Vai al contenuto

Classifica

Contenuto Popolare

Mostra il contenuto con la massima reputazione di 15/09/2018 in tutte le aree

  1. Ora tocca ai creatori di Nikonland, che grazie a passione esperienza ed inventiva hanno creato un sito dove si discute con cognizione di causa, si provano le attrezzature in prima persona: Nikonland is different. Cominciamo con Max Aquila. Raccontaci qualcosa di te, Sono una persona un pò dispersiva indirizzata quotidianamente verso molteplici direzioni, ognuna caratterizzata da un diverso 😎 senso della responsabilità. I miei percorsi di formazione prendono le mosse, quindi, da doveri e passioni, sempre ed allo stesso tempo: quando studiavo a scuola e durante l'università leggevo in maniera compulsiva e contemporaneamente sperimentavo quasi ogni esperienza che dalle letture promanasse: così nelle attività materiali come in quelle immateriali. Il trait d'union di questa accozzaglia di forze e sforzi è sempre stata la pulsione a immaginare di costruire piuttosto che a creare, quasi mai suffragata dalla riuscita dei tentativi, ma tuttavia ciò ha costituito nel bene e nel male il tessuto connettivo della mia esistenza (e della mia motivazione e tensione verso l'obiettivo) Le mie soddisfazioni in questo mare magnum sono certamente le emozioni che quanto detto ha generato nei miei primi cinquant'anni ed i quali effetti spero mi sostengano per i ...successivi. Non andrò mai in pensione, nè per i i lavori che svolgo, nè con le sensazioni che provo: fine pena, MAI ! Quando e come ti è nata la passione per la fotografia? Probabilmente dal momento in cui mi sono visto fotografato da mio padre, da piccolo: con la Rolleiflex del 1965 comprata appositamente e che oggi, arricchita di tutti gli accessori che sono riuscito a regalarle negli anni, è ancora insieme a me. Mi piace stare dietro gli strumenti e non davanti: deve essere stato per questo già da piccolo. Poi ho scoperto, dopo i 16 anni, le potenzialità espressive del mezzo che hanno preso il netto sopravvento sull'esigenza documentativa che fin dalla Rollei e poi dalle Kodak della Prima Comunione mi hanno sempre accompagnato quando mi muovevo: recentemente una persona cara mi ha fatto sentire molto bene raccontando ad un'altra persona che chiedeva della mia passione, come ...dove finiscono le mie dita debba necessariamente incominciare una...fotocamera (parafrasando De Andrè). Qual'è il tuo genere preferito oggi? Reporter da sempre. In ogni senso. Riconosciuto come tale anche da tutti coloro, tanti, che mi hanno delegato questo ruolo fotografico, in ogni ambito. ù ù E quando hai iniziato? I negativi del mio primo rullino di pellicola, scattato interamente da me, è del 1974. Avevo dieci anni ma erano già due o tre anni che avevo imparato a collegare inquadrature con immagini. Nikon perchè? Un caso o una scelta? Un caso? Nemmeno per idea ! Nel 1987, non appena mi fu offerto di avere in regalo la reflex ad ottiche intercambiabili (era questa la necessità) che volessi, non ebbi dubbi e fu la Nikon F301 con un 35-70 f/3.3-4.5 Non avevo preclusioni di sorta verso altre case, ma alle spalle anni di letture di caratteristiche ed opinioni a confronto. Il mio mito allora si chiamava F3, le possibili sostitute FA ed FE-2... ma comandarono i soldi che permisero la F301. Nel decennio successivo però, mi sono tolto tutti gli sfizi relativi alle attrezzature lungamente desiderate, complice l'avvento del digitale, di ebay e dello smantellamento da parte degli anglosassoni dei magazzini dell'usato: ho approfittato di queste contingenze, utilizzando per anni il meglio della produzione dei migliori periodi di NIkon. In questo modo Nikon è diventato per me uno strumento insostituibile che fa da tramite alla mia passione per fotografare... Come ti trovi? Cosa ti manca? Mi trovo nel momento ideale: la transizione da reflex a mirrorless nella maturità economica e compositiva. E' una