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Enrico Floris

Nikonlander Veterano
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  1. Mauro è difficile non condividere la tua visione, sino all'ultima virgola: questo futuro mi piace e la vedo esattamente come te. Anche io opterò (spero presto) per un doppio corredo reflex-mirrorless, ben separati anche nella scelta delle lenti per diversi utilizzi. Sotto questo profilo sarebbe un passo indietro di oltre trent'anni, quando "sfamavo" i due corredi analogici Nikon e Minolta... quasi ci sono abituato. Ma, come dicevo, è un futuro che mi piace e tanto basta. D500 e Z6 al momento sono ciò che più mi interessa fotograficamente parlando e ho idee molto chiare anche su che lenti attaccarci, ma devo prima smettere di sanguinare (finanziariamente).
  2. Non è che sei troppo avanti e non sei neanche un semplice appassionato. Sei un purista. L'argomento HIFI è affascinante ma (a parte l'investimento) dovrei partire praticamente da sotto zero, se consideri che le mie conoscenze in termini di equalizzazione si fermano al vetusto SEA incorporato nel mio mediocre integrato JVC A1. Quasi mi vergogno 😥 (Ma apprezzo molto tutto quello che scrivi sull'argomento).
  3. Mi è sembrata l'intuizione più logica. La D500 non è certo fallace sulla messa a fuoco e direi neanche la tua D850. Nel tuo caso potrei pensare che il 200-500 magari è lento rispetto al sistema di fuoco della D850... ma quanto lento? Mentre il 500 5,6 lento sicuramente non è. A meno che non sia dipeso tutto dal TC 1,4. Però ho seri dubbi.
  4. Immagini magnifiche, fotografo straordinario, ricercato e attento. Mi ha colpito una sua frase: “Prima devi trovare la location ideale. Poi devi essere paziente ed attendere il soggetto giusto capace di suscitare il tuo interesse, anche semplicemente un gatto per esempio. Devi essere capace di cogliere l’attimo in cui lo spirito, l’essenza, l’anima del soggetto si rivelano. Se quell’attimo non arriva, devi aspettare la sensazione giusta. E’ un lavoro creativo, perche’ quella sensazione la devi avere dentro” Pazienza, certo. Quante volte abbiamo pensato: "In questa inquadratura ci metterei una persona... proprio lì"... ma poi abbiamo continuato a camminare, senza attendere? E poi la Rolleiflex... dovrebbero riproporla in digitale. Ancora nessuno ha capito che quella prospettiva non la si può costruire in alcun modo se non tenendo la fotocamera all'altezza dell'ombelico. Ma perchè chi costruisce fotocamere non ci ascolta? Con tutta la tecnologia del mondo... dovresti camminare ginocchioni... (e uno schermo digitale dentro un pozzetto non è la stessa cosa di uno schermo inclinabile)
  5. Sembrerebbe un problema di stabilizzazione che teoricamente non dovrebbe presentarsi. MA dal momento che eri in movimento e camminavi verso il gheppio non c'era da stabilizzare solo il tremolio dell'obiettivo ma anche il tuo passo. Per ovviare a certe situazioni il 500mm ha un dispositivo di stabilizzazione indicato col termine SPORT perchè i fotografi sportivi se non stanno nella fossa di uno stadio con la fotocamera sul monopiede, nella maggior parte dei casi lavorano a mano libera e l'opzione Sport serve appunto a "livellare" il passo e il movimento (spesso improvviso) del fotografo stesso. Suppongo sia così, perchè non so se avevi attivato quella funzione. Nel caso, invece, l'avessi attivata... beh sarebbe un problema
  6. Ottima la scelta: The Koln Concert, un capolavoro assoluto. Fuori discussione la qualità della registrazione ECM. E con quall'impiantino ci va alla grande
  7. Enrico Floris

