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Max Aquila

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  1. ormai noi fotografi viaggiamo in aereo con i vestiti che abbiamo addosso e l'attrezzatura foto come bagaglio da cabine (sempre overload, naturalmente) il resto dei vestiti si compra a destinazione e si abbandona prima della ripartenza...
  2. Eh lo so, ma qui parliamo di safari e gippone...mica odonati...
  3. Poi, se la necessità di utilizzo continuato, imbracciando un telezoom, superi i limiti della resistenza fisica, esistono anche i supporti da petto, su cui scaricano buona parte della tensione. Non so se indicati nella fattispecie, anche per aiutare il VR (peraltro ormai perfetto) dell'obiettivo o della fotocamera
  4. Sembra un girone infernale dantesco: con un bagno gigantesco ma dove mancano acqua, bidet e carta igienica.
  5. La destabilizzazione e la controinformazione giocano da sempre, specie in tempo di guerra, il loro ruolo per introdurre il Regime, oppure consolidarlo. I pennivendoli sono sempre al lavoro. Un mondo in cui tutto cambi perché ogni cosa rimanga come è... Finché dura
  6. Ho usato tutte le Nikon Z e in questo momento, per un lavoro, ho a disposizione oltre alle mie Z9 e Z50 anche Zfc, Z30, Z5 ed una D7500, che ho quasi repulsione a toccare: attenzione, non rinnego il passato, ma il senso della mia espressione sta nel fatto che mi sento ormai a mio agio solo con le mirrorless, qualunque sia la categoria di appartenenza. Per esempio, credo di essere l unico essere umano ad avere a disposizione una Z5 per la quarta o quinta volta dalla sua presentazione. Non potrei tornare indietro se non per amarcord... Come avviene spesso, maneggiando una delle mie tante DSLR ... Ci abituiamo così facilmente al vizio...
  7. Assolutamente si: il senso con questi soggetti così curiosi tanto quanto lontani dal nostro essere, ma ciononostante interessanti per le posture e la netta sensazione che siano loro a voler scegliere se posare o meno, rappresenta una facile sfida rispetto altre creature, meno gestibili con mezzi semplici come quelli utilizzati. Ho provato a cambiare scena restando sullo stesso oggetto, lo stecco, sfruttando la/le libellule che, rispettando le distanze, mi si sono concesse. Unico limite, la resistenza fisica (mia), avevo dimenticato il cappellino a casa e..udite udite..il trigger, (dopo tutte le discussioni di questi giorni) per cui (mi leggi, Franc_esco ?) ho dovuto lasciare in borsa il Godox AD100pro, rivalutando la latitudine di posa spettacolare della Z9 e la sua tenuta al rumore con ISO fino a 1100... Fotografia è divertimento...
  8. Perché? Non mi lascio sfuggire questa occasione in cui un nikonlander si espone in questo modo... Sono mesi da deserto dei Tartari...
  9. non osavo pensare di aver nemmeno individuato la specie, che però mi avevi già descritto in altri contesti. Ma che avessi scambiato maschi e femmine, quello ancora è un dilemma... Corrette le macchioline che mi erano sfuggite: in realtà era una goccia di sudore cascata sull'obiettivo
  10. Grazie. Entro gli 800, 1000 anche nei controluce più chiusi, risolti on camera. Poi su LR ho gestito meglio luci e ombre.
  11. L'ideale oggi sarebbe a mio vedere una Z7ii usata (trovandola) con la quale poter shiftare in DX quando anche i 400mm del 100-400 non siano sufficienti. Senza costrizioni da tc, inconcepibili con quello zoom
  12. Rinunciando all'accrocchio da sniper poi...
  13. Evoluzione di un posatoio: protagoniste, un paio di Crocothemis curiose. Nikon Z9 con Z MC105/2,8 Protagonisti, la luce disponibile ed il fotografo che le gira intorno così come le modelle dispettose SunDance Festival Max Aquila photo (C) per Nikonland 2022
  14. Non so Claudio: mi sembra che con te si cammini sul filo del rasoio: io ho fatto una battuta rispetto il consiglio di Mauro di stare a casa a fare automodelli e sfottevo lui. Me lo posso permettere, tranquillo. Invece io sono andato a scattare foto alle 17 all' Orto botanico, sto tornando adesso e devo aver perso in sudore almeno due chili: cosa che a me fa bene. Stai sereno: sei tra amici: non si paga !
  15. invece che andare a svasso: lo sappiamo...! (o a lavorare a maglia)
  16. In poche parole: l'obiettivo deve essere quello più adatto al genere praticato e, in condizioni di emergenza, con un sensore come quello dela Z9, si può pensare di passare da FX a DX. Se il fatto diventi sistematico, meglio pensare a cambiare focale. Oggi Nikon mette a disposizione su Z tutti i vecchi tele F mount, tramite il portentoso (per l'assenza di perdita di caratteristiche) FTZ II ed inoltre obiettivi come l' 800/6.3 che costa una cifra molto abbordabile rispetto quella dei parenti F-mount Oppure, piuttosto che non leggere di queste palestre mentali, meglio cambiare genere e dedicarsi a quelli consoni alle focali possedute. Sarà pur sempre fotografia, se condotta con passione e competenza
  17. Verissimo e piacerebbe anche a me provare l ebbrezza del capanno. La mia affermazione significava solo che rispetto a certe foto che sembrano davvero realizzate in campo aperto ed in un incontro casuale con l'animale, preferisco non sapere se sia stato attirato o meno. Un plauso all'onestà intellettuale di chi dichiari la realtà delle cose
  18. Se uno abbia un esigenza del genere fa prima a convertire il raw in jpg on camera e poi spedirlo. Magari già ritoccato dall'apposito menù
  19. A me invece è cascata molta della poesia che mi ingeneravano gli scatti immaginati come wildlife. Alle volte meglio non sapere
  20. Se i consigli fossero diretti a me, sappi che mai nella vita mi sognerei di spedire in wifi un raw ad uno smartphone. Parlo esclusivamente di transito di jpg nativi
  21. No, io lo uso molto spesso, da cui le specificazioni notate. Per esempio, la D500 ha la peggiore interazione con Snapbridge. Zfc e Z9 le migliori
  22. Sembra proprio progettato e non solo adattato alle dimensioni del bocchettone Z. Strana la focale ibrida in fx tra un 28 ed un 35mm, francamente l'unico ostacolo mentale. Bella la resa e perfetta la simbiosi dimensionale con la piccoletta Zfc. Chissà cosa ne pensano a Tokyo
  23. Snapbridge in realtà sarebbe anche un remote control abbastanza completo per ogni ML Nikon (e anche alcune reflex), gestibile dallo smartphone. Purtroppo (parlo sempre in ambiente Android) continua a tentare di collegarsi ad ogni rete wi-fi presente in zona, specie se quella prioritaria per lo smartphone. E non parliamo di quando si riceva una chiamata o anche un whatsapp e salta la connessione. (Android) La soluzione a cui penso da tempo, sarebbe quella di dedicare a Snapbridge uno smartphone con una scheda che non riceva ne chiamate ne messaggi, ma garantisca il wi-fi Prima o poi lo faccio questo test
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