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Massimo Vignoli

Nikonlander Veterano
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Tutti i contenuti di Massimo Vignoli

  1. Non vorrei sembrare cinico, ma certe discussioni da ML vs Reflex mi sembrano molto come quelle da Nikon vs Canon o Genoa vs Sampdoria... beh, sono genovese ;-). Per me nikon dovrà passare a fare mirrorless per un semplice motivo di riduzione di costo di produzione legato alla riduzione di complessità meccanica. È solo questione di tempo e non solo perché ormai lo hanno dichiarato ma perché non potrebbero proporre niente di meglio dopo D5 e D850 che possa avere ancora un mercato adeguato, considerato sia la saturazione dello stesso sia il più ampio margine di profitto che la costruzione mirrorless garantisce al produttore. Nel farlo dovrà essere rapida, per questo non uscirà una macchina con obiettivi specifici: impiegherebbero un tempo troppo lungo a ricostruire il corredo. Nel farlo dovrà proteggersi, per questo non uscirà una macchina con obiettivi specifici: se devo cambiarli tutti perché ricomprare ancora Nikon - io probabilmente lo farei lo stesso ma quanti invece cambierebbero marchio? A questo punto due solo opzioni: adattatore o bocchettone inalterato. Per me è la seconda, vedo il cambio bocchettone e l'adattatore per il transitorio come una eventualità solo se Nikon ha capito che il bocchettone F è troppo piccolo e vuole, con questa manovra, risolvere anche questo problema. Sul sensore, FX tutta la vita. Ovviamente ho votato di conseguenza.
  2. Bravo Valerio, bella serie. Condivido, le poiane sono rapaci bellissimi!
  3. Nel 2016, per il decennale, Nikonland organizzò un evento allo Spazio Blu con in agenda, tra gli altri appuntamenti, l'esposizione di stampe dei Nikonlanders. Come atteso, il livello fu altissimo e furono mostrate e commentate immagini straordinarie, alcune delle quali mi colpirono in modo particolare non solo per la qualità intrinseca di fotografia e stampa ma anche perché mi fecero venire voglia di sperimentare sullo stesso soggetto. Questo argomento del mio blog è così dedicato al mio primo tentativo di fotografare di notte, in luce disponibile. Per farlo ho scelto la stessa location che Roberto Lauretta scelse per l'immagine che ci mostrò allora: Venezia. L'occasione un paio di giorni di vacanza con la famiglia in questa città così presa d'assalto dai turisti, ma che durante la notte ritrova una calma sorprendente e consente, soprattutto al mattino molto presto - alle 5 ero già in piazza San Marco, di sperimentare quella solitudine che durante il giorno non credo sia più possibile incontrare là. Una solitudine quasi innaturale, al punto di preferire, nella successiva selezione, diverse immagini scattate la sera prima in situazioni con alcune figure umane, che percepisco come fantasmi che si aggirano tra i numerosi secondi delle mie esposizioni. Inoltre, almeno dove ho girato io, molte stradine interessanti di giorno la notte sono solo lunghe file di saracinesche chiuse. Tecnicamente, non è stato difficile - due soli i "trucchi" imparati documentandomi in rete prima di partire: esporre per le luci e chiudere molto il diaframma - f16 - per avere le "stelline" ed evitare alle luci puntiformi dei lampioni di "sbombare"; usare ISO base per disporre della massima gamma dinamica. Ovviamente treppiede indispensabile, il tempo più breve che ho usato è stato 2".... ma molto più frequentemente 30"! Da un altro evento Nikonland - ritratto in studio sulle tracce di Peter Lindbergh - il terzo "trucco": impostare la macchina fotografica direttamente in bianco e nero per capire subito se e cosa funziona. Ma qui non ho aggiunto grana, non mi sembrava funzionare. Tutte le immagini con D810 e 16-35/4, commenti di tutti i generi più che benvenuti.
