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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 31/10/2023 in tutte le aree

  1. i primi acquirenti che registreranno la loro nuova Nikon Zf avranno diritto in omaggio ad una impugnatura opzionale ad L compatibile Arca Swiss disegnata specificatamente per la Zf da SmallRig. Conosciamo bene SmallRig per la sua linea di accessori per fotocamere, in particolare impugnature e cage video con una gamma vastissima che copre ogni esigenza immaginabile. E sappiamo anche della proficua collaborazione con Nikon, tanto che questa impugnatura é stata praticamente annunciata insieme alla fotocamera. Sull'avviso di spedizione corre il ... corriere. Il giorno dopo arriva GLS con un pacchettino, dentro cui c'è la confezione SmallRig l'impugnatura ha la stessa configurazione che già conosciamo per averla adottata per le nostre Nikon Zfc. davanti, in primo piano vedete l'impugnatura per la Zfc, dietro quella per la Zf. Le analogie si fermano alla forma, in quanto quella per la Zf è meglio dimensionata, il rivestimento in simil-pelle ha una texture di altra qualità, analoga a quella della Zf. La costruzione nel complesso è di livello superiore. è una staffa in alluminio "aeronautico", fresata con precisione e con tutti i bordi smussati, liscissimi e perfettamente levigati e verniciati. Se non fosse marchiata SmallRig si potrebbe dire che è stata prodotta da Nikon. la parte inferiore è smussata per limitare il peso ma resta estremamente robusta. Non mancano le filettature con vari passi per l'uso con appoggi a piattello semplice con vite da 1/4 di pollice, anche se per l'impiego su treppiedi, noi raccomandiamo teste con morsetto a standard Arca Swiss. la parte interna vede la vite passante per il blocco della macchina per il tramite della filettatura per il treppiedi e un nottolino di fermo. Anche qui costruzione inappuntabile, liscia e senza asperità : la Zf non avrà da subire alcun danno nel montaggio. Notare serigrafata la mezzeria in corrispondenza con la vite. la vera e propria impugnatura, anatomica, è rivestita in morbida similpelle, bella al tatto e all'occhio. Lo smusso di montaggio su quello già presente nella Zf è perfettamente modellato. Il montaggio è banale. Si fanno corrispondere lo smusso dell'impugnatura con l'impugnatura della Zf e la vite di fissaggio con la filettatura inferiore. Si avvita la vite - non serve fare troppa forza, basta proprio stringere il necessario - e il tutto va perfettamente a filo. come si presenta - più importante - la Zf una volta montata l'impugnatura opzionale SmallRig. Notare in questa foto il binario Arca Swiss sulla base della staffa. vista dall'alto la macchina acquista quei millimetri in più che rendono più comoda l'impugnatura. la basetta aderisce perfettamente e non sporge affatto : non c'è nessuna tolleranza e nessun gioco. il fondello della macchina così risulta perfettamente protetto, potendo maneggiare e poggiare la macchina con la massima liberalità. L'impugnatura è robusta ma è anche economica. In caso si rovinasse (esteticamente, perché per romperla la si dovrà usare per scopi impropri o per difesa personale in qualche azione d'assalto la si potrà sempre sostituire con soli 49 euro (al contrario del fondello della macchina che finirebbe per restare graffiato per sempre come tante delle vecchie reflex a pellicola). Lo sportellino che copre il vano batteria/memorie resta perfettemante accessibile, non serve smontare nulla. salvo che non si voglia per forza andare più leggeri, questa impugnatura finirà per restare avvitata per sempre alla macchina. Tanto è comoda e più facile da impugnare. Non che la Zf "liscia" desti qualche perplessità al riguardo, anche se minimo, il grip del corpo macchina è adeguato all'uso con obiettivi compatti. Infinitamente meglio della Zfc che è un dolore da usare liscia e guadagna poco anche con il grip. Ma una volta usata un paio di volte con la SmallRig, non vi sognerete più di farne a meno. in questi giorni la Zf è stata usate anche con il 135/1.8 e con il 50/1.2 S senza troppi problemi. Proprio grazie alla migliore ergonomia dell'impugnatura. Beninteso, i due obiettivi citati saranno sempre più comodi da impiegare con una Z9. Ma la Z9 è da quel punto di vista inarrivabile per chiunque ! Ancora qualche dettaglio costruttivo prima di chiudere. la "pelle" dell'impugnatura la vista dall'alto dell'incastro del grip aggiuntivo sul piccolo grip della fotocamera : perfetta realizzazione. la perfetta curvatura della basetta che segue le forme originali. La "pelle" dell'impugnatura resta morbida per non danneggiare quella del corpo macchina ma la palpebra di cesura è abbastanza solida da non lasciare spazi tra il corpo e il grip. un piccolo vezzo di SmallRig, "Design for Zf" : disegnata per Zf. Insomma, al di là che è un graditissimo omaggio di Nital, offerto come premio ai primi acquirenti che registreranno sul portale Nital Vip la loro nuova fotocamera (pratica che noi raccomandiamo in ogni caso : attenzione, c'è un limite di 15 giorni dalla data di acquisto per farlo), riteniamo che questo accessorio sia necessario per completare alla perfezione questa bella fotocamera. E' bella, è ben costruita con materiali di pregio, migliora nettamente l'ergonomia, l'impugnatura e riduce al minimo la "fatica" d'utilizzo per chi, con la Zf, oltre a farsi bello, ci andrà anche a fotografare sul serio ... !
