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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 02/02/2024 in tutte le aree

  1. Nikon Z9 ob. Nikon Z 400/2.8 S TC a 560mm, mano libera Qualche anno fa biasimavo con vigore l'abitudine ormai consolidata di utilizzare qualsiasi mezzo per scattare immagini ai selvatici; complice un'occasione di gruppo, con gli amici Massimo, Marco e Andrea mi sono ritrovato proprio nel luogo che 5 anni fa mi produsse brutti pensieri ed amare constatazioni (per i chi vuole approfondire, QUI i miei ragionamenti di allora). Questa volta ho bellamente ceduto alla lusinga fotografica, lasciandomi andare ad gioco che, in tutta onestà, è piuttosto divertente, ma che rimane un gioco (appunto). La questione si è articolata così: un'uscita fotografica flash in quel di Pont in Valsavarenche con l'intenzione di inquadrare il gipeto che qui è segnalato ed avvistato con una certa regolarità. Massimo, abituè della zona, mi ha convinto con poco sforzo, così ho infilato nello zaino il mio nuovissimo Nikon Z 400/2.8 S TC per la sua prima uscita montanara. Eccoci quindi di buon mattino al parcheggio di Pont pronti alla salita verso una fantomatica "paretina" un muro di granito su cui scivolano le correnti ascensionali. I veleggiatori come il gipeto sfruttano combinazioni di questo genere per attraversare le valli, battendo con poco sforzo centinaia di chilometri al giorno alla ricerca di qualche carcassa da "disossare". I miei soci sono preparatissimi, conosco Massimo da un diversi anni e so che non lascia nulla al caso. E' attentissimo ad ogni minimo particolare, dalla calza ai piedi al cappello in testa passando per tutto ciò che è utile per ottimizzare una ripresa fotografica. Io, con il mio corredo Decathlon in offerta fine serie, a paragone sono decisamente un "cazzone". In comune abbiamo le scarpe, su quelle non ho mai lesinato. La salita è abbastanza breve da non stancare troppo, ma lunga a sufficienza per sudare un po', anche perché, appena usciti dall'ombra delle montagne, il sole è bello caldo. E' tutto un togli e metti di strati di vestiti, salvo i ramponi che terrò ai piedi fino al ritorno a Pont; sono utili mi danno grip e sicurezza, ho fatto bene a comperarli la sera prima, alla Decathlon ovviamente. A mezza mattina raggiungiamo il punto di osservazione dove troviamo altri fotografi in attesa, Uno di questi si chiama Andrè ed è amico di Marco, l'appuntamento era programmato. Restiamo sulla balconata ad aspettare per diverse ore, sotto di noi la valle con la pista di fondo che pian piano si popola. Del gipeto avremo solo una breve apparizione, lontanissimo più in basso; ci sorprende invece un'aquila in volo radente di cui salvo qualche scatto solo dopo aver ripreso il controllo dell'autofocus della Nikon Z9. Gli stambecchi sono lontani, le montagne sono bellissime ed i camosci ci vengono a vedere. Le ore volano ed è già tempo di rientrare. Nikon Z9 ob. Nikon Z 24-70/4 S , mano libera Nikon Z9 ob. Nikon Z 24-70/4 S , mano libera Nikon Z9 ob. Nikon Z 24-70/4 S , mano libera Nikon Z9 ob. Nikon Z 400/2.8 S TC a 560mm, mano libera Nikon Z9 ob. Nikon Z 400/2.8 S TC a 560mm, mano libera Il massiccio dell'Herbetet. Nikon Z9 ob. Nikon Z 400/2.8 S TC, mano libera Cima della Tresenda. Nikon Z9 ob. Nikon Z 400/2.8 S TC a 560mm, mano libera Versanti del col del Nivolet. Nikon Z9 ob. Nikon Z 400/2.8 S TC a 560mm, mano libera Nikon Z9 ob. Nikon Z 24-70/4 S , mano libera Nikon Z9 ob. Nikon Z 400/2.8 S TC, mano libera Nikon Z9 ob. Nikon Z 400/2.8 S TC a 560mm, mano libera Nikon Z9 ob. Nikon Z 400/2.8 S