Commercializzazione: Luglio 2021
Peso: 226 grammi
Diaframma: 9 lamelle
Passo filtri: 46mm (62mm per applicazioni specifiche)
Messa a fuoco minima: 16cm
Dimensioni : 74x66mm (lunghezza e diametro)
Schema ottico: 10 lenti in 7 gruppi di cui 1 ED e 1 asferica, 1 elemento trattato al fluoro, dotato di O-ring anti umidità
Stabilizzazione: non presente
In piena estate 2021 Nikon finalmente mette in commercio i sue due nuovi Nikkor Z MC, macro 1:1, dei quali il più piccolo ed economico è questo MC 50mm f/2,8 dalle dimensioni e peso davvero limitati, incomparabili con ogni altro microNikkor delle serie precedenti (se non col AFS DX 40/2.8, davvero entry level).
Anche l'estetica di questo obiettivo è davvero molto particolare, consistendo di un barilotto dotato di una filettatura filtri da 62mm (che vedremo a cosa destinata) all'interno del quale scorre con una cremagliera azionabile anche a mano, un nocciolo interno del diametro di appena 46mm come la filettatura filtri reale di cui dispone, utilizzabile quindi solo per mezzo di anelli adattatori step-down.
Privo di stabilizzazione propria, quindi teoricamente difficile da utilizzare con le fotocamere Z che non ne siano dotate sul sensore (fin qui tutte le DX) caratterizzato da uno schema ottico abbastanza semplificato e per ciò stesso dotato solo di due elementi speciali, non sembrerebbe qualificato per particolari prestazioni, tanto da non meritare neppure la S propria del MC più importante, il 105/2,8 insieme al quale è stato presentato.
Sul lato sx del barilotto dispone dello slider di selezione af/mf e di un riduttore del campo di messa a fuoco tra 16 e 30 cm oppure FULL.
L'ho subito comprato, sia per il prezzo davvero contenuto, sia per la curiosità che un pezzo del genere mi aveva subito destato, rispetto la grande cura realizzativa di tutti gli altri obiettivi del catalogo Z: e non credo di aver sbagliato perchè in questi ultimi tre anni è di certo uno dei fissi che ho quantitativamente usato di più in assoluto.
Innanzitutto come obiettivo da macrocaccia fotografica a mano libera, anche con fotocamere DX, grazie al peso contenutissimo che non fa rimpiangere la colpevole assenza (per un macro) dello stabilizzatore ottico.
Inoltre in focus stacking, con cui ho fotografato la gran parte degli altri obiettivi utilizzati nei test su Nikonland e molte scene di still life.
In particolar modo, in ambito Z-mount, è l'obiettivo macro ottimizzato per funzionare in abbinamento al sistema ES-2, per la duplicazione di originali negativi e di diapositive, attraverso gli appositi tubi (originariamente studiati per i die micro Nikkor AFD ed AFS 60/2,8) che si avvitano appunto alla filettatura esterna del barilotto, quella da 62mm
Ma non solamente per gli usi propri dei rapporti di riproduzione macro di cui dispone, questo MC50/2,8 è comunque un buon obiettivo di uso generico a distanze ravvicinate e perfino a quelle medio lontane, a diaframmi chiusi, come a quelli aperti: il suo bokeh non è certo paragonabile a quello del fratello maggiore, ma è abbastanza gradevole, grazie al suo diaframma a nove lamelle.
Tutto sommato è un obiettivo consigliabile anche in alternativa al 50/1,8 più ingombrante e pesante, per chi desideri portare in viaggio uno standard, senza gli ingombri dei Nikkor Z di categoria e luminosità superiori.
Un ottimo compromesso tra differenti esigenze.
Gli articoli Nikonland su questo piccolo macro:
- anteprima, unboxing
- Re di Fiori
- Z, un mondo perfetto...
- Eric Henchoz, submarine
- Ghizzi Panizza: test dei due MC
- Max Aquila: cavalletta
e la galleria con le fotografie scattate con questo obiettivo :
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