    8 punti
  2. Omaggio a parte, prendessi una Zf ordinerei questo accessorio un minuto dopo. Smallrig ormai è un garanzia sul fronte qualità.
    5 punti
  3. Arrivata Zf al posto della Z7II una macchina eccellente ,arrivato anche il grip non perfetto ma utile . La mcchina tanta roba ,bellissima .ma al suo interno tanta utile tecnologia ora va usata
    3 punti
  4. Situazione simile ma occasioni differenti. Super High Key con la Zf luce delle finestra, con la Z9 ingrandimento al 100% della seconda :
    3 punti
  5. Sabato 28 ottobre u.s. approfitto di quello che sarà secondo le previsioni meteo, l'ultimo pomeriggio di tempo soleggiato di questo mese Giusto un paio d'ore, prima del tramonto in un laghetto riserva naturale nei dintorni di Milano Nello zaino la Nikon Z8 ed il mio tele zoom Sigma con la speranza di riuscire a fotografare i colori dell'autunno, qualche uccelletto e rilassarmi un poco Arrivato sul posto l'autunno si percepisce, i colori del fogliame hanno iniziato a virare verso il giallo ma manca ancora la tonalità rosso-marrone @150 mm T:1/640 f:7.1 ISO 500 Per dare un'idea della condizione trovata, questa che segue è l'immagine ripresa un centinaio di metri più in la sulla stessa sponda, con la stessa luce @150 mm T:1/400 f:7.1 ISO 500 Ma sono qui per rilassarmi e va bene anche così Uccelli in acqua pochi, le solite folaghe e germani e niente che volteggia, poi in un'ansa del laghetto vedo riemergere questa piccola anatra che non riesco a riconoscere Mi piace ciò che ho davanti e la seguo, o meglio l'autofocus della Z8 la segue e aggancia l'occhietto, ditemi voi se riconoscete questa anatide @400 mm T:1/1000 f:7.1 ISO 1100 Evito di fare il ritrattone allargando un poco e devo dire che quello che ottengo mi piace Proseguo, sento gli uccelletti in movimento tra il fogliame degli alberi, compiono movimenti rapidissimi e si posano per poco tempo, riesco appena ad inquadrarli che ripartono Comincia ad imbrunire e noto che pian piano stanno scendendo sui rami un po' più bassi e sembrano meno rapidi Riconosco dei piccoli pettirosso che cantano e mi cerco un punto favorevole alla ripresa in un controluce accettabile Imposto l'esposimetro su media ponderata e la Z8 attraverso il tele zoom riconosce e centra l'occhio delle piccole creature permettendomi di portare a casa queste immagini Questa prima, insolita, pulita e secondo me bilanciata, con il soggetto riconoscibilissimo in alto con lo sguardo verso il sole @550 mm T:1/1000 f:7.1 ISO 500 e questa seconda, in posa per me in mezzo ad un intreccio di rami, comunque ben visibile @550 mm T:1/1000 f:7.1 ISO 500 Sembra volermi dire ora o mai più. E' tutto, ora a voi nei commenti Grazie