TC a 560mm, mano libera Nikon Z9 in DX ob. Nikon Z 400/2.8 S TC, mano libera Ridiscesi al parcheggio, mentre carichiamo gli zaini in auto, percepiamo del trambusto intorno al rifugio di Pont. I miei compagni sanno di che si tratta, io intuisco che, come 5 anni fa, un visitatore sta attirando l'attenzione dei fotografi: la volpe di Pont è scesa al ristorante. E così è infatti, dietro al locale tra i bidoni della spazzatura, un discreto gruppo di fotografi sta puntando i tele verso uno splendido piccolo cane rosso. Con la scusa di aver con me il nuovo Nikon 400/2.8 Z, CEDO ALLA DEBOLEZZA, mi unisco alla banda e mi concedo al gioco. Effettivamente è fantastico disporre di un selvatico così docile all'obiettivo, ma non nascondo nulla delle modalità di ripresa che sono descritte nelle immagini finali. Nikon Z9 ob. Nikon Z 400/2.8 S TC, mano libera Nikon Z9 ob. Nikon Z 400/2.8 S TC, mano libera Nikon Z9 ob. Nikon Z 400/2.8 S TC, mano libera Nikon Z9 ob. Nikon Z 400/2.8 S TC, mano libera Nikon Z9 ob. Nikon Z 400/2.8 S TC, mano libera Nikon Z9 ob. Nikon Z 400/2.8 S TC a 560mm, mano libera Nikon Z9 ob. Nikon Z 400/2.8 S TC a 560mm, mano libera Nikon Z9 ob. Nikon Z 400/2.8 S TC, mano libera Nikon Z9 ob. Nikon Z 24-70/4 S , mano libera Nikon Z9 ob. Nikon Z 24-70/4 S , mano libera Nikon Z9 ob. Nikon Z 24-70/4 S , mano libera Va bene, è stato divertente, ma c'è di più, ed il di più, come al solito, lo fanno gli incontri e le persone. Così è avvenuto che ho conosciuto Andrè, amico di Marco.; sapevo di questi due giovani fotografi valdostani, di una loro pubblicazione, ma non avevo messo in cantiere l'ipotesi di tornare a casa con un libro nuovo, ed invece... Nuovi Equilibri, storia di incontri con il Lupo Un libro deve raccontare una storia, se questa è avvincente e sorprendente allora resterà a lungo nella memoria diventando cultura propria dell'individuo. Se il libro è fotografico allora quella storia si leggerà velocemente, ma poi si espanderà "nell'immaginario" del lettore che tornerà più e più volte a cercare quelle fotografie. Il "Nuovi Equilibri" di André Roveyaz e Francesco Guffanti è un volume che aprirò molto spesso, le immagini che i due fotografi hanno raccolto sono spettacolari, il lupo è ripreso nell'ambiente montano, in ogni stagione e con ogni meteo, così come gli altri piccoli e grandi animali che popolano le nostra Alpi a cui Andrè e Francesco hanno dedicato doverosa attenzione. Nella scelta degli scatti di questa raccolta si percepisce un forte il desiderio di mostrare il lupo in connessione con la montagna su cui è tornato ad abitare. E questa montagna è il massiccio del Bianco e le valli della profonda Val D'Aosta in cui mezza Italia si inerpica solo per raggiungere le piste da sci. Al chiaro di luna, nel bagliore giallo delle luci degli abitati zeppi di turisti, il lupo porta Equilibri che, più che "Nuovi", sono "Ristabiliti". Le immagini testimoniano incontri vis a vis tra fotografo e lupo, segno concreto di una popolazione in crescita ed in salute, stabilmente arroccata sulle Alpi italiane, ma anche di una relazione con l'uomo priva di conflitto. I lupi ci osservano invisibili ed incontrarne uno è un evento molto speciale: Francesco ed Andrè questo privilegio lo hanno vissuto molte volte, li invidio apertamente. Il volume "Nuovi Equilibri" non è in vendita in nessuna libreria, l'editore non lo può distribuire quindi il lavoro di diffusione e smercio è a carico dei due fotografi Andrè e Francesco. In una società iperconnessa e ipertecnologica per distribuire un libro siamo regrediti al tempo dei pizzicagnoli di quartiere. Ottimo. Ciò detto, da fotografo A fotografi, ve lo consiglio, perchè è un lavoro ben fatto da cui possono scaturire grandi ispirazioni e soprattutto dona la vertigine di un'avventura del fuori porta come mai se ne potevano vivere (nemmeno ai tempi del Pilone centrale di Walter Bonatti). Per qualsiasi informazione di dettaglio non esitate a contattarmi via MP, vi metterò in contatto diretto con i due fotografi (Nikonisti pure loro) Attendo vostre
