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Mostra il contenuto con la massima reputazione da 30/04/2023 in Record Recensioni

  1. PRO : obiettivo straordinario, perfetto, vale tutti i soldi che Nikon chiede (e sono molti !), se non fossimo incontentabili, renderebbe superflui tutti i medio-tele da ritratto. Sfuocato da sogno difetti ottici ? veloce, ben stabilizzato, sicuro, affidabile regge benissimo i teleconverter, di fatto si può duplicare per avere un 400mm f/5.6 decente ma con il TC 1.4x è un ottimo 300/4 VR non perde la messa a fuoco se si cambia focale, anche nel video. Anzi, nel video è solidissimo CONTRO : manca il classico astuccio in nylon/cordura, sostituito per economia da quello "floscio" sostanzialmente inutile. Per 3.000 euro ci si aspetterebbe che non lesinassero su una custodia che ne vale si e no una cinquantina 200mm, f/4 su Nikon Z9, ISO 250 se non fosse che nel frattempo è uscito anche il 100-400 che nelle mie scorribande in autodromo è stato il principale compagno della Z9 per centinaia di migliaia di fotografie (complice la demolizione dell'unica tribuna da cui potevo fare panning con il 70-200/2.8) e la disponibilità per usi più disimpegnati dell'onesto 24-200, ci sarebbero poche remore ad utilizzare quello che è uno dei migliori Nikkor Z finora presentati. Regge il confronto anche con il 135/1.8 Plena, che è certamente un obiettivo di una categoria a se. E non fa desiderare molto altro. Un peccato trascurarlo.
    14 punti
  2. "Ha fatto completamente dimenticare il pur bello 300/4E PF. Questo è di un altro pianeta". PRO Prestazioni ottiche allo stato dell'arte perfetto equilibrio tra dimensioni e pesi, senza nemmeno dover ricorrere ad elementi PF ma con le "semplici" lenti ordinarie un obiettivo per cui si può pensare di passare a Nikon ! surclassa largamente il 100-400/4.5-5.6 a 400mm e tutto sommato copre al 90-95% le prestazioni del 400/2.8 TC è il 400mm per il "resto di noi" CONTRO difetti ? Forse si potrebbe desiderare una costruzione più a prova di usura. Ma di questo parleremo tra qualche anno di utilizzo. Alzo la mano e lo ammetto. Io sono tra quelli che usava il 300/4E PF praticamente sempre duplicato con il TC14E II. E Nikon ha dichiarato senza troppi fronzoli di aver pensato per noi il nuovo 400/4.5 Che in poco più del peso e poco più della lunghezza fa tutto quello che faceva quel 420mm f/4 "sintetico" ma lo fa talmente bene che non ci pensi di avere in mano un 400mm E nemmeno chi ti guarda ci crederebbe ... nemmeno se glielo fai vedere. Contribuisce all'ampia scelta che Nikon ci ha messo a disposizione in nemmeno due anni sulle lunghe focali. Con una qualità "esilarante" come direbbero gli anglosassoni. Non nel senso che fa ridere ma che ti manda in brodo di giuggiole. E' inutile stare ad elencare i suoi meriti, sono assoluti. Anche il prezzo è giusto, considerando che il 300/4E PF lo pagai mica bruscolini ma 2000 euro tondi e che per averlo dovetti aspettare un semestre. Questo è un vero tele a cui si può chiedere qualsiasi cosa. E di fatto ha relegato il 100-400 allo zooming in ambito sportivo, mentre questo, in ancora meno di peso ed ingombro, si presta a qualsiasi tipo e genere di fotografia. Ritratto ? Fatto. Foto a distanza ? Fatto. Sport ? Fatto. Naturalistica ? Certamente. Sinceramente non trovo difetti. E se anche lo uso meno di quanto vorrei, proprio perché io faccio più o meno sempre quello ed ho anche troppi obiettivi per farlo, non credo di potermene separare. Un appunto sul 400/2.8 S TC che pure ho provato e per cui non ho provato alcuna invidia. E' oramai talmente elevato il livello di tutti gli obiettivi Nikkor S che un teleobiettivo eccezionale come quello per giustificarsi richiede di doverlo usare in condizioni talmente sfidanti che prima, si dovrebbe fare palestra per un anno. Invece chiunque può prendere vantaggio dal 400/4.5, anche fuori dall'uscio di casa, e senza doversi preparare fisicamente e spiritualmente. Molto ma molto prima di fare i conti sui costi in gioco. Ecco. Devo aggiungere altro ? Ometto le foto per una volta, mi perdonerete, perché le mie foto le trovate nelle gallerie dell'articolo.
    12 punti
  3. "Ma questo è un obiettivo da ritratto, mica da caccia fotografica !" Quando ho capito che stava uscendo, ho venduto il 180-600/5.6-6.3, bello per carità ma tutta un'altra storia rispetto a questo. Un 600mm che sta in una borsetta da passeggio non si era mai visto e si usa con disinvoltura. Ma soprattutto ha colori, dettaglio, gradevolezza dello sfuocato, precisione di messa a fuoco tali che si può usare per fare ritratto per strada ! Ad usarlo ti senti onnipotente. E non ti domandi perché non ti sei portato quel cosone che a mano libera non si può usare e pretende che tu ti porti dietro anche lo zainone, il treppiedone e la testona a sfera sfizzera ! Praticamente è una droga. Io ero un grande estimatore del 500/5.6 PF ma questo lo surclassa in tutto. Anche nell'aspetto e nella raffinatezza delle soluzioni impiegate da Nikon per realizzarlo. Difetti non ne trovo, salvo il fatto che mi è arrivato in un momento in cui per me è ... inutile. Ma recupererò questa estate, spero. Costa troppo ? Forse ma trovate qualche altra cosa - di qualsiasi marchio - che gli stia vicina ! PRO Eccellente Eccellente Eccellente tanto compatto e leggero che nessuno ci crede che è un 600mm se non legge le scritte prestazionale al limite dell'umano non ho le prove ma secondo me è superiore al 400/4.5 guardate le foto e vi rendete conto di quanto siano ingiustificate le "fisime" relative alla presenza della lente Phase Fresnel rende confinati a nicchie di impiego superspecialistiche sia il 600/4 TC che il più "complicato" ma analogo per qualità, Nikkor Z 800/6.3 PF. CONTRO Il paraluce fa un pò ... cagare e viene consegnato in una scatola fatta come quella del 70-180/2.8 con zero accessori. Ma dai !