festa continua: potrei accontentarmi di ciò che posseggo, ma mi diverto ancora a sperimentare: non si ridiventa bambini da vecchi?! Oltre alla fotografia hai altre passioni o interessi? Molte: dai viaggi e le interrelazioni culturali che ne derivano, alla musica da ascoltare sempre ed ovunque mi trovi, anche a costo di cantare o fischiare per la strada o mentre guido auto e moto. Gli sport, specie a mare, la natura, il suo rispetto. Osservare. Leggere. Al di sopra di ogni cosa però, la mia passione principale sono i miei figli e la visione del mondo che passa per le loro menti ed occhi: così diversa dalla mia come la mia lo fu da quella dei miei genitori: o forse no...il Tempo rimette tutto in ordine. Io lo osservo scorrere dalle lancette dei miei orologi che lo misurano, oppure dalla mole dei dati che sui miei hard disk, ogni anno si stratificano. Fotografi i soggetti o gli oggetti di queste altre passioni? Certo. La Fotografia e ...le fotografie che scatto sono il mezzo con il quale io scandisco il tempo a mia disposizione. Qual'è la foto, o il portfolio, il progetto fotografico da te realizzato a cui sei più affezionato Senza alcun dubbio Nikonland, nei limiti di ciò che sono fin qui riuscito a fare ed oltre, in funzione di ciò che pur essendomi ripromesso, non sono ancora riuscito a realizzare o esprimere. In questo progetto fotografico, per la prima volta in vita mia, è stato determinante l'aiuto, i consigli, gli incoraggiamenti, la disponibilità infinita, la comune visione e quelle divergenti col mio amico e co-fondatore, Mauro Maratta. E in futuro? In futuro voglio tentare di concentrare la mia azione, fotografica, su alcuni progetti che mi sono molto a cuore che devono sfociare nella pubblicazione stampata di una parte, quella più rilevante per i temi in questione, delle centinaia di migliaia di foto scattate negli ultimi dieci anni: senza fossilizzarmi nel ricordo, ma continuando contemporaneamente a fotografare ciò che mi piace di più. Ogni giorno qualcosa ... Nikonland, perchè? L'esperienza antecedente a Nikonland sul web faceva comprendere a Mauro e me di essere in grado di contribuire all'informazione ed alla crescita di un sito che fosse scevro da compromessi ideologici o commerciali. Non c'era... e abbiamo ancora tanto da scrivere... siamo appena all'inizio: il nostro limite è puramente anagrafico. Solo l'obsolescenza del mezzo, sempre annunziata e non ancora sopravvenuta, potrebbe farci desistere. Ma siamo lieti di poter essere considerati per ciò fin qui realizzato. Cosa ha rappresentato Nikonland e cosa rappresenta oggi? Cosa ha rappresentato e quanto ci tenga l'ho già espresso: oggi è un database di dodici anni di esperienze condivise, su attrezzature, materiali e considerazioni sulla fotografia in genere. Sta ai lettori decidere della sua utilità: ogni tanto riceviamo segnali confortanti in questo senso. Altre volte io e Mauro ci chiediamo se non sia solo un sottile filo quello che ci unisca a persone con le quali (talvolta anche "per le quali") condividiamo passione ed aspettative di divertimento e contenuti.
    3 punti
  2. Max a te e a Mauro siamo debitori. La Fotografia è un bel filo d'arianna che ho seguito in solitario per molti anni. Con Nikonland ho capito come si possa crescere insieme pur mantenendo la propria individualità. In questo sta il debito. Grazie
    2 punti
  3. Ma sì, è così. Vorrei vedere quanti di noi andrebbero in giro per strada, a cerimonie, ad eventi sportivi, ecc., con quel tamburlano di FTZ fra il corpo e l'obiettivo... Se passi ad un nuovo attacco perché ritieni quella fotocamera migliore rispetto alla tua attuale reflex, non puoi prescindere dall'utilizzare i suoi obiettivi, studiati ad hoc e probabilmente più performanti in kit con essa. L'FTZ lo vedo come un male necessario per iniziare ad usare la Z con le lenti in proprio possesso non avendo ancora la disponibilità di quelle S.
