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  1. L'ora passata
  2. Max Aquila

    Vendo Nikon Zfc "Color"

    Questo tizio dovrebbe essere interessato
  3. today
  4. Ottimo acquisto, complimenti, anche per me Think Tank fa i prpdotti migliori, a questo proposito permettimi un consiglio da vecchio marinaio, nessuna barca è immune da ondate improvvise perciò oltre alla borsa mi procurerei anche una custodia impermeabile dove infilare la fotocamera, la JJC ne fa una monouso che costa pochissimo, la trovi su Amazon oppure questa, che è prodotta sempre dalla Think Tank e che costa veramente tanto, anche perchè poi ci dovrai aggiungere l'oculare dedicato ma che ti durerà per sempre garantendoti una sicura protezione sotto pioggia e spruzzi d'acqua salata!
  5. ne ho parlato qua: la uso sempre con grande soddisfazione...
  6. Grazie a Tutti anche da parte mia, non ero in casa e gli ho consigliato di scrivere, senza aspettarmi, sicuramente nel miglior posto dove ricevere consigli. E' un pò che gli è presa questa idea, a mia moglie, ultimamente ha usato il 100-400 e ne era contenta (logicamente) ma dopo avermi "grattato" il paraluce ha deciso di prendersi qualcosa di suo e più leggero... Io non sono tanto convinto, non della qualità, ma delle possibilità di uso del 28-400 per quello che pensa di fare lei. Vedremo Grazie ancora
  7. thinkThank è una casa fondata nel 2005 in USA e produce in Santa Rosa, California che si autodefinisce orgogliosamente come "un gruppo di esperti product designer e fotografi professionisti, focalizzati su come lavorino i fotografi, nello sviluppo di nuove soluzioni di trasporto attrezzature, per incontrare i loro desideri " La premessa è d'obbligo per far capire a chi (come me) non avesse mai acquistato loro prodotti prima di adesso, quale possa essere il concept espresso dalle loro creazioni e ragionare di conseguenza nella valutazione di ciò che mi è appena arrivato a casa: Nei prossimi giorni conto di essere presente all'edizione 2024 dei Campionati italiani Windsurfer, a Mondello, dove scatterò con Z9 e Z8, insieme al 180-600/5,6-6,3 ed al 70-200/2,8 presumibilmente anche in barca: volevo quindi dotarmi di una borsa a fondina capace non soltanto della mia Nikon Z9 (che ha anche una piastra Smallrig attorno alle sue forme) con lo zoom Z 70-200.... ma (e qui la seconda difficoltà) che all'occorrenza potesse contenere anche il ben più ingombrante 180-600 completo di paraluce e staffa. Un paio di settimane di ricerca sul web (lasciamo perdere i negozi...) per scoprire che ormai tutti coloro che maneggiano fotocamere e teleobiettivi, sembra facciano uso solo di zaini da sherpa in giù, oppure di borse porta laptop che possono contenere anche due o tre obiettivi lilliput e, naturalmente, mutande e calzini. La maggior parte delle fondine come quella che cercavo, sono inadatte a macchine della dimensione di una Z9 (o di una Z8 con BG) e quelle che le possono alloggiare sono tarate perlopiù per un 24-70/2,8 o poco più. Delusione terribile nello scorrere i cataloghi di case un tempo fornitissime di tutto, come LowePro, o la defunta e risorta Tamrac: che danno la prevalenza a borsette decorate per trasportare una Zf color o simili amenità, piuttosto che carichi ponderosi come quelli che voglio portarmi appresso io. thinkThank resta ad oggi la Casa più fornita di borse di questo genere (e molto altro ancora) con una linea di ben sette fondine di tutte le dimensioni e combinazioni possibili macchina/obiettivo. La linea si chiama Digital Holster ed io ho comprato la 50 V2.0 che è il penultimo modello in ordine di grandezza. Ecco gli altri: cordura di ottima qualità, cuciture all'apparenza eccellenti, cerniere lampo YKK, ossia the best