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Silvio Renesto

Nikonlander Veterano
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Tutti i contenuti di Silvio Renesto

  1. Roby, non c'è niente da fare, sei sempre un passo avanti!
  2. Sabato mattina ero al Castello Sforzesco di Milano con altre mire fotografiche (feline), non sapendo che nel pomeriggio ci sarebbe stato un trofeo di auto d'epoca costruite prima del 1970. Però già al mattino stavano mettendo in mostra delle auto d'epoca dei pompieri e così davanti a delle belle macchinine (o macchinone) rosse fiammanti, non ho resistito. Peccato che la giornata grigia, ma proprio grigia, non abbia messo in risalto la livrea. Pazienza, cominciamo con la star. Isotta Fraschini 8A Che splendore di auto. Circolano molte storie e leggende su questa elegante vettura, che vantava un motore a 8 cilindri in linea dalla cilindrata di 7370 cc. e potenza di 115 HP . L'acquisto fu autorizzato dal prefetto di Milano, allo scopo di avere un mezzo per arrivare velocemente sulla zona dei sinistri. La ditta Schieppati (la stessa che anni fa preparava i fuoristrada?) nel 1939 adattò la carrozzeria e gli equipaggiamenti e la ditta Bergomi installò la pompa, creando un gioiello che rimase operativo dal 1940 fino all'inizio degli anni '50. Particolare della pompa a pistoni. C'era anche il Fiat 508. E' entrato ancora rombante nella piazza d'armi del castello come non sentisse i suoi anni. Ed eccolo qui, anziano ma orgoglioso, al fianco della Isotta. Con tutti i suoi manicotti. E gli ottoni scintillanti. Timido, un furgoncino UAZ stava in un cantuccio a distanza, come se si sentisse a disagio, poverino. Forza piccolo russo, a me i furgoncini stanno simpatici! Dedicato a tutti quelli che amano le auto d'epoca!
  3. Come Massimo, bel racconto, e fotografie interessanti e vive, anche uan belal varietà tra il divertente e lo scatto d'atmosfera. Complimenti.
  4. Hmm. La cosa che più gli somiglia è la larva di un sirfide. Per sicurezza, senza dover andare al Museo, puoi mettere la foto su Naturamediterraneo.com e chiederne l'identificazione, di solito sono molto gentili.
  5. Grazie mille del commento e delle osservazioni: sono d'accordo, penso anch'io che la seconda sia la migliore. Per la terza avrei voluto uno spazio più ampio, ma c'erano dei cartelli. Insisterò perchè lo street mi piace. PS: "esperti" era in senso scherzoso, intendo quelli a cui piace questo genere .
  6. Parafrasando una vecchia canzone. Ritorno al quartiere Tre Torri: Critiche e commenti ben graditi, da tutti e soprattutto dagli esperti appassionati del genere .
  7. Ho tirato in lungo fino ad ora perchè il gatto non era ammesso il 13 ho un figlio da portare all'aeroporto e non sapevo l'orario. Adesso che lo so, se c'è ancora posto verrei la mattina.
  8. Ci sono dei programmi che generano Haiku automaticamente, inserendo alcune parole chiave.
  9. Stavolta ci sono anch'io: Lago di Garlate (LC).
  10. Vero che è una soddisfazione coglierle al volo?
  11. Una larva senz'altro. Aguzzando un po' gli occhi si vedono le tre paia di zampe vere e i parapodi (le zampe false del bruco che spariscono nell'insetto adulto) . Di che cosa devi lasciarmi un po' di tempo. Oppure se qualcuno lo sa, lo scriva.
  12. Ma per tutte le location ci si deve iscrivere di nuovo?
  13. Valerio ti percepisco davvero un po' giù di morale... Hai comunque ragione ma... il pubblico a cui vuole rivolgersi Alessandro (i giovani in età di scuola media ad esempio) non è detto che sappia nemmeno cos'è un airone, il suo target è quello per ora. State discutendo su piani differenti. Rivolgersi ai più giovani è un primo passo, cercare di diminuire l'ignoranza di base è il primo obiettivo del divulgatore e come hai scritto sopra, ce n'è un gran bisogno. Una ragazzina di scuola media ha raccontato che sua madre non gli dava il latte perchè sulla confezione c'era scritto che era "vaccino" . Capisci da dove si parte?
  14. Certo, dev'essere una passione, anche io la faccio per passione. Alessandro sta studiando per diventare divulgatore di professione il suo obiettivo dovrebbe essere proprio far capire quanto hai scritto ed ho riportato sopra, a partire dai più giovani. Mi viene in mente il tuo tasso roadkill, una foto che colpisce. Scambiarsi idee sui soggetti che veicolano informazioni potrebbe dare il via ad una discussione interessante anche per tutti gli altri.
