Ho acquistato di tasca mia il Nikon 105/1.4E due anni fa e da allora fa parte del mio arsenale standard da ritratto. Ho invece ricevuto in prova il nuovo Sigma 105/1.4E grazie a Mtrading Srl - distributore nazionale di Sigma - in qualità di Sigma Ambassador per l'Italia
Se due anni fa era semplicemente inimmaginabile avere un 105mm f/1.4, con l'uscita del Nikon è diventata una realtà di tutti i giorni.
Obiettivo di elite per il prezzo cui viene proposto, non credevo avrebbe avuto rivali così presto.
Ci ha pensato Sigma che non si è limitata a riproporre focale e luminosità, ne ha fatto un progetto sensibilmente diverso.
Diverso per caratteristiche, forma, peculiarità che lo identificano non solo come un obiettivo dedicato al ritratto ma ad un genere di fotografia senza compromessi in vari ambiti, compresa la fotografia notturna e l'astrofotografia.
Personalmente ritengo entrambi piuttosto corti per lo sport, ma certamente qualcuno li penserà per la palestra e in genere le attività sportive individuali indoor.
Certamente, creano qualche dubbio nell'acquirente tipo che intanto non aveva acquistato il Nikon.
Io stesso devo dirvi che se non avessi già quello (il Nikon), non saprei cosa acquistare oggi. Oppure si ... ?
Averli entrambi lo troverei esagerato. Ma vi assicuro che la cosa avrebbe un senso.
Questo articolo non è un confronto all'americana ma una occasione di ... confronto tra fotografi.
Non ci saranno grafici MTF e le poche foto rituali presentate lo sono più per completezza di raffronto che per avere elementi probanti per la scelta.
Non è il mio scopo e francamente apprezzare marginali differenze di qualità strumentali non mi farebbe scegliere l'uno o l'altro. Ci vuole ben altro per me che il pixel-peeping
Cominciamo con una provocazione ?
Le seguenti foto sono state fatte allo stesso soggetto, nello stesso posto, con la stessa luce, con i due obiettivi.
Ve le propongo mischiate, senza indicare chi sia l'uno e chi sia l'altro.
stesso show, stesso soggetto ma in due circostanze differenti, con differenti luci
vi ho confusi ?
é proprio quello che volevo ottenere !
Tutte le foto che vedete qui sopra sono state scattate con i due obiettivi (sono messe alla rinfusa, probabilmente non le azzeccherei nemmeno io senza guardare gli exif) rigorosamente ad f/1.4 a distanze da ritratto o da figura intera, lasciando che quello che vedevo e come il singolo obiettivo lo interpretava (in termini di sfuocato e di resa del soggetto nello sfuocato) mi ispirassero.
Le foto sono solo marginalmente simili, al netto di piccole differenze di bilanciamento del bianco, scelte per motivi artistici.
Come dicevo non è un confronto all'americana. E' come i due obiettivi interpretano "la musica" in mano allo stesso musicista.
Chi mi conosce sa quanto io ami la musica, in particolare la grande musica classica.
Quando affronto una grande composizione di un grande compositore che conosco molto bene mi affido all'interprete.
E' lui che seguo, non la musica, che potrei cantare a memoria.
L'interprete ci mette il suo essere nel rendere quella musica.
E spesso è il suono del suo strumento che fa da mediatore tra lui e me.
Lo stesso concerto di Brahms, reso dal fantastico Stradivari di Janine Jansen è diverso - per il suono, per il piglio, per l'interpretazione - dallo stesso identico concerto interpretato dalla fantastica Patricia Kopatchinskaya con il suo più moderno violino.
E' la Jansen che mi strappa qualche lacrima di commozione, grazie al suono del suo strumento.
Mentre l'altra fa la differenza con il fraseggio, sfruttando il suono del suo violino.
E' meglio l'una o l'altra interpretazione ? E' meglio l'uno o l'altro suono ?
