Francesco Contu
E' la volta di Francesco Contu, un amico di Nikonland da sempre.
Raccontaci qualcosa di te,
Sono Nato a Cagliari nel lontano 1964. Mi sono trasferito a Milano per studiare Ingegneria Elettronica a 21 anni e sono poi rimasto in Lombardia a lavorare. Vivo nella verde Brianza Lecchese.
Tengo famiglia: moglie e una figlia adolescente.
Non sopporto di stare a casa a lungo, sono un tipo molto attivo.
Parco Arches USA
Quando e come ti è nata la passione per la fotografia?
Sin da bambino. Non so se mi piacesse di piu’ l’oggetto macchina fotografica o le foto stesse. Mio padre fotografava con una Voigtlander VITO CLR che conservo gelosamente, ma non era un grande appassionato.
Praticamente fino all’avvento del digitale ho fotografato di contnuo, diapositive e un po’ di B&N che stampavo in casa. Facevo soprattutto paesaggi durante le escursioni in montagna e qualche rara apparizione a gare di automobilismo. Anche un paio di concerti rock. Riguardandole oggi, quasi tutte le foto fatte a pellicola fanno abbastanza schifo. Magari tecnicamente corrette ma insignificanti a dir poco.
Avevo un budget estremamente limitato e ogni rullino era una salassata, facevo non piu’ di una quindicina di rullini l’anno.
Qual'è il tuo genere preferito oggi?
Continuo a fotografare paesaggi, soprattutto di montagna ma anche scogliere, che poi sono affini alle montagne. Mi piace la verticalita’.
Dolomiti da trincea
Irlanda
Ma l’avvento del digitale e la possibilita’ di usare attrezzature migliori e acquistare teleobiettivi mi hanno fatto esplodere l’interesse per fotografare animali selvatici e sport.
Nel primo caso prediligo Ungulati e mammiferi in genere, ivi compresi delfini e balene, ma non e’ facile organizzarsi per questo genere di foto, per cui la maggior parte delle uscite sono dedicate all’avifauna, piu’ facile da vedere e avvicinare. Ho avuto comunque la fortuna di vedere e fotografare Orsi in Slovenia, Balene in Islanda e Delfini in Scozia, Irlanda e... a Genova.
Fotografo anche insetti, soprattutto libellule e farfalle, oltre a fiori, prevalentemente selvatici.
Puffin (Pulcinella di Mare)
Cavaliere d'Italia, Cagliari
Camoscio al Gran Paradiso
Cormorano, Irlanda
Per lo Sport seguo soprattutto Auto, con predilezione per auto d’epoca e rally, e ciclismo. Anni fa con altri Nikonlander seguivo il rugby, poi ho perso i contatti per poter andare a bordo campo. Ho fotografato anche moto e scherma.
Quando mi capita fotografo a concerti rock locali.
E quando hai iniziato?
Beh, come dicevo da bambino, la mia prima macchina e’ stata a 9 anni una Agfa Rapid vinta da mio fratello a una lotteria. Ho rischiato di mandare in rovina la mia famiglia con gli sviluppi.
La prima Reflex fu una F301 usata nel 1989, ero ancora studente e mi costo’ tutti i soldi che avevo in tasca.
Ho poi comprato una D70 nel 2005 e sono nato una seconda volta, perche’ il digitale mi ha permesso di scattare molto di piu’ e quindi fare la necessaria pratica in generi che richiedono raffiche e tentativi come natura e sport. Mi sono anche documentato molto di piu’, ho letto parecchi libri sia di tecnica che di foto.
Nikon perchè? Un caso o una scelta?
Un mio carissimo zio aveva una Nikon F2 poi cambiata con una F3. Poteva fotografare in casa senza flash col 50 1.4 e la Ilford HP5 (400 ASA) e gia’ questo per me era fantascienza.
Per questo motivo per me la Nikon e’ LA macchina fotografica. Credo che cambierei solo se costretto o se cominciasse a fare prodotti davvero disastrosi. Ammetto di essere legato al marchio oltre il razionale, sebbene sulle lenti usi anche altri marchi, soprattutto Sigma.
La mia progressione e’ stata EM, FG20 (queste 2 non mie ma scroccate a mio fratello), F301, F601, D70, D300, D800, D7200, D850. Le ultime 2 sono le macchine con cui fotografo oggi.
Come ti trovi? Cosa ti manca?
Ovviamente bene, i corpi macchina mi trasmettono un grande senso di ergonomia e qualita’, ho avuto pochissimi problemi. Uso abbastanza le macchine, faccio circa 20mila scatti all’anno
Sono abituato a farmi bastare cio’ che ho, e nel catalogo Nikon c’e’ molto quindi faccio fatica a pensare a cosa mi manca. Potrei dire un macro lungo, dato che uso un 150 Sigma e Nikon non ha un AFS macro da quelle parti.