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  2. La prima pecca della neo presentata Nikon Z50, alla fine del 2019, era sicuramente individuata nella batteria in dotazione: per risparmiare spazio prezioso, i tecnici si erano inventati una batteria da Coolpix, la EN-EL25, di scarsa capacità (7,6V e 1120 mAh) e sopratutto di nessuna comunicazione con la fotocamera, per cui l'unica misura della carica residua stava nell'icona a mirino e monitor, che dopo pochi scatti cominciava subito a perdere il primo trattino per passare quasi direttamente a rosso, allorquando la Z50 venisse sottoposta ad un carico di lavoro evidentemente non nelle corde del progettista di questa sorgente di alimentazione. I pochi aggiornamenti fw non solo della Z50 (dopo cinque anni ancora rimasta alla versione 2.50) ma anche delle successive DX che utilizzano quella batteria, la Z30 e le Zfc, anch'esse rimaste a versioni fw vicine a quella di presentazione, fanno pensare che questa nuova batteria sia più una piacevole notizia legata all'uscita di una nuova Nikon Z DX piuttosto che ad un improvement per le Z esistenti. Innanzitutto questa "a" aggiuntiva, porta la colorazione grigia ed un piccolo incremento dei milliampere, adesso 1250 (e dei Wh: da 8,5 a 9,5) Le differenze valutabili sull'etichetta posteriore, portano un riferimento al nuovo manuale di istruzioni ed in basso, la data di produzione ed un QR code di riferimento interno. Nikon avvisa che l'utilizzo sulle Z DX è condizionato all'ultima versione fw delle rispettive fotocamere, la più vecchia delle quali, quella della Z30, risale al maggio dell'anno passato e quindi conteneva già disponibilità a questa nuova batteria. Ne ho prese due e per adesso la terrò a banco sulla mia Z30 per potervi riferire delle eventuali, auspicabili migliorie. Che spero vivamente risiedano nella tolleranza al carico di lavoro foto o video, tale da consentire una scalatura più graduale della carica disponibile, prima di arrivare al panico da spia rossa, in assenza per adesso di indicazioni più precise sul suo stato a menù. Che magari invece ci saranno su una ipotetica nuova Nikon Z50x oppure Z70 o Z500 che sia, forse già disponibili a colloquiare col pettine contatti di questa 25a. Ovviamente su una Z DX futura, di livello medio o medioalto, ci aspetteremmo ben altro che una batteria di queste dimensioni e capacità. Senza nulla togliere alle qualità di questa EN-EL25a, ancora tutte da svelare. Intanto mi sto inventando test di durata che possano in qualche maniera comprovare eventuali differenze tra batteria vecchia e batteria nuova, iniziando per esempio, col tenere fino al suo limite in video la Z30: di certo entrambi gli accumulatori bastano per il massimo di ripresa singola della Z30 (2 ore e 5') ma si differenziano per la durata di carica residua. Insomma....vi terrò aggiornati al riguardo ! Già disponibile nei negozi e sul Nikonstore.it Max Aquila photo © per Nikonland 2024
    3 punti
  3. Se ti può interessare, ma sono moto, il 27 maggio c'è la prova di qualificazione al mondiale di Speedway a Lonigo dal pomeriggio fino a sera. Io ci dovrei andare.