in the world: questo mi sembra essere la mia Digital Holster 50 V2.0: una borsa modulare che parte dalla capienza di una ML come la Z9 o di una reflex come la D6 (oppure corpo+battery grip) ma che possiede il trucchetto di una cerniera all'estremo della sua proboscide che srotolata... consente di tenere il 70-200 in posizione operativa, ossia senza tappo e con paraluce innestato ! Passando dalla dimensione interna dichiarata di 28,6cm di profondità a 36,2cm totali tanto quanto basta appunto a infilare di corsa un corpo con quello zoom in borsa ed impugnare l'altro, già operativo, da utilizzare al momento. L'operazione con Z9 e 70-200/2.8 che a paraluce innestato misurano appena cm 34,5 è semplice e veloce...la borsa funge alla perfezione... Ma cosa succederebbe se volessi replicarla con la Z9 e il ben più ponderoso ed ingombrante Z 180-600 che insieme ad essa misurano addirittura 39cm di lunghezza? Per fortuna la borsa è dotata di divisori interni e di un piattello che serve ad isolare la fotocamera dal coperchio della fondina (dotato al suo interno di una taschina dove poter stivare schede ed oggetti di pari spessore), eliminati i quali...sono riuscito a recuperare quei pochi cm preziosi che mi consentono questo utilizzo addirittura sovrastimato rispetto le previsioni della Casa (che come limite indica il più corto 150-600 Tamron) detto...fatto ! La maggior difficoltà di questa forzata configurazione, sicuramente l'elevato diametro di 13cm del paraluce del 180-600 che non consente una fluidità massima non tanto all'inserimento in borsa, quanto alla sua estrazione... ma come detto, ho volutamente calcato la mano e magari con l'utilizzo ripetuto le pareti della proboscide della mia Holster50 si deformeranno di quei pochi mm da rendere il tutto più facile. Avrei potuto facilmente risolvere comprando il modello ancora più grande, il 150, molto più largo, che però oltre a costare parecchio di più mi pare essere davvero troppo ingombrante per i movimenti in ambito operativo. Già i miei 110kg di peso non fanno di me proprio una Silfide... Peraltro la forma molto sagomata della fondina, che va a stringere molto dopo l'alloggiamento della fotocamera, serve proprio ad aderire il più possibile al fianco del fotografo, magari aiutandosi anche con l'apposita cinghia, per farla aderire alla gamba dello stesso: particolare non di poco conto, come ogni altro della progettazione accurata di questa borsa.... come i robusti moschettoni metallici, di facilissimo inserimento oppure le tante tasche e taschine presenti, ivi compresa quella che contiene l'impermeabile da tormenta, se prevista, oppure asportabile facilmente in caso di beltempo siculo Levato il quale impermeabile, resta comunque una tasca dalla capienza compatibile per un piccolo obiettivo fisso Il passante per il fissaggio a cintura è ampissimo e supportato da una costola di irrigidimento che impedisce spostamenti indesiderati Ineccepibile sotto tutti i punti di vista ! Dov'è che sta l'inghippo...? Costa ! E costano tutte parecchio più delle inutili e certamente peggio costruite alternative: dove alternative ce ne siano, non certamente per questo genere di superzoom, come quelli che sono riuscito a stivarvi: Aggiungerò le mie impressioni di utilizzo, una volta tornato dal suo impiego sul campo ! Max Aquila photo © per Nikonland 2024
  8. Si, sono al corrente, e ti assicuro che scappate, oltre a questa, ne farei tantissime ..... tuttavia, fortunatamente credo, facciamo, con mia moglie, i nonni in buona salute e discretamente ...stanti di un nipote piccolo e di un altro in arrivo. Perciò la nostra autonomia è praticamente nulla e certamente non programmabile almeno per ora!! 🤣🤣🤣 Comunque grazie davvero. A presto!
