Vai al contenuto

Classifica

Contenuto Popolare

Mostra il contenuto con la massima reputazione di 25/08/2020 in tutte le aree

  1. L'erba del vicino è sempre la più verde. C'è una stupida commedia degli anni '60 in cui un ricco americano interpretato da Robert Mitchum lusinga e tenta la moglie di un aristocratico inglese interpretato da Cary Grant che per far tirare avanti la famiglia ha trasformato parte della magione storica in museo aperto al pubblico. Non vi dico come va la storia ma vi assicuro che la straordinaria Deborah Kerr resta col marito e l'americano se ne torna nelle colonie con tutti i suoi petro-dollari. Il preambolo per dire che chi scrive è nikonista integrale, una questione di sangue, di scelta, di ... fede e di osservanza. La curiosità per quello che gli altri marchi propongono agli altri fotografi non nikonisti c'è solo per capire che cosa si può fare, con che prestazioni e a che prezzi e quindi pretendere che Nikon faccia la sua parte. Possibilmente meglio. Per cui ... astenersi fanboy di altri riti e osservanze dal rimarcare che questo o quello ce l'hanno solo loro perchè lo sappiamo anche noi. Anche se tutte le cose di cui parleremo in questo articolo, noi non le abbiamo provate, non ci interessa provarle, non le proveremo perchè non sarebbero compatibili con le nostre. Ma, lo ripeto ancora, per pura curiosità e per misurare lo stato dell'arte dell'offerta attuale di MIRRORLESS FULL FRAME aggiornato al mese di settembre 2020. CANON - il risveglio del samurai Dopo un avvio sonnecchioso tanto quanto quello di Nikon, Canon si è improvvisamente risvegliata questa estate con il lancio congiunto delle due mirrorless di taglio professionale EOS R5 ed EOS R6. le due macchine condividono l'impostazione generale ma secondo quanto chiaramente raccomandato da Canon nella sua comunicazione e per mezzo dei suoi ambassador : - la Canon EOS R5 va dichiaratamente ad avvicendare la reflex EOS 5D Mk IV - la Canon EOS R6 va dichiaratamente ad avvicendare la reflex EOS 6D Mk II sono macchine differenti per prezzo e risoluzione con la R6 che ha un approccio più amatoriale della R5 sia per la costruzione che fa più impiego di policarbonato rispetto al frame completo in lega della R5 che soprattutto per la presenza della torretta con il PASM sulla destra (la R5 ne fa a meno) e del taglio di memorie : - EOS R5 : CFexpress di tipo B + SD UHS-II - EOS R6 : doppia SD UHS-II le due sorelle hanno anche sensori differenti, più denso la R5 con 45 megapixel, più leggero quello della R6 con 20 megapixel. Ma entrambe si permettono un autofocus specifico per Canon, di tipo DUAL PIXEL Cmos con 1073 punti sul mirino per una copertura del 90% in orizzontale e del 100% in verticale, 12 scatti in otturatore meccanico e 20 in otturatore elettronico. l'architettura più seria e professionale della R5 nella proposta commerciale le due macchine vengono differenziate anche nell'obiettivo proposto in KIT. Entrambi sono dei 24-105mm, ma serie L, f/4 fisso per la R5, f/4-7.1 per la R6. Entrambe hanno display posteriore mobile " a portafoglio ". La R5 ha un mirino elettronico da 5.76 megadot e frequenza di aggiornamento da 120 Hz. La R6 invece si accontenta di 3.69 megadot e frequenza di reflresh da 60 Hz. La R5 è stata posizionata molto in altro, anche troppo in alto, per quanto riguarda il video. Filmati in formato 8K30p sono possibili oltre ai formati più piccoli. La R6 si limita ad un bel 4K60p che è oramai lo standard richiesto in ambito professionale. La batteria è la stessa, potenziata. Per entrambe è disponibile un battery-grip completo di comandi di scatto verticali, che alloggia due batterie. E' disponibile anche una versione alternativa con trasmettitore wireless integrato. Insomma, una coppia ben assortita che fa di velocità, ergonomia e flessibilità di impiego il suo biglietto da visita. Naturalmente tutto questo ha un prezzo piuttosto pepato. La Canon EOS