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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 31/12/2020 in tutte le aree

  1. in MDF, da montare. Indispensabili per un disordinato come me che dopo 10 minuti con un centinaio di flaconcini diventa pazzo a cercare il colore che gli serve ... Comunque a parte tutto, la differenza tra usare lo strumento giusto e arrangiarsi con quello che capita, poi si vede nel lavoro finito. E siccome un "bisturi" o un paio di pinzette durano tutta una vita, mai lesinare in quello.
    2 punti
  2. Più bella cosa non c'è... di teleobiettivi come questo 500/4 e tutti gli altri che appartengono alla categoria delle superlenti: disegnate, strutturate, realizzate per primeggiare su aria e luce, prima ancora che rispetto i concorrenti stessi. Ho il mio totem Nikon da appena dieci mesi e ha già scattato con me quasi 30k fotogrammi la maggior parte dei quali a mare, per le fotografie per cui l'ho lungamente desiderato. Quasi quattro kg di peso, diventa una piuma se gestito attraverso treppiede e testa livellante montata su gimbal, punta come un molosso la preda, azzanna con l'AF e non molla se non per stanchezza del padrone che allenti il guinzaglio, sfinito dalle potenzialmente infinite raffiche che le mia Nikon Z ormai consentono. Di sfuocato/bokeh si parla non sempre in modo proprio, ma sicuramente sentito: è una delle caratteristiche che possono determinare all'acquisto o meno di un mediotele da ritratto, di uno standard, di un wide, fisso o zoom che sia. Difficilmente si parla di qualità dello sfuocato su di un supertele: prima di tutto perchè le caratteristiche di fisica ottica determinano una fascia strettissima di pdc tanto più distante sia il soggetto dal fotografo (ed un supertele assolve quasi sempre a questa condizione) Poi anche, perchè la ratio alla base della scelta di un teleobiettivo è quasi sempre, in prima istanza, la capacità di inquadrare un soggetto delle dimensioni più prossime a quelle che si desidera comporre in inquadratura, per cui soltanto dopo potrebbe entrare in campo una potenziale scelta tra due lenti in funzione delle caratteristiche complementari, come il suo sfuocato: ma la concorrenza in questo ambito di solito e poca e questo parametro si mette spesso in secondo piano rispetto a quello del...prezzo da pagare. Che è poi il principale scoglio prima dell'acquisto di simili obiettivi. (il cui prezzo si aggira ormai attorno a somme drammaticamente vicine alle cinque cifre) Per capirci: a me che destino principalmente a mare il suo utilizzo, interessa principalmente di poter coprire interamente il lato corto del fotogramma con l'intero soggetto posto ad una distanza media... più o meno così: o così... ...se girassimo il soggetto sul lato corto: se si avvicina, riempio ancora il fotogramma, se si allontana...è fuori dal mio campo d'azione a meno che non faccia ricorso (come a mare capita spesso) a moltiplicatori di focale corrispondenti alla esigenza di ripresa. Certe volte a condizioni di ripresa simili, il fatto di ricomprendere in inquadratura soggetti fuori fuoco, in quanto più o meno distanti dal soggetto su cui teniamo il fuoco, potrebbe risultare fastidioso oppure addirittura nocivo se si trattasse di un tele che trattasse in maniera nervosa i piani ulteriori rispetto quello di maf. Ecco... la scuola di eccellenza dei supertele Nikon non finisce mai di stupirci, anche in ambiti come questo, dove la mutevolezza della luce e del contrasto, non sempre giocano a favore del fotografo. Ecco infatti come si comporta il mio 500/4G ED VR del 2017 il wingfoil a trenta metri dal soggetto principale, assolutamente fuori dalla pdc del diaframma di TA utilizzato, resta definito, per quanto sfuocato, riconoscibile, non deformato, arrotondato e ammorbidito dalla micidiale ricetta di cui è composto il vetro ottico, l'antiriflesso combinato con la forma delle lamelle