    2 punti
  4. Iniziamo con le fotografie della D 100, poi seguirà una breve sintesi della macchina caratteriste ed altro Una vista frontale della macchina, si nota sulla destra il pulsante di sbocco ottica e più sotto il selettore della modalità di MF, Manuale, singolo e Continuo; sulla sinistra invece il pulsante della profondità di campo, cosa ormai quasi sparita. Il piccolo monitor 1,8 ", ma allora era grande; e attorno i pulsanti di comando, sulla destra il vano delle memorie CF, tra l'altro.. costavano anche loro un botto.. Alla sinistra la ghiera selettrice di diverse modalità, scatto singolo, raffica e autoscatto; a fianco la qualità, il bilanciamento del bianco e gli ISO che si partiva di 200 ai 1600 con passi di 1/3 , ed ancora la selezione PSAM che tutti conosciamo, sotto il braketing e la variazione della potenza del flash; alla destra del mirino la regolazione diottrica e al suo fianco la selezione dell'area di lettura esposimetrica ,ora si smette e si continua domani.. ora vado a cuccia.. con Matrix spot e semi spot, dimenticavo.. la slitta del lampeggiatore con i contatti ausiliari.. Il questa sezione si notano, in alto il cursore acceso e spento, il pulsante di scatto con al centro.. la presa per il flessibile, ora, mi piacerebbe sapere " quanti " dei giovani hanno, usato simile coso.. penso pochi; il quadrante LCD con una serie di info, anche se in questo caso se ne vedono pochine.. alla destra del pannello l'interruttore per illuminare il display in caso di bassa luce, ed infine sotto la rotella del comando principale. Alla sinistra della sigla d 100 si intravede il pulsantino di sblocco del lampeggiatore, piccolo.. di bassa potenza ma anche se diretto, a volte poteva fare la differenza. Una vista laterale della macchina, con un piccolo errore mio.. non ho più ne il ( per me.. ) mitico 18-35 AF e ne lo zoom transtandard dell'epoca, il 18-70, che ho una certa idea della migliore qualità rispetto ai nuovi 18-55 et similia. e quindi per toppare il buco ho montato il micro nikkor 40, nato parecchi anni dopo, ma perfettamente funzionale sulla macchina. Le prese laterali poste sul fianco sinistro, in alto, con la freccina bianca, l'ingresso dall'alimentatore a 220 volt esterno, l'uscita video ed infine la vetusta ( per come stanno le cose ora ) presa USB 1.0 Il fondello della macchina, in cui si nota: lo sportellino del vano batterie alla sinistra, la targhetta identificativa, in cui si vede il serial number ma anche il luogo di produzione, modello e varie abilitazioni europee, e dulcis in fundo " il luogo di produzione " e su questo ne parleremo più avanti, oltre all'attacco per cavalletti vari con filetto da 1/4" ISO 1222. La nostra D 100, con montato l'MB originale, con la capacità di supportare ben due batterie EN-EL3, con una batteria completamente carica era possibile poter fare circa 1600 scatti Ecco ora, mi pare che alla D 100 non manchi nulla.. Allora, eccoci al momento di mettere alcune note, e tra esse mi pare doveroso sottolineare lo stato dell'arte all'epoca, siamo nel 2002, e ai primi di gennaio in commercio vi erano solamente le D1 con costi sopra i 5.000,00 € (n era entrato in vigore al 1° del mese ) e poco altro, qualche rara Fuji s1 pro, anche quella stratosferica si parla di cifre sui 3.000,00 €, ma nient'altro.. e certo non era facile vendere, quando ai primi di febbraio Nikon annuncia la D 100, con una quantità di pixel decisamente alta, ben 6,1 Mpx ma soprattutto con un costo al pubblici decisamente allettante.. siamo sui 2.850,00 €, un