R5 é proposta da Fotocolombo a 4.709 euro. La Canon EOS R6 é proposta da Fotocolombo a 2.829 euro. Il battery-grip base BG-R10 é proposto da Fotocolombo a 399 euro. La batteria LP-EN6H é proposta da Fotocolombo a 119 euro. Ma restano a listino le due prime mirrorless full-frame Canon, dotate di prestazioni più moderate La Canon EOS R é proposta da Fotocolombo a 1.972 euro. La Canon EOS RP é proposta da Fotocolombo a 1.179 euro. Idealmente le Nikon Z6 e Z5 se la vedono con la EOS R, ma la Nikon Z5 se la dovrà vedere anche con il prezzo molto aggressivo della EOS RP. Per quanto ne posso sapere io che non le ho provate, ritengo che le due Nikon siano superiori alle pari-classe Canon. Mentre in confronto alle nuove R5 ed R6 ... semplicemente non c'è confronto. Le due Canon hanno semplicemente tutto meglio, in tutti i campi e la differenza di prezzo è giustificabile sul piano delle pure prestazioni. La Nikon Z7 poi è proprio improponibile, con il suo autofocus claudicante, in un improbabile confronto con la EOS R5 che invece punta al connubio tra alta risoluzione e velocità. Il riscontro sul campo è semplicemente sensazionale. C'è una lista di attesa con il coltello tra i denti per avere una delle due nuove EOS. Ma tra sconti e promozioni vanno anche le più vecchie R ed RP. Certo anche solo a vedere i filmati del nuovo autofocus disponibile sui nuovi modelli, quelle precedenti sembrano macchine rivolte solo ai fotografi di architettura. Sebbene i miglioramenti via firmware all'approssimativo autofocus delle prime due siano stati ancora più eclatanti di quelli di Nikon. La Canon EOS R ha proposto il tanto deprecato pad al posto del normale joistick. Scelta evidentemente non apprezzata visto che R5 ed R6 sono tornate al joistick. la Canon EOS RP è una fotocamera molto "da battaglia", con soluzioni pensate per consentirle un "primo prezzo". Limitata per prestazioni, la si trova oramai anche ben sotto ai 1000$/1000€. Sul web c'è stata grande sensazione per le tematiche di surriscaldamento della R5 in ripresa video ad alta risoluzione, tanto che molti hanno risolto nell'usarla solo in 2K o nell'abbandonarla. Il problema, secondo me, è stato enfatizzare troppo il lato video di queste che invece sono due fenomenali fotocamere, in grado di riconoscere e seguire l'occhietto di un pavone ripreso con una focale corta, senza sbagliare un colpo anche a 20 scatti al secondo. Canon del resto ha in listino una serie di videocamere ad ottiche intercambiabili di prestazioni elevate che renderebbero queste mirrorless dei semplici ripieghi e la cui proposta sarà ampiamente ristrutturata e resa integrata con il sistema EOS R tra l'autunno e l'inverno (Canon serie C). Se tanto non vi basta, c'è la gamma obiettivi Canon che, partita dopo Nikon, ha ampiamente superato l'offerta di casa nostra ANCHE in termini di ottiche. Sono disponibili : RF 35/1.8 MACRO RF 50/1.2L RF 85/1.2L RF 85/1.2L DS (defocus) RF 85/2 MACRO RF 600/11 RF 800/11 RF 15-35/2.8L RF 24-70/2.8L RF 24-105/4L RF 24-105/4-7.1 RF 24-240/4-6.3 RF 28-70/2L RF 70-200/2.8L RF 100-500/4.5-7.1 RF 1.4x RF 2.x e si vocifera sia in fase di lancio un RF 70-200/4L oltre ad un flash dedicato. Anche Canon, come Nikon, ha negato l'uso dell'attacco RF ai produzioni universali. Prezzi generalmente salati, salvo eccezioni particolari come i due strani supertele f/11 fisso (senza diaframma). Sony - cavalca il momento finchè ce n'è Si tende sempre a confondere Sony/fotocamere con Sony Corporation o Sony Semiconductor. Sony/fotocamere proviene dalla fusione di Sony/fotocamere con Minolta ma ha subito perso praticamente ogni connotato Minolta per ergersi a Playstation delle fotocamere. L'approccio alle fotocamere di Sony è puramente consumer, anche nelle macchine professionali. Non a caso Sony/fotocamere fa parte della sub-holding dedicata all'elettronica di consumo del colosso Sony, insieme ai televisori, ai telefonini, a ciò che resta