del diaframma in uso, a 9 lamelle, come nella migliore tradizione delle lenti da ritratto...che però di solito sono mediotele. Anche aumentando il divario di distanza tra soggetto a fuoco e non a fuoco le prestazioni non decadono, se non per una cristallina nitidezza del soggetto a fuoco, quanto più sia vicino al punto di ripresa ciò si nota quando invece i due soggetti (a fuoco e fuori fuoco) siano più vicini tra loro di quanto non lo siano rispetto al fotografo l'accortezza in questi casi di tentare di tenerli in linea aiuta a diminuire il divario di nitidezza con cui la radiazione UV condiziona i soggetti ritratti la non osservanza di questo accorgimento, provoca finalmente una differenza di rendimento rispetto il concetto opposto: quello dei soggetti vicini tra loro ed anche alla fotocamera, dove, annullando i deleteri effetti della sospensione di salsedine e degli UV, principali avversari della fotografia a mare, questo meraviglioso cinquecento millimetri si esprime al massimo della sua condizione... in un tripudio di colore, nitidezza, contrasto... Ecco...tutto questo prima di molto altro è il mio agognato 500/4 Nikon (qui nella prima foto che gli ho scattato, dopo averlo comprato usato a febbraio scorso, prima del lockdown) Max Aquila photo (C) per Nikonland 2020
    1 punto
  3. Questa mattina, alle prime luci. Nevicava molto fitto, sfumando i contorni di ogni forma, già incerta per effetto della luce soffusa. Z6II su 70-300AFP@70mm 1/3" f8 100ISO
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  4. Ti si riscatta, Lello, ti si riscatta... (Amici miei I)
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  5. bastardo! Lo odio Gli avranno regalato una Sony e non riesce a tenerla in verticale col 600mm
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  6. Una lente meravigliosa, nelle mani giuste. Bellissime immagini, bellissimi colori e sfuocato perfetto.
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  7. Ho avuto modo di incontrarlo di persona a Nellis AFB nel 1997 durante l'airshow tenutosi per il cinquantenario dell'USAF,era assieme ad un alto mitico pilota,Bob Hoover,facevo la fila per aver un autografo dal Brig.Gen Steve Ritchie e loro due passarono vicino dirigendosi verso i P-51 Mustang che di li a poco avrebbero pilotato. Scattai diverse foto ed una di queste mi venne chiesta dal gestore del suo sito. Diciamo che si è sempre sovrastimato,sia come pilota che come uomo,in quest'ultimo caso,dato il suo carattere,diede lavoro a legioni di avvocati.... di lui ricordiamo una parentesi italiana nei primissimi anni '60,quando Colonello,si rischierò col suo Wing (Stormo) di F-100 Super Sabre,sulla base di Aviano. Qui ,sempre a causa del suo carattere,ebbe uno screzio col comandante della base che per poco non gli costò la carriera. Nel film 2The Right Stuff", Sam Shepard,ricostruisce molto bene l'incidente che gli occorse ai comandi di un NF-104 modificato,senza autorizzazione di volo andò oltre i limiti ed ebbe l'incidente che per un pelo non gli costò la vita. Ad ogni modo,Cieli Blu,Generale.
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  8. si: agli albori della Fotografia si faceva la stessa cosa con i familiari: gruppo di famiglia che finiva in cornice. Molti dei nostri bisnonni e zii li abbiamo conosciuti solo per questa etica opportunità. Oggi invece i bambini sono oggetto di violenza ipocrita: non vengono fotografati per preservarli da chissà quali altre minacce: speriamo solo nella durevolezza degli archivi dei social network: dove la gente si fa il selfie pure per dare modo ai ladri di entragli a casa durante le vacanze. Ci salveranno i fotografi dei cani? Tutti di nuovo riuniti col pretesto del quattrozampe?
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  9. 1 punto
  10. Ognuno si allena a modo suo... Nikon Z6 e 24-70mm ...
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