Ma mi mancano anche dei fissi piccoli e leggeri, un tempo c’erano dei 2.8 tipo 24mm e 28mm dal costo ragionevole. Oggi i fissi sono tutti dei mattoni f1.4 per usi specialistici. Io vado in montagna e portarmi una batteria di questi oggetti e’ impensabile, sono praticamente costretto a usare zoom come il 24-105 e il 70-200.
Oltre alla fotografia hai altre passioni o interessi?
Troppi per poterli coltivare come vorrei.
Come forse si e’ capito, prima di tutto la Montagna. Direi che e’ l’interesse numero uno, prima della fotografia. Mi piace tutto della Montagna: camminare, arrampicarmi, sciare, andare in Mountain Bike, sedermi e guardare il panorama, mi piacciono i paesi di Montagna e i piatti tipici come i Canederli o gli Slutzkrapfen. Le Dolomiti sono i miei monti preferiti, anche se a volte troppo affollate, ma tendo ad andarci poco in Agosto. Per ragioni logistiche frequento molto le Orobie, dovo posso andare nei fine settimana.
Tre Cime di Lavaredo
Orobie
Piani di Artavaggio
Ho sempre ascoltato molta musica, soprattutto Hard Rock anni ’70 e anni ’80, non seguo molto gruppi piu’ recenti. Sono stato per decenni un fan sfegatato degli Iron Maiden, oggi passati i 50 ho allargato gli orizzonti. Ascolto poco ma apprezzo la Classica, detesto la Lirica e non sopporto Rap, Techno e Dance.
Dal desiderio di costruirmi un amplificatore a 14 anni e’ nata la passione per l’elettronica che e’ diventata il mio lavoro. Sono un tipo molto pratico, mi piace progettare circuiti piu’ che usarli, quindi non stravedo per gadget eletronici, non mi considero un “nerd” per intenderci, ma un artigiano.
Mi piace lo Sport, ho praticato la scherma per diversi anni ma mi piace un po’ tutto anche da guardare in TV, ovviamente a partire da sci, sport motoristici e ciclismo oltre al rugby e al calcio.
Mi interessano la pittura impressionista, la Storia e l’archeologia. Penso che avrei potuto fare l’archeologo.
Fotografi i soggetti o gli oggetti di queste altre passioni?
Fotografo essenzialmente quello: Montagna, natura in genere e Sport. La macchina punta cio’ che mi piace.
Parco Krka, Croazia
Sono un “ricercatore” nel senso che, si sara’ capito, non fotografo in studio ne’ preparo set di alcun genere. Non sposterei mai una libellula per cambiare lo sfondo e, salvo rari casi, anche gli animali li fotografo dopo averli cercati, e non dopo aver messo delle esche ed essermi chiuso in un capanno.
E’ un po’ come cercare funghi: bisogna conoscere i posti e andarci nel momento giusto, se si va a casaccio si torna a casa a mani vuote o con... Amanite falloidi.
Negli ultimi anni mi sono mosso parecchio, anche nei week-end proprio per cercare opportunita’ e conoscere luoghi nuovi. Viaggiare e’ fondamentale.
Fotografo poco le persone, quasi sempre parenti e amici, oppure come ignari elementi umani nei paesaggi
Qual'è la foto, o il portfolio, il progetto fotografico da te realizzato a cui sei più affezionato?
Ho una serie di foto che preferisco ad altre, soprattutto quelle in cui ho colto attimi particolari. Ne propongo 3 completamente diverse.
Mia figlia a 5 anni colta mentre cerca di ripulire il maglioncino dal gelato
Rugbisti alla caccia del pallone
Un semplice albero ripreso in montagna, ma con una luce che trovo fantastica
Porto avanti poi alcuni progetti quando ho l’occasione giusta
“In bianco e nero o quasi”. Iniziai una decina di anni fa a Praga, in una giornata uggiosa. Vidi uno scorcio che era quasi tutto in B&N a parte qualche dettaglio. Da allora ho cominciato a scattare una serie di foto che pur essendo a colori sono essenzialmente in B&N, a volte con piccoli dettagli colorati. Possono essere edifici ma anche paesaggi naturali.
Citta’ a 14 mm. Non mi piace molto girare per le citta’ salvo qualche eccezione. Se lo faccio, tendo a portarmi dietro solo il 14 mm e cercare inquadrature interessanti. Non ho molto, al momento Cagliari, Londra, Bilbao.
Sono lavori che vanno avanti e ogni anno si aggiunge qualche tassello.
E in futuro?
Fotograficamente non vedo per me dei cambiamenti. La passione e’ sempre forte e gli interessi definiti.
Mi piacerebbe fotografare gli orsi polari alla Svalbard, andare in Groenlandia, nei parchi Africani.
Ma anche al Rally di Montecarlo e a quello di Finlandia. Sembra facile ma ci sono molte cose da incastrare per bene, mi sto’ organizzando.
Per il resto mia vita come tutti non so quanto sara’ lunga, ma finche’ ne avro’ spero di avere sempre la forma fisica e le opportunita’ per essere attivo.
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