dell'hifi. Le macchine Sony non incorporano tradizioni fotografiche ma hanno una impostazione informatica, con una programmabilità elevata dei tasti funzione. Anche se esperti di Sony, se vi fate prestare una Sony come la vostra da un altro fotografo, probabilmente sarà impostata in un modo per cui farete fatica a riconoscerla e ad usarla. Fatta questa premessa secondo me doverosa, Sony ha investito miliardi di Yen nel settore, coltivandolo per prima e passando rapidamente dalle NEX in formato APS-C alle prime full-frame mirrorless. La Sony Alpha 7 ha oramai 7 anni ed esiste ancora nelle tre declinazioni iniziali, liscia, gasata (R) e dedicata al video (S). La stranezza è la mancanza di allineamento tra i modelli, almeno attualmente. Abbiamo a listino la A7R IV, la A7 III e la A7S III che però è la più moderna ed evoluta delle tre. A parte, la A9, modello I e modello II, macchina da alte velocità, concepita per trovare sbocco nel mercato professionale dei fotogiornalisti di sport e di cronaca. Benchè siano permamentemente a listino anche tutti i modelli precedenti, l'ultima generazione di macchine di tutti gli ordini, offre un sistema ragguardevole che può anche contare su una offerta di obiettivi che oramai copre quasi tutte le esigenze con solo qualche lacuna nei supertele professionali, almeno rispetto a Canon e a Nikon. Ma con l'aiuto di Sigma, Tamron, Samyang etc., c'è ampia scelta sia di strumenti che di prezzi. la Sony A7 III ha prestazioni equilibrate, soffre rispetto agli altri modelli di un mirino più ordinario e di una costruzione più plasticosa ma nel complesso è una macchina di successo, specie con il suo 24-105 G offerto in kit. La Sony A7R IV viene considerata da molti osservatori la migliore proposta mirrorless full-frame oggi sul mercato (cfr. Dpreview) La Sony A7S III rappresenta lo stato dell'arte in casa Sony, è l'ultima novità e presumibilmente apre la strada per gli aggiornamenti degli altri modelli (display a portafogli, mirino da 9 megadot, video). E' probabilmente la più "rotonda" delle macchine dedicate al video, insieme alla Panasonic S1H e alle varie Blackmagic. Con la A7S III Sony ha anche ammesso che per certe prestazioni le schedine SD non bastano. Ma non si è fatta mancare l'occasione per una scelta alternativa scegliendo anzichè le CFexpress di tipo B come tutti gli altri, le più compatte di tipo A che produrrà solo lei. Vai a capirli ... La Sony A9 II è l'aggiornamento della prima fotocamera Sony pensata per la velocità. Al momento nessun'altra mirrorless sul mercato presenta le caratteristiche di velocità (20 scatti al secondo) di questa macchina in otturatore silenzioso con una quasi totale assenza di rolling-shutter. L'aggiornamento dalla I alla II ha un pò deluso molti osservatori ma in fondo è una macchina senza troppi fronzoli, pensata per le esigenze di un determinato ristretto numero di fotografi professionisti che necessitano di quel genere di prestazioni. La Sony A9 II é proposta da Fotocolombo a 4.938 euro. La Sony A7S III é proposta da Fotocolombo a 4.200 euro. La Sony A7 III é proposta da Fotocolombo a 1.840 euro. La Sony A7R IV é proposta da Fotocolombo a 3.718 euro. Il battery-grip VG-C4EM é proposto da Fotocolombo a 407 euro. La batteria NP-FZ100 é proposta da Fotocolombo a 80 euro. parrebbe infine in fase di lancio la Sony A5, una mirrorless full-frame "a saponetta", pensata per i vlogger dal prezzo aggressivo (tipo Canon EOS RP <>$1000) attesa per l'autunno. Una cosa stile Sigma fp, in pratica ma con il mirino pop-up. Idealmente le Nikon Z7, Z6 e Z5 se la vedono con la generazione IIeMezzo di Sony per quanto riguarda l'autofocus. Z6 e Z7 sono nate proprio come risposta Nikon a Sony A7 II e Sony A7R II. Panasonic - o si vende o smettiamo A differenza di Olympus che, come abbiamo poi scoperto, aveva altri piani, Panasonic ha capito perfettamente che il formato m4/3 ha raggiunto il culmine dello