    10 punti
  4. Questo Nikkor è lo zoom con cui anni fa, quando mi occupavo di matrimoni, avrei scattato il 90% delle foto della cerimonia e buona parte anche di quelle a casa della sposa e del trattenimento: con la semplice aggiunta di un secondo obiettivo da effetto. Ma è anche lo zoom col quale oggi esco con ogni NIkon Z, che si tratti della Zf che ho in prova, oppure della Z9 che uso per shooting di sport, in supporto del teleobiettivo di turno, oppure anche di una DX davanti alla quale diventa un 36-180mm equivalente (ma senza l'ausilio della stabilizzazione) Fa parte di una categoria intermedia per qualità tra le ottiche Z, non levando terreno nè ai superluminosi e neppure ai tutto fare cheap: un esempio?... Coesiste col 24-200mm per gli stessi motivi e come alternativa rispetto similari situazioni di ripresa: per ragioni legate a luminosità relativa e qualità complessiva dell'immagine. Fa indispettire il posizionamento della ghiera di zoomata dietro a quella di messa a fuoco manuale, che con AF gestiti da stepper come quelli attuali, è di certo il comando meno utilizzato sugli obiettivi Nikkor Ghiera programmabile, a rotazione continua (stepless) con zigrinatura differente da quella delle altre due, eccellente per un professionista o un vlogger PRO qualità complessiva luminosità e nitidezza gamma focale ideale nel reportage eterogeneicità tre ghiere, una programmabile prezzo CONTRO assenza del VR allungamento del barilotto in zoomata inversione delle ghiere con quella di fuoco davanti a quella di zoomata sfuocato a TA
    10 punti
  5. PRO nonostante la presenza in catalogo del 85/1.2 S, questo 85/1.8 S ha caratteristiche proprie e ben definite che lo rendono diverso io l'ho mantenuto in arsenale in alternativa al 85/1.2 S, specie su Zf è nitidissimo, preciso, deciso ma al contempo ha uno sfuocato morbido sia davanti (raro) che dietro al soggetto veloce ed affidabile CONTRO non costa pochissimo ma si trova spesso scontato, vale tutti i soldi che costa (è un difetto ? Non saprei, per me questi Nikkor Z sono tutti acquisti per la vita. Sinora ho rinunciato solo a quelli che mi sono reso conto non avrei utilizzato abbastanza, mai perché non ne fossi soddisfatto) Sono stato tra i primi al mondo a provarlo al lancio. E ne sono rimasto colpito. Adesso che ho anche il fantasmagorico Nikkor Z 85mm f/1.2 S si penserebbe che lo usi di meno, eppure no, perché, a parte la compattezza che spesso è già un valore, ha un carattere molto diverso dal fratellone. Per questo motivo penso che chi lo snobba sbagli, di brutto. Io mi sento di raccomandarlo quanto e più del più "ricco" fratellone. su Z6 in bianco e nero nativo su Zf, in luce disponibile, colori indotti dai riflessi della stanza
    10 punti
  6. E' l'obiettivo standard che ho acquistato con la Z8. Range focale ideale per me che lo impiego soprattutto in natura, sia per paesaggi che per la flora, spesso durante camminate in montagna dove si fa apprezzare anche per peso e ingombro accettabili. Imbarazzante il paragone con gli obiettivi sulla carta simili che ho usato con le DSRL: Sigma 24-105 e Nikon 24-120. Entrambi vengono spazzati via da un oggetto di classe nettamente superiore, con qualità ottima fino ai bordi (un limite enorme nei paesaggi dei 2 obiettivi per DSRL citati) e capacità di reggere controluce anche con sorgenti di luce nell'inquadratura per me sconosciute. Qualche esempio, qui alle isole Far Oer: L'angolo in basso a destra, malgrado il fuoco sia ovviamente ben più distante: Un controluce con sole nell'inquadratura, usando il live view per evitare di accecarmi (Isola D'Elba): E un soggetto differente dove si apprezza sia la nitidezza che anche lo sfocato, almeno in questo caso (Galles): PRO Nitido fino ai bordi Resistenza al controluce Sufficientemente leggero e compatto anche per un trekking CONTRO Poco gestibile in corpi senza stabilizzazione per assenza del VR
    9 punti
  7. PRO compatto, molto leggero prezzo prestazioni ottiche "vecchia scuola" (anni '80-'90) CONTRO costruttivamente economico (tutto di plastica) la versione SE è solo facciata : l'obiettivo è identico all'altro in versione moderna, non ha la ghiera dei diaframmi e questo, sia per Zf che Zfc è una vergogna. I cinesi non si fanno problemi a mettere quei venti euro di comando diretto del diaframma prestazioni ottiche "vecchia scuola" (di fatto scordamose che è un Nikkor Z : è come se si fossero reincarnati i "luminosi" da pellicola) Ho avuto la versione normale fin da quando è uscito. Poi l'ho cambiato per la versione SE all'inizio del 2023. Io lo adoro anche se non è nemmeno lontanamente perfetto. Sia per le dimensioni contenute che lo rendono facile da infilare in borsa senza darsi troppi pensieri, sia per la resa ottica "vintage" in perfetta sintonia con l'estetica (almeno per la versione SE). Infatti ad f/2 ha uno sfuocato dolce ed è abbastanza morbido sui soggetti, specie i miei che sono prevalentemente ritratti. Le aberrazioni cromatiche sono "devastanti" in luce forte, almeno nella fotografia generale e nel paesaggi o nella fotografia ravvicinata. Ma nel ritratto (ancora), questo non è un problema, e nemmeno nella foto in luce disponibile. In pratica è un obiettivo indoor. Facile da usare e permissivo sui soggetti inquadrati. ritratto ambientato illuminato solo dalle luci dello specchio luce ambiente, su Zf, permissivo anche su un soggetto "bruttino" (notare i cerchietti verdi sulle luci di sfondo) su Zfc, f/2, 1600 ISO, primo e secondo piano, luce dall'alto (alogena)
    9 punti
  8. E’ stato il mio secondo obiettivo Z preso insieme alla Z6 nel 2019. Non molto usato perché prevalentemente ho usato il 24-70. Riscoperta la voglia di focali fisse, oggi sta montato standard sulla Z9. Sono un po’ tornato a fotografare come negli anni settanta, quando gli zoom non esistevano o erano scadenti. Mi piace moltissimo lo sfocato e lo uso prevalentemente alla massima apertura. E’ un obiettivo irrinunciabile che dovrebbe essere parte di ogni corredo. In conclusione, ottimo obiettivo che distacca di molto la qualità rispetto ai vecchi AF. PRO Incisività Sfuocato Qualità della costruzione CONTRO Ingombro rispetto ai vecchi obiettivi AF, ma trascurabile
    9 punti
  9. "Lascia nella polvere il povero Nikkor F 200-500/5.6. Per tacere dei tanti superzoom Sigma, Tamron & Co." Aggiornate i vostri parametri gente, questo supertele Nikkor Z crea imbarazzi. Ma non solo a Sigma e a Tamron (che potranno proporre solo alternative più economiche e compatte, non più prestazionali !) ma anche alla stessa Nikon. Perché nonostante sia un obiettivo plebeo come il vituperato 24-200 Z, questo 180-600 si permette di essere una alternativa credibile per chi non abbia onestamente la necessità di comprarsi un 400 o un 600 fisso. Già a prima vista non stonerebbe se avesse anche lui una S. E' bello e ben fatto. Ma soprattutto non si allunga, non si sbilancia e se l'aria è buona e non si cerca di fotografare un passero che fa la cacca sulla luna (!) durante una tempesta di sabbia, è anche nitidissimo. Più che nitido. Più nitido del 100-400 alle focali comuni. Io l'ho ordinato al Nikonstore.it al primo giorno di preorder in giugno. Ma ho dovuto aspettare sino a settembre per averlo. Altrimenti non l'avrei potuto nemmeno "visionare" tanta è stata la richiesta. E non c'è da stupirsene ... L'ho usato al Gran Premio di Formula 1 nonostante la situazione "fotograficamente" disgraziata Charles I di Monaco in ingresso alla Ascari, Gran Premio d'Italia 2023 e in generale in autodromo dove sono solito fotografare (tre foto tutte riprese attraverso una spessa rete) con buoni risultati. Ma l'ho venduto, con un pò di dispiacere perché oramai la mia modalità operativa è priva di collare e priva di treppiedi/testa/monopiede con uso esclusivamente a mano libera e in "leggerezza". Cosa che mi permettono i miei 70-200/100-400/24-200/400/4.5/600/6.3 ma non mi permetteva questo, pur significativamente compatto 180-600 che con i due chili di peso e 32cm di lunghezza dopo un pò si fa sentire. Anche la sua lunghezza non contribuisce alla pratica che io eseguo maggiormente in autodromo il panning. Ma per tutto il resto non posso che parlare bene di questo obiettivo dichiarandolo come ALTAMENTE RACCOMANDATO "Compratevelo gente, non ve ne pentirete" (tranne che non abbiate specifiche esigenze e siate in grado di affrontarne il costo, vista l'offerta Nikon in tema di teleobiettivi Z) PRO prezzo giusto. Sarebbe giustificato se costasse anche 500 euro in più buone prestazioni ottiche generali con un calo leggero alla focale maggiore per un 600mm è relativamente compatto e leggero CONTRO più lungo e pesante di quel tanto che basta a renderlo inadatto al genere di fotografia che io pratico di più (panning seguendo il soggetto a mano libera in sport) quel cavolo di collarino del treppiedi. Alla terza edizione riusciranno a farlo definitivamente bene ?
