Vai al contenuto

Classifica

Contenuto Popolare

Mostra il contenuto con la massima reputazione di 21/08/2020 in tutte le aree

  1. Una foto per essere apprezzata non deve aver bisogno di spiegazioni, se no vuol dire che non è riuscita. Vero, ma non del tutto e soprattutto, non sempre. Ci sono indubbiamente foto di immediata lettura e comprensione che non hanno bisogno di una introduzione, tuttavia per noi appassionati di fotografia piace sapere di più sui come e sui perchè, non perchè la foto lo necessiti, ma perchè è interessante per chi la guarda poter avere un quadro più completo sia sui motivi dell'autore che volendo sulla tecnica (per tecnica non intendo solo i dati di scatto, ma la scelta del momento, del luogo, tantissime cose su cui si potrebbe dire qualcosa). Ci aiuta a capire i motivi del fotografo e a confrontarci, anche solo pensando come avremmo fatto noi, così o in altro modo? Questo perchè Nikonland non si pone come vetrina, un luogo dove esporre le foto e basta, ma come luogo di crescita e discussione anche sulla base delle foto che si pubblicano. Quindi corredare la foto delle indicazioni che si pensano utili sui motivi o su come siè fatto e perchè si è fatto in quel modo, quali erano le circostanze, è molto apprezzato. Ognuno secondo le sue possibilità, non tutti dobbiamo scrivere un articolo a corredo di una foto, a volte bastano poche righe, ma che ci siano. Ciascuno secondo le sue capacità e inclinazioni, senza timori ma anche senza pigrizia . Però c'è un settore che richiede sempre un piccolo sforzo in più. Si tratta delle foto agli animali selvatici. Capisco, per esperienza e formazione, che al fotografo naturalista basta il nome e tutt'al più data e luogo per capire tutto, ma rendiamoci conto che la maggiore parte delle persone ha una formazione differente, di solito umanistica o tecnico-pratica (o nessuna). A parte qualche eccezione, per i non naturalisti le foto di animali (e piante, e funghi), possono venire apprezzate appieno solo se accompagnate da una descrizione, non enciclopedica ma che comunque aiuti a capire chi è quell'animale e come e perchè ci interessa. Perchè si apprezza quello che si conosce. Esempi: Foto: Gruccioni. Mmm, belli i gruccioni. Bei colori, mai visti. Cos'hanno nel becco? Ah una libellula. Ok, visti, like? Ma sì. OPPURE Foto: Gruccioni: I gruccioni sull'albero sono dei maschi che tengono la preda nel becco e non la mangiano perchè la vorrebebro usare come offerta nuziale da offrire alle femmine che se accettano poi consentiranno all'accoppiamento. Il naturalista lo sa, gli altri magari no, se lo si spiega non è più attraente per tutti? Poi possiamo aggiungere se eravamo in capanno o no, cosa abbiamo usato... insomma ce n'è da dire. FOTO: Damigella cannibale. Impressionante... (però... non te lo dico per non deprimerti, ma mi fa anche un po'ribrezzo) ! Like e via, ma anche no. OPPURE FOTO: Damigella cannibale: Contrariamente quanto farebbe pensare il romantico nome, le damigelle, lo sappiamo, sono dei feroci predatori che non esitano a volte a gettarsi sui loro simili. Questa foto è scattata a Luglio di quest'anno, in Riva all'Adda, in una giornata molto calda. Con l'aumentare della temperatura i casi di cannibalismo aumentano vertiginosamente. Quello che vedete qui è un adulto che sta divorando un giovane della sua stessa specie, approfittando della minore agilità di quest'ultimo che non riesce a sfuggire. Magari fa schifo lo stesso, però almeno si capisce cosa succede e perchè mi interessava fotografare questa scena. Ok qui forse sono entrato un po' troppo nel dettaglio, ma le libellule sono la mia passione e le conosco a fondo. Passione! Ecco, pensate di dover trasmettere la vostra passione per quel che fotografate. Non scrivete solo "Scricciolo" raccontate qualcosa anche sul comportamento dello scricciolo, perchè esce da un buco, dove eravate quando, come. Lo ripeto, ciascuno secondo le sue possibilità, ma penso che due righe ne siamo capaci tutti. Non diamo per scontato che la gente sappia... il titolo di questo blog viene da un caso esagerato, ma reale (grazie al cielo non qui), di un tizio aveva scambiato per gabbiano un cigno... Però, prima ancora, bisognerebbe Mettere le foto Commentarle, se no passa la voglia di scriverci sopra.