sviluppo e che per avere prestazioni superiori, o si investono enormi cifre il cui ritorno è aleatorio, oppure si cambia formato. Il tentativo del passaggio al full-frame è nell'osservanza delle regole imposte dall'amministrazione di Panasonic per la quale, tutto ciò che rende meno del 5% del capitale investito per le vendite, si chiude. Pur con un budget che non è certo paragonabile a quello di Canon e Sony, Panasonic ha scelto di lanciarsi nell'avventura, cercando dei compagni di cordata che più eterogenei non ce n'è. Ha scelto l'attacco L di Leica, per non inventare la ruota del carro (ma la collaborazione tra Panasonic e Leica per l'elettronica è ben più che casuale) e ci ha infilato dentro Sigma per le ottiche. Ne sono venute fuori oramai 4 macchine Lumix - S1, S1R, S1H ed S5 che verrà lanciata il 2 settembre - che sembrano praticamente delle reflex. Serie, serioso, molto ben fatte e anche esteticamente rassicuranti. L'opposto - a mio modo di vedere - delle Sony e delle Nikon. le prime due lanciate sul mercato sono del tutto identiche tra loro, come sono identiche tra loro Nikon Z6 e Z7. La S1 condivide con Nikon Z6 e Sony A7 III il sensore da 24 megapixel. La S1R ha un sensore Panasonic da 47.3 megapixel, prodotto presumibilmente da Tower Semiconductor, che viene impiegato anche da Leica Hanno doppia scheda di memoria CFexpress di tipo B e SD, battery grip con comandi verticali e una impostazione da macchina professionale con un bel display superiore. Hanno anche un mirino da 5.76 megadot. purtroppo come tutte le Panasonic hanno autofocus solo a differenza di contrasto, cosa che le rende decisamente meno prestanti, specie in AF-C e nel tracking delle altre macchine dei marchi concorrenti. Ben costruite, non vengono nemmeno regalate. Più di recente è stata proposta la S1H, modello specifico per il video, l'unica mirrorless in 35mm che incorpora una ventolina per il raffreddamento a quanto ne so io. é una macchina da cinema, molto ben considerata come lo sono tutte le Panasonic in questo campo, con una 4K60p irreprensibile, anche in formato ProRes e un 6K interessante, sebbene non sia un vero standard. Come anticipavo, ci sono i teaser per il lancio di una nuova macchina che si chiama S5 e che si piazzerà, credo, come la Nikon Z5 si pone rispetto alle altre Nikon Z della gamma. Gli obiettivi Panasonic per le sue Lumix S sono belli ma molto tradizionali ed anche molto costosi. Ma si aggiungono gli obiettivi L di Sigma, alcuni di derivazione reflex e quindi enormi come ben sappiamo, altri di progettazione per mirrorless, più piccoli e veloci ma anche con qualche piccolo compromesso. Distribuite da Fowa, sorella di Nital, sono solo parzialmente disponibile su Fotocolombo, quindi propongo il prezzo di Newoldcamera : S1 : 1.990 S1H : 3.799 S1R : 3.190 (è in atto uno sconto alla cassa fino a 500 euro) 24-60/3.3-5.6 : 669 24-105/4 : 1.390 50/1.4 : 2.490 70-200/2.8 : 2.790 TC 1.4x : 529 TC 2.0x : 639 Sigma 105/1.4 : 1400 Sigma 14-24/2.8 : 1.490 Sigma 14/1.8 1.650 Sigma 20/1.4 : 890 Sigma 24-70/2.8 : 1.250 Sigma 28/1.4 : 1.290 Sigma 40/1.4 : 1.150 Sigma 85/1.4 : 1.150 Idealmente le Nikon Z7, Z6 e Z5 se la vedono pari pari con Lumix S1R, S1 ed S5 mentre Nikon non ha un modello H le cui funzioni sono integrate nella Z6. Le Z hanno un autofocus più prestazionale di quello della Lumix, le Lumix sono più "rotonde" in tutto il resto, anche nei prezzi. Leica SL2 - la scelta per il leicista non osservante Ho provato la Leica SL primo modello, proposta per il professionista ma che per me di professionale ha proprio zero e non l'ho capita. Mi è stato poi spiegato che nasce con il chiaro intento di rendere facile la vita al leicista che vuole usare ottiche Leica M con il mirino elettronico. E' vero alcune Leica M offrono un mirino opzionale, ma restano delle telemetro. Questa SL, adesso nella versione II, offre tutto quanto la tecnologia Panasonic consente, limiti