    2 punti
  6. Tre Manfrotti e un nuovo Godox da 20 flash al secondo
    2 punti
  7. Da sfogliare, da leggere, da guardare ...
    2 punti
  8. Qualcuno avrà seguito la genesi e lo sviluppo del progetto editoriale 2023 di Nikonland. La nostra rivista ha raggiunto e superato le 1.000 pagine, con 9 numeri mensili più uno speciale. Mentre stiamo lavorando al numero 10 che - speriamo - dovrebbe consentirci di pubblicare i resoconti in anteprima delle prossime novità Nikon, volevamo condividere con voi questa piccola soddisfazione. panoramica dei primi 9 numeri della Nostra - vostra e nostra - rivista più il primo speciale. il conto delle pagine : 1.184 ... per ora ! 7 cm di costa in libreria *** Tutto qui, ci perdonerete questo editoriale che non vuole essere autocelebrativo ma un ringraziamento. Senza l'insostituibile sostegno e l'apporto di tutti voi, non si sarebbe potuto pubblicare nemmeno un numero della rivista, coronare il sogno dell'editore, M&M, né proseguire nell'iniziativa. Di cui parliamo nello specifico nel Club dedicato (qui)
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  9. Appena consegnato dal corriere, ancora prima di aprirne la scatola e dopo aver visto filmati, letto interviste, visto test video preliminari da parte di chi sa o anche non sa servirsi di un obiettivo del genere, restiamo a metà tra due pensieri. Stiamo assistendo ad un secondo momento di gloria della storia delle ottiche Nikkor, dopo quello, forse irripetibile a cavallo tra anni '70 e '80 del secolo scorso, oppure il bello deve ancora venire ? Perché a via di superlativi assoluti si rischia di perdere credibilità. D'accordo che siamo su Nikonland, ma trattenersi nel manifestare del tutto, la soddisfazione provata nell'usare strumenti fotografici sempre più straordinari, forse tende a diventare naturale. Giusto per cautela ... Solo che qui siamo davanti al, capostipite, di una generazione di obiettivi "Super S", tanto che Nikon ha registrato un marchio specifico, di chiara derivazione latina, per identificare questo obiettivo dagli altri. Con - fatto singolare - che il lancio di questo 135mm - che arriva ad oltre 30 anni dal precedente del 1990 - avviene a pochi mesi dal già eccezionale 85/1.2 Strumento che ha ridefinito il modo di fotografare in luce disponibile persone e animali, creando un confronto interno, difficile da risolvere. Se non usandoli insieme. Sempre ammesso di riuscire a distinguerli fisicamente. Tanto sono simili nell'aspetto, nel peso e nelle dimensioni. Ma, finalmente, apriamo questa scatola ... l'obiettivo è Nital, acquistato in preorder al Nikonstore.it e partito appena avviata la fase di distribuzione. il marchio Plena campeggia anche sulla scatola I manuali escono da uno spazio del cartone. L'astuccio morbido, è il solito, resta nella scatola. il paraluce è avvolto in schiuma e sta in una scatoletta interna che sta sopra all'obiettivo stesso, anche questo avvolto in schiuma eccolo qua, liberato dall'involto e vicino al grosso paraluce, necessario per proteggere l'enorme lente anteriore dai raggi laterali e da eventuali colpi. dettaglio dell'incisione Plena in giallo, con i caratteri già usati per il Nikkor 58/0.95 Noct dettaglio del tappo, diametro 82mm un tentativo di mostrare il complesso diaframma a 11 lamelle, responsabile in parte del burroso bokeh di questo obiettivo. Solo in parte, perché il resto deriva dall'ampia copertura dell'immagine riprodotta sul sensore, permessa sia dai generosi diametri lenti che dallo schema sofisticato studiato al simulatore per rendere così il soggetto e lo sfuocato sia davanti che dietro al piano di messa a fuoco. altre immagini di dettaglio. La costruzione è decisamente premium, come ci si aspetta da un obiettivo da 3.000 euri tondi tondi. Prodotto in Thailandia, certamente in piccola serie. qui con il paraluce innestato. Anche in questo caso c'è il pulsantino di sblocco per evitare sganci involontari. Il passo filtri è da 82mm, come quello di 85/1.2 e 50/1.2 : ma chi monterà mai filtri su questi tre obiettivi ? Crediamo sia doveroso evidenziare quanto siano simili l'85 e il 135. apparentemente le dimensioni così importanti del 135 rispetto al già importante 85mm, non sembrerebbero "tecnicamente" giustificate. Ma provatelo e diteci se non ne capite la necessità effettiva ... E qui, infine, montato sulla Zf, inaspettatamente a suo agio con questo cosone e poi sulla più comoda Z8 Sin dai primi scatti abbiamo registrato personalità e un modo di rendere l'immagine, lo sfondo e i punti luce sfuocati tutti suoi. Praticamente un obiettivo che appartiene ad una categoria tutta sua. Facile da usare se il fotografo lo sceglie a proposito - la focale 135mm è diventata desueta per ragioni di tendenza ma anche per effettive influenze sui soggetti quando non perfettamente adatti alle sue qualità - e mai scorbutico come era, invece, il Sigma Art. Ci ha ricordato nelle foto, l'impressionante qualità dello Zeiss 2/135mm Sonnar. Con in più il dettaglio dell'autofocus velocissimo e la perfetta coerenza con il sistema Nikon Z. Ma ci sarà tempo per ritornare in argomento, con video e foto dei prossimi giorni e settimane. Verso dicembre, sarà il momento di tirare le somme.
