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Enrico Floris

Nikonlander Veterano
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  1. Possibile. Diciamo che in un contesto di graduale rinnovamento la versione ML della D500 potrebbe essere una delle tappe a breve scadenza. E non sarebbe tanto sorprendente, in fin dei conti è una fotocamera ben riuscita e con ottime prestazioni. Possibile che Nikon pensi persino di fornire una ipotetica Z5 di una buona serie di obiettivi DX, almeno in termini di focali corte. Perchè con i teleobiettivi non ci sarebbero problemi, tutt'altro. Il fattore naturale di crop dell'aps-c sui tele è un vantaggio, soprattutto se si pratica la foto sportiva.
  2. Il 20 luglio 1969 avevo 10 anni ed ero davanti alla tv. Oggi, neanche Neil Armstrong in persona potrebbe togliermi quel sogno. Figuriamoci una congrega di complottisti fotografi che peraltro stimo (tranne uno ). Quelle foto sono autentiche come il gancio di Alì che stese Foreman. Non può esistere una discussione. E neanche un'opinione.
  3. Costosa, immagino, almeno quanto simpatica e strana. Farà concorrenza alla Leica Q Type, stando più bassa di 700-800 euri.
  4. Argomento interessante ma terribilmente ostico. E rimarrà tale, temo. Mauro, c'era del metodo sì nella follia di Amleto e il metodo era la follia stessa. Un furbacchione
  5. Una lente pazzesca, grande prestazione soprattutto col teleconverter. Non me lo sarei immaginato. Certo che sale la scimmia, sale, sale... PS - Splendide foto Mauro, come al solito. Ci sarei voluto essere.
  6. Ho quasi voglia di adottarne un altro... Ma credo che cinque (in appartamento) siano sufficienti. 😁
  7. Ciao Max, sei stato il primo che incontrai quando decisi di entrare nella comunità di Nikonland. E fui colpito dall'accoglienza entuasiasta e dalla grande passione che già mi suggerivano che persona straordinaria eri, ancora oggi te ne sono enormemente grato. La penso come Valerio, tu e Mauro lavorate sodo per tutti noi. Sinceramente, grazie.
  8. Solo per curiosità, raffica a parte che per me sarebe sufficiente, ma secondo te come sta di buffer?
  9. Sicuro che mi compro una Nikon Z, il mio passaggio al FF sarà con la Nikon Z. Ma non ora. Ora preferisco ricostruire tutto il corredo reflex aps-c, partendo dalla D500. Questa è la priorità al momento. Ancora le Z le conosciamo solo sulla carta: piacciono, pare che funzionino molto bene, il programma di investimenti di Nikon ci infonde fiducia per il futuro, sicuramente. Ma sono apparecchi nuovi, non ne conosciamo i limiti e gli eventuali difetti. Non ne farei una questione di prezzo (la Z6 in kit è allineata al mercato) ma vogliamo conoscerle meglio, saperne di più. Però mi piacciono molto, aspettero (e sarà dura) magari anche l'annuncio di modelli maggiormente "definitivi".
  10. Beh, innanzi tutto in base al tipo di fotografia che preferisco praticare (foto sportiva, paesaggio e qualsiasi altra cosa mi capiti) ma nella maggior parte dei casi outdoor, per cui scena e luci sulle quali non ho nessun potere d'intervento. Giusto per farti un esempio, per me un buon grandangolo è quello che riesce a ridurre il flare se poi è poco luminoso, pazienza. In questo ambito cerco la miglior qualità possibile. Per il resto (e me ne faccio un vanto) passo il tempo a studiare le foto degli altri, leggere i dati exif se presenti, concentrandomi su particolari tipo le condizioni di luce nelle quali hanno realizzato quegli scatti. Insomma c'è tanto da imparare nel vedere come lavorano gli altri, si sale di livello a prescindere dall'attrezzatura che si usa. Ovviamente una condizione diversa da chi lavora in studio che cerca sempre il meglio del meglio e giustamente, avendo a che fare con modelle molto belle e professionali; col lavoro accurato della MUA, con un'illuminazione sofisticata e una scena perfetta: tutto questo non lo si può assolutamente mortificare con una qualità mediocre, la qualità tecnica è un obbligo.
