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Commenti blog pubblicato da M&M

    Una fiaba ... intelligente

    34 minuti fa, Roby C ha scritto:

    Già... ammetto di non aver capito.. anche se mi era venuto il dubbio.. nel vedere il tutto..  ma avrebbe un problema, almeno per me..  le pagine sono incollate e, in mano al mio diavoletto.. resterebbero integre lo spazio di un respiro..  o poco più..  

    Roby, in casa tua sei libero di fare quello che vuoi. E la fiaba io l'ho dedicata ai nonni, non ai nipotini.
    Ma senza celebrazioni, nomi, autori, etc. per favore.

    Una fiaba ... intelligente

    Tornando invece a Photoshop 24.6 [beta], partendo dal primo Cappuccetto Rosso :

    Fireflylittleredridinghoodcuteadorableblondewomanwithlargeblueeyesmistydarkforest.thumb.jpg.2ba1772c71e381f75daae92208e4995d.jpg

    non è difficile invece ricavare una scena più ambientata, utilizzando il riempimento generativo :

    Fireflylittleredridinghoodcuteadorableblondewomanwithlargeblueeyesmistydarkforesti(6)copia.thumb.jpg.3707cb69b19126a8e9174aee883503be.jpg

    Photoshop, oltre a completare il cappuccio e la spalla del soggetto, include un tratto di foresta più ampio, con tanto fogliame in più, sia in secondo piano che di sfondo.

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    Una fiaba ... intelligente

    14 ore fa, Gabriele Castelli ha scritto:

    Complimenti davvero, con le IA generative non è facile generare tavole con i personaggi coerenti, a  livello di disegno. 

    Spieghiamo meglio il "problema".

    La generazione di immagini è sequenziale ma le figure "create" non sono coerenti.

    Uno può creare la più avvenente Cappuccetto Rosso per la sua fiaba : ("little red riding hood cute adorable blonde woman with large blue eyes misty dark forest")

    Fireflylittleredridinghoodcuteadorableblondewomanwithlargeblueeyesmistydarkforest.thumb.jpg.d4925205996c9ada569b7f5e192b11bb.jpg

    ma la stessa stringa alla scena successiva genererà un soggetto differente come questo, ad esempio :

    Fireflylittleredridinghoodcuteadorableblondewomanwithlargeblueeyesmistydarkforesti(8).thumb.jpg.b92d1961ea4dbf85a234acd4846e800e.jpg

    o questo :

    Fireflylittleredridinghoodcuteadorableblondewomanwithlargeblueeyesmistydarkforesti(12).thumb.jpg.6ef3a5c8e15bc511790a3905451e0a26.jpg

    che per quanto uno magari non sappia scegliere, sono personaggi diversi tra loro.

    Ci vorrebbe un metodo per assemblare un personaggio ben definito e poi richiamarlo in scene differenti, come ho fatto io con il border collie, la lepre e gli scoiattoli.

    Una fiaba ... intelligente

    59 minuti fa, Roby C ha scritto:

    Penso si possa..   allora a tal guida dovrò mettere mano all'impaginazione, il metodo sarà differente, basta aggiungere 2 facciate bianche e, magari metterci qualche cosa poi stamparli non come 16/1 ma come 32/1..  e per ultimo mi par giusto mettere il nominativo di chi ha fatto il 99.999999999999999 del lavoro.. e paternità.

    Metteremo un paio di scatti a lavoro concluso.

    Sai che non ti ho capito ?
    Questa fiaba sarà stampabile via Blurb, esattamente come la vedi su queste pagine. E' già pronta.
    Appena chiudo il numero 7 di Nikonland Magazine le pubblico insieme e ne stampo le copie che servono.
    Diciamo settimana prossima.

    Nata per (non) vincere

    55 minuti fa, Enrico Floris ha scritto:

    L'ho scoperto oggi guardando gli highlights, interessante la presenza ai box di LeClerc... Chissà come potrebbe finire 9_9

    Un WEC di 12-16 tappe che sostituisca la F1 ? Sarebbe interessante. Ma non sono gare per ragazzini. In F1 ci va gente che ha appena preso la patente.
    Nel WEC un "ragazzino" di 46 anni come Michael Fassbender va a sbattere da solo .... dopo 22 ore di gara.

    michael-fassbender-proton-comp.thumb.jpg.5ad0109d32360fd0a83d6e09572574e6.jpg

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    Nata per (non) vincere

    Solo che questa volta hanno costruito una macchina letteralmente dal nulla, a 50 anni di distanza dall’ultima, partendo da un foglio bianco, con lo scopo di dimostrare che lo sanno ancora fare.

    Vedendo la corsa quasi per intero, é subito stato evidente quanto sia oramai sintetica, finta, ridicola al confronto la Formula 1.