  9. Un po' di risposte piu' che sensate ve le hanno gia' date, ne sottolineo una di Max preceduta dalla domanda : il campo 400/oltre e' fondamentale ? Se si : 1) acquistate il 28-400 2) acquistate il secondo 100-400 o un 180-600 che portera' Gianni sulla schiena e ti porgera' con cortesia arrivati al capanno Se no : acquista ( usato ) un 24-200 che croppato ( la Z7 lo consente ) arriva a 300 f 6,3 e fate una prova con poco peso e poca spesa.
  10. Sarà che a me il motor sport piace ma la mia preferenza numero uno va a Albi1961 Secondo marcovitrotto per la scelta 'omogenea' degli scatti terzo Andrea Zampieron (la terza foto mi ricorda dei 'filmati' che ho visto sul Marocco)
  11. Grazie a tutti. Senz'altro non porterei un obiettivo pesante appeso al corpo macchina. L'ho fatto un paio di volte con il 100-400 di Gianni ma per brevi percorsi e tenendolo sempre con una mano sotto. Ho guardato il Tamron, che dalle recensioni sembra un'ottica valida e il prezzo è molto appetibile... ma pesa quasi come il 180-600, e più del doppio del 28-400. Diciamo che a me non interessa l'ingrandimento delle singole piume, quello lo lascio al mio coinquilino 😉; mi piacerebbe avere un'ottica da portarmi dietro quando andiamo in giro insieme e ci sono bei soggetti abbordabili, anche perché con la Z7 fare acrobazie al volo non è facile. Ovviamente a questo punto probabilmente lo utilizzerei anche in viaggio, anche se il 24-70 è sicuramente più performante e non so se lo lascerei a casa a cuor leggero... Alla fine il discorso è che mi serve (o meglio mi piacerebbe!) un teleobiettivo leggero e compatto di buona qualità e non ne ho trovato nessuno, a parte il 28-400, che spunti tutte le caselle.
  12. Itinerari è l'annuale mostra fotografica che il fotoclub di cui faccio parte organizza da oltre trent'anni nel mese di aprile in una sala esposizioni di Arezzo. Anche quest’anno sono stato presente con un mio lavoro che era intitolato: “Mercanti in Fiera (e varia umanità) / Commercianti, avventori, curiosi e perditempo fra le bancarelle di fiere e mercatini”, le cui fotografie ho prodotto personalmente per avere il controllo dell’intero flusso di lavoro, dallo scatto allo sviluppo dei file digitali fino alla stampa su carta fine art. Grazie alla concomitante “Foto Antiquaria”, il mercato/scambio di materiale fotografico che si tiene in città due volte l’anno e al lungo ponte festivo durante la settimana di esposizione, numerose sono state le presenze alla mostra ed è stato divertente ascoltare i commenti dei visitatori, rispondere alle loro curiosità e condividere critiche ed apprezzamenti. Di seguito il cartellone della mostra e la serie di fotografie esposte. Graditi opinioni e commenti (ma non sparate sul pianista ). 1. La regina delle bancarelle 2. Bambole 3. Cucù! 4. Nella splendida cornice 5. Psychedelic 6. senza titolo 7. Come sto? 8. Il branco 9. La modella delle stoffe 10. La terrazza 11. L'uomo che non c'è 12. Sonno pesante 13. Ne ho piene le scatole
  13. Questo lo ritengo valido in ogni caso, a prescindere dall'ogetto della discussione. Personalmente, non attaccherei mai un obbiettivo da 2 Kg (e oltre) alla macchina, usando gli anelli di quest'ultima per reggere il tutto.... Tra l'altro, se non si vogliono spendere soldi per acquistare un piedino diverso ed un aggancio QD, ci sono in giro anelli con filetatura 1/4" che costano pochi spiccioli e nonostante cio' sono ben fatti, a cui si puo' attaccare un moschettone con una cinghia/tracolla, ed avvitarli nel foro da 1/4" presente in tutti i piedini...
