-istoria ...
Che la decrescita felice del solo mondo occidentale allo scopo precipuo di cambiare modelli di acquisto sia la vera chiave di lettura di questa narrazione potrebbe inserirmi tra i cosiddetti "complottisti". Ebbene, lo nego.

  • Sono d'accordo 3

69 Commenti


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  • Amministratori
2 ore fa, Tanker ha scritto:

la Terra è soggetta a. cicliche variazioni del clima.Sino al primo Medioevo il clima era mite,la Groenlandia(terra verde) era così chiamata perchè non c'erano i ghiacci attuali,in Inghilterra si coltivava la vite ,poi dal 1200/1300 ci fu l'inizio di una nuova mini era glaciale che abbassò le temperature e questo stato di cose è  durato sino ai giorni nostri. il resto è terrorismo mediatico.

E sai da cosa derivano questi cambiamenti a lungo termine ? Dall’attività del sole.

Quel grosso reattore da cui noi non sappiamo nemmeno ispirarci per produrre energia.

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  • Nikonlander

E dalle variazioni di inclinazione dell'asse terrestre, e dalle variazioni della distanza dal sole....ecc ecc.

 

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  • Nikonlander Veterano

Tra poco deve arrivare da nord il ciclone pinco pallino.

Se porterà di nuovo venti e grandinate come a Milano a fine luglio, per me sarà un po' dura attaccarsi a "eh ma nel 19xx è già successo".
Un evento isolato è un evento eccezionale, una serie credo sia indice di qualcosa.

Spero vivamente di sbagliarmi.

Ad ogni modo il nuovo presidente dell' IPCC ha detto che è un errore considerare l'innalzamento previsto di 1.5°C come un pericolo esistenziale per l'umanità.
E se lo dice lui.

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  • Amministratori

Se cambi la caldaia di casa con una pompa di calore a corrente elettrica, vedrai che a Milano non grandina più e si abbassa la temperatura globale. Anche in Cina !

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  • Nikonlander Veterano
3 ore fa, M&M ha scritto:

Se cambi la caldaia di casa con una pompa di calore a corrente elettrica, vedrai che a Milano non grandina più e si abbassa la temperatura globale. Anche in Cina !

Dovrebbero cambiarne qualche centinaio di milioni in Cina, per cominciare.

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  • Nikonlander

Che il clima sia cambiato, e' un dato di fatto. Quali siano le cause esatte, e' ancora difficile dirlo, e come noi umani possiamo risolvere il "problema" e' ancora piu' difficile da stabilire.... ma per l'italiano medio, non sara' certamente vendere la sua macchina diesel Euro 6D per comprare una Fiat 500 Elettrica, che portera' miglioramenti al clima dell'europa......

Piuttosto, invece di scannarci sul perche' e sul percome piove a dirotto al nord mentre il sud boccheggia, sarebbe piuttosto il caso di prendere atto del fatto che le cose oramai stanno cosi' e, se non peggioreranno ancora, rimarranno cosi' per tempi che probabilmente superano la residua aspettativa di vita di molti di noi, quindi, per tutte le persone dotate di "intelligenza reale", sarebbe normale ritenere che sia arrivato il momento di provvedere a fare subito quello che serve.... non siete d'accordo ?

Col caldo feroce, i consumi elettrici aumenteranno sempre di piu' nei prossimi anni (senza contare poi il consumo aggiuntivo generato dalle macchine elettriche "a spina".....9_9), e la settimana scorsa, qui a Napoli e dintorni, gia' abbiamo gia' visto i cavi elettrici sotterranei che si sono bruciati in vari quartieri a causa dell'eccessivo assorbimento (non previsto dalle reti costruite quando i condizionatori erano appannaggio di pochi "ricchi", gli elettrodomestici erano pochi e le macchine elettriche non esistevano neppure....) e l'Enel costretto a posare enormi gruppi elettrogeni per le strade ed a lavorare anche di notte per mettere qualche pezza qua e la'. E non mi sembra che a Catania la situazione fosse molto migliore, anzi....  Allora che vogliamo fare ? vogliamo costruire uno stupido ponte sullo stretto che serve per far guadagnare solo chi avanza la proposta, e restare tutti senza corrente, oppure vogliamo dirottare le risorse sulle cose veramente necessarie e darci sotto ad adeguare le reti locali e le dorsali per consumi elettrici che saranno sempre piu' alti ?  E le centrali elettriche ? Con l'attuale livello del Po, e di molti altri fiumi, le centrali idroelettriche faticano ad aspirare l'acqua necessaria per le turbine, e l'estate scorsa, alcune centrali sono state addirittura chiuse perche' non potevano piu' funzionare, ma non mi sembra di aver sentito nessuno proporre di costruire subito nuove fonti di approvvigionamento elettrico.....  Abbiamo piu' chilometri di coste di quasi tutti gli altri paesi europei, ma di pale eoliche offshore non se ne parla neppure... per non dire delle centrali nucleari, che comunque, da anni, sono state largamente distribuite lungo i nostri confini dagli altri paesi europei...

Analogamente, nelle regioni dove piove a dirotto, la puntuale manutenzione dei lagni, dei torrenti e dei fiumi, l'ampliamento delle sedi dei corsi d'acqua "tombati" per far posto alle case, nonche' la costruzione ed il rinforzo degli argini (cosa di cui i nostri nonni ed i nostri padri conoscevano benissimo l'importanza...) sono opere primarie, che bisognerebbe avviare subito, prima di dover contare nuovamente milioni di euro di danni a causa degli straripamenti. Ci siamo completamente dimenticati del  Po e dei suoi periodici massicci straripamenti (vi ricordano qualcosa le alluvioni del Polesine ?) che hanno contato vittime e danni incalcolabili negli anni 50 e 60, fino a che sono state fermate con la fatica e con l'ingegno dai nostri avi.