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  4. Sarà che essendo in Nero e Bianco questa macchina, per giunta col selettore che invoglia a profilare in BW sarà che più mi allontano dal tempo in cui scattavo quasi sempre in Bianco e Nero, più si assuefanno certi automatismi cerebrali, che mi portavano a valutare in termini di densità invece che di tinta ciò che semplicemente guardavo... Sarà che Mauro mi chiama al telefono e mi dice: guarda che ti ho mandato in mail il file di inversione cromatica per essere aggiunto ai tuoi Profili Colore ... (grazie Nikon che ci metti in macchina profili tipo Denim oppure Purezza e non un semplice profilo di inversione...) E qui casca l'asino (cioè io) che queste cose non le sa cucinare ma solo masticare: e mi salta alla mente che potrei utilizzarlo per riesumare da quelle pile di negativi schedati qualcuno dei più interessanti o dei più dimenticati...a scelta ! Insomma, monto sulla Zf la scheda SD su cui ho copiato il file cucinato da Mauro ("ma come lo hai chiamato? ... INVERTITO ...?!?" <Si, mi era sembrato appropriato...> ) vado sul menù di ripresa FOTO... COPIA SULLA CARD... (ci sono 9 posizioni vuote disponibili) sulla scheda SD non può che trovare lui: INVERTITO... presso OK Poi monto il baracchino ES-2 sul Nikkor Z MC 50 (previa eliminazione del paraluce da 46mm) e piazzo l' ambaradan sulla Zf, ormai ingravidata dall' INVERTITO, a sua volta posizionata sul treppiedino da tavolo Marsace MT01, a farsi la lampada col Godox Litemons 150 ed un bank ottagonale apro il primo dei classificatori per i negativi e ne acchiappo uno a caso, che piazzo sul rail da pellicola del duplicator ES-2: si tratta di una Kodak T-Max400, esposta a 400ISO e trattata a 24°C nel suo rivelatore (Tmax): la didascalia dice Giugno 1996, Palazzolo Acreide e Siracusa foto scattate alle rappresentazioni classiche organizzate a Siracusa e provincia dall' INDA (Istituto Nazionale del Dramma Antico) ogni anno tra maggio e giugno alzo il rail alla luce e vedo un gruppo di attori, è il Coro di Medea... Euripide... beh, come si dice oggi...? Ah si ! MI SI SBLOCCA UN RICORDO ! "ma che...??? alla prima striscia di pellicola...?" "E che ci posso fare: è la memoria fotografica !!!" Procediamo: naturalmente il selettore della Zf deve restare su fotografia a colori, non su BW che è già lui un Picture Control...: premo il tasto i per arrivare più velocemente ai Picture Control e naturalmente essendo in Auto, questa è la vista conseguente... clicco e shifto con la ghiera indietro fino ad INVERTITO che ho collocato in posizioine di memoria C1, subito alla sinistra di Auto... come vedete, per regolare il profilo in maniera fine, si entra nel livello apposito premendo il tasto giù del multiselettore e ci appare questa colonna di setting dove poter navigare e regolare a piacimento... ecco come si presenta a monitor e mirino la scena inquadrata, una volta settato il profilo colore (indicazione in alto a destra: C1) invertita e quindi subito pronta da consumare: il ghigno di Medea è inquietante... vieppiù devastata dalla grana della pellicola tra le più corrette sul mercato nel 1996, quella T-Max coi tabular grain che dovevano garantire il massimo di nitidezza e coerenza immagine (questo per chi della fotografia argentica abbia un ricordo falsato dal tempo...) che storia: dopo 27 anni mi ricordavo perfettamente il momento e l'intento di riprendere quegli sguardi così intensi delle attrici sulla scena, ripresa probabilmente con la mia Nikon F601 AF ed un Sigma 70-300 APO di quella generazione, quando il concetto di nitidezza era strettamente connesso alla capacita di tre, quattro o cinque cellule separate, al buon cuore dell' AF delle Nikon col girabacchino e ...last but not least, alla buona sorte (ecco il negativo visto con profilo colore standard) per aiutare l' MC50, meglio selezionare sull'apposito slider l'escursione minore di fuoco posizionare macchina e treppiedino in direzione più centrata possibile del bank (consiglio di utilizzare potenze dell'illuminatore mai superiori al 75%, percchè il guadagno in termini di esposizione è molto ridotto, rispetto al rischio di aumentare slittamenti verso la radiazione UV) la peretta soffiatrice è indispensabile, per eliminare la polvere che si accumulerà immancabilmente a causa della breve distanza dall'illuminatore, sui negativi e su obiettivo e riproduttore ES-2 il monitor orientabile in questi tipi di ripresa è Manna dal Cielo... uso prevalentemente diaframmi medi, mai troppo aperti, per compensare le differenze centro bordi del negativo, indotte dallo spanciamento fisiologico Questa Nikon Zf sta bene con tutto, anche con le pellicole di sfondo, vero ?! Max Aquila photo © per Nikonland 2023
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  5. Calendario del Ciglione della Malpensa
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  6. Contest Settimanale II-2024 : 6 febbraio - 13 febbraio 2024 Regolamento sintetico : sono ammesse fino ad un limite di tre fotografie per fotografo scattate con qualsiasi strumento fotografico ESCLUSI I FOTOCELLULARI qualunque iscritto può partecipare sono ammesse solo fotografie scattate tra il giorno 1 febbraio e il giorno 13 febbraio vale qualunque genere fotografico, qualunque soggetto, edito o inedito formato jpg, sui 1000-3000 pixel, sRgb il vincitore sarà eletto a votazione a maggioranza nei commenti, a fine contest ci vogliono almeno 10 votanti per classificare il vincitore i partecipanti che non votano, saranno squalificati se ci saranno almeno 10 partecipanti a questo contest, ripeteremo la competizione la settimana successiva e poi via via, fino a che i partecipanti resteranno almeno 10. Le votazioni si svolgeranno, sotto forma di commento, a partire dal 14 febbraio. I like messi alle foto non saranno conteggiati nella votazione. I commenti inseriti prima del 14 febbraio saranno cancellati.