  11. Argomento interessante e anche non semplice da affrontare. Partiamo dal presupposto che lo standard proposto dal mercato sale ogni giorno, vuoi perchè le lenti sono sempre più perfette e più performanti, vuoi per le fotocamere che sono sempre più tecnologiche. Ma questo succede da quando la fotografia esiste e inevitabilmente noi (che occupiamo un breve segmento di questa storia) siamo portati a migliorare le nostre attrezzature. Dice bene Massimo, se siamo consapevoli di aver scattato una bella foto automaticamente siamo anche portati a pretendere il 110% della qualità tecnica. Personalmente ho stabilito uno standard che intendo raggiungere (ma al momento non posso, diversamente avrei già provveduto) rapportato ovviamente al tipo di fotografia che pratico, ma so che una volta raggiunto quello standard vorrò inevitabilmente salire ancora. Me ne sono fatto una ragione comunque: la mia passione è questa e ogni volta che ne avrò la possibilità non esiterò ad alimentarla.
  12. La mossa poco furba, secondo me, la sta facendo la Ferrari. Leclerc non è ancora maturo. Se trova il feeling con la macchina (e lo trova) si scatenerà una guerra in casa del tipo Ricciardo-Verstappen. Se noi Ferraristi vogliamo questo.... (Non sempre si ha la fortuna di avere in squadra due campioni del mondo... che si parlano. Perché cambiare?).
  13. Gesto assolutamente folle. Peraltro molti suoi colleghi (tra i quali Valentino Rossi) lo danno definito "pilota impossibile da gestire". Quindi molto ben conosciuto da tutti. Non avrei dubbi: squalifica a vita. Piuttosto ci sarebbe da riflettere sul concetto di sport in generale. La tendenza ad esagerare e ad andare spesso fuori dalle righe genera discussioni e polemiche che paiono decisamente più importanti di parole come agonismo e lealtà. Mi chiedo se non abbiano la stessa radice anche altri episodi, come ad esempio un gruppo di calciatori che circondano l'arbitro tentando di intimidirlo; o magari piloti di F1 che sono convinti che la gara si vinca al primo giro. E via discorrendo. Non scomoderei Lombroso (anche perché dalla foto non si nota se l'energumeno in questione abbia o no la fronte bassa, caratteristica molto amata dall'improbabile scienziato per dimostrare le proprie bislacche teorie). Piuttosto mi accerterei che un simile idiota riceva un Daspo a vita. Perche in questo caso l'aggravante è proprio l'aggettivo testé utillizzato: IDIOTA. Non voglio farvi sorridere, non c'e il tanto, ma guardatevi questa, rende perfettamente l'idea. Il mondo dello sport di questa gente ne è pieno.
  14. Silvio, il fatto è che ho letto le critiche e le ho trovate ingiustamente feroci. Tecnicamente lavora bene, nonostante il lacciuolo analogico. L'idea mi pare buona ma già sfruttata da diversi cineasti. Insomma, non c'è da strapparsi i capelli ma vanno sicuramente apprezzati impegno e fatica. Non tutto ci deve piacere per forza ma non per questo lo si deve denigrare. Ancora sorry ☺
  15. Io non sono tanto scandalizzato. Di famosissimi cialtroni con la fotocamera in mano, osannati dalla stampa, ne ho visti a panetti. Faccio io il provocatore: se Joel Sartore (che per me è un mito) fotografa la tigre siberiana dentro la gabbia dello zoo, sensibilizzando il mondo sul dramma dell'estinzione della specie; non vedo perché _ con lo stesso sistema _ Nelson non debba fare altrettanto. Insomma, scrivi liberamente che non ti piacciono le foto, ma non perdere tempo a inventarti 100 righe di c...ate. Senza sacrificarne una, una soltanto, per dimostrare a chi legge che sei competente. Ma quanta acredine... Da dove salterà fuori? Sorry.
  16. Straquoto. E vado a firmare la petizione.
  17. Eppure anche oggi la gente sa riconoscere una bella foto. E allora, che siano in qualche modo prigionieri di questo standard? Mi viene in mente mia figlia, quando era poco più che una bambina e la miglior musica che ascoltava era La Macarena: un giorno mentre ascoltavo Herbie Hancock si avvicinò e mi disse "Che bella questa musica, chi è". Ecco, se alla gente dai la giusta qualità la sa riconoscere. E allora il trapasso tecnologico non significa poi tanto: cambia il supporto? La piattaforma? E quindi? Io sono molto più propenso a credere che non ci vogliano più dare quel prodotto. Sotto nessuna forma.
  18. Ma in modo silente ci avevano gia cambiato le abitudini da un pezzo. Silente.... questo è il termine inquietante. Meglio non sapere e ancora meglio non vedere certe immagini. Potremo farci un'idea... giusta?