    8 punti
  10. Obiettivo acquistato nel settembre 2020, dalle dimensioni e peso generose, è andato a sostituire il 70-200/4 G VR, che montato sulla Z 7 con il necessario FTZ, pareggiava la lunghezza ma rimaneva sempre più leggero. La leggerezza era il suo unico vantaggio rispetto alla versione 2.8 Z, perché la resa ottica dello Z è ai massimi livelli sull’intero fotogramma fino dalla massima apertura. L’obiettivo è silenzioso, veloce e preciso come un laser nella ricerca del fuoco, mentre la versione “F mount” aveva il VR che ticchettava continuamente e nella messa a fuoco aveva spesso indecisioni che facevano andare avanti e indietro i gruppi di lenti per la ricerca del fuoco. Inoltre, si accontenta di filtri di 77mm di diametro (come il 24-120/4 S e non è poco) ed al riguardo manca nel bel paraluce una finestrella per agire con un dito direttamente sul filtro polarizzatore, quando innestato, senza dover rimuovere il paraluce per i necessari aggiustamenti. Tuttavia, con l’uscita delle ottiche “Z mount” la necessità di utilizzo dei filtri, per quanto mi riguarda, è notevolmente diminuito. Altro aspetto da correggere, ma sembra una battaglia persa, è la staffa per il montaggio dello zoom sul treppiede. Nikon fornisce un bellissimo piedino privo, però, delle scanalature a coda di rondine per l’attacco rapido (tipo Arca Swiss). Quindi, per evitare ulteriore peso aggiuntivo, mi sono dotato di una staffa prodotta dalla Leofoto che si sposa benissimo con i miei treppiedi della stessa casa. Tirando le somme riguardo a questo zoom dalle prestazioni eccezionali, cito quanto scritto da un giornalista del settore “Viene voglia di farsi un corredo mirrorless Nikon solo per poter usare questo zoom professionale dalla resa ottica fantastica. Una volta, gli obiettivi caratterizzati da una tale nitidezza e pulizia cromatica si definivano APO, e non tutti (nemmeno quelli a focale fissa) arrivavano alla resa di questo Nikkor Z 70-200mm f/2.8 VR S”. PRO : Zoom dalle prestazioni eccezionali a tutte le focali. Silenzioso, veloce nella messa a fuoco e con un ottimo VR. CONTRO : la bella staffa per l'attacco al treppiede non ha il piede con le scanalature a coda di rondine per l'attacco rapido (tipo Arca Swiss). Il paraluce, peraltro di bella fattura, avrebbe potuto avere la finestrella in basso per regolare facilmente il filtro polarizzatore quando montato.
    8 punti
  11. “Il tuttofare”, così vengono definiti la maggior parte degli zoom con una escursione focale tale da coprire diverse esigenze e stili fotografici, ma, come sappiamo, la comodità ha un prezzo…la qualità. Ebbene, Nikon con questa ottica credo si sia superata, non a caso ha “aggiunto” una S nel barilotto. Ho avuto le serie precedenti del 24-120 ma non mi hanno mai soddisfatto completamente, tanto che li ho sempre relegati ad un utilizzo generico e per quei momenti\situazioni in cui non sai che focale utilizzerai, vedi ad es. la cresima, il battesimo o la comunione del figlio\a del tuo amico che non riesce a capire che il tuo genere è un altro, ma siccome…” tu fai belle foto!” ti vuole comunque come fotografo della cerimonia. La prima volta che l’ho utilizzato, nonostante avessi letto delle sue ottime qualità, non volevo credere ai risultati ottenuti. Prevalentemente lo utilizzo per paesaggio e foto di vario tipo, ma quando mi sono cimentato anche nel close-up (fotografia ravvicinata) sono rimasto a bocca aperta perché, seppur non raggiunge i livelli del 105 f.2.8 Z e per certi ingrandimenti ha bisogno di tubi, lenti addizionali o scatto in DX, la qualità rimane davvero elevata. E’ un obiettivo che ho sempre con me ed è anche quello che generalmente è innestato nella macchina, con lui non ho mai paura di perdermi qualche scatto perché non ho la lente giusta a quelle focali, in quanto, con i dovuti distinguo, può tranquillamente giocarsela con le altre lenti Nikon Z attualmente disponibili. Fatta salva la mancanza della stabilizzazione e il fatto che zummando si allunga, se dovessi proprio trovare un difetto lo cercherei nel carattere della lente, cioè, nonostante la nitidezza e la resa pressoché omogenea, lo trovo un po’ anonimo, nel senso che non ha una caratteristica particolare che lo contraddistingue; ma questa è una questione soggettiva. Per concludere sono estremamente convinto che nella borsa di un Nikonista non può mancare il 24-120, indipendentemente dal genere fotografico, perché si, questo fa tutto, ma lo fa molto bene. PRO Nitidezza e qualità ottica generale. Compatto e maneggevole per essere un F.4 su tutta l'escursione focale. Utilizzabile per più generi fotografici. CONTRO Assenza dello stabilizzatore ... per zummare si allunga.
    7 punti
  12. Il 24-120/4 S è l’ultimo obiettivo entrato nella borsa e non è più uscito. Acquistato nell’aprile 2022, quando non era ancora in stock, comparve sul Nikon Store mentre ci stavo navigando e non seppi resistere alla tentazione di metterlo subito nel cestino. Lo zoom si è rivelato fin da subito un ottimo acquisto, dimostrando di essere un “tuttofare” eccezionale. L’ottica è andata a sostituire il 24-70/4 S senza rimpianti e non solo per i 50mm in più, come pensavo all’atto dell’acquisto, ma anche per la qualità ottica e per la costruzione complessiva. L’obiettivo, infatti, è robusto ma non pesante, è ben bilanciato sulla macchina, bello da vedere e piacevole da utilizzare. Inoltre, ha il solito passo filtri (77mm) del 70-200/2,8 S VR e non è cosa di poco conto. L’obiettivo non è stabilizzato, ma grazie al “VR” presente in macchina si può fotografare con tempi lunghi senza farsi troppi problemi. L’unica cosa fastidiosa è la posizione della ghiera delle focali, posta in posizione arretrata rispetto a quella del 70-200/2,8 S VR, che giustamente si trova nella parte anteriore del barilotto vicino alla lente frontale. Ciò, all’inizio faceva si che inavvertitamente andavo a muovere la ghiera della messa a fuoco (posta subito dietro la lente frontale), anziché quella delle focali. Problema superato con l’utilizzo, ma Nikon potrebbe ovviare a questo secondario aspetto, unificando la posizione delle varie ghiere, quando sarà il momento di rinfrescare il design degli zoom “Z mount” Non mi resta altro da aggiungere se non che il 24-120 risulta essere l’obiettivo di gran lunga più usato dal sottoscritto. PRO Qualità ottica. Qualità costruttiva. Escursione focale CONTRO la posizione della ghiera delle lunghezze focali andrebbe spostata in posizione avanzata vicino alla lente frontale, per avere la medesima manovrabilità degli altri zoom/tele.
    7 punti
  13. "Mi ha fatto mettere da parte il 70-200!" Prima l'obiettivo con cui avevo più scatti all'attivo era il 70-200/2.8 nelle sue varie declinazioni. Ma da quando mi è arrivato il 100-400, complice la velocità della Z9, non c'è storia. E' in assoluto l'oggetto con più scatti all'attivo tra i miei tanti (troppi) obiettivi. Ho fatto sequenza di 50 scatti e più perfettamente utilizzabili di auto in evoluzione in pista. Anche cambiando la focale mentre scatto a 30 fps con l'auto che segue tre curve successive in direzioni opposte. Letteralmente centinaia e centinaia e centinaia di migliaia di scatti, nonostante intanto abbia avuto e provato tanti altri obiettivi. E comunque il primo obiettivo che esce con me se c'è da fare sport. Surclassa senza pensieri il precedente 80-400, obiettivo che non ho mai amato e che aveva - secondo me - un rapporto prezzo/prestazioni inaccettabile rispetto a questo. Che sebbene costi di più, ed è una cifra inconfessabile anche alla moglie più benevola, in termini di risultati è tanto ineccepibile da non farcisi pensare troppo. Se vogliamo trovare un difetto, non saprei dove cercarlo. Si, nella fotografia alle mire ottiche non è il più nitido dei teleobiettivi. E con il teleconverter cede abbastanza da non consigliarne troppo l'uso. Ma questo dipende da cosa riprendiamo. Piumati in posa o motociclisti in pista di cross ? Per me, numero #1 dietro alla rete, dietro alle recinzioni, e poi campo libero e poi ancora recinzione : sempre a tiro, sempre sul soggetto, anche se diluvia. Che spettacolo !
