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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 22/08/2020 in tutte le aree

  1. Eccoli tutti e tre, accanto, paraluci innestati, FTZ collegato, estesi alla rispettiva massima focale, (il 70-200, essendo un IF, resta sempre della stessa diimensione), a sfidarsi sulla Nikon Z6 per decidere alla fine della fiera, chi sia il più adatto a svolgere il suo compito, in attesa che Nikon sforni anche su Z-bay estensioni focali analoghe a quelle dei due F-mount. L'argomento odierno è forse il più frequentemente declinato con obiettivi simili: People, gente in giro, intorno a noi che fotografiamo, conoscenti o meno, ritratti in pose auliche o spontanee, prevalentemente a tutta apertura, per cercare di staccarle il più possibile dall'ambiente circostante. Ed è quello che ho fatto in una mattina, al termine della quale, mille scatti in più sull'otturatore, mi sono ulteriormente chiarito le idee al riguardo, rispetto le precedenti puntate: Cominciamo col Nikon 70-200/4 a 135mm f/4 in una posa che....non può essere più classica dato il soggetto e l'inquadratura, dove il tempo veloce serve a congelare le gocce d'acqua della fontana, che fanno da cortina ed una posa decisamente opposta e casuale, a 175mm in semicontroluce dalla quale ricaviamo un crop che ci dimostra ancora una volta di cosa sia capace questo obiettivo, datato ma non superato, sulla mia Z6 idem a 116mm f/4 ad una certa distanza, questa volta in piena luce diretta, che non preclude il dettaglio estremo sui particolari ancora statue, a 90mm, per valutare a TA l'accostamento di soggetti lontani e la relativa resa nello sfuocato così come con la focale minore e ad apertura, all'opposto, f/11 160mm di focale f/4 e zoomando da 100 a 140mm di focale, sempre f/4 Mi aggancio alle ultime foto, perchè qui si passa al Nikon 70-300/4,5-5,6 in modo da valutare compiutamente le eventuali differenze qui scatto a TA, da 110mm f/4,8 ai 180/5,3 della seconda foto e ancora a 240mm f/5,6 crop della quale a dimostrazione della qualità dell'obiettivo alla stessa focale uno scatto a 1/5000" per ottenere chicchi d'acqua e qualche inquadratura alle statue, per valutare la risposta sullo sfuocato di questo zoom, visibilmente più "nervoso" del precedente ma non per questo meno gradevole o accetabile, in un obiettivo che non nasce specificamente per il ritratto, quanto piuttosto per sport ed azione, ed è probabilmente questo il motivo dello studio meno accentuato sul bokeh. Guardiamo quindi il terzo zoom del lotto, l'unico a baionetta Z, il tuttofare Nikon 24-200/4-6,3 che ha una prima freccia al suo arco: che dire di uno zoom che ci consenta di passare in veloce transizione da un totale a 25mm così, ad un dettaglio come questo, a 100mm... zoomando ancora, fino a questi 185mm? Si, è lui: il più performante degli all-in-one che io abbia mai visto a marchio Nikon, anche in crop... Sarà che alle lunghe focali apre massimo a f/6,3...ma così abbiamo risolto anchje il "problema" dello sfuocato...rispetto ad entrambi gli altri zoom. Incredibile ! 