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Nicola B

Nikonlander Veterano
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Tutti i contenuti di Nicola B

  1. Grazie Andrea e Marco per i vostri commenti: sono soddisfatto se vi è arrivato qualcosa.
  2. Grazie Cris e a quanti hanno espresso la loro preferenza!
  3. L’inverno sa regalare panorami tersi e colori inattesi. Ma cosa succede nel regno delle nebbie? Avendolo a disposizione nelle vicinanze, con un po’ di fortuna ho voluto immergermi per un giorno in una atmosfera “dell’altro mondo” dove i contorni sfumano, le cose ti appaiono solo quando ti avvicini e il silenzio regna sovrano. Gli animali che popolano questo ambiente sono quelli che grosso modo trovi anche un altre stagioni: mi sono sfrecciati ad un paio di metri due velocissimi martini; a settembre c’erano i gruccioni. Avvistati falchi di palude e trovate tracce di gufi (resti di cibo). Si sentivano cince e usignoli. Naturalmente di tutto questo nelle foto non c’è traccia per le improponibili condizioni della luce. E infatti ero lì per altri motivi. All’arrivo la luce è più o meno questa: # 1 Che ancora regge per alcune foto da vicino: # 2 #3 la luce cambia e al momento di prendere la barca diventa così: # 4 e man mano che si avanza si distinguono solo i pali e non più l'argine # 5 ogni tanto un segno di vita # 6 ma per distinguere le cose bisogna avvicinarsi # 7 si arriva ad una spiaggia # 8 # 8 bis # 9 dove il mare ha lasciato la sua protesta: vi restituisco quel che mi avete dato: resti di una piena ma anche tanti rifiuti # 10 poco lontano incuranti abitanti del luogo volano. # 11 Una giornata a contatto con una natura impervia (c’erano 8 gradi ma sembravano -10). Devo dire che le foto rendono abbastanza fedelmente ciò che ho visto. In qualche momento solo obiettivi con apertura massima a 2.8 permetteveno alla D850 di mettere a fuoco. Al ritorno il traffico, le luci serali e la convulsione cittadina mi hanno strappato dalla quiete, tanto da ritenermi quasi un reduce. Sensazione che avrete sicuramente provato anche voi quando si torna a casa dopo un giorno passato fuori dal mondo. # 12
  4. Ciao Massimo. Diciamo che questa uscita è stata una sorta di esperimento: da un lato volevo rendermi conto dei limiti di un corpo macchina e obiettivi nella resa di una situzazione di luce particolare. Dall’altro una prova di cosa sarei stato capace di tirar fuori in un versante dove la luce, sempre lei, è diversa dal solito. Il rischio di ottenere delle ciofeche era abbastanza elevato, e credo con la 11 di esserci andato vicino, anche se mi è servita per sapere fino a dove posso arrivare con l’attrezzatura che ho. Per rispondere più esattamente alle tue domande, la nebbia come il deserto non ha punti di riferimento ai quali siamo abituati. Ciò in alcuni provoca un senso di ansia, un po’ come quelli che nuotano (bene) in piscina ma sono terrorizzati quando sono in mare, non necessariamente aperto. Quando il vuoto prende il sopravvento sul pieno, il nulla invade un qualcosa, cambia anche la percezione di quello che vediamo e la mediazione della nostra mente tramuta in sensazioni magari spiacevoli quello che è un panorama "semplicente" diverso. La scena vuota consente però di concentrarsi solo su quel poco che vedi, accorgendoti che il poco assume un significato che altrimenti sfuggirebbe. In questo senso c'è una analogia tra i particolari fotografati all’inizio e la presunta insignificanza dei pali - particolari appunto - che acquistano dignità proprio perchè ci sono solo loro. Devo dire poi che sono stato introdotto e indotto verso questo sentiero da alcune scene di “Amarcord" (F. Fellini) dalle riprese de "La giusta distanza” (C. Mazzacurati) e dalla passione visibile negli occhi luccicanti di alcuni locali incontrati in varie occasioni, quando parlavano della loro terra: un posto che che non avrebbero cambiato con nulla al mondo. Ho cercato di capirne il motivo, che non è solo "ognuno ama il posto dov’è cresciuto".
  5. Dedicata agli amanti della montagna (Cimon della Pala)
  6. Nicola B

    Bianco & Nero

  7. Sono andato a vedere questa mostra. Le foto riguardano una panoramica della produzione di Scianna su argomenti diversi: moda , reportage, la vita nella sua Sicilia. All’entrata viene offerta un’audio guida registrata con la voce dello stesso autore che tratteggia efficacemente i punti salienti nei quali si articola la mostra e ti accompagna strada facendo. Parole molto interessanti le sue che illustrano la sua filosofia di vita, il suo approccio fotografico. Mi ha colpito la sua umiltà e la forza delle sue immagini (gli sguardi delle persone, le situazioni). Uscendo dopo tre ore di attenzione piena, mi sono chiesto il senso di tanti discorsi sulla nitidezza, sulla risolvenza, sulla parallasse, sulla grana, sulle prestazioni. Sono elementi che vanno certo considerati, ma preferisco foto sfocate o dalle inquadrature non convenzionali, “imperfette” insomma, a foto tecnicamente ineccepibili senz’anima e mute, se le prime, a differenza delle seconde, catturano la mia attenzione e colpiscono la mia sensibilità. Me ne sono tornato a casa soddisfatto del tempo che ho speso.
  8. Effetti del monopsonio della Cina. Probabilmente succederà anche con Amazon quando sarà nella condizione di fornitore unico. Alla faccia della concorrenza.
  9. Vorrei un corpo che unisse dinamica alla velocità magari anche a scapito della risoluzione che potrebbe tranquillamente fermarsi a 36. In controtendenza alla attuale specializzazione estrema.
  10. Nicola B

    Chiara in BN

    Pur aprezzando le foto a colori, anch’io preferisco queste in b/n: lo sviluppo mi piace molto e le trovo intense.
  11. Se stai sui 15/20” con un 14 a 2.8 sei abbastanza sicuro (salvo gli aerei): Passo Valles, agosto. D4, AF-S 14-24, f 2.8, 15 “ iso 2000 (Poi il treppiede poteve essere più stabile ma è altro discorso)
  12. Manca però il contesto (quello che hai descritto) senza il quale non si percepisce il contrasto.
  13. Già… per un piatto di spaghetti al pomodoro gli ingredienti sono quelli per tutti, ma vuoi mettere se ti li prepara Antonino Canavaccioulo?….
  14. Nicola B

    Un bagno ad Agosto.

    Bravo Valerio. Vedi che riesci a stupire perfino te stesso?
  15. Massimo, troppi complimenti…. (meritati).
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