    TENMila

    Congratulazioni
  8. ... e a me non ci pensi? Con i parastinchi di CR7 mai più sgrattoni
  9. Scattare foto, talvolta, può rivelarsi una pratica pericolosa per l'attrezzatura e per la nostra incolumità. Devo confessare che nel "cercare" queste situazioni mi considero un vero maestro, purtroppo. Un po' imprudente per abitudine; mi muovo da solo soprattutto al mare, in mezzo agli scogli, arrampicandomi anche per pochi metri, scordando spesso di avere 60 anni, ginocchia e schiena scassate. Mi capita ogni tanto di farmi male; niente di grave ma sicuramente di doloroso. Ieri è capitato ancora. Ho perso l'equilibrio in mezzo agli scogli e cadendo pesantemente mi sono procurato uno sgrattone di venti centimetri su uno stinco. Un dolore boia. Avevo in mano la mia 7100 col 17-50. Una botta pazzesca e un suono sinistro: almeno una decina di secondi di maledizioni e poi la preoccupazione per la mia fotocamera ha preso il sopravvento. La botta è stata veramente tremenda e ha lasciato il segno, ma.... (miracolo, non credo proprio) la 7100 non ha piegato il pelo. Una compagna di viaggio veramente tosta: se io non ho paura neanche lei ne ha. Grazie Nikon Evito di postare la foto del mio stinco. Non sono così bastardo.
  10. Interessante. Non si comporta esattamente come uno street photographer. Normalmente chi pratica questo genere racconta situazioni e persone, scatenando le reazioni emotive più disparate; nel caso di Moriyama abbiamo un fotografo che pare meno interessato a questo aspetto del suo lavoro. Piuttosto sembra raccontare se stesso attraverso le proprie immagini: grigi confusi, un'oscurità riercata che ci costringe a decifrare più che ad ammirare. Anche la composizione, nella quale risalta la formazione "grafica", ha un suo preciso significato. Non disturba per niente. Lo definirei cerebrale ma stimolante. Interessante sicuramente. Mi piace.
  11. Se si tratta di materiale da collezione, postare qualche immagine sarebbe di sicuro aiuto per poter formulare qualche suggerimento.
  12. .... che freddo. Ma che bella storia e che splendide immagini. E poi a me le volpi piacciono tantissimo, un po' meno quando mi attraversano la strada di notte (non ne ho mai investita una ma ogni volta mi prendo un coccolone).
  13. Grazie a tutti. Ottima la partecipazione e veramente belle tutte le immagini. Pare che questa serie di contest stia avendo un discreto successo, l'idea è piaciuta a molti ma più si va avanti e più è difficile trovare nuovi argomenti. Se siete d'accordo proporrei una pausa natalizia, intanto perchè avrei un buon margine per pensare a una nuova sfida e poi, naturalmente, perchè in questo periodo gli impegni sono tanti e _ personalmente _ trovo veramente difficile riuscire a ritagliarmi uno spazio di tempo per produrre nuove immagini. Diciamo che si potrebbe ripartire il 2 gennaio 2019, che ne dite?
  14. Enfasi? Non scherziamo. Per Nikon e per tutti i nikonisti è un cambio di rotta epocale e il simbolo di questo cambiamento è proprio la baionetta Z. E sappiamo che sarà proprio Nikon, nel momento più opportuno, a cancellare definitivamente la reflex. Personalmente considero le Z un buon assaggio di ciò che arriverà (e onestamente la Z6 mi piace molto così com'è), ma credo di averlo già scritto. Parlare di questo cambiamento con la giusta enfasi e con un minimo di ottimistico entusiasmo è il minimo, senza mai chiudere la porta a delle giuste e oneste critiche (ma in questa comunità di nikonisti nessuno si è mai risparmiato sotto questo profilo, e giustamente). Va bene così Mauro.
  15. Certo il mercato di questo tipo di accessori è molto vario. Ce n'è per tutti i gusti. Alcuni fabbricanti seguono una loro filosofia diversa da altri, con la possibilità di applicare alla staffa ulteriori accessori; nella maggior parte dei casi (comprese le 3 Legged che entreranno in commercio a breve) sono assolutamente semplici. Partendo dal principio che questo accessorio è indirizzato principalmente a chi fa paesaggio e a chi lavora in studio, nel caso sia dotato di una base più alta potrebbe tornare utile per bilanciare anche a chi utilizza obiettivi lunghi e pesanti. Per quanto riguarda i prezzi le differenze sono inevitabili e anche in questo caso esistono Cina e CINA. Alluminio pressofuso non è sicuramente la stessa cosa di alluminio fresato da un'unica billetta estrusa. Né in termini di resistenza né di durata.
  16. Segnalo anche la Small Rig. Che per 43 euro garantisce anche la "presa" per il mignolino ed è abbastanza alta da proteggere lo schermo. https://www.smallrig.com/smallrig-l-bracket-for-nikon-z6-and-nikon-z7-camera-2258.html
  17. A me mi trovano sempre, anche se la via dove abito non viene riconosciuta dai satellitari e neanche da google maps. Ma ormai i corrieri mi conoscono tutti e hanno anche il mio numero di cellulare per cui quando devono consegnare un pacco mi chiamano per sapere se sono in casa. Ma Mauro, non so se hai memoria, ma oggi _ grazie alla crescita esponenziale dell'e-commerce _ è un sogno. Fino a 8-10 anni fa era un vero e proprio delirio sia che dovessi ricevere o spedire. Comunque credo dipenda dalla gestione delle filiali.
  18. Sono d'accordo D500 e 500 PF sono un'accoppiata pazzesca. Le foto che hai pubblicato rendono perfettamente l'idea. Bravo.
  19. .... che fregatura, purtroppo la folla non la si può eliminare in pp
  20. Enrico Floris