200mm f/6,3 ISO 200 t/2000 arma letale questo zoom nel ritratto ambientato tutte focali inferiori ai 70mm degli altri due zoom in lizza... e si può giocare facilmente coi formati, passando anche dopo, in postproduzione, a quello quadrato, utilissimo negli album... morbido in controluce quanto basta, sovraesponendo Un obiettivo tagliato per questo scopo, PEOPLE... un telezoom....NO CROP !!! non ne ha bisogno, basta zoomare in presa diretta... Riassumendo: il 70-200 si avvantaggia della grande apertura specifica f/4, con la quale poter staccare davvero e bene il soggetto dallo sfondo, con un file di grande qualità... ma arriva solamente fino a 200m nella sua escursione e questo, nello street, può risultare talvolta limitativo, anche All'opposto, il 70-300, più grossolano nello sfuocato e decisamente meno luminoso del primo, specie alla massima focale...ha però al suo arco la freccia dei 300mm... talvolta davvero irrinunziabili in un obiettivo allround... Il 24-200 somma pregi e sottrae i difetti degli altri due obiettivi: consentendo di essere vicini o lontani a piacimento, sempre muniti di una qualità al di sopra di ogni aspettativa, per un obiettivo di compromesso come la categoria in questione propone... Presto detto, quindi, il bilancio di pregi e difetti, con il quale ognuno di questi tre zoom in questo ambito del People si confronta con gli altri: la brillantezza e separazione dei piani prospettici del 70-200/4 ha la meglio sugli altri due, come la maggiore escursione focale del 70-300 ha sopravvento sui 200mm deglòi altri due zoom. La grande elasticità d'utilizzo del 24-200 è assolutamente irraggiungibile alle più corte focali, senza danno per qualità dello sfuocato e per la notevole nitidezza, anche se in assoluto non sovrapponibile a quella dello zoom più luminoso. Per ultimo...i prezzi dal listino Nikonstore.it di che ci ha gentilmente messo a disposizione due dei tre zoom di questo test Nikon Z 24-200 949€ Nikon AF-S 70-200 1585€ Nikon AF-P 70-300 646€ prezzi che non determinano il giudizio di merito, come di solito per Nikonland, per questi tre zoom, lasciando alla soggettiva disponibilità la scelta in questo senso, tra cifre così differenti tra di loro. Il bilancio di questo ultimo capitolo del test è quindi a mio modesto parere... un assoluto ex-aequo, per i motivi e le immagini sopra considerate Nikon AF-S 70-200mm f/4 G ED VR Nikon Z 24-200mm f/4-6,3 VR Nikon AF-P 70-300mm f/4,5-5,6 E VR ED Che alla luce dei precedenti risultati, semplicemente facendo la somma dei valori registrati in questi tre capitoli del test, produce la seguente classifica (assolutamente indipendente dal prezzo dei tre obiettivi) 1 Nikon Z 24-200 f/4-6,3 VR : 10 2 Nikon AF-S 70-200 f/4 G ED VR: 9 2 Nikon AF-P 70-300 f/4,5-5,6E ED VR : 9 Max Aquila photo (C) per Nikonland 2020
    4 punti
  2. Una foto per essere apprezzata non deve aver bisogno di spiegazioni, se no vuol dire che non è riuscita. Vero, ma non del tutto e soprattutto, non sempre. Ci sono indubbiamente foto di immediata lettura e comprensione che non hanno bisogno di una introduzione, tuttavia per noi appassionati di fotografia piace sapere di più sui come e sui perchè, non perchè la foto lo necessiti, ma perchè è interessante per chi la guarda poter avere un quadro più completo sia sui motivi dell'autore che volendo sulla tecnica (per tecnica non intendo solo i dati di scatto, ma la scelta del momento, del luogo, tantissime cose su cui si potrebbe dire qualcosa). Ci aiuta a capire i motivi del fotografo e a confrontarci, anche solo pensando come avremmo fatto noi, così o in altro modo? Questo perchè Nikonland non si pone come vetrina, un luogo dove esporre le foto e basta, ma come luogo di crescita e discussione anche sulla base delle foto che si pubblicano. Quindi corredare la foto delle indicazioni che si pensano utili sui motivi o su come siè fatto e perchè si è fatto in quel modo, quali erano le circostanze, è molto apprezzato. Ognuno secondo le sue possibilità, non tutti dobbiamo scrivere un articolo a corredo di una foto, a