bel salto in meno. La compero a Luglio dello stesso anno, con una piccola riduzione di costo, siamo a 2.700,00 ho ancora lo scontrino; la macchina si presenta bene, del sensore è già detto, poi tutta una serie di comandi che non sono poi molto dissimili dalle attuali, beh.. il monitor era da 1,8" ma erano altri tempi, e così pure tutto il menù non era certamente anche in lingua ma, era comprensibile, vi è da dire del manuale cartaceo tutto in italiano aiutava non poco, macchina robusta con anche la possibilità nativa di montare un MB che, inserendosi al posto della batteria di base, portava l'alimentazione ad avere due batterie una sciccheria per l'epoca malgrado la tara dei 380,00 €, però onestamente questa opzione non mi ha mai fatto gridare al giubilo, preferivo una seconda batteria in tasca, sbaglierò ma la vedevo/ vedo così. Le possibilità di regolazione globale erano decisamente maggiori della concorrenza dell'epoca; quella macchina è stata la mia fida compagna per parecchio tempo, malgrado la matricola bassa, non ho mai avuto grossi problemi con l'elettronica della macchina, autofocus dinamico su 5 aree, il Matrix 3d flash in D-TTL ma soprattutto molte ottiche da poter utilizzare peccato una cosa sola.. il sensore un CCD, ( il Cmos era ancora da venire) di piccola taglia, quello che per Nikon era il DX ed aveva un rapporto con 'ottica montata pare ad un guadagno di 1,5X e quini se desideravi poter riprendere con un ampio campo era un guaio, ho dovuto attendere il 12-24 che quando uscì era un altro botto, ma questa è un'altra storia; fisso o quasi, vi era il 18-35 e via andare.. erano tutto sommato tempi pionieristici e, tante cose erano realmente tra il tabù e lo sconosciuto.
    2 punti
  5. Io non so come fanno i matrimoni gli altri, ma lo stabilizzatore è una delle cose più superflue che si possano avere, perché se devo garantire gli scatti dinamici, seppur lenti, alzo gli iso ed uso tempi di sicurezza, non per la mia mano, ma per fermare il soggetto, inoltre dipende da quanto tempo richiede l’assestamento della stabilizzazione perché se vedo una cosa mi giro di colpo e colgo l’attimo, gli stabilizzatori non dedicati allo sport, ti donano uno scatto mosso a qualunque tempo di sicurezza. Allo stato attuale delle cose l’unico vantaggio del sistema sta nel tiraggio corto, perché anche la previsualizzazione dello scatto, se escludiamo i lag di scatto, un professionista non ne ha bisogno, sa esattamente cosa sta scattando. Io credo che la macchina potrà essere un buon complemento a ciò che già esiste, ma non a quei prezzi, non per chi deve fare i conti a fine mese, per il professionista esigente, ci vedo una utilità solo per chi fa architettura ed arredamenti, dove i grandangolari a tiraggio corto sono e saranno proprio su un altro pianeta.
    1 punto
  6. Bel racconto ed ancora una volta belle Foto...... Grazie, ancora una volta per Nikoland......
    1 punto
  7. Bella la foto della Fontana Pretoria, avrei voluta scattarla io... Ciao Max, continua così assieme a Mauro a divulgare su queste pagine la nostra passione per Nikon e, soprattutto, per la Fotografia fotografata.
    1 punto
  8. Involontariamente ispirato a "Pictures at an Exhibition" degli ELP.
    1 punto
  9. Gli adattatori, buoni o meno che siano, sempre lo stesso lavoro fanno.. adattano tra loro corpi e lenti tecnicamente non compatibili. Nello specifico, per chi vuole lunghi tele, è l'unica opzione per i prossimi 18/24 mesi visto che un 70/200 f2.8 è l'unico tele previsto nella roadmap Nikon Z.