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  10. Non vorrei andare fuori tema, anche io ci sto pensando, perché è stato amore a prima vista, anzi a primo WS
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  11. Ora le mie considerazioni finali, innanzitutto mi scuso se ho allegato troppe foto, abbiate pazienza. Con il 135 mi sono trovato a mio agio sin da subito La finestra mi ha messo in difficoltà per le linee verticali, pensavo di avere la macchina dritta ma forse era solo nella mia mente Con l 85 e il 105 tutto sommato mi sono trovato bene con il 50 mm ho incontrato più difficoltà, in verticale, poiché non lo faccio spesso, anzi quasi mai, non ne parliamo Che ottiche ......
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  12. Quello era un LED (luce continua, non flash) Godox Litemons LA200D.
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  13. No sempre 1/256 anche se non tutti i trigger riescono a raggiungerlo.. tuttavia io che ho due 400 nel mio piccolo studio posso lavorare anche ad f1 (avendocelo) Quello che adoro dei flash è che non ti curi del tempo, questi poi sono velocissimi e riesci a filtrarli con modificatori anche molto pesanti che ti creano quella luce difficilmente fruibile con un Led continuo che andrebbe in surriscaldamento. Inoltre ai miei soggetti non abituati alle luci forti non dà fastidio. Stripbox con doppio filtro e nido d'ape a un metro 1/256 della potenza
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  14. Buongiorno, informiamo gli interessati che gli ultimi tre numeri di Nikonland Magazine (10-11-12), saranno pubblicati insieme tra loro, entro la fine dell'anno in corso. Cordialmente.
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  15. Grazie Gianni per avermi indicato la gallinella d'acqua, io sono agli inizi e tu una enciclopedia con questa tua indicazione ho scoperto che appartiene all'ordine dei gruiformi, una specie con queste le caratteristiche: uccelli dalle zampe più o meno lunghe, con quattro dita e pollice sopraelevato, in genere ridotto (a volte assente). Non hanno zampe palmate, ma nelle folaghe e nei ralli tuffatori le singole dita sono contornate di lobi membranosi. Mi spiace non ti garbino le foto dei pettirosso, nel contesto erano disponibili così, vedremo più avanti se mi capita di coglierli mentre mi osservano Ancora grazie per il passaggio
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  16. Ma no Claudio! saranno 30 metri dal parcheggio dell'automobile alla sedia del tavolo Da Piemontese a Piemontese, questa zona da soddisfazioni anche solo a girarla in auto. Quando ci vediamo ti dico ciao
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  17. Non posso certo tirarmi indietro Inizio ringraziando Mauro per le sue conoscenze ed esperienze che ha condiviso con noi, contribuendo alla nostra (certamente mia) crescita fotografica. Sono contento di aver conosciuto Angelo e Alessandro, Riccardo e Ruben mentre con Giovanni, invece, mi ero già incontrato il 2 luglio alla Cascina Cuccagna. Che spettacolo quelle lenti superluminose che abbiamo avuto l'occasione di provare ieri e di seguito qualche scatto appena ridotto. Le prime tre (sfondo finestra) realizzate con l'85, la quarta con il 105, quinta e sesta con il Plena, settima e ottava con il 50mm e l'ultima ancora con il 105. Commenti ben accetti. Spero di poter rivedere tutti il 26 novembre!