    2 punti
  2. Nippon Kogaku nonAi becomes Auto on Nikon Df Nippon Kogaku nonAi becomes Auto on Nikon Df Nippon Kogaku nonAi becomes Auto on Nikon Df Scusate l'inglese nel titolo, pero' abbiamo la netta sensazione che degli argomenti alla base di questo articolo non si parli poi tanto, non solo in Italia. E la fotocamera in questione, la Nikon Df, nasce alla fine del 2013 con un pregio specifico che la differenzia da tutte le altre DSLR Nikon fin qui avvicendatisi: vale a dire la compatibilita' ottica con tutti (salvo eccezioni) gli obiettivi Nikkor e Nippon Kogaku baionetta F, prodotti prima del 1977, anno nel quale si produsse il passaggio all'attacco Ai, inserendo una flangia di accoppiamento meccanico all'esposimetro che rivoluziono' il modo di fissaggio delle ottiche Nikkor ai corpi macchina dell'epoca, mantenuto poi fino ad oggi con le successive modificazioni meccaniche (AiS) ed elettriche (AF / AFD / G) La novita' della Df non e' da poco, rimettendo in gioco un enorme parco ottiche, in mezzo al quale si trovano ancora delle eccellenze di rendimento, pur sui moderni (ed esigentissimi) sensori digitali. Per esempio, rovistando tra i miei nonAi compatibili (attenzione! non tutti gli obiettivi non Ai lo sono), ho voluto selezionarne una triade interessante ma in particolare la mia attenzione si sofferma sul Nikkor-Q 135mm f/2.8 del 1965, (prima serie a questa apertura di diaframma), "fresco" appunto dei suoi 50 anni di progetto: e questo mio esemplare possiede un SN che lo colloca agli inizi di produzione. In cosa consiste in soldoni la potenzialita' offerta dalla Nikon Df? Semplicemente nella presenza di questa levetta di accoppiamento della flangia Ai all'esposimetro: lift down per obiettivi da Ai fino a AF-G lift up per lavorare con obiettivi Nippon Kogaku (nonAi) e Nikkor Ai Ecco quindi Df con 135/2,8: infine assemblati ... Al momento in cui andiamo a leggere il manuale delle istruzioni sulla modalita' di interazione tra questi obiettivi e la Nikon Df, si resta piuttosto delusi perche' si scopre che... un obiettivo senza contatti elettrici non puo' dialogare con un corpo macchina che si basa (come ogni DSLR) sulla comunicazione elettrica dei dati Ovvio...no? Per cui bisogna. - impostare manualmente i dati di lunghezza focale e massima apertura sull'apposito menu' della fotocamera. - Poi impostare il diaframma sull'obiettivo e ... - fare collimare lo stesso valore con la ghiera diaframma del corpo macchina: in modo tale che la fotocamera sappia...da noi a che apertura stia per lavorare l'obiettivo. A questo punto sorge spontanea una domanda, che estendo ai lettori di questo articolo: "Quali sono i parametri da tenere in conto per l'ottenimento di una perfetta esposizione?" Due (tempo e diaframma) ? come ci fa il piu' delle volte rispondere la maledetta abitudine di noi cinquantenni (appunto), che abbiamo imparato ad esporre in tempi di pellicola, quando il valore della sensibilita' del film non era una variabile se non (con dei vincoli non da poco) nel B/N, .... o TRE (tempo, diaframma e ISO)?!!! Ovviamente (e da sempre...) i parametri sono TRE ed e' stato con l'avvento della terza generazione delle reflex PRO e Prosumer digitali che abbiamo cominciato a fare largo utilizzo della funzione di ISO Auto, con la quale, fermi i parametri della funzione in cui regoliamo la reflex (P/S/A/M), varia secondo logiche differenti in funzione del modo applicato anche il terzo parametro, l'indice di sensibilita del sensore digitale (ISO), secondo un range che possiamo impostare su menu', insieme al "fixing" del tempo minimo di otturazione desiderato. Ma in questo modo.... se fisso il modo su M e stabilisco come parametri di tempo di otturazione e diaframma di apertura dell'obiettivo quelli che mi stanno piu' utili, poi sara' la Nikon Df in ISO