  19. A sentirvi, sembra che tutto sia accaduto ieri, improvvisamente sono arrivati i telefonini, improvvisamente youtube, improvvisamente il web e tutto il mondo ha cambiato le sue abitudini. Badate che non è così che sono andate le cose. Life, il più autorevole, cessò le pubblicazioni settimanali nel 1972 e solo saltuariamente, senza date fisse, fu possibile _ ma solo per puro caso _ trovarlo in edicola come "speciale". 1972, quando su una parola come web qualcuno ci avrebbe messo il ketchup e l'unico cellulare conosciuto era quello della Celere. Epoca chiuse nel 1997, L'Europeo nel 1995. Per non parlare di Storia Illustrata che chiuse le pubblicazioni nel 2000. Non è la gente che ha cambiato abitudini, la vediamo in modo sbagliato. Sono gli editori che hanno iniziato a risparmiare tanti bei soldini facendo bilanci fantastici grazie ai tagli e ai contributi pubblici della legge sull'editoria (in Italia). Mantenere i servizi fotografici, spesso in mano a signori professionisti, aveva costi elevati ma sostenibili perchè alla gente quelle riviste piacevano e si vendevano; i servizi speciali delle agenzie (Gamma, Reuters, AP, ANSA) richiedevano esborsi in denaro considerevoli (la francese Gamma che non aveva spalle troppo larghe ma che garantiva una qualità eccelsa fu quella che pagò all'istante il cambio di atteggiamento da parte degli editori). Insomma, i lettori SONO STATI ABITUATI a fare a meno dell'informazione visiva. Poi, ma solo poi, sono arrivati gli smartphone, il web e youtube. Ma quando il popolo vive per decenni con la sete, il primo che gli allunga un bicchiere d'acqua sporca è un semidio. La nostra cultura e il nostro modo di informarci spesso sono indotti e ancora più spesso non possiamo farci niente, non possiamo scegliere, come in questo caso. Persino i quotidiani oggi pubblicano foto a costo zero, la maggior parte eseguite col cellulare. Mondezza? La gente ama la mondezza perchè c'è solo quella. Noi no, abbiamo conosciuto altro. Per fortuna.
  20. Personalmente non riesco a farmene una ragione. 😕
  21. Sorry, non ho un pattern da proporre. Pur con un'accurata ricerca non ho trovato niente. Possibile che nei prossimi sei giorni riesca a fare qualche scatto, ma non saprei dove; vorrà dire che mi affiderò al caso. Comunque ci proverò.
  22. Dire che sono d'accordo con quanto scrivi è oltremodo riduttivo. Non esiste proprio un concetto di "street" men che meno un genere. Io mi ostino a chiamarle "istantanee" perchè raccontano della nostra esistenza, dei nostri costumi, della nostra cultura e della nostra storia. L'immenso Cartier-Bresson ha raccontato un secolo della storia europea. Nei primi anni del secolo uomini che si muovevano a piedi, a cavallo, su un carro trainato da buoi e poi, via via gli stessi uomini che si muovevano in bicicletta, in motocicletta, in auto, sui tram, sui taxi, in metro... era cambiato così tanto in un secolo. Le donne dapprima vestite di stracci che durante quel secolo si trasformano: trucco, tacchi, gonne eleganti.... Cartier.Bresson ha registrato tutto. Il valore del suo lavoro non sono le foto divenute famose, sono tutte le foto che ha scattato, che messe in fila scandiscono un calendario lungo quasi cento anni. I nostri scatti per strada, al massimo raccontano un momento, una situazione, un bilanciamento compositivo del tutto casuale che vale la pena di immortalare. Ma continuiamo a chiamarle istantanee, un termine che ha un senso compiuto. Magari finiranno anche col piacerci di più (senza voler minimamente ambire ad allargare il contesto al secolo che stiamo vivendo, di Cartier-Bresson non ne nascono tutti i giorni, e neanche tutti i secoli).
  23. Per la fatica che mi sono costati, tutti, anche quelli a vuoto. Ma il mio giudizio su ognuno è oltremodo severo e alla fine solo alcuni finirebbero sulle pareti.
  24. Oh certo che lo farei. E non una... Questo però scatenerebbe una guerra in famiglia, dovrei staccare dalle pareti i quadri di mia moglie. Il mondo non è ancora pronto per affrontarne le conseguenze. 🤤
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