  15. Valerio, quello che ti ha chiesto del Gipeto, si occupa anche lui di divulgazione, soprattutto della natura intorno al Sesia. Altri iscirtti al club di fotografia naturalistica si occupano di conservazione, penso che potresti avere dei feedback.
  16. Mi sa che hai ragione, gli albi erano di Martin Mystére, ma poi ci avranno messo quel che avevano a disposizione come figura.
  17. Grazie a tutti. Enrico, La copertina dell'album degli ELP è secondo me una delle migliori (e più sobrie) creazioni di Giger. Anche Alien è molto bello; altri suoi lavori invece li trovo un po' eccessivi. Roby... sei sempre più un mito. Da ragazzo oltre ai libri, mi bevevo tutti i programmi Tv con Kolosimo.
  18. E' vero, è così, non c'è altro da dire. Capisco e ti sono vicino.
  19. Al WOW Spazio Fumetto (viale Campania 12, Milano) si è appena conclusa la mostra Alieni! Gli extraterrestri tra cinema e fumetto. Da appassionato di cinema, di fumetti e di alieni, ho pensato che valesse la pena dargli un'occhiata. Ci sono andato armato della fida D500, del 17-70 e 150mm Sigma più flash. WOW Spaziofumetto. E' un piccolo museo, libreria/fumetteria e biblioteca insieme. Carino. L'ingresso alla biblioteca/fumetteria è gratuito per le mostre si paga un modico biglietto. La mostra era al piano superiore, non era grande, ma molto completa, di sicuro interesse per gli appassionati del settore e per i nostalgici come me. Ho chiesto se potevo fare foto e mi hanno detto di sì, ma senza flash. Poco male perchè era quasi tutto sotto vetro e il flash avrebbe riverberato quasi ovunque. Proprio a causa del vetro e della moltitudine di faretti che ci si specchiavano, ho potuto fare poche foto, molta postproduzione e, nonostante gli sforzi, molte foto sono così così, tuttavia voglio condividere questo piccolo viaggio nel fantastico con i vecchi e nuovi appassionati come me. In basso Margherita Hack sorride sorniona dalla copertina di un libro sulla possibilità che ci siano intelligenze extraterrestri. All'ingresso mi accolgono alcuni busti di alieni, opera di un gruppo di artisti specializzati denominato (giustamente) Area 51 Project, che in questo caso si sono ispirati ai vecchi film di fantascienza. C'era anche esperto che illustrava i temi principali della mostra a chi volesse ascoltarlo. La mostra era divisa in differenti settori, alcuni dedicati ai classici fumetti di fantascienza come Flash Gordon, Jeff Hawke ed i loro imitatori, altri con tavole di fumettisti moderni e d'epoca con spazi dedicati ad autori italiani. Non le ho fotografate perchè, riflessi a parte, non mi sembrava avesse senso, ho preferito documentare e, forse un pochino, interpretare altri aspetti delle sezioni principali. Non mancavano locandine di film degli anni '50, con i classici alieni un po' "gommosi" per i gusti di oggi, ma dal fascino senza tempo. Ecco le sezioni principali: Invasori. Marte e i Marziani. C'erto c'erano anche i Visitors, ma non si può cominciare che con La Guerra dei Mondi di H.G. Wells, geniale romanzo breve scritto nel 1897. Una gustosa riproduzione di un'illustrazione d'epoca, fa da contrappunto a locandine sulle diverse "guerre dei mondi" che sono seguite al cinema e nei fumetti. Dalla guerra dei mondi all'irriverente Mars Attacks del 1996, di Tim Burton, In cui cattivissimi marziani invadono la terra che sembra senza speranze finchè... andatelo a cercare se non l'avete visto, è troppo divertente e con un cast d'eccezione. Cosa che non sapevo, Mars Attacks deriva da una serie di trading cards, in pratica come le nostre figurine, ma che non si incollavano, si scambiavano e basta e sul retro riportavano o informazioni sull'illustrazione a fronte oppure, come nel caso di Mars Attacks, brani di quella che era una specie di storia a puntate. Uscite nel 1962, ebbero un successo enorme fra gli adolescenti per via dell'estrema violenza (per i tempi) e qualche allusione sessuale, entrambe vietate sui comics. Vennero presto proibite, ma rimasero per sempre nell'immaginario collettivo. Ci fu una riedizione negli anni '80 e poi il film. Alien! Film di culto del 1979, un capolavoro di altissima tensione, claustrofobico ed onirico, fu una pietra miliare del cinema di fantascienza non meno di 2001 Odissea nello spazio, e fu capostipite di una saga. L'alieno (meglio, lo