    7 punti
  14. PRO Riproduce colori vivi ed intensi Può e deve essere utilizzato a Tutta apertura E' possibile utilizzarlo non solo per la fotografia di paesaggio CONTRO La mia preferenza sarebbe stata per una doppia ghiera di regolazione (tempi e diaframmi) Paraluce con fissaggio a pressione mentre avrei preferito il fissaggio a scatto (lo stesso del 24-70 f.2.8) E' un obiettivo grandangolare luminoso e privo di distorsione, per chi fa questo genere di fotografie dovrebbe essere un Must to have. Io ne sono contentissimo e resterà per sempre nella mia borsa.
    7 punti
  15. PRO insospettabilmente buono per un obiettivo zoom ~10x tutto sommato compatto e leggero perfettamente corretto via software (se vi interessa il risultato, non vi deve importare come ci si arriva) prezzo in linea col prodotto flessibile : va bene per tutto, tranne che quando è indispensabile un obiettivo più luminoso CONTRO sul piano delle prestazioni ottiche pure, altri Nikkor 24-xxx gli sono superiori luminosità massima a tutte le focali limitata (ma non si può avere la moglie piena e la botte ubriaca !) il corredo Nikkor offre obiettivi più adatti a compiti di natura critica : questo è un jolly, da usare come obiettivo unico o di complemento Con le reflex ho mantenuto e confermato un atteggiamento decisamente critico verso i super-zoom. Pessimi in tutto, salvo che nell'offrire l'effetto compattona con tutte le focali necessarie in un solo obiettivo. Con le Z Nikon ha sovvertito del tutto questo "panorama", tanto che quando l'ho provato (in una Milano deserta per l'imminente minaccia Covid), questo 24-200 l'ho comprato subito e adesso è stabilmente nel mio parco attrezzi; lo uso praticamente per tutto, col sole o in luce buona. Beninteso, il divario con molti altri obiettivi Nikkor Z c'è e resta, ma quanto di buono è stato messo in questo superzoom è stato pari-pari concesso agli altri strumenti fotografici che sono nel catalogo Z con un salto prestazionale che vediamo nelle foto di tutti i giorni. Quindi ognuno potrà scegliere l'obiettivo più adatto al compito che ha di fronte, avendo sempre il risultato atteso. Ma, quando l'ho usato per riprendere gare con automobili prestazionali sono rimasto colpito dal non desiderare troppo di aver portato invece il più pesante, costoso e ingombrante Z 70-200/2.8 S. Naturalmente non è la stessa cosa, ma qui abbiamo un obiettivo decisamente più duttile che si può prestare anche alla ripresa wide, senza cambiare ottica. Insomma, comprendiamoci bene, è un obiettivo straordinariamente pratico e flessibile con cui si può fare ogni tipo di fotografia. Un buon fotografo ci potrebbe anche vincere il premio Pulitzer. Ma io ho in casa obiettivi di categoria superiore, per compiti qualitativamente superiori quando pretendo di avere ogni scatto al di là di ogni sospetto.
    7 punti
  16. Acquistato nel luglio 2021, per rinverdire il piacere provato ai tempi della pellicola, quando giocherellavo con il 105 f. 2,5 Ais, che ancora custodisco con cura nell’armadietto dedicato alle vecchie glorie. L’obiettivo serie “S”, oltre ad essere molto bello, si sposa benissimo con le attuali mirrorless (FX) ed è pure dotato di un piccolo visore dove sono selezionabili diverse informazioni. Al riguardo, non è che mi piaccia particolarmente tale finestrella, in quanto deve essere messa in funzione manualmente e rimane accesa solo per un breve lasso di tempo, ma su quest’ottica fornisce un’informazione utile come il rapporto di ingrandimento. Inoltre, nonostante l’apertura f. 2,8, il 105 monta filtri da 62mm, facili da trovare ed a prezzi abbordabili, oppure riciclabili da altre ottiche precedentemente possedute. Fin dal suo primo utilizzo mi è sembrato di averlo sempre avuto, perché l’ottica cade piacevolmente in mano ed è ben bilanciata con il corpo macchina (nel mio caso Z 7 e Z 8). Il barilotto è pure costruito con materiali piacevoli al tatto. E’ un “S” a tutti gli effetti. Il 105 funziona in maniera impeccabile, è silenzioso e veloce nella messa a fuoco alle medie/lunghe distanze; tuttavia, a volte, a distanza ravvicinata si avverte un leggero rallentamento nella ricerca del fuoco. Occorre, comunque, considerare che, a distanza macro, la luce non è sempre ottimale ed i soggetti sovente offrono un basso contrasto, per cui considero la cosa più che normale. Inoltre, il VR dell’ottica sommato a quello del corpo macchina consente di scattare con tempi talmente lenti che una volta erano improponibili. Infine, quello che stupisce è che, un obiettivo concepito per la macro si comporta in maniera eccelsa anche nell’uso generico ed è ottimo per i ritratti, dove la sua nitidezza mette in risalto pure i pori della pelle. Io faccio solo qualche ritratto in famiglia, ma le signore, spesso, si lamentano di qualche rughetta troppo in vista; mentre dalle foto fatte alla nipotina di pochi mesi si apprezza la bellissima setosità della pelle. Anche in questo caso siamo di fronte ad un altro capolavoro targato Nikon. PRO Qualità ottica, costruttiva e dimensionale. Prestazioni superlative nel silenzio più assoluto. Eccellente per la macro e per gli usi più disparati. CONTRO Nessuna controindicazione qualità ottica: nitidezza, contrasto, brillantezza, assenza di distorsione ed aberrazioni leggerezza e maneggevolezza reattività AF e silenziosità del motore interno prestazioni in controluce prezzo adeguato presenza del display
    6 punti
  17. PRO : Obiettivo preciso, veloce nella messa a fuoco non perde mai il soggetto, se impostato con "persone" l'occhio non lo sbaglia mai E un obiettivo versatile, da 70 mm a 200 mm, e permette di essere utilizzato in molte situazioni, dallo sport al ritratto Luminoso, con un ottimo lo sfocato, non sembra nemmeno uno zoom Potrebbe essere definito un pò pesante io invece ritengo sia un punto di forza in quanto questo peso evita i micromovimenti, peraltro compensati dal sistema VR. CONTRO : La staffa non compatibile con il sistema Arca s. non la digerisco, ma questo è un problema comune ahimè a tutti gli obiettivi Nikon Altri difetti non riesco nemmeno ad immaginarli Questo obiettivo, fa parte del mio corredo da sempre, non saprei immaginarmi la mia borsa fotografica senza questo "gioiello". Queste sono delle mie riflessioni utilizzandolo con la Z9
    5 punti
  18. "Ma il Nikkor Z 70-200/2.8 S VR può dormire sonni tranquilli !" Ricordo il fragore insostenibile del lancio del primo Tamron 70-180/2.8 G1, gli influencer facevano a gara a dire di quanto fosse fantasmagorico e superiore ai Sony, sia G che GM. Non saprei dirlo, sinceramente non ci ho badato molto. Per me l'assenza dello stabilizzatore, visto che per me il "70-200/2.8" è un oggetto che deve sempre garantirmi "il limite" estremo, è già un deterrente. Ma l'ho utilizzato su Nikon Z9 e Z8 per una quindicina di giorni, ricavando ottime foto in situazioni "posate" l'impressione che ne ho tratto è quella di un oggetto di compromesso che nella resa ricorda molto i vecchi Nikkor F 80-200/2.8 a pompa o il venerando 180/2.8 ED. E probabilmente sono questi due obiettivi che andrebbe a sostituire questo Tamron, piuttosto che i più moderni Nikkor F 70-200, sia F/2.8 che F/4 che danno già il massimo tutti aperti ed hanno uno stabilizzatore efficacissimo. Anche il 70-200/4G, non bellissimo costruttivamente, me lo ricordo molto ma molto prestazionale a tutte le focali senza mai bisogno di usare altro che f/4. Questo Tamron by Nikon, che nell'aspetto è indistinguibile dagli altri Nikkor Z, richiede a mio parere di essere chiuso di uno stop per dare il meglio di se - come i vecchi Nikkor F - e usato a tempi molto più rapidi di quanto i moderni Nikkor Z stabilizzati ci hanno abituato (io faccio panning ad 1/30'' o meno ed ho foto ferme con 70-200/2.8 e 100-400 con