volte bastano poche righe, ma che ci siano. Ciascuno secondo le sue capacità e inclinazioni, senza timori ma anche senza pigrizia . Però c'è un settore che richiede sempre un piccolo sforzo in più. Si tratta delle foto agli animali selvatici. Capisco, per esperienza e formazione, che al fotografo naturalista basta il nome e tutt'al più data e luogo per capire tutto, ma rendiamoci conto che la maggiore parte delle persone ha una formazione differente, di solito umanistica o tecnico-pratica (o nessuna). A parte qualche eccezione, per i non naturalisti le foto di animali (e piante, e funghi), possono venire apprezzate appieno solo se accompagnate da una descrizione, non enciclopedica ma che comunque aiuti a capire chi è quell'animale e come e perchè ci interessa. Perchè si apprezza quello che si conosce. Esempi: Foto: Gruccioni. Mmm, belli i gruccioni. Bei colori, mai visti. Cos'hanno nel becco? Ah una libellula. Ok, visti, like? Ma sì. OPPURE Foto: Gruccioni: I gruccioni sull'albero sono dei maschi che tengono la preda nel becco e non la mangiano perchè la vorrebebro usare come offerta nuziale da offrire alle femmine che se accettano poi consentiranno all'accoppiamento. Il naturalista lo sa, gli altri magari no, se lo si spiega non è più attraente per tutti? Poi possiamo aggiungere se eravamo in capanno o no, cosa abbiamo usato... insomma ce n'è da dire. FOTO: Damigella cannibale. Impressionante... (però... non te lo dico per non deprimerti, ma mi fa anche un po'ribrezzo) ! Like e via, ma anche no. OPPURE FOTO: Damigella cannibale: Contrariamente quanto farebbe pensare il romantico nome, le damigelle, lo sappiamo, sono dei feroci predatori che non esitano a volte a gettarsi sui loro simili. Questa foto è scattata a Luglio di quest'anno, in Riva all'Adda, in una giornata molto calda. Con l'aumentare della temperatura i casi di cannibalismo aumentano vertiginosamente. Quello che vedete qui è un adulto che sta divorando un giovane della sua stessa specie, approfittando della minore agilità di quest'ultimo che non riesce a sfuggire. Magari fa schifo lo stesso, però almeno si capisce cosa succede e perchè mi interessava fotografare questa scena. Ok qui forse sono entrato un po' troppo nel dettaglio, ma le libellule sono la mia passione e le conosco a fondo. Passione! Ecco, pensate di dover trasmettere la vostra passione per quel che fotografate. Non scrivete solo "Scricciolo" raccontate qualcosa anche sul comportamento dello scricciolo, perchè esce da un buco, dove eravate quando, come. Lo ripeto, ciascuno secondo le sue possibilità, ma penso che due righe ne siamo capaci tutti. Non diamo per scontato che la gente sappia... il titolo di questo blog viene da un caso esagerato, ma reale (grazie al cielo non qui), di un tizio aveva scambiato per gabbiano un cigno... Però, prima ancora, bisognerebbe Mettere le foto Commentarle, se no passa la voglia di scriverci sopra.
    4 punti
  3. Lampo (Sogno di un macchinista ferroviere) di Ivano Fossati Z 7 - 70-200/4 a 70 mm F. 7.1 - 1/400 Iso 90
    2 punti
  4. Chiamatemi Ismaele... Nikon Z6 e 24-70 f4,what else? PS Luce ambiente e diffusore.
    1 punto
  5. Giovedì ero dalle parti di Merate e mi è stata data la stessa notizia da chi suppongo sappia il fatto suo...
    1 punto
  6. Stamattina presto, neanche c'era il sole. Solita umidità al 75%. Ho usato tempi rapidi per avere una caduta di luce dietro al soggetto principale indotta dal lampo del flash. Godox V1 sulla slitta con cupolino semisferico e due o tre lastrine in mezzo sul portaaccessori magnetici (geniale !).