    Il presepe

    Una delle mie solite passeggiate con fotocamera. Stavolta ad Alghero, un giro per il centro storico già addobbato di luminarie in attesa del Natale. Nei pressi di Lo Quarter un'indicazione richiama la mia attenzione: Presepe contemplativo sonoro in movimento. Sono curioso abbastanza da seguire la freccia ed entrando nel salone trovo qualcosa che non avevo mai visto: un immenso presepe con statuine animate (animali compresi) e controllate, evidentemente, con sequenze di comandi in loop da un computer remoto. Straordinaria l'ambientazione con un impianto luci led, anch'esso controllato dal computer, che riproduce tutte le condizioni di luce delle 24 ore, dall'aurora al tramonto, per non parlare dei suoni, ahimè non riproducibili su file fotografico. Ho pensato subito che fosse una buona idea per un blog natalizio, senza valutare le prevedibili difficoltà. Experience: perchè non mi era mai capitato di fotografare in semioscurità con luci artificiali così complesse che variavano colore, intensità e producevano dominanti diverse. Non ho voluto rinunciare alle atmosfere e non mi sarei mai sognato di usare il flash appiattendo tutta quella profondità. Per cui ho impostato la fotocamera su WB auto (con l'intenzione di eliminare qualche dominante in pp, salvaguardando le atmosfere), ISO 1600 (non ho osato andare oltre) e tempi di esposizione che variavano fra 1/50 e 1/20 a TA. La considero una scelta estrema e guardando le foto ve ne renderete conto anche voi: ho utilizzato la fotocamera come fosse una steadicam, inserendola nel paesaggio senza, ovviamente, guardare nel mirino e ho scattato cercando di tenere la fotocamera ben ferma e possibilmente orizzontale, a distanze minime di maf. La linea di fuoco, sottilissima, qualche volta mi ha lasciato i soggetti fuori fuoco, ciononostante rende bene l'idea della profondità di tutta la struttura paesaggio. Sinceramente: avrei voluto la Z6 per poter selezionare il punto di fuoco sullo schermo touch e poter spingere gli iso a 6400 senza colpo ferire... questo non è proprio il terreno della D7100. Non so se le immagini saranno di vostro gradimento, ma ciò che mi interessa è sapere cosa pensate della strategia di ripresa (ribadisco, assolutamente improvvisata). Non preoccupatevi se mancano i protagonisti (il Bambin Gesù, Maria, Giuseppe, l'asino e il bue), sono certo che verranno aggiunti al momento giusto. Buona visione e grazie per qualunque consiglio. Pezzo consigliato: ovviamente Let it snow (Frank Sinatra)
  21. E' una lente molto interessante, sono veramente curioso di vedere come funziona. Certamente, in questo primo step della roadmap, l'obiettivo più inatteso ma quello che sicuramente suscita maggiore curiosità. Sì, magari 14-30 è strano, ma genera attenzione
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