    1 punto
  10. Faccio una fatica boia a partecipare a questo concorso. Riguardando tutto l'archivio, ho notato che non faccio primi piani tipo dal 2010. In più, le modelle con occhi verdi son rare, quindi alla fine tutto quel che ho trovato in tema è questo. Abbiate pietà
    1 punto
  11. Adesso la mitica D 70, la macchina della rinascita; ed eccoci alla seconda parte della mia personale disanima. Nikon è pur sempre una società che per esistere deve produrre utili, che piaccia o meno, e le cose con la D 100 non andavano benissimo, nel senso che con il costo che aveva non si poteva certamente imporla come digital-camera di massa, che fare? ricordiamo che nei quattro anni scarsi di produzione sono state prodotte circa 302.760 unità, ma questo dato noi lo sapremo molti anni dopo; la prima ragione del costo elevato era da imputarsi alla struttura generale, e in seconda battuta al paese dove veniva montata, il Giappone.. se si fosse prodotto in altro paese i costi sarebbero scesi ed aumentato l'utile; fu così a conti fatti che nacque la D 70 & D 70S, produciamo in Thailandia, eliminiamo il prisma, un corpo funzionante ma più leggero quindi non più metallico ma con materiale plastico di buona qualità, eliminiamo la possibilità di un MB esterno e qualche altra semplificazione e.. volià il gioco è fatto. Ho acquistato la D 70 ai primi di maggio del 2004, con un costo di 1350,00 € quindi quasi la metà della D 100, e dici poco? il sensore era di caratteristiche simili, e visto che da tempo avevo la pessima abitudine di avere due corpi, feci l'acquisto.. oltretutto riuscii a vendere la Fuji s 1 pro che tutto sommato problemi me ne aveva dati.. l'esborso fu minore; tra l'altro l'uso era un pochino più lineare rispetto alla D 100, era stato eliminato il TIFF , e vi erano diverse migliorie sul piano elettronico che ne miglioravano la resa, ma sempre 6,1 mpx restavano, ma in fondo della D 70 e poco dopo la versione S la Nippon Kokaku ne produsse ben 1.113.000 pezzi in un tempo di circa la metà di quello della D 100; D 100 pres. a febb. 2002, entrata in distribuzione il 3° trimestre 2002, prodotta sino al primo trimestre 2006; D70 & S presentata nel genn. 2004, inizio distribuzione nel 2° trimestre 2004, sino alla fine del 3° trimestre 2005, sostituita con la versione S finita produzione nel 4° trimestre 2006; produzione globale: D 100, N° 302.760 pezzi D 70 & D 70S, N° 1.113.000 pezzi. Due viste della macchina che non si discosta poi molto dalla sorella, almeno al primo colpo d'occhio, in fondo senza offendere nessuno erano in pochi a quei tempi ad afferrare in toto certe sottigliezze, almeno.. per il popolo.. Una vera chicca era il sincro flash, sulla D 100 eravamo a un 1/180 e sulla d 70 a un favoloso 1/500, e ringraziando per questo l'otturatore, non più completamente meccanico ma mecca-elettronico Nel menu ancora per qualche tempo non era contemplata la lingua di Dante, in cambio le funzioni che con la D 100 erano più meccaniche tipo WB, in questa era una sequenza di pulsanti, ma in fondo per la massa andava bene così Il vano di carico della CF era identico, come molti altri comandi si nota la nuova scritta del paese produttore, per carità lavoravano benissimo in linea di massima solo che costavano meno, però onestamente ho portato in assistenza più volte la D 70 che la D 100, sempre in garanzia, ma la cosa non cambia Le viste delle due macchine, di fronte e di lato, ma anche con la D 70 in fondo non mi sono trovato poi male.. sino all'arrivo della D 80 nel 2006.. ma questa è una storia differente. ringrazio chi ha seguito i miei sproloqui sino qui, si merita una medaglia e nel contesto spero di non aver scritto cose errate, se fosse chiedo scusa. Sto pensando ad una piccola appendice.. stay tuned..
    1 punto
×
×
  • Crea Nuovo...