  14. Invece, riguardo il peso: non utilizzerei mai il 180-600 sulla Z7, se la decisione si concentrasse su di esso, appeso alla tracolla della macchina. Mi procurerei invece una staffa come quella HaoGe LMR-Z186, di cui abbiamo parlato, per attaccarvi una tracolla a standard QD, ben più tutelante per la baionetta della Z7
  15. D'accordo in tutto e per tutto con Mauro riguardo allo zoomone appena uscito, mi permetto di aggiungere che l' acquisto del 180-600 (o di un 150-600 degli altri) debba essere pianificato scientemente: ossia solo se servano i 600mm ! Se invece con questa domanda lo mettete in lizza con 100-400 e 28-400 può voler dire che stiate valutando questi obiettivi unicamente per i prezzi e secondo me non è questo il giusto approccio.
  16. Ciao moglie-di-Gianni Io ho comprato il 28-400/4-8 e ne sono contento. L'ho comprato però per usarlo in azioni sportive in pieno sole, spesso con tempi lenti e dove la qualità dello scatto è influenzata più che altro dall'azione, dall'aria sporca etc.. Non credo si possa considerare un obiettivo adatto a chi è abituato a contare i piumaggi dei pennuti distinguendone la tonalità una ad una. Ha il vantaggio assoluto che con un corpo tipo Z6-Z7 ma anche Z8, non pesa, non impegna, non ingombra, non stanca. Ma è da considerare una seconda scelta. Sensata, visto che in famiglia avete già altro. Ma certo non l'obiettivo. Da il meglio di se tra 200 e 300. Però é comunque un f/8 che già in ombra moderata ti porta a 12800 ISO. Una alternativa citata potrebbe essere il Tamron 150-500mm F/5-6.7 Di III VC VXD che è comunque più grande ma di prezzo paragonabile, sebbene con una escursione più sbilanciata sul lungo. Io però non ne so parlare (anzi, quando si parla di Tamron, io taccio). Però, insomma, 100mm e un terzo di stop non è che cambiano la vita. Almeno, per me non sarebbe da considerare tutto sto grande guadagno. Il 28-400 non va pensato come un teleobiettivo ma un obiettivo eclettico da usare a tutte le focali, da valutare proprio perché può andare sotto ai 180 e ai 100 mm. E di parecchio. Morale ? Io l'ho comprato ed ho dato via in cambio il 24-200. E in casa ho anche 100-400, 400/4.5 e 600/6.3, mentre ho venduto subito il 180-600 perché troppo ingombrante e pesante per me che fotografo esclusivamente a mano libera. Ma so che in famiglia siete troppo sofisti e quindi non mi arrischio a consigliarti per non prendermi responsabilità Isabella Nikon Z8 e Nikkor Z 28-400@240mm-f/8, 12800 ISO.
  17. A scanso di equivoci, sono in vendita singolarmente E in blocco. Non solo in blocco. Grazie
  18. Ciao a tutti, mi presento, sono la moglie di Gianni, felice proprietaria di una Z7, con cui mi trovo benissimo e che uso principalmente nei viaggi abbinata al 24-70 f/4. Ultimamente, in un paio di occasioni Gianni mi ha prestato il suo 100-400 f/4.5-5.6 per fare qualche scatto (a uccelli) soprattutto in situazioni stazionarie tipo capanni nelle Oasi. Però non se ne separa tanto volentieri e, visto che mi sono divertita, con risultati più che accettabili, soprattutto per quanto riguarda i filmati, ho pensato di comprare uno zoom mio. Il 180-600 sarebbe la scelta perfetta, ma a parte il costo è un po' grande e pesante (circa 2kg e 31 cm. di lunghezza), soprattutto contando che quando siamo in giro a piedi io porto la macchina montata su uno di quei supporti della Peak Design che si attaccano agli spallacci dello zaino. Ho già provato il supporto con il 100-400 e secondo me è al limite, non per portata ma per il peso dell'obiettivo sulla baionetta (infatti ci tengo sempre una mano sotto). Il 180-600 sarebbe di un terzo più lungo e ancora più pesante, quindi abbiamo dato un'occhiata al 28-400 che è minuscolo (ma buio) e leggero, circa 15 cm e 700 gr. Le recensioni che ho letto in giro/visto su YouTube sono piuttosto positive e tutti concordano sul fatto che a 400mm si aspettavano di molto peggio. La domanda è: ci sono altre alternative comparabili secondo voi? Tamron o Sigma ad esempio? Il prezzo del 28-400 è competitivo e non mi aspetto di fare scatti al volo o roba in situazioni estreme, e la Z7 regge bene gli ISO alti... Io sarei abbastanza convinta della scelta, Gianni meno, voi che dite? Grazie 😊.