    Più un danno che un vanto per una marca che produce automobili da sogno che invece dovrebbe gareggiare solo dove si corre per davvero !

    Ricordiamo infine che i piloti sulle 499P si chiamano anche Giovinazzi, Pier Guidi e Fuoco. Niente fantasmi.

    • Sono d'accordo 2
  1. «

    Eric Heidsieck è nato con un cognome troppo frizzante? Il pianista, originario di Reims, appartiene infatti all'omonima famiglia dello champagne. Ciò suscita in alcuni il sospetto di una “carriera acquistata”. Sì, cose del genere si sono viste e si vedono tuttora, ma in questo caso non è, oh quanto non è così.

    Eric Heidsieck, le cui registrazioni effettuate per La Voix de son Maître tra il 1957 e il 1974 sono state appena raccolte dalla Warner in un cofanetto di 27 CD, ora ha 84 anni. È venerato in Giappone, dove scorrono principalmente i 110 dischi del suo catalogo.
    Ma è sconosciuto altrove.

    Per descrivere l'arte di questo pianista, bisogna anzitutto prescindere dall'idea che si inserisca genericamente o caricaturalmente (e meno di altri) nella corrente di una "scuola francese", nello spirito di Robert Casadesus o di Yvonne Lefébure, un scuola che sarebbe schematizzata da lucidità, energia e distacco emotivo. Ciò che segna la carriera di Eric Heidsieck, allievo di Cortot e Ciampi, è Beethoven, perfezionatosi con Wilhelm Kempff.

    Heidsieck è entrato nel mondo della registrazione all'età di 20 anni con la Hammerklavier Sonata , che ha registrato nuovamente come parte del suo set completo. Anche se questo significa essere iconoclasti, possiamo sostenere che nel 2021 ci nutriamo con più piacere dell'integralità schietta e concentrata, a volte inventiva e rampante, dello studente francese che di quella del suo maestro tedesco.

    C'è un'eleganza in Heidsieck che conoscevamo in tre dischi di concerti di Mozart incisi con André Vandernoot (cadenze fantasiose, meravigliosi colori orchestrali) e che riscopriamo in un 1° Concerto di Chopin con Pierre Dervaux . Lo ritroviamo nei sublimi Notturni di Fauré, e nelle suite di Handel o nelle sonate di Hindemith che allora nessuno suonava. Due cd sono dedicati a duetti con la moglie Tania e tre a lavori per violoncello e pianoforte in tandem con Paul Tortelier, comprese le sonate di Beethoven.

    La domanda posta retrospettivamente da queste registrazioni a volte sature è : cosa è successo ? La Francia ha avuto, dagli anni Sessanta, dopo Yves Nat (1890-1956), un pianista di talento che unisce consapevolezza germanica e tatto francese, quindi con un profilo ben definito. Quindici anni di registrazioni e poi via. Solo il Paese del Sol Levante non lo dimentica. Che stranezza !

    »

     

  2. Sul numero 5 di Nikonland Magazine una foto è stata resa pubblicabile grazie a tecniche di AI.
    Sul numero 6 di Nikonland Magazine, sono state create alcune vignette/illustrazione a corredo di un articolo, con tecniche di AI.
    Sul numero 6 di Nikonland Magazine una foto è stata espansa usando tecniche di AI.
    L'avatar del nuovo Admin di Nikonland Magazine è stato creato usando una stringa testuale al "prompt" dell'interfaccia di un generatore di immagini AI.

    La versione 24.6 di prossima pubblicazione di Photoshop desktop include la nuova funzione di riempimento generativo che sfrutta tecniche online di AI.

    L'argomento coinvolgerà tutti quanti e chi vorrà servirsene sarà ben assecondato dal software, anche commerciale, disponibile, potendo ottenere risultati attesi con minimo sforzo, minima spesa, senza diritti o copyright (vedi immagine avatar del Nikonland Admin per cui non dobbiamo niente a nessuno, solo al suo "creatore", cioé me).
    Per gli altri c'è libertà di scelta di non farne uso, non conoscerne le potenzialità, rifiutarle per pregiudizio o piena coscienza.
    Finora, per il momento, abbiamo libero arbitrio.

    Ne parleremo più diffusamente quando Photoshop sarà definito e disponibile per tutti (per ora solo in beta per i sottoscrittori del piano mensile).

    Vi esorto solo ad evitare di preparare corti di inquisizione. Non stiamo in alcun modo parlando di cose illecite o pensate a fin di male.
    E se qualcuno si deve preoccupare, sono solo certi illustratori e certi animatori che fanno lavori di routine.
    Chi ha estro e creatività, eccellerà sempre.

