La Viola è uno strumento particolare. Quello che sta in mezzo tra gli altri archi. E' un pò più grande di un violino e suona più in basso, senza i suoi acuti. In compenso ha un registro rauco, più gutturale, caldo del violino.
E' nata insieme al violino e al violoncello. Nel tempo si é formata una famiglia di viole : da braccio - quella oggetto di questo servizio - da gamba, da basso. A seconda delle dimensioni, del numero di corde, dell'estensione del basso.
Tutte con la stessa forma. La forma a "viola". Indiscutibilmente simile alla forma del corpo femminile. Come il violoncello, è vero, ma con dimensioni, almeno nel caso della viola da braccio, facili da gestire.
Ho pensato di avvicinarla a Silvia, che ha indiscutibilmente anche lei una forma "a viola", per leggerne insieme le forme e le superficie.
Lei si è lasciata ispirare dalla luce e dalla situazione mentre io mi sono limitato a scattare.
Quasi al buio, con la Z6 e il 24-70/2.8 S.
la ruvidità delle tavole di legno grezzo della parete e del tavolaccio, contrastano con la vellutata pelle di Silvia e con il lucido della vernice della mia Viola Johann Bruck (uno strumento tedesco da studio).
qui la pelle è naturalmente lasciata come la giornata invernale l'ha disposta
In controluce, con Z7 e 105/1.4E tutto aperto
Silvia si è mossa di continuo per me, cercando di replicare le sinuosità della viola
che è rimasta appoggiata davanti, ora sfuocata, ora a fuoco :
ora un pò e un pò
finchè Silvia si è alzata per assumere la sua di forma
che poi è quella dello strumento
nell'album allegato, una selezione più ampia tra le centinaia di scatti eseguiti in otturatore elettronico, sempre in luce naturale.