compresi, in un design molto Bauhaus minimalista (4 pulsanti in croce), senza farsi mancare accessori integrati come il GPS, oppure opzionali come il battery-grip. Il modello unico disponibile oggi da 47.3 megapixel (tali e quali alla Panasonic S1R) costa 6.090 euro. Gli obiettivi originali sono pochi, enormi e costosissimi, in media 5000 euro l'uno con l'eccezione del bellissimo (realmente) 90-280/2.8-4 Vario.Elmarit che ne costa 6.275. Ma può montare tutto via adattatore, tranne i Nikon Z, e quindi anche gli economici Sigma L. Sigma fp - lo famo strano Mentre Yamaki doveva ammettere, costernato che di una nuova serie di Sigma Foveon forse non se ne parlerà per un bel pezzo, proponeva al mercato la più strana delle scatolette di sardine fotografiche mai pensate. che si caratterizza per : corpo integralmente in lega, ben costruito. assenza di mirino assenza di impugnatura, grip, appiglio, una vera saponetta stesso sensore da 24 megapixel della Panasonic S1 elettronica derivata da Panasonic autofocus. Autofocus ? prezzo sui 2000 euro con garanzia MTrading compatibilità totale con ottiche con attacco Leica L le sue prerogative essenziali, a parte dimensioni e peso lillipuziane, sono la versatilità, specie nel video dove l'autofocus - a quanto si dice - piuttosto approssimativo, non serve. Yamaki stesso dice che non è stato un successo. Ma una prova di coraggio delle sue. Idealmente le Nikon Z non ci azzeccano proprio niente nè con Leica SL2 né con la Sigma fp. Se uno sta leggendo questo articolo perchè pensa di comprare una di queste macchine, ha certamente sbagliato sito ! That's all folk. Qualcuno sono sicuro, metterebbe tra queste macchine anche le Fujifilm GFX che sono si, 44x33mm ma in fondo non sono delle vere medio-formato e che per certi versi, sono in competizione con le 35mm. Si potrebbe. Ma rappresentano una offerta che si contrappone nella realtà alle Phase One e alle Hasselblad e sono proposte per categorie di fotografi che resteranno sempre molto limitate. Quindi sinceramente , non mi pare il caso di metterle in questa carrellata. Che spero sarà utile per avere in mente cosa offre la concorrenza. Con la preghiera di non porre troppa enfasi ai deficit del sistema Nikon Z rispetto agli altri (ne parliamo altrove e li conosciamo molto bene) - segnatamente Canon e Sony ma anche per certi versi Panasonic - lascio spazio a chi ne sa più di me per integrazioni, commenti, aggiunte.
    8 punti
  2. Il tutto riporta ai numeri delle vendite: - Canon 45.4% - Sony 20.2% - Nikon 18.6% Che leggo in due modi: - Canon ha lavorato bene di strategia, lasciando invecchiare le DSRL in particolare sui sensori e producendo tutto quel Ben di Dio per far venire voglia alla propria base di passare alle ML. - Nikon ha apportato troppo avanti le DSRL, che continuano ad essere le migliori sul mercato è così oramai sarà per sempre, facendo uscire due ML volutamente sotto le prestazioni delle DSRL equivalenti. Ha tenuta chiusa la baionetta come Canon, invece di aprire come Sony ai produttori terzi, ma non ha fatto che pochi obiettivi, non avendo la forza di Canon. Canon che, vendendo oltre il doppio di Nikon, ha meno della metà delle difficoltà di rientrare dagli investimenti.... e prospetticamente ha il potenziale per guadagnare il doppio a pari investimento. Oltre al fatto che, ovviamente, ha le spalle ben più larghe ed ha messo qualche ingegnere del SW a lavoro.... Il Covid-19 ha incasinato tutti, ma evidentemente Nikon è quella che ha pianificato peggio i propri passi negli ultimi anni ed ha in piedi la strategia peggiore stante la situazione. Come diceva il presidente di un’azienda per la quale ho lavorato: “è tutta questione di Management Judgment”: valutazione del contesto e definizione della strategia per raggiungere gli obiettivi. Ma qui, sia che Nikon punti alla sopravvivenza sia che punti ad aumentare il market share, non sta facendo la cosa giusta....