Auto a variare unicamente gli ISO (entro il range di preset) ... e considerata l'enorme latitudine di posa di questo sensore (lo stesso della ammiraglia D4) che consente un rumore digitale crescente ma non invasivo anche a valori di ISO superiori a quelli (per noi pellicolari) inarrivabili, come i 12500 o anche piu', ci si ritrova ad utilizzare inaspettatamente in una modalita' di automatismo un obiettivo progettato per funzionare in tutt'altro modo con le Nikon F e Nikkormat dell'epoca (la Nikon F2 sarebbe arrivata solo nel 1971...). Per giunta conservando notevole comodita' di regolazione degli altri due parametri di esposizione: a ghiera i tempi e a diaframma obiettivo le aperture (ricordandosi di collimare con la seconda ghiera il valore di apertura eventualmente modificato). Di piu': per sotto e sovraesporre bastera' agire sulla ghiera del diaframma obiettivo utilizzando se del caso anche le mezze posizioni. Ancora: Nikon Df consente anche con questi obiettivi Nikkor e NK la misurazione in Matrix, oltre a quella (per la quale tali obiettivi furono progettati) in media compensata nel cerchio di 12mm di diametro... E giudicate voi se non ne valga la pena.... La Nikon Df è la captatio benevolentiae tardiva di Nikon per tutti i fotografi appassionati del marchio, che fin dalla fine degli anni Novanta, dopo la presentazione delle prime DSLR, ne auspicavano la commercializzazione, per non dover essere costretti a cambiare abitudini di regolazione e utilizzo, in relazione alle ancora molto diffuse discendenti delle reflex a pellicola delle fortunate e popolari serie FM/FE Il battage pubblicitario durato per mesi attraverso molti canali mediatici , con degli spot, molto suggestivi, che di volta in volta aggiungevano piccoli tasselli alla forma finale della fotocamera, sapore all'acquolina in bocca, si manifestò in tutta la sua essenza solamente sul finire del 2013 , provocando sentimenti molto differenti e contrastanti, spesso di delusione cocente, sulla base delle opportunità tradite dalla realtà dei fatti... SPOT NIKON Noi di Nikonland l'abbiamo acquistata e utiliilzzata, fino a che abbiamo ritenuto utile la sua strutturazione vintage. E sottolineandone le pecche oltre al fascino indubbio Max Aquila per Nikonland 2015 ©
    1 punto
  3. Eccoli tutti e tre, accanto, paraluci innestati, FTZ collegato, estesi alla rispettiva massima focale, (il 70-200, essendo un IF, resta sempre della stessa diimensione), a sfidarsi sulla Nikon Z6 per decidere alla fine della fiera, chi sia il più adatto a svolgere il suo compito, in attesa che Nikon sforni anche su Z-bay estensioni focali analoghe a quelle dei due F-mount. L'argomento odierno è forse il più frequentemente declinato con obiettivi simili: People, gente in giro, intorno a noi che fotografiamo, conoscenti o meno, ritratti in pose auliche o spontanee, prevalentemente a tutta apertura, per cercare di staccarle il più possibile dall'ambiente circostante. Ed è quello che ho fatto in una mattina, al termine della quale, mille scatti in più sull'otturatore, mi sono ulteriormente chiarito le idee al riguardo, rispetto le precedenti puntate: Cominciamo col Nikon 70-200/4 a 135mm f/4 in una posa che....non può essere più classica dato il soggetto e l'inquadratura, dove il tempo veloce serve a congelare le gocce d'acqua della fontana, che fanno da cortina ed una posa decisamente opposta e casuale, a 175mm in semicontroluce dalla quale ricaviamo un crop che ci dimostra ancora una volta di cosa sia capace questo obiettivo, datato ma non superato, sulla mia Z6 idem a 116mm f/4 ad una certa distanza, questa volta in piena luce diretta, che non preclude il dettaglio estremo sui particolari ancora statue, a 90mm, per valutare a TA l'accostamento di soggetti lontani e la relativa resa nello sfuocato così come con