questo non sono riuscito ad avere foto perfette se non ad 1/1000'' o su di li). Ma indubbiamente l'appeal di prezzo, peso ridotto ed ingombro minimo fanno premio. Specie per chi non ha in queste focali o in questo strumento il suo apparecchio fotografico d'elezione. una borsetta minuscola basta a portarlo in giro attaccato alla Z8 o ad una Z6/Z7 con cui probabilmente sarà meglio assortito. Morale, consigliato si ma con precauzione. E' proprio quello che vi serve ? Il risparmio vale la ... candela ? PRO prezzo giusto. Ma meglio cercarlo nelle campagne di sconto o in outlet (frequente) sul Nikonstore.it buone prestazioni ottiche generali con un calo leggero alla focale maggiore compatto e leggero, le sue caratteristiche migliori adattabile - ma non consigliabile - all'uso con TC1.4x e TC2.0x CONTRO manca lo stabilizzatore integrato. A queste focali per me è obbligatorio che sia integrato, quello del sensore non basta costruzione così-così, anche se l'aspetto è accattivante richiede di essere chiuso di uno stop per dare il meglio e di essere usato a tempi di scatto più brevi di uno o più stop rispetto ad altri Nikkor Z stabilizzati Il Nikkor Z 70-200/2.8 S VR come è giusto che sia, lo distanzia di parsec in termini di .... tutto (prezzo incluso)
    5 punti
  19. Pro: prestazioni maneggevolezza a mano libera capacità di adattamento: serve sempre ! risolutivo nel reportage sportivo al 99% Contro: prezzo eccessivo calo di prestazioni percepibile se moltiplicato assenza di una custodia in cordura Ho avuto per alcuni mesi in prestito questo zoom e me ne ricordo ancora in maniera cristallina: è talmente eclettico da poter essere utilizzato davvero in ogni occasione, senza dover mai rimpiangere l'assenza di altro che un wide, nelle occasioni in cui quello possa servire. Dal ritratto allo sport, dal people al close-up, liscio, oppure gassato dal TC Z 1,4x (non consiglio il 2.0x) questo zoom si prende letteralmente la scena e mi prendeva letteralmente la mano... A mano libera (mai neppure un momento pensato di utilizzare il monopiede) in quei mesi in cui avevo l'opportunità anche del 400/4,5 me lo ha fatto colpevolmente trascurare. Lo ritengo il compagno ideale per un 800/6,3 o il recentissimo 600/6,3 in alto e per un 28-75/2,8 o qualunque cosa desideriate, in basso. Attenzione: dà dipendenza !
    5 punti
  20. "Se non ci fosse il 50/1.2 S con questo sarebbe un bell'accontentarsi." Nel senso che questo 50/1.8, a dispetto del fatto che sia "solo" f/1.8, è certamente il miglior "normale" Nikon di sempre (f/1.4 ed f/1.2, nessuno escluso ... tranne l'ultimo). E lo dico con la consapevolezza di averli avuti tutti, dal 50/2 Nikkor-H del 1964 all'ultimo disponibile. Sarà più grosso di quanto ci farebbe piacere, ma se questo è l'unico scotto da pagare, si accomodi. Se non è il miglior f/1.8 della serie S dei Nikkor Z è perché ha ottimi fratelli (85 e 20mm). Ma è nitido, corretto e preciso, pur mantenendo un bellissimo sfuocato. Al momento io lo mantengo in batteria per la Zf, avendo il 50/1.2 S che normalmente va sulla Z9 o sulla Z8 con il battery-grip. E non me ne dolgo perché ha un carattere molto diverso dal "fratellone" immenso e cremoso, obiettivo di altra categoria che ha più a che vedere con la materia di cui sono fatti i sogni, piuttosto che gli obiettivi di noi comuni mortali. Questo 50/1.8 S è semplicemente un normale-normale che ti fa ri-innamorare del normale. E naturalmente io lo uso fisso ad f/1.8. "Ma con che cosa l'hai fatta quella foto ? Col Cinquanta. Ah, ecco, col cinquanta !" PRO Prestazioni ottiche quasi allo stato dell'arte mantenendo uno sfuocato piacevolissimo il migliore dei 50mm Nikon "normali" di sempre CONTRO più lungo di quanto ci piacerebbe, ma fossero tutti li i problemi ! che nessuno si permetta di chiamarlo cinquantino !
    5 punti
  21. "Io ci ho fotografato anche Bianca Balti e Irina Shayk" ammetto di averla comprata dopo aver provato il kittone experience con la valigetta diplomatica: l'offerta era vantaggiosissima ed avevo così la macchina, due ottiche e un FTZ aggiuntivo. Oltre alla valigetta Nikon Z, spettacolosa. Poi l'ho usato con profitto in tante circostanze, inventandomi una sfilata di moda in Piazza del Liberty a Milano, con l'85/1.8 S, obiettivo non propriamente pensato da Nikon per una Z sbarazzina come la 50. questi sono jpg originali con Picture Control su B&W Nikon. La grana l'ho aggiunta ... per scena ! La Z50 ha il suo punto forte nel suo sensorone. Che sarà vecchio e poco denso ma regge benissimo il mercato contro tutti. la sua gamma dinamica se la gioca con le ammiraglie Nikon del passato ma anche con tante fotocamere di altri marchi di oggi. Il fatto è che siamo incontentabili. Ma soprattutto, con l'uscita di Z9, Z8 e anche Zf e il loro autofocus potenziato dall'Expeed 7, pretendiamo da tutte le Nikon Z quel livello di prestazioni anche quando non ci serve. E allora perché l'ho venduta ? Perchè, anche se ci ho fotografato pure le "donne nude", è una fotocamera che non mi piace. Le ho preferito la Zfc che è più scomoda ma è la sorella bella. Tanto che ne ho collezionate tre di tre colori diversi. Ma in fondo è la stessa macchina, diversa nell'ergonomia e nei comandi. Il limite definitivo è l'assenza dello stabilizzatore sul sensore, la presina mini USB per cui io in casa non ho cavetti e l'impossibilità di ricaricarla velocemente senza cercare un caricabatterie. (E per me lo stile dei comandi con la torretta che prevede Effetti, Automatismi ed altre diavolerie che non frequento). Personalmente sono convinto che nel 2024, dopo 5 anni di vita, sia l'ora per una Z50 II aggiornata. E anche di qualche altro obiettivo DX, possibilmente fisso, compatto e luminoso. Come e più del 24/1.7 DX. PRO Macchina completa con cui si può fare di tutto tranne pretendere di seguire un'auto o un aereo veloci in tempo reale (c'è l'effetto moviola tipico dell'Expeed 6) Il flash incorporato un pò mi manca nelle mie Zfc obiettivi zoom di qualità insospettabile CONTRO impostazione dei comandi cui non mi sono mai adattato (sin dalle reflex) comandi parzialmente touch sul posteriore presa mini USB la EN-EL25 è una batteria "stupida" che ti pianta in asso senza troppi preavvisi mancanza dello stabilizzatore sul sensore carenza di fissi luminosi compatti ma buoni mancanza di ... fascino scarsa attenzione di Nikon in termini di aggiornamenti firmware con funzionalità specifiche mentre Zfc e Z30 sono nate più evolute pur condividendo la stessa piattaforma hardware Ma a guerra finita, dipende da voi, se avete manico, anche con la Z50 si fanno foto come questa impiegando obiettivi superprofessionali con una macchina pensata per usi disimpegnati : Nikon Z50 e Nikkor Z 70-200/2.8 S @200mm e @f/2.8, luce naturale rinforzata da ombrello parabolico bianco caricato con 400 W di luce LED
    4 punti
  22. PRO Eccellente resa Maneggevolezza ai limiti del credibile: levate il piedino per il treppiede e guadagnate un altro etto e mezzo Al quarto tentativo Nikon realizza un Phase Fresnel indistinguibile da un 500/4 : figuriamoci il prossimo PF Antiriflesso al TOP delle capacità Nikon CONTRO Il paraluce veramente fragile e potenzialmente danneggiabile Mancanza di una custodia in cordura come quella dell' 800/6,3 che è il suo fratello maggiore Ho da poco ricevuto in prestito questo supertele e lo sto utilizzando a confronto col mio zoomone Z 180-600/5,6-6,3 con i miei soggetti sportivi usuali, a mare, ma non solamente: perchè ho in mente di portarlo in giro anche col mio Z 400/4,5 per vedere di che pasta sia fatto, rispetto al Parametro, come ho soprannominato quell'altro tele. Alla fine dovrebbe venir fuori un ritratto allargato di questa rivelazione di cui ho già cominciato a parlare nel mio blog: work in progress...