  4. Veramente molto belle, hai fatto un ottimo lavoro!
  5. Silvio, ti interessa un sigma 180 3.5 (l'EX, quello vecchio) in prestito? Comprato usato, è esteticamente molto vissuto ma otticamente perfetto, io l'ho usato pochissimo. Sottolineo in prestito! Ciao M
  6. Beh, ovvio che intendo definitiva per me! Ma tieni conto che ho usato i tele solo su gimbal per 10 anni - 3 diverse, di cui la Wimberley - ed è da febbraio che la uniqball le ha ”archiviate”. Mentre la testa a sfera - anche qui una soluzione decisamente non economica - sopravvive giusto perché più leggera ed un filo più precisa, ma solo per ottiche fino al 70-200.
  7. Io, invece, credo di aver trovato la soluzione definitiva nella Uniqball 45 XC. Ho aspettato di avere un periodo d’uso abbastanza ampio per raccontarne qui, cosa che conto di fare questo fine settimana (o in caso di imprevisti nelle vacanze di Natale).
  8. Vero, Mauro. Commercialmente si stanno suicidando. Ed io la D850 non l'ho ancora comprata perché non ne sento il bisogno: La mia relazione con la D5 va così bene che la D810 sta facendo le ragnatele. Beh, domattina volo in Lapponia e mi faccio accompagnare da entrambe.... solo che spero di fare 4000 immagini con la D5 e 200 con la D810 e avere la D850 credo che non cambierebbe le proporzioni . Sul fatturato Nikon ho contribuito, eccome.... negli ultimi 14 mesi ho comprato D5 e 70-200FL, per cui credo di essere un cliente sopra la media. Solo che penso che il livello raggiunto sia ormai tale da rendere non più necessario l'inseguimento dell'ultimo modello di fotocamera o obiettivo. Ma a me nikon non è assolutamente antipatica, anzi mi fa un po' pena. Perché ha sbagliato un casino di mosse negli ultimi anni, e sembra non capire la direzione da prendere. Come la vorrei io? un produttore senza compromessi, che realizza solo oggetti ottimi e che li vende ad un prezzo adeguato. Perché alla fine serve poco, se è buono. Mi ritrovo, a metà. A me che nikon produca cineserie non importa. Mi importa che non produca più il meglio del meglio. Già, hanno cantato di brutto. Ma ora lo sanno. Perché non pubblicano una roadmap dei loro prodotti? perché non mi dicono quando produrranno il 16-35 che aspetto? o a Silvio il suo 200 macro? così fanno altro che perdere fatturato. io lo chiamo suicidio commerciale.
  9. Mah, io sono di poche pretese. A me personalmente manca solo un aggiornamento del 16-35, fatto come il 70-200FLE. Come ottica stuzzicante metterei un 500/4, fatto come il 300/4PF (ma non lo faranno di sicuro, troppo impatto sulla vendita del 500/4 standard). Capisco Silvio per il macro. E gli altri per le ottiche luminose da ritratto, ma mi ritrovo con con una frase letta qui “col 70-200FLE chi ha più bisogno dei fissi”? Mentre sull’uscita di ottiche specifiche per le mirrorless future-potenziali scrissi parecchio tempo fa: non le faranno per ovvi impatti industriali.
  10. Come Valerio: il morsetto a vite è molto versatile, da preferire agli altri (ho usato entrambi, di 4 marche diverse). Io al tuo posto prenderei il manfrotto, che l’unico vero attacco custom è quello tra testa e clamp. ciao m
  11. Massimo Vignoli

    Yashica

    Ragazzi, ma vi rendete conto che quelli che l'hanno proposta sono assolutamente geniali? Non hanno nessun obbligo di realizzare niente ma 1.286 milioni in tasca con il quale giocare. Avercene idee così!!!
  12. Mah, pur odiando la politica "ad abbonamento" a me il nuovo LR piace: molto più veloce del precedente. E sinceramente non trovo tutti questi problemi di qualità del file convertito. Ad inizio anno feci una approfondita comparazione dei risultati tra LR e DxO che amici mi avevano consigliato, finendo per confermare LR. C'è qualcuna che la fa tra LR e CO11?