la focale minore e ad apertura, all'opposto, f/11 160mm di focale f/4 e zoomando da 100 a 140mm di focale, sempre f/4 Mi aggancio alle ultime foto, perchè qui si passa al Nikon 70-300/4,5-5,6 in modo da valutare compiutamente le eventuali differenze qui scatto a TA, da 110mm f/4,8 ai 180/5,3 della seconda foto e ancora a 240mm f/5,6 crop della quale a dimostrazione della qualità dell'obiettivo alla stessa focale uno scatto a 1/5000" per ottenere chicchi d'acqua e qualche inquadratura alle statue, per valutare la risposta sullo sfuocato di questo zoom, visibilmente più "nervoso" del precedente ma non per questo meno gradevole o accetabile, in un obiettivo che non nasce specificamente per il ritratto, quanto piuttosto per sport ed azione, ed è probabilmente questo il motivo dello studio meno accentuato sul bokeh. Guardiamo quindi il terzo zoom del lotto, l'unico a baionetta Z, il tuttofare Nikon 24-200/4-6,3 che ha una prima freccia al suo arco: che dire di uno zoom che ci consenta di passare in veloce transizione da un totale a 25mm così, ad un dettaglio come questo, a 100mm... zoomando ancora, fino a questi 185mm? Si, è lui: il più performante degli all-in-one che io abbia mai visto a marchio Nikon, anche in crop... Sarà che alle lunghe focali apre massimo a f/6,3...ma così abbiamo risolto anchje il "problema" dello sfuocato...rispetto ad entrambi gli altri zoom. Incredibile ! 200mm f/6,3 ISO 200 t/2000 arma letale questo zoom nel ritratto ambientato tutte focali inferiori ai 70mm degli altri due zoom in lizza... e si può giocare facilmente coi formati, passando anche dopo, in postproduzione, a quello quadrato, utilissimo negli album... morbido in controluce quanto basta, sovraesponendo Un obiettivo tagliato per questo scopo, PEOPLE... un telezoom....NO CROP !!! non ne ha bisogno, basta zoomare in presa diretta... Riassumendo: il 70-200 si avvantaggia della grande apertura specifica f/4, con la quale poter staccare davvero e bene il soggetto dallo sfondo, con un file di grande qualità... ma arriva solamente fino a 200m nella sua escursione e questo, nello street, può risultare talvolta limitativo, anche All'opposto, il 70-300, più grossolano nello sfuocato e decisamente meno luminoso del primo, specie alla massima focale...ha però al suo arco la freccia dei 300mm... talvolta davvero irrinunziabili in un obiettivo allround... Il 24-200 somma pregi e sottrae i difetti degli altri due obiettivi: consentendo di essere vicini o lontani a piacimento, sempre muniti di una qualità al di sopra di ogni aspettativa, per un obiettivo di compromesso come la categoria in questione propone... Presto detto, quindi, il bilancio di pregi e difetti, con il quale ognuno di questi tre zoom in questo ambito del People si confronta con gli altri: la brillantezza e separazione dei piani prospettici del 70-200/4 ha la meglio sugli altri due, come la maggiore escursione focale del 70-300 ha sopravvento sui 200mm deglòi altri due zoom. La grande elasticità d'utilizzo del 24-200 è assolutamente irraggiungibile alle più corte focali, senza danno per qualità dello sfuocato e per la notevole nitidezza, anche se in assoluto non sovrapponibile a quella dello zoom più luminoso. Per ultimo...i prezzi dal listino Nikonstore.it di che ci ha gentilmente messo a disposizione due dei tre zoom di questo test Nikon Z 24-200 949€ Nikon AF-S 70-200 1585€ Nikon AF-P 70-300 646€ prezzi che non determinano il giudizio di merito, come di solito per Nikonland, per questi tre zoom, lasciando alla soggettiva disponibilità la scelta in questo senso, tra cifre così differenti tra di loro. Il bilancio di questo ultimo capitolo del test è quindi a mio modesto parere... un assoluto ex-aequo, per i motivi e le immagini sopra considerate Nikon AF-S 70-200mm f/4 G ED VR Nikon Z 24-200mm f/4-6,3 VR Nikon AF-P 70-300mm f/4,5-5,6 E VR ED Che alla luce dei precedenti risultati, semplicemente facendo la somma dei valori registrati in questi tre capitoli del test, produce la seguente classifica (assolutamente indipendente dal prezzo dei tre obiettivi) 1 Nikon Z 24-200 f/4-6,3 VR : 10 2 Nikon AF-S 70-200 f/4 G ED VR: 9 2 Nikon AF-P 70-300 f/4,5-5,6E ED VR : 9 Max Aquila photo (C) per Nikonland 2020
