Non sono Ansel Adams

[Silvio Renesto]

E si vede. Nemmeno sono molto incline al paesaggio, ma ogni tanto me ne "scappa" uno. Non è una foto recentissima, ma è una foto a cui sono affezionato. Lo scatto originale era assai  poco  contrastato, era una giornata uggiosa con luce piatta. I neri e in generale i contrasti li ho ottenuti in postproduzione. E' il ghiacciaio del Morteratsch in Engadina.

[Max Aquila]

e' una bella inquadratura che molto si presta a successive elaborazioni.

Si vede una gamma completa di gradazioni tra neri chiusi (magari anche troppo ex postproduzione) e bianchi luminossimi.

E' una classica situazione di ripresa nella quale un tempo ci si sarebbe procurati un filtro giallo pesante per filtrare l'enorme quantità di ultravioletto e separare in fase di ripresa le gradazioni di grigio.

Adesso i filtri si possono applicare in postproduzione e graduabili anche, per cui èun consiglio superato, ma con le attuali mirrorless diventa più facile constatare a mirino l'effetto.

A patto di subire una perdita, se pur bassa, di luminosità.

E' una di quelle situazioni in divenire nelle quali aspettare anche mezz'ora tre quarti può diventare fondamentale nell'evoluzione di quelle nuvole: tu hai scattato a suo tempo solo questa?

[Silvio Renesto]

Grazie Max, 
     di foto ne ho scattate più d'una  ma pressoché di seguito, era una passeggiata in compagnia, per cui non potevo fermarmi più di tanto. 
Le tue osservazioni comunque mi stimolano a recuperare il file NEF e rielaborarlo ex-novo per vedere se riesco a ottenere un risultato migliore come gradazioni di grigio e ad evitare la chiusura eccessiva dei neri. 

 

[Max Aquila]

30 minuti fa, Silvio Renesto dice:

Grazie Max, 
     di foto ne ho scattate più d'una  ma pressoché di seguito, era una passeggiata in compagnia, per cui non potevo fermarmi più di tanto. 
Le tue osservazioni comunque mi stimolano a recuperare il file NEF e rielaborarlo ex-novo per vedere se riesco a ottenere un risultato migliore come gradazioni di grigio e ad evitare la chiusura eccessiva dei neri. 

 

Bene:

perchè dobbiamo sempre distinguere nel Bianco e Nero, della finalizzazione del risultato da post produzione, se sia da limitare all'uso su monitor a computer, oppure se diretto alla successiva fase di stampa: dove le capacità e l'Arte (qua si che se ne parla) di chi suggerisca una carta specifica o la tipologia degli inchiostri può ancora fare tantissimo (e forse quasi più che nel periodo chimico) per utilizzare un buono scatto come il tuo e conferirgli le nuances che desidererete insieme (tu e lo stampatore) che possono andare dai toni più freddi delle alte luci a quelli più pastosi e graduali dei neri più chiusi.

Si tratta quindi di fornire allo stampatore un file appena postprodotto, perchè con preinterventi massivi si rischia il clippaggio dei bianchi o una chiusura eccessiva dei neri in fase di stampa.

Per questo la resa di una fotografia in Bianco e Nero deve essere quasi sempre predeterminata già prima del click.  Una buona palestra...

[Leo]

Mi piace e con quelle nuvole e quel paesaggio mi sarebbe anche piaciuta una bella panoramica, doveva essere una cosa spaziale! Seguendo quello che consiglia Max, l'hai fatta già in bianco e nero o ti è venuta l'ispirazione in fase di post?

[Silvio Renesto]

Non ho nemmeno provato a "svilupparla" a colori, già in fase di ripresa sapeva di cartolina, non per il paesaggio in sè, ma per via della luce molto piatta. In bianco e nero, lavorando sulle nuvole e sui contrasti, mi sembra che abbia preso vita.