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  7. Godox introduce sul mercato un nuovo Trigger Trasmettitore Radio Wireless TTL Touchscreen Con un design compatto, leggero e semplice, il nuovo Trigger X3 è dotato di un'interfaccia Touchscreen intuitiva e controlli locali per accedere e modificare tutte le impostazioni Flash del sistema Radio Godox X System. Parte integrante del sistema Radio Wireless di Godox (Godox X System), con una portata Wireless di 100 m. ed una frequenza di lavoro di 2,4 GHz per la gestione dei Flash compatibili in modo efficace e affidabile. L’X3 è compatibile con i sistemi TTL di Nikon, Canon, Sony, Fuji, Oly/Pana, incluso il supporto per la sincronizzazione ad alta velocità HSS fino a 1/8000 di secondo. Regolazione in TTL della compensazione dell'esposizione Flash da -3 a +3 EV nonché controllare la luce pilota, l'impostazione dello zoom e altro ancora. È presente una porta USB-C per gli aggiornamenti del firmware e per caricare la batteria Litio interna. In dotazione una piccola custodia. Capacità eccezionali Per garantire la massima affidabilità e controllo, gli utenti possono accedere fino a 32 canali e 99 impostazioni ID Wireless per limitare le interferenze di altri sistemi vicini. Oltre alle modalità di controllo manuale e TTL, sono disponibili altre impostazioni, tra cui il Multi Flash (Strobo), HSS, sincronizzazione sulla prima e sulla seconda tendina. Batteria ricaricabile incorporata La batteria, da 850 mAh, è integrata e si ricarica in circa due ore con il cavo USB-C incluso. Progettazione Touchscreen Il Display è di tipo Touchscreen per un utilizzo facile ed immediato. Visualizza il controllo della lampada pilota, l'indicatore del livello della batteria, il livello di potenza in uscita e altri parametri cruciali. La luminosità del Display è comodamente regolabile. Uso in Manuale dei valori letti in TTL : TCM Interessante la Funzione TCM (già presente sui Flash V1) che trasforma il valore di potenza erogata in TTL in modalità Manuale : Fatto lo scatto nel modo TTL, attivando l’opzione TCM, il Flash passa in manuale con quel valore di potenza. Flash compatibili L’X3 funziona con tutti i Flash Godox X System. Serie ADxxx, serie Vxxx, serie TTxxx, serie V1, serie SK, serie GS/DSII/QTII e modelli Lux Master. Dati Tecnici : Fotocamere compatibili Canon EOS E-TTLII, Nikon i-TTL, Sony TTL, Fuji TTL, Oly/Pana TTL Batteria al litio incorporata 3,7v 850mAh Tempo di carica ≈2 ore Modi Flash Auto TTL, Manuale, Multi, HSS, Sincro 1^e 2^ Tendina Compensazione esposizione +3 EV (valore di esposizione), regolabile con incrementi di 1/3 EV Controllo Luce Pilota del Flash Si Impostazione Parabola Zoom AUTO / Estensione da 24 a 200 mm. Trasformazione valori esposizione Trasforma il valore di ripresa TTL nel valore di uscita nella modalità M Aggiornamento del firmware Tramite porta USB-C Funzione di memoria Le impostazioni rimangono memorizzate e sono ripristinate dopo il riavvio Schermo Touchscreen OLED con luminosità regolabile Portata di trasmissione Radio 0÷100 metri Wireless integrato 2,4 GHz Canali Identificazione senza fili 0FF/01-99 Gruppi A÷F, 0÷9 Dimensioni 4,7 x 4,09 x 3,91 cm. Peso 48 g.