    1 punto
  4. L'avevamo lasciato così lo scorso febbraio e lo ritroviamo ancora così in luglio-agosto, con, finalmente, una data di consegna prevista per fine mese. Con la sorpresa dell'aggiunta, graditissima di due teleconverter TC Z 2.0x e TC Z 1.4x che saranno distribuiti con l'obiettivo. Ma non abbiamo perso l'occasione di utilizzarlo questa volta più a fondo per dimostrare l'assunto, del tutto non strumentale, che l'obiettivo perfetto (per quello che ti serve) esiste. Mi dicono molti ben informati che con un 70-200/2.8 ci si fanno anche paesaggi e panorami. E' vero, ho perfino provato. Panorama del Primo Bacino del Lago di Como. Focale 165mm, f/8, unione in Photoshop. L'immagine finale è da 200 megapixel ed il file RAW occupa circa 720 megabyte su disco. Un dettaglio 1:1 senza particolari interventi : Ma io questo obiettivo lo comprerò come gli altri, per farci sport e soprattutto ritratto. Terrò anche il modello da reflex, il fantastico 70-200/2.8E FL che al lancio mi fece esclamare "Ma chi ha più bisogno dei fissi ?" Ecco, questo nuovo Z va oltre. Perchè aggiunge la possibilità di essere quasi invariante di focale. Cambi focale, ti avvicini o ti allontani restando sempre alla minima distanza di messa a fuoco, e il ritratto viene delle medesime dimensioni, solo con la diversa prospettiva concessa da quella lunghezza focale. Ecco qua : 200mm 135mm 105mm 85mm 70mm E ditemi voi se questa non è una novità grandiosa, specie ricordando come si comportava il vecchio 70-200/2.8 VR II. Ma oggi con il video permesso dalle Nikon Z, è possibile avvicinarsi e allontanarsi dal soggetto, e intanto cambiare focale, con l'obiettivo che vi segue. Come uno zoom cine di quelli da 100.000 euro. Ma se questo non vi affascina, posso confessarvi che La nitidezza sul piano di messa a fuoco è sensazionale Lo sfuocato è da sogno Funziona con ogni Nikon Z Z50, 200mm Z7, 150mm Z6, 200mm Z5, 200mm Se lo sapete usare, rende i soggetti più belli In mano da' le sensazioni di un vero Nikkor professionale In poche parole è bellissimo ed insostituibile. Anzi, sostituisce in un botto solo 85, 105, 135, 180 e 200mm se non li avete (e visto che in catalogo i Nikkor Z sono per ora limitatissimi questo costituisce da solo un intero corredo). Z5, 180mm Z5, 200mm Z5, 145mm *** Non mi attardo oltre, troverete decine di altri scatti nell'album dedicato nel Club dei Nikonisti. In attesa che ad inizio settembre mi arrivi il mio esemplare, ordinato già nel dicembre scorso, mi sento però di trarre le mie conclusioni da queste settimane di utilizzo abbastanza intenso (purtroppo quest'anno sport niente e temo sarà così fino a nuovo ordine, speriamo con un corpo Z più prestazionale della Z6). CONCLUSIONI PRO l'obiettivo perfetto esiste, è questo. Se ha difetti sono impercettibili lo sfuocato è sensazionale la nitidezza è sensazionale non ha distorsione non ha aberrazione cromatica è veloce, silenzioso, è "quasi" parfocal nel video è imbattibile in casa Nikon esce con una coppia di teleconverter che si preannunciano "micidiali" CONTRO doveva essere messo in vendita per Natale 2019 ! Altre foto qui : e l'anteprima del 4/3/2020 :
    1 punto