    2 punti
  3. Le Sony sono brutte come la paura, e stanno pure male in mano. Così per dirne una. Sembra che non abbiano alcuna idea di come si disegni una fotocamera adatta ad un uso intensivo.
    2 punti
  4. Anch’io attendo il 70-200 entro la prossima settimana, altrimenti ferie con il vecchio 70-200 AFS. Per la Z6s, aspetto un po’ più di dettagli, spero nei due slot CFExpress e non uno SD.
    1 punto
  5. Una discussione veramente interessante. Personalmente, gradisco di più la "variante Mauro", anche se credo che Silvio avrebbe potuto ottenere un risultato più on camera se semplicemente non avesse stretto troppo l'inquadratura per evitare la zona troppo chiara, magari pensando già in ripresa alla possibilità di un crop 16:9 o anche più spinto o alla possibilità di regolare dopo il file. Spesso ci si dimentica che si fotografa in raw anche per poter recuperare certe luminosità, specialmente in bianco e nero (tipo sottoesporre parecchi stop, salvando le alte luci e poi schiarire in pp). Per il discorso più generale, sinceramente io credo che l'obiettivo sia fare belle foto e che per farlo ci si possa avvalere di tutti gli strumenti disponibili. Quali sono "leciti" e quali no dipende dallo scopo della foto e dai limiti che ciascuno assegna a se stesso: E' evidente che se voglio documentare un evento come fotogiornalista non posso alterarlo! ma direi che lo scopo e l'uso di questa foto sia del tutto diverso! Premesso questo, e giusto per allargare un po' certi ristretti punti di vista, vi linko un post sul blog nel sito di Marsel Van Oosten, un ambassador Nikon che, tra le altre cose, ha vinto il Wildlife Photographer of the Year 2018. Qui. Ed un webinar dove racconta se stesso, qui, definendosi un perfezionista, che impazzisce in ripresa perché vuole il massimo del risultato. Ma che su quella foto, non potendo clonare elementi di disturbo che non sopportava, ha lavorato un sacco in dodging & burning per nasconderli, nei limiti del regolamento del concorso! Perché la foto erano i primati e non i rametti in giro a disturbare la composizione!
    1 punto
  6. Nikon è come il Regio Esercito : per aumentare il numero di divisioni disponibili, si è passati da 3 reggimenti a 2 per ciascuna, dimezzando anche il numero dei cannoni
    1 punto
  7. E qui si vede la capacità strategica di Canon, sbarcare in Normandia mentre il nemico è impegnato sul fronte russo. Ma si vede che in Nikon non vanno di moda certe letture.
    1 punto
  8. Personalmente se vi fosse stato un 10-20/25 per Zeta , lo avrei acquistato al volo.. sempre che è ovvio non avesse costi stellari.. quando avevo il sistema 1, in primis gli scatti erano con lo zumino extra wide, il 6.7 qualche cosa.. così sui due piedi non ricordo nemmeno più le focali, poi l'altro vetro era il 10-100. Non ho ancora acquistato il Nikkor 10-20 per due ragioni, la prima non vorrei che poco dopo l'acquisto.. lo estraggano dal cilindro per zeta, e la seconda che come costruzione meccanica è un pochino carente.. ( leggasi innesto ) ricordato.. era il 6.7 - 13 pari ad un 18 - 35; ed ora con la Z 50 sono su un 24 - 75, che se mi và bene alla focale massima mi è stretto alla minima..
    1 punto
  9. Ottima panoramica sull'altro mondo ML! PS Sembra quasi che tu lo abbia scritto per me, dopo avertelo richiesto solo poche ore fa... In ogni caso, grazie.
    1 punto
  10. è O/T ma io invece vorrei una replica Z della Nikon F con il pentaprisma semplice. Solo manuale, nessuna scelta di MODO di esposizione (ma autofocus con mirino elettronico da 9 megadot), attacco Z e adattatori per tutti gli obiettivi Nikon di tutte le epoche fatti da Nikon nello stile della macchina. Tre versioni, titan, nera e argento/nero. Con un mirino da 9 megadot si può simulare sia l'immagine spezzata che la doppia visione, sinistra immagine spezzata e destra, ingrandimento del punto di messa a fuoco.
    1 punto
×
×
  • Crea Nuovo...