Ma vogliamo parlare delle colture ? Ha senso continuare ad andare avanti con determinati tipi di colture sperando che non piova troppo, che non venga giu' la grandine, ma anche che piova abbastanza da non far morire le piante, visto che da una parte abbiamo le alluvioni mentre dall'altra, l'acqua per l'irrigazione e' ridotta ai minimi termini ?  Non avrebbe piu' senso cominciare subito a costruire invasi di raccolta dovunque sia possibile, in cui convogliare le acque piovane che scivolano verso il mare e non vengono piu' assorbite dalla terra, oramai troppo secca per assorbire l'acqua ? Ma anche in questo caso non mi pare di aver sentito nessuno proporre qualcosa del genere....  Ma si sa: e' piu' facile fare assistenzialismo col denaro pubblico che mettere una zappa in mano alla gente e dirgli "scava, che ti do uno stipendio, e fai una cosa buona per te e per il paese..."

Per quanto mi riguarda, e visto l'andazzo delle cose, spero solo di andarmene prima di vedere gli scaffali vuoti nei magazzini, perche' non c'e' abbastanza cibo per tutti, o soffocare dal caldo perche' non c'e' corrente per far funzionare l'autoclave, il frigorifero ed i condizionatori, o vedere una terza guerra mondiale.....

P.S. scusate il mio personalissimo sfogo.

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  • Nikonlander Veterano
Il 19/7/2023 at 20:08, M&M ha scritto:

E sai da cosa derivano questi cambiamenti a lungo termine ? Dall’attività del sole.

Quel grosso reattore da cui noi non sappiamo nemmeno ispirarci per produrre energia.

Ogni tanto anche i vulcani (quelli belli grossi) dicono la loro in merito, ma tutto sommato ciò è dovuto a variazioni dell'attività delle correnti nel nucleo esterno ecc. ecc.

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  • Amministratori
1 ora fa, Silvio Renesto ha scritto:

Ogni tanto anche i vulcani (quelli belli grossi) dicono la loro in merito, ma tutto sommato ciò è dovuto a variazioni dell'attività delle correnti nel nucleo esterno ecc. ecc.

Anche le grigliate, a sentire il Comune di Bologna che le ha vietate in tutto il territorio comunale per pareggiare i conti con i 30 km/h di limite massimo su tutta la rete stradale (si sa, chi fa il barbecue ha anche il SUV "cafone" e va punito due volte !).

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  • Amministratori
1 minuto fa, Max Aquila ha scritto:

e gli scorreggioni?

dipende se mangiano il maiale o sono vegani :leo:

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  • Amministratori
1 minuto fa, M&M ha scritto:

dipende se mangiano il maiale o sono vegani :leo:

quindi se non mangiano maiale, come gli islamici, sono gli eletti !?

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  • Nikonlander Veterano

 

2 ore fa, Riccardo Davoli ha scritto:

Se rimangono lontani da fiamme libere...

 

4 ore fa, Max Aquila ha scritto:

e gli scorreggioni?

Metano, se si potesse recuperare sarebbe una risorsa (mi pare che da qualche parte lo facciano col bestiame, non ricordo dove)

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  • Amministratori
4 minuti fa, Silvio Renesto ha scritto:

 

 

Metano, se si potesse recuperare sarebbe una risorsa (mi pare che da qualche parte lo facciano col bestiame, non ricordo dove)

nooo: il bestiame va rimosso proprio per l'eccesso di CO2 prodotto e noi dovremo abituarci a cibarci di grilli, locuste e libellule: mi dispiace per te...

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  • Nikonlander Veterano

Il bestiame degli allevamenti intensivi va, secondo la moda corrente, tutto liberato e lasciato vivere nei campi (quali verrebbe da chiedere) fino a morte naturale.
Ovviamente protetto dai predatori carnivori cattivi come il lupo e l'orso.
Nel frattempo noi mangiamo solo frutta e cereali (coltivati dove se lo spazio è stato preso dal bestiame di cui sopra, verrebbe sempre da chiedere).

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  • Amministratori
1 ora fa, Sakurambo ha scritto:

[...]
Nel frattempo noi mangiamo solo frutta e cereali (coltivati dove se lo spazio è stato preso dal bestiame di cui sopra, verrebbe sempre da chiedere).

L'ex ministro Cingolani, lo scorso autunno ha detto che questo pianeta é "progettato" per non più di 3 miliardi di persone.
Secondo i membri del WEF (Schwab & Co.) l'obiettivo è ridurre ad un terzo l'umanità, selezionandola secondo criteri tutti loro.
Gli strumenti li stanno mettendo tutti in campo, utilizzando campagne terroristiche per convincere che la fine del mondo è vicina (se non fai come dicono loro) :(

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  • Nikonlander Veterano

Se vanno a mancare 5 miliardi di persone, di cui 2,5 miliardi di lavoratori, torniamo a un'economia degli anni '40.

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  • Amministratori
31 minuti fa, Gabriele Castelli ha scritto:

Se vanno a mancare 5 miliardi di persone, di cui 2,5 miliardi di lavoratori, torniamo a un'economia degli anni '40.

Ma che importa ? Basta che sopravvivano i consumatori che comprano quello che dicono loro (cappotto termico, auto elettrica al litio, pompa di calore, cibo sintetico) e i lavoratori che producono la melma idroponica da far mangiare agli attivisti di IV generazione e gli ecoansiosi che fanno piangere i ministri, o la roba pericolosa che secondo normative qui in occidente non si può produrre (metalli pesanti, terre rare o radioattive, coloranti non smaltibili etc.).

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