  5. i due obiettivi Nikon da kit finora presentati. Il nuovo Nikkor Z 24-50/4-6.3 proposto con la Z5 e il Nikkor Z 24-70/4 S proposto con Z6 e Z7, presente sul mercato già dal 2018. La Nikon Z5 arriverà in negozio a fine agosto, inizio di settembre. Da quanto sappiamo sarà inizialmente proposta solo in esclusivo abbinamento con il nuovo e compattissimo 24-50mm. Un obiettivo che pur non essendo della serie S ha buone carte a suo vantaggio. Lo abbiamo provato e non è male. E' corretto, nitido, non pesa nemmeno due etti, in posizione ritratta è minuscolo, fa quasi tenerezza. Ma è inutile girare attorno alle cose, Nikon pensa al potenziale acquirente della Nikon Z5 in questi termini : - vuole risparmiare a tutti i costi e la cifra da destinare alla Z6 è troppo elevata per lui (contando il corpo, l'obiettivo, la scheda di memoria CFexpress e il relativo lettore) - è un fotografo vacanziero "estivo" che fotografa solo con il sole ed è sempre in viaggio a tariffe low-cost per cui deve contenere i pesi e gli ingombri del bagaglio a mano. Probabilmente non si sbagliano ma saranno poi le statistiche delle vendite a confermarlo o smentirlo. Noi possiamo dire con l'esperienza d'uso di due settimane tra Z5 e Z6 che : - la Nikon Z5 è un'ottima macchina, per molti versi sovrapponibile alla Z6. La Z6 ha prestazioni complessivamente superiori ma non tutti i fotografi potrebbero considerarle necessarie per il loro stile di fotografia - il nuovo 24-50mm è un buon obiettivo ma ha un range focale piuttosto ristretto che si ferma solamente a 50mm ed è realmente poco luminoso. Va bene al sole, dove si fotografa ad f/8 ma già in ombra a 50mm si andrà a 4 o 5000 ISO se il soggetto non è immobile, in interni sarà sempre necessario il flash - e sarà per lo più necessario almeno un altro obiettivo, salvo che per l'appunto, l'acquirente non fotografi solo in vacanza e solo nelle circostanze dove 24-50 di escursione focale, bastino - tenendo però a mente che per il momento e probabilmente per un pò di tempo, non sarà disponibile ANCHE un tele-zoom di fascia media adeguato (per spesa) al 24-50 Ma il nikonlander tipo é un fotografo in generale un pò più esigente e viene sempre da una esperienza che ha potuto contare su più obiettivi e su un mix di caratteristiche integrate tra loro. Vediamo che alternative si pongono per lui. si compra il kit Nikon Z5 + 24-50mm, aggiunge l'FTZ (che penso sarà anche in offerta in bundle) ed utilizza un telezoom tipo il 70-300mm AF-P o il 70-200/4 AF-S da reflex si compra il kit Nikon Z5 + 24-50mm, rinuncia all'FTZ, aggiunge o il 50/1.8 S o l'85/1.8 S a seconda del genere di fotografia che fa. Due obiettivi di eccellenti caratteristiche (fotografia generale e istantanee, ritratto, fotografia ravvicinata con lente addizionale o tubi di prolunga) adattassimi anche alle foto in interni senza flash attende che Nikon proponga anche il kit Z5 + 24-200mm che sembra disponibile su altri mercati (il 24-200 S è nuovo e non ancora distribuito) ma che certamente : a) aumenterà il costo decisamente, visto che il 24-200mm da solo costa più del doppio del 24-50 b) non migliorerà di molto la situazione in condizioni di luce scarsa e richiederà comunque un obiettivo tipo il 50/1.8 S (salvo che il fotografo non sia sempre il tipo solo_foto_quando_é_in_vacanza) chiede al negoziante di spacchettare un kit Z5 e un kit Z6 e di scambiare gli obiettivi. Potrebbe essere la soluzione, il 24-70/4 S da qualità aggiuntiva, escursione focale adatta a molte situazioni in più rispetto al 24-50, uno stop o più di luminosità buona anche in interni ad un prezzo che, in kit o usato, si può sostenere senza troppi sacrifici Purtroppo con l'attuale gamma di obiettivi e la roadmap attuale, in questo preciso momento non ci vengono in mente soluzioni differenti praticabili avendo a mente il costo complessivo contenuto. Voi che idee vi siete fatti ? C'è qualcuno che sta pensando alla Z5 e si sta facendo esattamente queste domande ?
    1 punto
  6. Aeshna cyanea, Gole della Breggia (Canton Ticino).
    1 punto
×
×
  • Crea Nuovo...