    4 punti
  23. Il primo obiettivo Z che per forza è andato in mano a chi abbia comprato la sua Z7 o Z6 al momento della prima commercializzazione: l'ho subito messo alla frusta in tutte le possibili situazioni e con ogni genere di soggetto, dal people al close-up, passando per il reportage e, sopratutto, il focus stacking: la conquista delle nuove Nikon Z, per quanto organizzata in maniera un pò casuale, ma che gestita da specifico software (di terza parte) mi ha fatto dimenticare la necessità di un obiettivo macro, fino alla loro comparsa solo un paio di anni più tardi. Un rimedio temporaneo, che ho poi sostituito per le stesse funzioni, prima dal 24-200 e poi, appena comparso, anche dal 24-120/4 che ne replica in meglio le peculiarità. Mai dimenticato, gli resto grato per avermi fatto da cavia nell'apprendimento del funzionamento delle mirrorless Z con cui l'ho utilizzato... PRO maneggevolezza e peso qualità ottica specie nel range 35-60mm luminosità parfocale CONTRO prezzo per chi lo volesse acquistare fuori kit lieve calo di prestazione agli estremi di focale un discreto focus breathing alla massima focale alle più corte distanze di maf
    4 punti
  24. PRO Eccellente da 24 mm a 70 mm, non si notano distorsioni o aberrazioni Luminoso, riproduce dei colori reali senza necessità di grandi ritocchi in P.P. Nessuna indecisione nella messa a fuoco LCD Oled che indica focali/diaframmi Paraluce a scatto CONTRO Un pò pesante, ma questo indica anche che i materiali ottici utilizzati sono di prim'ordine A mio avviso è un medio tele di una buona versatilità, può essere un compagno di viaggio non solo per i panorami ma anche per fotografie sportive o di altro genere, tipo urban e/o street. Il fatto di essere un f.2.8 e con le ML di oggi, si possono fare degli scatti con pochissima luce impensabili solo qualche anno fa senza utilizzare un treppiede. Per me rimane un riferimento nel suo genere.
    4 punti
  25. Ho avuto in prestito questo obiettivo per circa 2 mesi dal negoziante dove ho acquistato la Z9, in attesa di ricevere il il 24-120 f4 Z. Devo dire che tutto sommato non è andato male, anzi in tante situazioni il risultato è stato, a mio modesto avviso, meglio delle aspettative ... considerando il prezzo di listino e il fatto che sia piuttosto "buio". Forse, riguardando le foto scattate in quel periodo, ho l'impressione che a 50mm sia un pelino più mobido ..... PRO: qualità ottica più che accettabile; compatto e leggero. CONTRO: escursione limitata (24-50mm); "buio" .. a 50mm f/6.3 mi sembra veramente poco luminoso.
    3 punti
  26. Ammetto di non avere mai investito capitali in zoom di questa escursione. Non perché non mi piacciano, anzi, ma perché ne faccio comunque un uso più limitato di altre focali e inoltre privilegio compattezza e leggerezza. Avevo infatti il 70/200 f4 F e l'ho sostituito con questo, ingolosito anche dall'f2.8. Magari non sarà il top, ma ci sono condizioni in cui un diaframma di luminosità in più (e il conseguente sfocato) fa molto comodo. Nell'uso pratico sono decisamente soddisfatto per i miei usi, anche a TA, e l'assenza della stabilizzazione non mi ha personalmente creato troppi grattacapi quando accoppiato alla Z8. Qualche esempio, con nitidezza un pò mortificata dalla compressione: f2.8 1/125 f4 1/60 f11 1/640 f11 1/320 f2.8 1/50 ISO2200 F13 1/125 PRO buone prestazioni ottiche generali lock alla minima focale compatto e leggero CONTRO manca lo stabilizzatore integrato in linea con la sua classe manca la ghiera diaframmi/compensazioni e i pulsanti custom
    3 punti
  27. Acquistato poco dopo il lancio, invogliato sia dall’articolo scritto da Max per Nikonland “il piccolo genio”, sia dallo sconto in cassa di €. 200,00 praticato da Nital in quel periodo. Alla prova dei fatti, però, questo zoom grandangolare è l’obiettivo “Z” che uso di meno, non per colpa del “piccolo genio” che per me è diventato il “piccolo diavolo”, ma a causa delle difficoltà che incontro a sfruttare i grandangoli che vanno oltre i 20 mm di focale. Tornando seri, lo zoom vanta dimensioni e peso ridotti, oltre a buone prestazioni complessive. Inoltre, l’obiettivo grazie alla sua costruzione, tenuto conto della grande escursione focale che va dai 14mm fino ai 30mm e della costante apertura del diaframma (F.4), accetta filtri a vite standard da 82mm, cosa non da poco. Ciò, unito alla compattezza ed alla portabilità lo rendono ideale per la fotografia di paesaggio, meglio ancora di paesaggio urbano e di viaggio in genere. Lo zoom ha un'ottima nitidezza centrale a tutte le lunghezze focali, anche se decade un po’ negli angoli dell'inquadratura, ma ad f/5.6 sfido chiunque a farmela notare. Inoltre, data l’ampiezza del campo abbracciato si nota solo se si vuol vedere. La vignettatura assieme alla distorsione ed all’aberrazione cromatica, viene corretta automaticamente tramite software e quindi tali difetti non sono un problema. La messa a fuoco è rapida, precisa, silenziosa e consente al fotografo di operare con tempi lunghi senza innestare il fastidioso mosso; io che non sono una roccia mi sono spinto fino ad 1/20, con ottimi risultati. Infine, il suo utilizzo sarebbe anche più piacevole se, come succede anche con il 24-70/4 S, per rendere operativo lo zoom, non si dovesse estendere l’ottica ruotando la ghiera delle lunghezze focali. Tale adempimento, almeno per il sottoscritto, è una fastidiosa incombenza, anche se tale caratteristica consente di rendere l’obiettivo più piccolo e più facilmente trasportabile. Nel complesso, il Nikkor Z 14-30/4 S è senza dubbio un’ottica interessante ed anche se il suo utilizzo è minore degli altri obiettivi che ho a disposizione, lo ricomprerei per sfidare gli oltre cento gradi di apertura angolare offerti, sperando che con tempo diventi il mio piccolo maestro. PRO Dimensioni e peso contenuti. Buone prestazioni generali. Possibilità di montare filtri standard a vite da 82mm. CONTRO Occorre ruotare la ghiere per rendere operativa l'ottica
    3 punti
  28. Il 24-70/4 è un ottimo obiettivo preso in Kit con la Z 7 nel lontano settembre 2018 ed a quel prezzo era un vero affare. Sulla Z7 con tale ottica ho ottenuto prestazioni di riguardo sia su soggetti statici, sia su cose in movimento e si comporta molto bene anche a distanza ravvicinata. Ci sono, comunque, alcune cose di quest’ottica che avrei preferito diverse, una su tutte il dover ruotare la ghiera prima di rendere operativo l’obiettivo, anche se ciò lo rende più piccolo e più facilmente trasportabile. Infatti, lo zoom ha dimensioni e peso ideali per i corpi mirrorless, che lo rendono pure un ottimo compagno di viaggio. Inoltre, a 24mm vignetta molto, anche se è un difetto di facile correzione. Purtroppo con l’uscita dello splendido 24-120/4 S, il 24-70/4è uscito dalla borsa, colpa anche di quei fatidici 50mm in più lato tele che, per il sottoscritto, fanno la differenza. PRO Compattezza qualità ottica ottima per essere un obiettivo offerto in Kit CONTRO Vignetta un po' troppo a 24mm Occorre ruotare la ghiere per rendere operativa l'ottica
    3 punti