Io ho le mie preferenze. Ma saranno diverse dalle vostre. Cosa è meglio ? Resterà un mistero finchè non proverete anche voi, non parlo di ascoltare Brahms, ma provare ad utilizzare nella stessa circostanza con ... una musica che valga lo sforzo, l'anima di questi due splendidi strumenti da ritratto.
Ok, adesso volete anche dati oggettivi ?
Se proprio devo, io avrei terminato ma andiamo ai due oggetti nello specifico.
Il palestrato Sigma 105/1.4 Art su Nikon D850 nella sua configurazione con il piedino del treppiedi integrato :
questa è una "robina" da 3200 grammi. Non alla portata di tutti. Vi assicuro che se non state attenti, un pomeriggio con questo sistema a mano libera e qualche articolazione del braccio destro vi farà un pò male !
Tolto il collarino del treppiedi i due soggetti però non sono così tanto diversi (al netto del peso, circa un chilo il Nikon, circa un chilo e mezzo, il Sigma), perchè anche il Nikon se lo prendete in mano, non riuscite a chiudere il palmo : é anche lui una bella granata !
levando il paraluce le cose sono più evidenti.
il Nikon è compatto e sta in mano (una mano grossina ...) ma non è nemmeno lui un fuscellino, il passo filtri è da 82mm
Ma se andiamo a vedere il paraluce del Sigma le cose sono imbarazzanti :
tra il paraluce del Sigma e quello del Nikon, probabilmente ci si potrebbe anche infilare quello del Sigma 85 Art
tutto sommato questioni di logistica. Io non sto a badare a queste cose.
Se un apparecchio è quello che serve a me, mi organizzo. Semplice.
In termini ottici, le cose sono di tutta evidenza.
Sigma
Nikon
Tenderei a finirla qui, se vi pare, con qualche considerazione finale ma lasciando a voi lettori l'ultima parola.
Sigma
- costruttivamente non ce n'è per nessuno, ci vuole Zeiss per vedere qualche cosa di simile
- otticamente il Sigma è meglio in tutto : più nitido (addirittura radiografante se chiudete il diaframma), meno vignettatura, meno aberrazione cromatica assiale, angoli migliori
- é grosso, pesante, ingombrante. Non è una di quelle cose che si aggiungono in borsa all'ultimo momento. Si muove quando è il caso, altrimenti sta a casa.
- il prezzo è dalla sua parte
Nikon
- é di vera plastica cinese (!)
- il rapporto prezzo/prestazioni non è il suo forte
- otticamente ha lacune da farsi perdonare. In particolare la CA "verde" è sempre presente, la vignettatura non se ne va mai e gli angoli sono proprio resi mediocremente rispetto ad un centro nitidissimo
Del Nikon si dice sempre che ha uno sfuocato onirico.
E' vero ma non è compreso nella scatola.
Si crea o si distrugge a seconda delle circostanze.
Sta al fotografo farlo "suonare" in quel modo o in un altro.
E non è cosa banale.
Il Sigma è più lineare ma ci sa fare in ogni circostanza.
E' bello da usare, è bello da vedere. E' bello !
Il Nikon sembra uno di quei vini pregiati che stanno nelle cantine polverose, con l'etichetta appiccicata a mano, scritta a mano, con il tappo resinato con la ceralacca.
Che deve essere abbinato solo al piatto giusto per farvi vedere che cosa é realmente. E assaporato da chi cerca esattamente quel sapore e non un altro.
La scelta non è possibile a priori e non mi sento di consigliarvi questo o quello.
Chi preferisce Nikon, comprerà quello probabilmente senza pensarci.
Io oggi, lo ammetto, tenderei a comprare quasi certamente il Sigma.
Perchè ? Boh, forse l'avete capito. Forse no. Vedete un pò voi
Nikon 105/1.4E su Nikon D850, f/2, ISO 500, 1/250'', nessuna postproduzione o ritocco
Sigma 105/1.4 Art su Nikon D850, f/1.4, ISO 2500, 1/200'', nessuna postproduzione o ritocco
ringraziamo ancora Mtrading Srl per averci concesso in prova questo vero gioiello di casa Sigma.
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