    1 punto
  7. Dove avrò lasciato la mia mutanda ? Nikon Z7 e Nikkor Z 24-70/2.8 ad f/8, 1/8'', ISO 400
    1 punto
  8. Non un grande libro, piuttosto una lettura leggera e piacevole. La birra si capisce perchè c'è; il coltellino - l'Opinel - è fra i piccoli piaceri descritti nel libro. Nota: quello è il "vero" Opinel di una volta, lama in ferro che si scurisce col tempo, da tenere rigorosamente "unta" ed affilare prima di ogni uso .
    1 punto
  9. Milano, Corso di Porta Venezia : Lei lassù, io quaggiù Nikon Z50 con Nikkor Z 16-50 DC. JPG on-camera.
    1 punto
  10. Si cercano a distanza perchè sono arrivati in momenti diversi nella cesta della spesa Nikon Z... ma una è la prima Nikon Z, la 7, dal sontuoso sensore, gemello di quello della D850, nella resa e nelle ambizioni. L'altro...è il miglior grandangolare sui 20mm attualmente in commercio, su qualsiasi baionetta, come da mesi Nikonland sta semplicemente constatando. (nel mio piccolo sono già a più di tremila scatti dalla fine del lockdown) Pensando a come procurarmi una Nikon Z7, ho chiesto a che come solito è stata felice di collaborare con ed eccoci qua a considerare oggetti e soggetti atipici ma concretamente legati da engineering mirato al top del target di un fotografo del 2020. Il periodo invoglia a fotografare sotto il sole, nonostante il caldo: ma il sole di agosto in Sicilia è talmente forte ed intenso da fungere sì da sorgente di luce principale, ma da richiedere un altrettanto importante contributo di luce secondaria, per schiarire le ombre, per definire i contorni, per fermare l'eventuale mosso, per caratterizzare il colore. Insomma ... un flash adeguatamente potente e direzionabile. Quindi sono uscito con in borsa non solamente i due innamorati, la Z7 e lo Z20...ma portando con me un Godox Ad200 con roundhead H200R (dotata di luce pilota) e cavo di prolunga EC200... in attesa che in casa Nikon si riprenda a pensare all'illuminazione ausiliaria, pilotata in radiocontrollo, come col mio Godox XPro. E per avvicinarmi ai soggetti, in alcune riprese, oltre il limite della distanza minima di maf del 20mm, anche una Marumi achromatic da 3 diottrie, in attesa che Nikon... Per prima l'uva nera (Cardinale) del mio vigneto: la mia frutta preferita a f/7,1 e qui a soli f/5,6 Dopo questa foto...immagino, la frutta preferita anche per voi...: e guardatene il crop al centro basso inquadratura... mosso in inquadratura a f/2,8, gelato dal flash? (qua con lente addizionale) sfuocato da mangiare anch'esso? f/2 con vespino ? oppure anche f/1,8 sic et simpliciter ? l'ultimo grappolo di Cardinale a f/2 (il mio diaframma preferito su questo 20mm) Ortaggi: rosso e blu con contorno di verde. 20mm nudo a f/8 con lente a f/4 a f/2 a f/1,8 lasciando solo la punta gialla a fuoco ad f/4 : per il resto del fuoco basterà spezzettarlo in pentola... ...oppure, semplicemente, chiudendo a f/16... organizzata la peperonata passiamo al pomodoro? Non trascuriamo le melanzane: in estate hanno sempre il loro perchè... specie considerando questo crop mozzafiato dell'angolo superiore sx della foto precedente e quello in basso al centro... Allora, che ne dite... la facciamo questa spesa? Max Aquila photo (C) per Zetaland 2020
    1 punto
  11. Non voglio fare il bastian contrario, ma un certo ruolo nel progressivo cambio di atteggiamento verso il mondo delle Z l'arricchimento dell'offerta e delle performance dei corpi via aggiornamenti del FW lo ha di sicuro. Anche nel mio caso, che sono a metà strada tra gli entusiasti della prima ora come te e quelli di adesso.
    1 punto
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