  29. PRO ottime prestazioni robusto e ben costruito (caduto da circa un metro di altezza, solo un graffio alla vernice) molto più compatto del precedente 24-70/2.8G VR : un pachiderma imbarazzante ! CONTRO escursione focale limitata lato tele obiettivo da reporter, per l'amatore ci sono soluzioni più interessanti il 24-120/4 S ha tolto molto interesse a questo obiettivo acquistato subito ma usato sempre troppo poco. In pratica c'era sempre un obiettivo a focale fisso che me lo faceva preferire. Mentre per il reportage l'ho sempre considerato "troppo". Troppo importante, troppo costoso, troppo ... corto. Tanto da preferirgli spessissimo il meno pregiato 24-200. All'arrivo del 24-120/4 S non me la sono sentita di continuare a tenerlo e l'ho rivenduto (bene : la tenuta del valore è eccellente) e l'ho sostituito col più flessibile e meno costoso nuovo zoom che ha il vantaggio di arrivare quasi a 135mm. Personalmente credo che questo genere di zoom abbia fatto il suo tempo e non capisco perché molti fotoamatori se lo comprino per fare la sacra "trimurti" quando nella realtà non ne hanno bisogno. Detto questo, le prestazioni sono eccellenti, i difetti intrinseci al di là del concetto di 24-70, pochi, le foto sono ottime. Nulla da dire sulla qualità. Ma ... ho fatto fatica a trovare qualche foto da presentare in questa recensione. Ne avrò, ma non di memorabili. Queste sono tutte del 2019. su Z6 in luce ambiente (interno) ancora su Z6, 41mm 26mm
    3 punti
  30. Da quando scatto in digitale ho sempre posseduto solo ed esclusivamente zoom, un improvviso ritorno e fuga ( al e dal ) analogico, mi ha portato in dote la voglia di focale fissa. Ho approfittato del prezzo contenuto dei leggerissimi z 40mm e 28 mm, e nel giro di poco tempo li ho acquistati. Le valutazioni prettamente tecniche e ottiche le lascio tranquillamente agli amministratori, visto che hanno descritto in modo impeccabile tutto. Mi soffermo solo su aspetti prettamente di linguaggio e analisi : l'ottica fissa , soprattutto il 50 mm e ancora meglio il 40mm ti obbliga come fotografo , alla ricerca di tutti gli aspetti peculiari di un oggetto o di una scena, pertanto ti obbliga a camminare e soprattutto ad osservare. E questo è davvero l'essenza della fotografia, l'osservazione, la previsualizzazione, di quello che ti aspetti, con tutti i vantaggi del digitale. Una volta ai tempi analogici, un risultato modesto, faceva piangere pensando a pellicola e a tempo dedicati a qualcosa che non aveva soddisfatto. Con questo mi esimo da commenti alla Monsieur Lapalisse, o a valutazioni di " quando c'era lui", o se era meglio o peggio, ma Nikon con queste ottiche leggere, economiche, e quindi plasticose, ha fatto un'ottima operazione. Nel dettaglio il 40 mm z è un ottimo obiettivo, e questi pochi millimetri rispetto al 50, conferiscono quella sensazione di ariosità, che ti aiuta a comporre l'immagine, e allo stesso ad includere o escludere gli elementi di disturbo. Obbiettivo leggero e ben fatto, luminoso, e ti fa stare in forma, ( ti obbliga a camminare, osservare e pensare). PRO Vecchia scuola, ( anche abbinato a una z5, sembra di avere una fm2 ) sigh e sob molto luminoso CONTRO Costruzione economica ( ma una baionetta in alluminio era così tanto costosa ?)
    2 punti
  31. Come si dice, l'amore è cieco, no ? Io sono innamorato di Nikon da quando ero appena maggiorenne. E quindi non posso che essere innamorato di ogni Nikon che mi ricorda il mio primo amore. Con la Zfc è stato amore a prima vista, ampiamente dimostrato. Infatti ne ho tre, una verde, una rossa e una blé ! Sono le Nikon che uso di più, praticamente ne ho sempre una pronta sul tavolo. Ognuna monta un obiettivo diverso. Le uso per tutte le foto di repertorio, per i video, per le passeggiate. Le altre Nikon le muovo solo per fare lavori seri e solo ed esclusivamente per quel dato momento. Le Zfc per giocare e ci gioco sempre. Sono ben consapevole dei loro difetti. Ma sono come figlie per me. Non ne posso che parlare in termini entusiastici. ci ho fatto di tutto (qui la verde con il 28/2.8 in luce disponibile) qui la rossa in un focus stacking con il 16-50, pubblicata su Nikonland Magazine. PRO Bella da impazzire. Bella da impazzire. Bella da impazzire Il sensore da 20 megapixel nonostante i suoi 8-9 di età, non sente rivali, almeno nella fotografia classica la porta USB-C me la rende perfetta per il mio uso (sia per il collegamento con il computer che per la ricarica) il display completamente articolato è una comodità sensazionale (meglio di quello indistruttibile di Z9 e Z8 ma scomodo da usare) CONTRO la batteria fa schifo è scomoda da tenere in mano e da usare a lungo la costruzione è tutt'altro che inappuntabile l'autofocus è primitivo la ziona Zf è cento volte meglio (ma non ditelo alle mie perché sono gelose e permalose !)
    2 punti
  32. non ne posso scrivere una recensione, avendolo usato in poche occasioni e sempre durante Nikon Show e simili: ma mi ha così tanto turbato (in positivo) che avendo scovato questa strabiliante immagine che mutuo dal relativo articolo (58/0.95 ed i segreti del suo schema ottico) di Marco Cavina (all rights reserved) su NOC Sensei, dei quali entrambi ci onoriamo essere amici, non posso fare a meno di condividerla qui su Nikonland:
    2 punti
  33. PRO : ottime prestazioni ottiche, obiettivo corretto che non richiede alcun intervento in postproduzione brillante, colori vivaci, facile da usare compatto, tutto sommato bello da vedere, leggero eclissa totalmente il vecchio 60/2.8G : l'upgrade è da fare senza nemmeno pensarci CONTRO : soluzioni ingegneristiche strampalate (il cuore dell'obiettivo che esce, il paraluce ridicolo, il passo filtri fuori epoca) costoso in relazione al 105/2.8 che in confronto sembra "regalato" L'ho comprato in coppia con il 105/2.8 S appena sono usciti. Lo scopo era di sostituire il 60/2.8G che usavo come standard per le foto di repertorio e in qualche caso, in studio per foto "perfette" sul piano prospettico. Nella realtà l'ho usato e lo uso molto poco, principalmente perché nelle foto di repertorio uso al 90% il 16-50 su Zfc, accoppiata "saldata" che si è rivelata di gran lunga superiore alle aspettative. Ed effettivamente questo è il letimotiv dei Nikkor Z : sono tutti nettamente meglio dei pari categoria precedenti per reflex. Questo 50/2.8 MC eclissa totalmente il vecchio 60/2.8 anche se quello aveva una focale a me più congeniale. Ma il nuovo è brillante (molto più brillante), affidabile (il 60/2.8G ogni 2 per 3 aveva il motore in avaria), preciso, nitido. Sostanzialmente un "campioncino" di prestazioni. L'ho trovato, almeno all'uscita, costoso rispetto al suo compagno di viaggio 105/2.8 S che è un obiettivo di categoria superiore e in proporzione dovrebbe costare ben di più di quanto costa. In termini di costruzione e di soluzioni, effettivamente è un oggetto proprio strano. Il paralucino fa ridere, come la fuoriuscita del nucleo per mantenere il rapporto di ingrandimento. E il passo filtri - sebbene per me i filtri siano un retaggio del passato - ridicolo. E' probabilmente il Nikkor Z che uso di meno insieme al 28/2.8 SE ma mi piace, eccome se mi piace. E quando lo uso, non lo cambio con nient'altro. su Z6 II in luce naturale, certamente non siamo in ambito macro f/13 su Z50 e flash di studio. Cuore di Iris.