  13. Mah, più che il costo - osceno - a me quello che frena è la vagonata di roba che occorre imparare ad usare e poi tirarsi dietro. Per non parlare della difficoltà nel trovare i posti dove fotografare! Per questo io trovo veramente tosti quelli come te che riescono a fare queste cose, Bravo Valerio!
  14. Che bello il ritratto ambientato! Mauro, le tue immagini in BN per strada sono veramente incantevoli. E' proprio questo il genere di fotografie "umane" che che vorrei fare (beh, anche giocando sul genere Lindberg in studio mi ero molto molto divertito). Dario, bellissima la tua mostra "donna: la quinta luce". Alcune domande: * Le foto ambientate sono fatte col 35? * Cos'è lo stile "parigino"?
  15. Visto che l'aquila ambientata è piaciuta (https://www.nikonland.it/index.php?/blogs/entry/143-le-regine-delle-alpi-aquile-al-pngp/), condivido con voi alcune immagini fatte tra gennaio e febbraio 2017 nella in Lapponia finlandese. Un bel viaggio, in compagnia del mio amico Nico che mi ha chiamato per condividere questa esperienza e che ringrazio. Rispetto alle immagini sull'altro post, e a quello che si può fare "normalmente" da noi, sulle alpi, è un genere di fotografie del tutto diverso, sono immagini dominate dal soggetto, che è vicino, nella sua fierezza ed imponenza. I motivi sono diversi, non ultimo che il divieto di alimentare gli animali selvatici, qui nei nostri parchi, rende impossibile lo sviluppo in alcuni individui di quel poco di abitudine che serve ad averli con una certa sistematicità a distanze adeguate. Divieto non aggirabile, non solo per il dovuto rispetto delle regole ma anche perché le carni delle quali ci cibiamo sono così piene di antibiotici da risultare molto dannose per loro. E non tutti, qui, disporrebbero di volpi o lepri da usare a questo scopo. Ma non pensate che sia facile: sono animali liberi, che hanno una vista acutissima e restano comunque così timidi che basta "inseguirli" muovendo rapidamente il teleobiettivo con il paraluce che sporge dal capanno per spaventarli, facendoli volare via per tutto il giorno. Stesso discorso per il rumore dell'otturatore: scatto silenzioso e niente raffiche! Per questo, nei diversi giorni passati in capanno - si entra prima dell'alba e si esce dopo il tramonto - non ho potuto fotografare nessun volo. E mai ho avuto più di un individuo in zona, per cui nessuna interazione. Beh, tra 10 giorni parto e torno su.... dita incrociate e chissà che questa volta non sia più fortunato. Secondo il mio amico Eero, l'uomo dei boschi lapponi che mi aiuterà nell'impresa, dicembre è la stagione migliore per vedere molte aquile! Speriamo che sia vero anche quest'anno.... Tutte con D5 e 500/4 AFS VR, liscio escluso la seconda che è con il TC14. Nessun crop, nemmeno nella penultima... si vede che qualche credito con la fortuna lo avevo accumulato per non tagliare nessuna piuma! Massimo 27/11/2017
  16. mah, diversi amici passati da D3 a D3s sono rimasti entusiasti; da D4 a D4s i soliti bene informati hanno detto che l'autofocus è migliorato parecchio; per me da D5 a D5s miglioreranno la gamma dinamica agli iso inferiori a 800. Ma non è una priorità, per cui secondo me rallenteranno sui tempi. Varrà la spesa? probabilmente no.
  17. Più tardi le carico, anche se non sono propriamente foto da forum. Sono immagini molto ambientate ed i jpg piccolini le penalizzano di brutto.... l'idea è di stamparle grandi! No, mi spiace ma così sul web non mi va di dare indicazioni precise. Troppe brutte esperienze! Ma non è una zona segreta: ci si arriva col sentiero! Ti basta cercare una guida escursionistica e girare: le aquile al PNGP si vedono abbastanza spesso.... Grazie a tutti per i commenti!
  18. Grazie Silvio, Joel Sartore è veramente un MITO. Su Sky on demand ci sono 3 episodi sul "make of" di Photo Ark, molto interessanti.