  19. Sei associato FIAF, quindi saprai che un'ampia selezione delle sue foto sono in questi giorni in mostra al CIFA (Centro Italiano della Fotografia d'Autore) di Bibbiena (AR). Io ho visitato la mostra e ti posso assicurare che il viaggio vale il piacere di osservare da vicino queste meravigliose immagini che raccontano tanto dell'Autore e di ciò che esse narrano di un arco temporale piuttosto ampio. Hai tempo fino al 2 giugno prossimo per ... rimetterti in salute e farvi un salto! E complimenti!
  20. Ysaÿe: Sei Sonate per violino solo, Op. 27 - Sergey Khachatryan Guarneri del Gesù 1740 (ex Isaac Stern) Naive 29 marzo 2024, formato 96/24 *** Composte sul finire della carriera di Ysaye e dedicate a sei suoi colleghi violinisti, rappresentano la summa virtuosistica del grande solista. Ma anche una citazione del repertorio dedicato a quello strumento da Bach ai suoi giorni (1924) passando per Paganini. A tratti dissonanti, con arpeggi e trilli demoniaci, cupo e brillante, queste sei sonate sono un banco di prova entusiasmante ma al tempo stesso denso di pericoli per ogni violinista. Prendiamo la seconda sonata che cita Bach inframmezzandolo con variazioni pennellate sul Dies Irae. Tant'è che né l'autore né nessuno dei dedicatari ebbe l'opportunità, l'occasione, la voglia, di registrarle. E fino all'epoca del LP erano rare le registrazione. In epoca digitale c'è invece una certa abbondanza e in questi ultimi mesi ne abbiamo due incisioni, l'estate scorsa Hillary Hahn, e adesso l'armeno Khachatryan. l'amore per il proprio talento è il migliore propellente per raggiungere vette più alte, qui poi c'è uno strumento straordinario Che armato di uno strumento straordinario dal carattere proteiforme, mette carattere in ogni passaggio, dimostrando sin da subito di avere ben di più da dire della sua collega americana (ma, perdonatemi, è gioco facile da questo punto di vista). Ma, tralasciando la mancata competizione, è proprio la spettacolare variazione di timbri, volume, tonalità che rende straordinariamente bello questo disco. Tanto da lasciare distante sin da subito, quello che era il mio precedente riferimento (Alina Ibragimova, Hyperion, 2015 : disco comunque bellissimo). Ibragimova a tratti utilizza tempi anche più veloci ma non sembra perché Khachatryan varia ritmo ad ogni frase. Ne viene fuori qualche cosa che è tutt'altro che un affresco, piuttosto una serie di bassorilievi cesellati finemente, l'unica immagine che mi viene in mente per descrivere una composizione che, fatta salva la distanza temporale in mezzo e la differenza culturale, può guardare le sonate e partite di Bach senza troppa riverenza. Al violinista che arriva in fondo a questi 75 minuti circa di tour the force, certamente Paganini avrebbe assegnato un premio per perfezionarsi ancora ma qui, sembra che siamo arrivati. Nel 2010 Khachatryan ha registrato, sempre per Naive, le sonate e partite di Bach. E qualche cosa si intuiva, almeno sulla capacità emotiva. Ma adesso ... edizione di confronto : Alina Ibragimova, hyperìon 2015
  21. Bene Mauro, confermo che mi interessa, prezzo ok.
  22. Ringrazio tutti e sono contentissimo .... che abbiate colto (e premiato 😎!) lo spirito con cui ho partecipato ... grazie ancora (devo aggiungere però che il volume che stavo leggendo/esaminando vale la pena di essere studiato!! Le immagini sono straordinarie!).
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