    • Sono d'accordo 2
  3. eyJidWNrZXQiOiJwcmVzdG8tY292ZXItaW1hZ2VzIiwia2V5IjoiOTM2MTg0NS4xLmpwZyIsImVkaXRzIjp7InJlc2l6ZSI6eyJ3-vRm9ybWF0IjoianBlZyJ9LCJ0aW1lc3RhbXAiOjE2NTY0MTIwMTd9.thumb.jpg.b6589c40d60c8aec7baa3f8f6c2846d3.jpg

    "cofanetto" di 58 cd per Philips

    "Termini come "esigente", "intimo" e "tranquillamente sfumato" sono stati a lungo applicati alle interpretazioni di Ingrid Haebler, immensamente rispettata. Era una "purista" nel senso migliore del termine e ha spesso affermato di aver sempre cercato di trasmettere l'essenza della musica secondo il linguaggio e lo stile del tempo del compositore.Il suo obiettivo è che l'ascoltatore comprenda la struttura e il messaggio dell'opera, senza che nulla lo interrompa.È sempre stata ammirata per la grazia e la forma del suo fraseggio, del suo tocco pellucido e cantabile, della sua articolazione cristallina e del calore, della sensibilità e dell'espressività silenziosamente sfumata delle sue interpretazioni.Con un'imponente discografia, Haebler è stato considerato da molti come il "pianista di casa" di Philips.Decca presenta ora con orgoglio le sue registrazioni Philips complete su 58 CD in omaggio a questo artista raro e speciale.

    • Collezione di copertine originali di 58 dischi, che riunisce per la prima volta le registrazioni Philips complete di Ingrid Haebler

    • I punti salienti includono:

    • L'uscita internazionale in CD del resoconto di Haebler delle Suite francesi di JS Bach
    • Concerti per pianoforte e sonate per pianoforte completi di Mozart, inclusa la prima pubblicazione su CD delle sue registrazioni del 1953 delle sonate per pianoforte n. 12 e 13 di Mozart
    • Valzer di Chopin
    • Papillons di Schumann, Op.2
    • Variazioni Sinfoniche di Franck
    • Sonate complete per violino di Mozart, Beethoven e Schubert con il suo compagno di coppia Henryk Szeryng
    • Concerti di JC Bach – registrati sul suo fortepiano JC Neupert
    • “Trout Quintet” di Schubert con l'Arthur Grumiaux Trio e Jacques Cazauran
    • Libretto da 96 pagine, nuove note di copertina di Jessica Duchen (Mi/Fa/Sol) + fotografie rare dagli archivi
    • Sono d'accordo 1
  4. L'obituary di Presto Classical

    Il quotidiano Salzburger Nachrichten ha dato la notizia domenica che la pianista austriaca e prima pioniera dell'esecuzione di strumenti d'epoca Ingrid Haebler era morta all'età di 93 anni.

    Nata a Vienna ma trascorsa la sua infanzia in Polonia, il talento di Haebler al pianoforte si è mostrato presto. La famiglia ha visto frequenti visite di personaggi importanti del mondo classico - Claudio Arrau e Robert Casadesus, solo per citarne due - con quest'ultimo che ha notato le sue capacità e ha predetto grandi cose. La storia gli avrebbe decisamente dato ragione.

    Allo scoppio della seconda guerra mondiale la famiglia si trasferisce a Salisburgo; all'età di undici anni Haebler ha fatto il suo debutto come interprete non solo con un pezzo di Mozart - il compositore che avrebbe dominato la sua carriera e plasmato la sua eredità - ma con una sua composizione. Purtroppo nessun record sopravvive di questo; forse una doppia carriera nella composizione avrebbe potuto svolgersi se le cose fossero andate diversamente.

    Dopo ulteriori studi non solo a Salisburgo ma anche a Vienna, Ginevra e Parigi, Haebler iniziò a lasciare il segno con una serie di trionfi nelle competizioni tra la fine degli anni Quaranta e l'inizio degli anni Cinquanta; nel 1954 aveva ottenuto il primo posto nel prestigioso concorso della stazione radio della Germania occidentale ARD (allora solo al suo terzo anno, e ancora in corso oggi, con successivi vincitori di pianoforte tra cui Myung-whun Chung, Alexandre Tharaud e Momo Kodama). Questo l'ha messa sulla strada per un'ulteriore fama, e presto sono seguite registrazioni acclamate.

    Oltre alle sue indagini complete sulle sonate per pianoforte di Mozart e Schubert, ha anche contribuito a tracciare la strada per il movimento della musica antica registrando le opere per tastiera di Johann Christian Bach sul fortepiano appena ripreso con Eduard Melkus, contribuendo a portare l'idea dell'esecuzione del periodo in il mainstream classico. Una fruttuosa e continua collaborazione con il violinista Henryk Szeryng ha dato vita a registrazioni molto apprezzate delle sonate per violino di Mozart e Beethoven. È considerata da molti un precursore del grande Alfred Brendel, soprattutto in Mozart. 

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