  19. In autunno cerco di ricavarmi lo spazio, tra i vari impegni, per andare in montagna il più possibile. Perché sono innamorato di questa stagione di mezzo, in particolare quando il cielo si riempie di nebbie e nuvoloni e ci sono le prime nevicate. È un fatto: io non sono un tipo da cieli azzurri! L' altro ieri le previsioni del tempo erano proprio quelle giuste, dopo un periodo secco - troppo - finalmente una perturbazione con neve di sabato. Così, venerdì sera preparavo lo zaino con un sorrisone.... beh, la schiena e le ginocchia non erano così felici - si sa, diventar vecchi è così - perché tra attrezzatura fotografica, binocolo, acqua e cibo, abbigliamento per quelle temperature e per la neve, ramponi - in montagna a novembre poca neve di solito vuol dire tanto ghiaccio - e bastoncini c'era poco da sorridere. Ma è sempre la solita storia: No pain no gain! così quando la sveglia alle 4:45 mi ha strappato al letto caldo ed al sonno di pietra procuratomi dalla settimana lavorativa non ho fatto una piega, mi sono preparato in fretta, una banana per i polpacci ed un robusto caffè a cacciar via il sonno e via..... alle 7:30, dopo un'altro caffè ed una brioche al cioccolato, iniziavo a camminare, il Parco Nazionale del Gran Paradiso non è proprio dietro l'angolo! Così come la location in quota che voglio raggiungere: a passo molto molto veloce, considerati zaino e condizioni del sentiero, ho impiegato 1h e 10' a salire i 620mt di dislivello che la separano dal parcheggio. Non male vecchio: il cartello indicava 1h e 50'! Le previsioni del tempo sono risultate perfette: neve, nebbia e nuvoloni bassi tutta la mattina. Mattina passata a fotografare camosci nell'ambientazione che speravo, ma questa è un'altra storia per il blog. Perché verso metà giornata si è alzato un po di vento ed i nuvoloni hanno iniziato ad aprirsi. Allora ho iniziato a guardare in cielo per vedere se una giornata così perfetta si poteva ancora migliorare. Cosa che è stata perché poco dopo le 15 la vedo, vicino il versante opposto della valle poco più in basso di me. Sta prendendo quota alternando momenti in cui batte le ali con ampi cerchi, alla ricerca di impossibili - vista la giornata - venti ascensionali, che però lei è capace a trovare e che rapidamente la portano su. Sono pochi istanti, come confermerà il timestamp della macchina fotografica sui file: dalle 15:14:06 alle 15:14:41 - giusto 35 secondi. Ma mentre sei li, la vedi, la cerchi nel mirino, speri che passi vicino e che vada proprio la dove c'è quello sfondo così interessante.... vi assicuro che sembra un tempo molto molto più lungo. Come quello in cui verifichi che la messa a fuoco non ti ha tradito, perché sei passato dal punto singolo ai gruppi, che l'istogramma va bene anche se l'esposizione l'hai compensata "a occhio" - togliendo il +0.7 che serviva per i camosci nella neve e passando a "zero", cioè matrix liscio - e che il tempo di scatto era abbastanza rapido da evitare che uscisse mossa. Cioè che quelle tre girate alle rotelle erano, "largo circa", quanto ci voleva. Il resto lo fa quella che, credo, debba essere considerata l'impostazione "standard" della macchina fotografica per ogni fotografo naturalista: Manuale con auto ISO. Bene, queste le foto: Tutte con D5 e 80-400 AFS VR. Focale 400mm diaframma 5.6, tempo 1/1250. ISO da 100 a 500. Massimo 26/11/2017
  20. Allo stesso tempo vale la riflessione di Joel Sartore ed il suo progetto Photo Ark di fotografare BENE gli animali per fare vedere al mondo cosa ci stiamo perdendo.
  21. Purtroppo i tempi dell’evoluzione sono troppo lenti e quelle teste di cane, finiti i corni grossi, caccerebbero anche il corno più piccolo del mondo.
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