    2 punti
  34. Il 50/1,8 S è stato il mio secondo obiettivo Z mount acquistato ed è stato anche la prima ottica standard o normale per le fotocamere della serie Z. Avendo il 50/1,8 Ais ed avendo avuto anche il 50/1,8G preso in kit con la Df, la prima impressione è stata per le sue dimensioni. Il nuovo 50 è notevolmente più grande e più pesante dei suoi equivalenti sopra citati con attacco F. Tuttavia, un po' di peso e un po’ di volume in più sono ricompensate dalle eccellenti prestazioni ottiche (a mio modestissimo parere non paragonabili). Inoltre, una volta messo il 50 mm f/1.8G sull'adattatore FTZ è abbastanza vicino alle dimensioni dello Z. Però con quest’ultimo si ha una messa a fuoco molto più veloce, più precisa e meno rumorosa. Cioè, si ottiene un complesso Macchina obiettivo, nettamente superiore ai precedenti. Un piccolo neo lo trovo nella rumorosità leggermente superiore alle altre ottiche Z in mio possesso. Non che si senta il ronzio da distanza, ma con l’occhio al mirino e mettendo a fuoco si sente un leggero ronzio, che non avverto con gli altri Z. Peraltro, l’accennato rumore è sensibilmente diminuito dopo il rilascio del primo firmware nell’ormai lontano giugno 2019. Comunque, potrebbe essere anche un problema che interessa solo l’esemplare in mio possesso, ma ribadisco che non mi reca alcun fastidio. In conclusione il “NORMALE” in questione mi sembra poco normale, anzi direi che, rispetto ai precedenti di pari apertura, gioca in una categoria diversa e di alto livello. PRO Eccellenti prestazioni nella velocità e precisione della messa, come pure quelle ottiche, largamente superiori ai Nikkor "F" di pari lunghezza ed apertura. Design minimalista, ma si sposa bene con le tutte Z E' un delitto non averlo. CONTRO Leggermente più rumoroso delle altre ottiche "Z mount" da me possedute. Dimensioni generose, ma è sempre in borsa.
    1 punto
  35. PRO compatto, molto leggero, uno zoom di taglio professionale f/2.8 al costo di uno f/4 corretto in termini di distorsione, buona resistenza al contro luce, limitate aberrazioni cromatiche massima nitidezza ad f/4, meglio alle focali più corte, cede alla massima pur di derivazione Tamron è stato perfettamente integrato nella linea estetica e nelle proprietà dei Nikkor Z : a tutti gli effetti è un Nikon integrato nella linea omologa 17-28/2.8 + 70-180/2.8, anche essi di derivazione Tamron CONTRO sembra un pò "leggerino" a vedersi e ad usarsi ma è ben strutturato la focale minima di 28mm per alcuni sarà una limitazione mentre per altri i 5mm in più su quella lunga faranno premio ma non tanto alla fine se la gioca con il 24-70/4 S : il Nikkor Z 24-70/2.8 S non ha di che preoccuparsi dalla comparsa di questo zoom f/2.8 L'ho usato il tempo del test e l'ho trovato piacevole da usarsi con la Z9 tutto sommato è un buon obiettivo che viene venduto ad un prezzo interessante (meglio cercarlo scontato o in outlet, dove raggiunge quotazioni in linea con quello Tamron per Sony). La cosa un pò stucchevole è la logica del progetto che all'epoca, prima uscita per Sony, fece scalpore : il compromesso sulla focale minima per contenere dimensione e prezzo. Ma resta comunque un obiettivo che lascia il dubbio sulla sua effettiva necessità per chi non lo usi per lavoro (reporter o matrimonialista). La gamma di focali coperta non è particolarmente ampia e tale da giustificarlo se uno magari già possiede il 24-70/4 S che non viene staccato in termini di prestazioni. Il 28-75/2.8 necessita a mio avviso di essere chiuso di uno stop per dare il meglio e così si pareggiano le cose. Il 24-70/4 S non è meraviglioso agli angoli ... ma parte da 24mm e questo azzera il divario. Mentre con l'uscita del Nikkor Z 24-120/4 S al fotoamatore è stata fornita la soluzione completa che fa scorrere verso l'alto le focali, così da avere realmente l'obiettivo buono per fare quasi tutto, almeno quando non si può cambiare obiettivo in corso d'opera. Altrimenti nella gamma Nikon ci sono fissi di prestazioni superiori a tutti questi zoom Certamente nella logica di Nikon/Tamron c'è quella di offrire una terna di obiettivi - tutti di luminosità nominale f/2.8, tutti che richiedono di essere chiusi di uno stop per lavorare meglio - che occupa, pesa e costa meno della metà della terna Nikkor Z di classe S. Ammesso sempre che questa triade serva effettivamente. Io dei tre possiedo solo il 70-200/2.8 S. Quindi probabilmente il mio è un pregiudizio di fondo. Resta la piacevolezza d'uso che porta a realizzare facilmente buone foto con questo 28-75/2.8 che non vedo indicato solamente sulle Nikon DX attuali, prive di stabilizzatore sul sensore. Una nota di attualità : Tamron, quando Nikon ha lanciato questo 28-75/2.8 ha cominciato a commercializzare una nuova versione 2.0 migliorata praticamente su tutti i fronti. Che però é disponibile solo per attacco Sony.
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  36. PRO insospettabilmente buono otticamente compatto, molto leggero nel kit con la Z5 non costa nulla CONTRO gamma focale insignificante esteticamente orribile ! tutto de prastica, oggetto di compromesso oggetto di compromesso che lascia insoddisfatti, sebbene io ci abbia fatto un servizio fashion-street pubblicabile su qualsiasi rivista con la Z5. purtroppo è il concetto dell'obiettivo dato in kit per contenere al minimo il prezzo che oggi non ha più senso. Già la Z5 nella sua idea mi ha lasciato perplesso, passi se venduta con il 24-200mm che ha dalla sua prestazioni superiori, lo stabilizzatore e l'escursione focale totale, ma questo si presta veramente a pochi generi ed ha un aspetto veramente cheap. Ovvero, è il primo candidato al dimenticatoio o alla rivendita. Visto che pochi andrebbero a comperarsi una Z5 solo body. Insomma è certamente a mio giudizio il più scarso dei Nikkor Z sinora presentati, sebbene l'essere uno Z, lo renda superiore ai tanti oggetti tipo 28-80 et. simili, commercializzati da Nikon negli anni della pellicola con corpi macchina del livello della Z5, tipo F60 o peggio ... ma questo non è nemmeno un Nikon ! Infatti, chissà chi produceva il pessimo 28-80/3.5-5.6G che veniva dato in kit con la F60 una venticinque anni fa. Questo 24-50/4-6.3 è otticamente valido, di una categoria differente ma in termini di valore Z, siamo su quel livello, purtroppo ...
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  37. PRO : obiettivo unico. Ogni esperienza d'uso è unica. Mai provato tali sensazioni con qualsiasi altro obiettivo nella mia oramai lunga carriera di fotografo CONTRO : delicato, era nella borsa insieme a Z9 etc. La borsa è caduta da 50cm a terrra. L'unico oggetto che si è ammaccato è stato il Noct. E la riparazione è possibile solo in Giappone, l'assistenza locale non è autorizzata a toccarlo. Mettere a fuoco ad f/0.95 è impegnativo, fotografare con questo obiettivo è difficile, anche perché non si può usare per fare foto banali. Rossano registra una intervista ad Amelia. Z6 II e Noct su treppiedi solido. Impegnativo ed esclusivo, al di là del suo costo, per acquistarlo bisogna saperlo sfruttare. In questo sta al pari di un superteleobiettivo di fascia alta, tipo 400/2.8 o 600/4. Non è necessario andare ad un Safari per usarlo ma anche in studio, non è un obiettivo banale. Ha la focale giusta, in questo è meglio del 50/1.2 S che però per tutto il resto, nella fotografia di tutti i giorni, è decisamente più a portata d'uomo. ancora Amelia, f/0.95, 1/5000'', su Z9
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