Mi è piaciuto da matti, come del resto, prima di lui, mi è piaciuto un casino il Nikkor Z 800/6.3
Non credevo che il nuovo 400 fosse così "furbo" ed invece accidenti...
Oltre ad essere veramente ben fatto, è straordinariamente maneggevole e PICCOLO. Era noto in verità da molti anni che la soluzione 400/4.5 permette configurazioni decisamente compatte, il nonno 400/4.5 Canon FD e lo zio anziano 400/4.5 Minolta AF erano soluzioni veramente interessanti che ebbero il loro successo, tutto di nicchia per carità ma significativo. Va detto però che quegli obiettivi si trascinavano appresso il concetto del "voglio ma non posso", noioso e alla lunga frustrante, che li relegava tra gli attrezzi di passaggio, palestra economica verso altri strumenti più impegnativi o verso la dismissione di una passione troppo impegnativa. Qui invece Mauro mi ha concesso di testare con mano un nuovo concetto che deve far pensare, ponderare in modo nuovo, tante cose. Intanto il Nikkor Z 400/4.5 digerisce con una leggerezza imbarazzante il TC 14Z, il che non è affatto ovvio. Se fate mente locale, con il vecchio Canon FD o il Minolta AF a nessuno veniva in mente di accoppiarli con un TC imbruttendoli di uno stop oltre che devastandone irrimediabilmente le qualità ottiche native.
Qui Invece grazie al mirino elettronico lo stop in meno non è pervenuto, e la qualità risultante è impressionante.
In pratica un subiolotto da circa 32 cm (con il paraluce) capace di una risolvenza micidiale, che diventa un 560/6.3 dellamadonna, usabilissimo a mano libera grazie ad un autofocus scattante e alla reattività del VR di ultima generazione, leggero e poco invasivo. Per capirci ecco il confrontino con il 200-400/4 VR II
Nel mio zaino grosso questo Nikkor Z400/4.5 ci "balla dentro" a differenza del mio caro zoom che fa ballare me. Ok, ok, confronto uno zoom f/4 con un fisso 4.5 non è la stessa cosa, vero, vero. Ma il potere di ingrandimento lo fanno i 400mm e questo è un aspetto fondamentale altrimenti non saremmo qui a parlarne. Ho ripreso alcuni pellicani ricci a distanza siderale e i jpg della Z9 a tutto schermo sono ben più che ottimi.
Ha ragione Mauro
questa coppia di teleobiettivi apre orizzonti nuovi. Riprese che normalmente pretendono un certo impegno e dedizione, con ottiche come questa diventano una passeggiata. Il che vuol dire potersi concentrare meno sulla logistica e di più sulla fotografia.
Mia moglie dice sempre che a me più che fotografare piace spostare del materiale, non è vero ma non posso biasimarla: un paio di treppiedi reti mimetiche il tele lungo e quello corto, il grandangolo e tre macchinette fanno un bel volume e un bel tonnellaggio. Il nuovo paradigma Nikon ci propone una soluzione assolutamente vincente, tutto sta a digerire quei diaframmi non canonici che rimandano a limitazioni ben note, limitazioni che oggi realmente non esistono più.
Grazie Mauro!