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  18. Qualche rumor attendibile sulla prossima Nikon Z6 III. praticamente al 100% sarà il successivo annuncio di nuova fotocamera Nikon con ogni probabilità non arriverà prima del prossimo inizio di anno fiscale (aprile, più facilmente maggio 2024 : come la Z8 quest'anno, oppure settembre, come la Zf) sembra che Nikon sia intenzionata ad avere una macchina di riferimento per ogni segmento (attualmente ha Z9, Z8 e Zf nei rispettivi segmenti; le altre macchine sono certamente buone ma non riferimenti di mercato) al 100% la nuova Z6 III avrà un nuovo sensore Nikon. La risoluzione sarà più vicina a 40 che a 30 megapixel non è chiaro se sarà stacked (il che renderebbe superfluo l'otturatore meccanico), oppure BSI ma con una velocità di readout decisamente più rapida di quella del sensore della Z6/Z6 II/Zf probabilmente avrà un processore più avanzato di quello di Z9/Z8/Zf, ovvero quello di prossima generazione che monterà la Z9 II su cui Nikon è già al lavoro (che verosimilmente non si vedrà nel 2024; la Z9 sarà aggiornato con il firmware 5.0. La Z9 compirà 4 anni di calendario nel 2025) facilmente avrà un mirino migliore di quello della Z6/Z6 II/Zf avrà prestazioni generali da ammiraglia mantenendo però l'attuale conformazione di corpo/comandi da segmento prosumer (D750 per intenderci, non D850 la cui erede è la Z8) non è improbabile che mantenga l'impianto misto di CFexpress ed SD avrà al 100% la batteria EN-EL15 e un battery grip opzionale il sogno di Nikon è rimuovere l'otturatore meccanico da ogni corpo macchina di fascia media e alta. Per farlo sono pure disposti a rimetterci dei soldi sul costo del sensore. Perché il vantaggio industriale di togliere ogni parte meccanica è enorme e si protrae per tutta la vita utile della fotocamera (almeno quella coperta da garanzia, dal punto di vista di Nikon). Ma per fare questo è necessario un sensore molto veloce.
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  19. Cerchiamo di fare chiarezza su alcuni punti. Mi spiace ma mi sono fermato a metà video perché non riesco a guardare un video con il fuoco che corre avanti e indietro a cercare un occhio. Punto 1 Perché usiamo una mirrorless per fare video? Non certo per riprendere il compleanno del nipotino e nemmeno la gita fuori porta. Se usiamo le mirroless per il video è perché vogliamo sfruttare il sensore ampio che su una camera broadcast verrebbe a costare come un suv sportivo (anche se da un po' di tempo esistono strumenti ibridi che fanno abbastanza bene il proprio lavoro) Partiamo quindi dal presupposto che una fotocamera non è e non sarà mai una videocamera, richiederà quindi un sistema di impugnatura, che sia manuale o elettroassistita che ne migliorino l'ergonomia. Il più semplice tra questi è un treppiede video ad esempio, che si utilizza solo in riprese statiche. Torniamo al perché ... se quindi vogliamo sfruttare il sensore ampio lo facciamo per sfuocare lo sfondo. Punto 2 Sfuocare lo sfondo è bello perché ci fa l'effetto cinema che tanto ci piace ma che non è gratis, questo comporta dei sacrifici. Primo tra tutti levare l'autofocus. Per quanto possa essere efficiente il sistema di inseguimento, nel video gli aggiustamenti di tiro che i motori AF fanno per mantenere a fuoco il soggetto fanno venire la nausea, non vedrete mai un film dove il fuoco va avanti e indietro a rincorrere il soggetto, vero che si può rallentare la reattività del sistema AF per ovviare a quel problema, ma vero anche che se non utilizzi un grandangolo ma un'ottica seria da cine come potrebbe essere il Plena, ridurre la reattività serve a poco. Ergo se si vuole giocare al cineasta, l'autofocus va tolto.. è meglio vedere uscire dal fuoco il soggetto (e spesso lo si fa apposta perché è un linguaggio specifico) piuttosto che vedere rincorrere un occhio. Punto 3 Profili e Luts; È utile usare i formati professionali se si ha intenzione applicare una lut (look up table) ovvero un profilo colore. Perché si utilizza l'Nlog? perché se si applica post produzione su più camere è importante applicare la stessa lut su di un profilo piatto che sia standard per tutti, questo con un sistema ovviamente calibrato. Ad esempio se io ho tre camere diversissime tipo un drone un iPhone ed una mirroless, se in queste imposto l'Nlog potrò creare un montaggio con una continuità nel colore. Punto 4 Il video è un mondo a parte e differisce dalla fotografia sotto tanti aspetti, richiede studio e passione almeno quanta noi fotografi ne mettiamo quando scattiamo. La mirrorless è uno strumento complesso che richiede competenze ed in caso di video per cinema strumenti costosi per poterla manovrare. Se volete fare i fighi con il video cine like, vi consiglio un iPhone 15 pro che simula molto bene tutto quello che una ML con ottica luminosa può fare con un impegno economico ridotto. Farete un gran figurone sui social e non avrete lo sbatti di dover focheggiare a mano.
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