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PiermarioPilloni

Nikonlander Veterano
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Commenti blog pubblicato da PiermarioPilloni

  1. Anche il 14-30 mi sta piacendo per la sua praticità,  e nel complesso la resa è buona. Certo, ho fatto alcune foto di comparazione col 14-24 F, e si vede che a 14mm ai bordi estremi quest'ultimo è superiore,  ma bisogna proprio andarlo a cercare, e soprattutto il modello reflex con montato il FTZ è veramente imbarazzante, può andar bene per un utilizzo mirato ma non per andare a zonzo spensieratamente...del resto una delle motivazioni principali che mi ha convinto a fare il passo è quella di avere un sistema leggero e compatto. In questo senso il 14-30 è perfetto

    • Sono d'accordo 1
  2. Si, mi stanno piacendo molto la Z 6Ii e le ottiche che ho preso, l'85 è molto bello e con la funzione di riconoscimento del volto/occhio diventa più facile fotografare persone in maniera più spontanea, anche se si muovono....io ancora usavo la messa a fuoco a punto centrale e poi ricompone...anche la Z50 mi piace per il suo essere sbarazzina, col 16/50 è perfetta. Naturalmente devo impratichirmi e scoprire le varie possibilità,  in particolare sull'autofocus. Una cosa che mi piace mmoltissimo è la silenziosità,  una che mi infastidisce un po' è trovare il mirino buio quando avvicino all'occhio la macchina che nel frattempo era andata in stand-by...

    Poi chiaramente c'è il fattore novità. Che di per se stesso funge da stimolo...

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  3. Riferito al post di Mauro Si certo, ma non potrebbe essere che il sensore, oltre a registrare l'immagine, funga anche da elemento di controllo del tempo? Per migliorare la precisione.  può darsi che stia dicendo una fesseria, non sono così esperto, ma in linea teorica mi sembrerebbe possibile ; se poi sia utile oppure la stessa funzione di controllo del tempo venga svolta meglio da altri elementi non saprei...

  4. Essendo il sensore un componente elettronico, potrebbe esso stesso fungere da elemento di misura; non so esattamente come viene controllato il tempo di apertura dell'otturatore in una fotocamera digitale, ma penso che potrebbe esserci un circuito che rileva il tempo durante il quale il sensore è colpito dalla luce e comanda la chiusura dell'otturatore una volta che è stato raggiunto il tempo impostato. In questo senso forse nelle mirrorless la cosa è resa più complessa per il fatto che il sensore viene illuminato anche al di fuori della fase di scatto

  5. 35 minuti fa, Max Aquila ha scritto:

    Ma oggi se mettessi una mirrorless dalla parte del bocchettone (ovviamente con un blocco di appoggio dalle dimensioni adeguate) non riusciresti a misurare ancora la velocità del suo otturatore meccanico?

    se ho ben capito, l'apparecchio misura l'intervallo di tempo durante il quale una cellula viene colpita dalla luce, perciò credo che sia possibile misurare le velocità di otturatori solo di macchine a pellicola, perchè la luce deve attraversare l'otturatore e colpire la cellula...con una macchina digitale, mirrorless ma neppure reflex, come faresti?

  6. 15 minuti fa, Max Aquila ha scritto:

    schemi o no, negli anni Settanta ed Ottanta c'era ben poco a disposizione: ce lo siamo presto dimenticato oggi.

    mi scuso se ho data quella impressione, ma non volevo certo sminuire il bel lavoro di Roby, anche prendendo lo schema da qualche rivista come Nuova Elettronica o simili, che frequentavo in quegli anni, bisogna saperla realizzare una costruzione così ordinata e pulita...se poi ha fatto tutto di testa sua vuol dire che è un  grande esperto di elettronica

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