Xenomorfo) fu realizzato sulla base di disegni di H. R. Giger, artista svizzero dalle opere perlomeno disturbanti. In mostra c'era un modellino della testa della creatura del primo film. E un modello originale in grandezza naturale in prestito dal Museo Giger, della creatura di un sequel. Notate le differenze nel muso. Siccome gli Xenomorfi in incubazione potevano acquisire DNA dal corpo dei loro ospiti questo ... ha la bocca sexy di Sigourney Weaver (il resto però non corrisponde tanto ). La saga di Alien si è trasformata in fumetti e videogiochi di successo, poi la sua strada si è incrociata con quella di Predator. B-movie del 1987 di scarso spessore ma di buon ritmo e trovate, reso delizioso dalla monolitica performance di Arnold Schwarzenegger, è diventato successivamente un cult, generando purtroppo dei sequel da indegni a pessimi, e dei videogiochi in cui gli Alien e i Predator si combattevano. Lo stesso "Predator" ebbe tale successo che da "cattivo" si è poi trasformato in antieroe. Ed eccolo in questo ottimo modellino, mentre lotta contro gli aborriti alieni (se qualcuno di voi ha in mente le illustrazioni di Frank Frazzetta, gli ricorderà qualcosa). Letteratura sugli alieni: PiKappa Chi ha più o meno la mia età avrà almeno sentito parlare di Peter Kolosimo.. Singolarissima figura di divulgatore di pseudo scienza, ebbe un successo enorme, scrisse tonnellate di libri che ebbero successo internazionale, inoltre diresse una rivista sul tema, PiKappa (che erano le sue iniziali) appunto. Da appena adolescente ho divorato i suoi libri più famosi (Non e' terrestre, Astronavi sulla Preistoria, Pianeta sconosciuto, per dirne alcuni) che hanno acceso sogni su preistorie fantastiche popolate di alieni o civiltà perdute. Di sicuro leggerlo ha contribuito ad appassionarmi alla Scienza anche se raccontava un bel po' di frottole. In questa bacheca il piccolo alieno sta dietro ad alcuni numeri di PiKappa, mentre la figurina nera sullo sfondo è Martin Mystére, personaggio di albi a fumetti che, ci racconta l'esperto, si sono ispirati spessissimo ai libri di Kolosimo. Miscellanea. Star Wars non poteva mancare, come non mancava Star Trek, e c'era pure qualcosa su Doctor Who, ma niente di che. C'era anche una mini locandina dedicata a Barbarella , un fumetto fantaerotico francese, e veniva proiettato, insieme ad altri, il trailer del film omonimo del 1968, interpretato da una giovanissima e (mamma mia quanto!) bellissima Jane Fonda, non per niente il regista era Roger Vadim. Solo il trailer, niente di fotografabile. E questi chi sarebbero ? Nientemeno che i Beatles, che in qualche giornale/rubrica si sostenne fossero in realtà degli alieni. Questo è orribile ma non ho resistito, quando mai rivedrò l'incrocio tra un ippogrifo ed un ...triceratopo? Gran finale: Karel Thole. Indimenticato illustratore delle copertine dei romanzi della collana Urania (Mondadori), non ha bisogno di presentazioni. Lo stile unico, leggermente ...lisergico, faceva sì che ogni volume di Urania fosse bello ancora prima di iniziare a leggerlo. Alcuni bozzetti: Questa illustrazione Per il romannzo Xeno: l'abominio che ci aspetta di D.F Jones (Urania 1981), storia che ha molti punti in comune con la sceneggiatura di Alien, Karel Thole realizza , pare senza essere a conoscenza del lavoro di Giger, una copertina in cui lo Xenomorfo di Jones somiglia molto al Facehugger di Giger (quello di Thole è un po' troppo ...astice, forse). E' tutto e come sempre spero di non avervi annoiato. Mi fermo a fare due chiacchiere con una vecchia conoscenza.
  20. Ph'nglui mglw'nafh Cthulhu R'lyeh wgah'nagl fhtagn! PS Coincidenza, oggi sono stato qui. Poi vi racconto (fotograficamente).
  21. La foto successiva a quella è l'ultima che abbiamo di Valerio. Da allora di lui non si è più saputo nulla.
  22. Interessante, questo farebbe presumere che se un obiettivo funziona con la D500, non dovrebbe avere problemi con le Nikon Z.
  23. Grazie, Roby, questo è molto più piccolo del tuo, solo che ha il tipico mantello del gatto europeo in versione grigia per cui... gli somiglia . E' un gatto di strada, colonia felina del Castello Sforzesco. La vita di questi gatti è più dura di quella dei gatti d'appartamento, e si vede dallo sguardo.
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