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  8. Ebbene sì, mi hai beccato... all’alba dei 54 anni sto diventando superpigro! Fotocamera piccola e leggera, obiettivi piccoli e leggeri... Tanto se in 42/3 anni non ho imparato a fare foto, non sarà certo l’attrezzatura a cambiare questo fatto
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  9. Questa foto è stata fatta nei primi anni '60, prima ancora che conoscesse mia mamma (una delle modelle nelle varie foto) quindi proprio non saprei darti indicazioni. Tra l'altro questa foto è stata esposta a Manhattan in una mostra dedicata ai fotografi che hanno fatto la storia della moda (Link).
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  10. Voto la 8.1 di Marco Virotto. Il bianco e nero ed il minimalismo che la riducono quasi a segno grafico sono due caratteristiche che mi colpiscono sempre in una fotografia. Menzione d'onore per le vedute di Silent Hill di Riccardo Davoli. (oggi va di malinconia invernale, anche se qui sembra primavera).
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  11. Una batteria più capiente è sempre apprezzabile. Però io auspico che Nikon con le Z abbandoni le batterie da "Coolpix" e utilizzi al più possibile la EN-EL15 che ha il vantaggio oltre alla maggiore potenza, anche di essere intelligente (segnalazione effettiva degli scatti fatti e della carica residua in modo affidabile).
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  12. per chi se lo è perso :
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  13. Grazie MaxP4, ho seguito il consiglio di Mauro&Max, 50mm z 2,8 micro e es-2 versione cinese, costa poco più della metà con l'illuminatore led bianco, comodissimo, ed un sacco di accessori per utilizzi con altre ottiche/fotocamere. Per ora sto facendo solo le dia, anni 85-2005, i risultati sono più che incoraggianti. Se guardi su youtube (@marcovitrotto) vedi una presentazione con foto del 97 fatte in Bosnia a pochi mesi dalla fine della guerra. Quella dell'India era stata scannerizzate con coolscan 2700 a suo tempo, e PP con PS 5.0..... Sono molto curioso del materiale del papà, quasi, quasi stresso un po' gli ADMIN per una sezione "amarcord".... (magari c'è già e mi cazziano).
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  14. Ho ancora più di mezzo archivio di mio padre da digitalizzare, quasi tutti negativi 35 mm in b/n molti dei quali sono rifotografati quindi la qualità spesso lascia a desiderare ma purtroppo è l'unico archivio che sono riuscito a recuperare e mi dispiacerebbe perderlo perché ci sono tante foto di Valentino, della Raffa nazionale, Patty Pravo, Barbara Bach, la Barzini, Mirella Petteni, Scilla Gabel, la Vanoni e tanta moda (a cui sto cercando di dare un nome). Una prima parte l'ho fatta con un buon Epson V700 che ha il piano retroilluminato e tutti i telai specifici per le dia/negativi e medio/grande formato (ho anche quelle) e se i negativi sono in buone condizioni va bene ma quando trovo i negativi imbarcati diventano difficili da gestire. Comunque per un lavoro massivo è la soluzione consigliata perché permette di scansionare anche 24 negativi per volta in automatico (si fa la pre-scansione, si impostano i valori per i singoli scatti, le varie correzioni e poi si lancia la scansione che in base alle impostazioni può essere più o meno lunga. Per questo scanner esisteva anche un kit che permetteva di mettere le dia in bagno d'olio, un po' come si faceva con gli scanner a tamburo, ma era dedicato a situazioni estremamente particolari. In seguito ho acquistato il kit Nikon ES-2 che ho usato prima con la D850 e un vecchio Micro 60 poi con la Z7/adattatore e micro 60 e adesso Z8 con l'MC 50 e in tutti i casi ho sempre avuto ottimi risultati, anche con i negativi difficili e per piccoli volumi di lavoro (limitati al 35mm) secondo me è la soluzione ideale e di migliore qualità.
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  15. Ordinabile (dal Viltroxstore cinese) Rollei, preordine consegna dal 20 febbraio Rollei.de con IVA italiana
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