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Gianni54

Nikonlander Veterano
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Everything posted by Gianni54

  1. Senza contare quanto sono ridicoli i circuiti sorti in tali ambienti. E meno male che c’è uno di Imola a fare il “CEcO” di Liberty Media.
  2. Invidia pura veder fare panning sotto 1/60
  3. Eccezionale documento di un tempo fatto da uomini veri e piloti con la "P" maiuscola.
  4. "Sono rispettivamente 28 e 43 questi due gruppi di amici. Pochi, certamente in senso assoluto. Ma una elite. Perché Nikonlander si può diventare ma non è per tutti. A loro il nostro ringraziamento, plauso, riconoscenza. Oggi e negli anni a venire. Finché ci vedremo su queste pagine." Il ringraziamento è il mio, verso Nikonland che esiste e mi accoglie, oltre ad essere onorato di poter far parte di questo gruppo di amici.
  5. Molto bella, complimenti
  6. Hai ragione da vendere, solo che nel giardino molto spesso le inquadrature sono obbligate e non è possibile girare attorno alle piante per avere la posizione migliore. In alcuni casi le aiuole sono delimitate da corde e ci possiamo avvicinare solo sporgendo corpo e macchina. Grazie del consiglio per tutti gli altri casi.
  7. Non essendo un esperto di fiori, ho sempre creduto che l’iris o giaggiolo fosse quel bel fiore violaceo, che tanto tempo fa, quando ero ragazzo, i contadini lo coltivavano ed essiccavano i rizomi sull’aia per poi venderli all’industria dei profumi od a quella farmaceutica per le sue proprietà curative. Oggi, invece, il giaggiolo è presente, per lo più, lungo i perimetri delle ville di campagna e lungo i muri a secco che costeggiano i bordi delle strade collinari. f. 5,6 - t. 1/200 – Iso 720 Mentre, a Firenze alla sinistra del Piazzale Michelangelo sorge dal lontano 1954 sul “ Podere dei Bastioni” IL GIARDINO DELL’IRIS, con una superficie di circa due ettari e mezzo, tenuta a oliveto e con vista sul bellissimo panorama offerto dalla Città. Il giardino è suddiviso da vialetti selciati in pietra serena, piazzole, scalette e scalinate perimetrali in zone che ospitano la mostra permanente di Iris barbate alte e da bordura inviate per le varie edizioni del Concorso Internazionale, oltre a Iris barbate intermedie e nane, giapponesi, sibirica, louisiana specie spontanee e piante ornamentali di vario tipo. L’area è sorta allo scopo di dare ospitalità ad un “Concorso Internazionale” annuale, per le migliori varietà di Iris ed il “Premio Firenze” promosso su iniziativa delle signore Flaminia Specht e Nita Stross Radicati, membri della Società Italiana Amici dei Fiori ed appassionate ibridatrici. Il loro particolare interessamento ha reso possibile allestire la manifestazione nella Città, ritenuta la sua sede naturale per il legame che essa ha sempre avuto nella storia con questo fiore, tanto che nel suo gonfalone, ha come emblema un’Iris rossa in campo bianco e non un giglio come erroneamente si crede. Specialisti, botanici, ibridatori, orticoltori provenienti da diverse nazioni estere visitano e operano nel Giardino per l’interesse scientifico che esso riveste in quanto importante riserva di germoplasma del genere Iris. Il Giardino, su progetto iniziale dell’architetto prof. Giuliano Zetti si è arricchito nel tempo di donazioni fatte da molti coltivatori stranieri ed anche di una vasta collezione di Iris storiche del Presby Memorial Garden di Montclair (New Jersey - USA). Nel 1967, nella zona più bassa, fu costruito un laghetto per ospitare nel terreno acquitrinoso circostante le Iris giapponesi e della Louisiana. Il giardino apre le porte gratuitamente (accolgono solo offerte per il mantenimento del parco tutto a carico di associazioni di volontari) una volta all’anno dal 25 Aprile al 20 Maggio, dove si possono anche acquistare diversi tipi di tali piante. Nel corso della visita del 30 aprile c.a. ho avuto il piacere di vedere le numerose varietà di tali fiori, caratterizzati da meravigliose tonalità di colore. Di seguito posto alcune immagini degli iris, sperando di aver reso il giusto merito alla loro bellezza. Le foto sono state scattate con una Nikon Z8 abbinata ad un 105 MC f. 2.8 VR S, tranne la foto in mezzo al testo, scattata con una Z7 ed il 70-200/2,8 a 200mm. Le notizie su Giardino dell’Iris sono state tratte da un depliand illustrativo e dal sito dell’associazione. Le foto dei fiori non sono accompagnate da nome e genere dell’iris, per la carenza di indicazioni sul posto. Per avere maggiori informazioni sui fiori sono previste visite guidate con prenotazione. 1/125 – f. 5,6 – Iso 400 1/200 – f. 14,0 – Iso 400 1/200 – f. 10 – Iso 400 1/200 – f. 7,1 – Iso 400 1/200 – f. 7,1 – Iso 400 1/160 – f. 3,5 – Iso 250 1/160 – f. 5,6 – Iso 250 1/160 – f. 5,6 – Iso 250 1/30 – f. 11 – Iso 400 1/30 – f. 11 – Iso 400 1/30 – f. 14 – Iso 400 1/30 – f. 14 – Iso 400 1/30 – f. 7,1 – Iso 400 1/200 – f. 22 – Iso 400 1/200 – f. 14 – Iso 400 1/200 – f. 22 – Iso 400 1/200 – f. 25 – Iso 400 1/80 – f. 9,0 – Iso 400 1/80 – f. 9,0 – Iso 400 1/80 – f. 9,0 – Iso 400 1/160 – f. 20,0 – Iso 400 1/125 – f. 29,0 – Iso 400 1/125 – f. 10,0 – Iso 400 1/125 – f. 7,1 – Iso 400 1/200 – f. 6,3 – Iso 400 1/200 – f. 13,0 – Iso 400 Ingresso giardino la tenda dove si possono acquistare le piante Spero di avere incuriosito, almeno i Nikonlander Toscani, se come il sottoscritto ignoravano la presenza di tale parco, a mettere in calendario una visita il prossimo anno.
  8. A seconda dei soggetti da riprendere: - 24/120 -70/200 - 14/30 -50 -105 -14/30 - 50 - 70/200 Tutti rigorosamente Nikkor
  9. Sono foto che non mi entusiasmano, come di solito, ma tenuto conto dell'ottica ultra grandangolare, hai fatto un ottimo lavoro.
  10. Ottimo lavoro Marco, mi spiace non essere passato da Arezzo per la mostra, ma impegni che tuttora mi assillano me lo hanno impedito.
  11. Se hai letto del malcontento nei miei scritti, mi sono espresso male, ho fatto solo un “mea culpa” per la poca attività e un ringraziamento a Nikonland di esistere, oltre a sposarne la “linea editoriale”. Riconosco anche di essere andato fuori tema, visto che la domanda era sul valore dell’iscritto per il sito, chiedo venia.
  12. Si ho letto il tuo articolo, ma la mail ricevuta mi ha fatto pensare di essere anch’io chiamato in causa ed ho scritto quelle poche righe a conferma di quanto Nikonland sia importante per me e credo per chi lo frequenta. Io ho solo da ringraziare chi rende possibile la navigazione fra i molteplici argomenti e le foto presenti in questo sito.
  13. Sono un iscritto da molti anni, prima a Nikonland.EU poi a Nikonland.IT, non conosco nessuno personalmente, anzi uno si (Pedrito), ma diversi Nikonlander orma li considero amici di vecchia data e quando leggo i loro blog o vedo le loro foto è come se stessi a conversare al tavolo di un bar. Tuttavia, io non sono un Nikonlander molto attivo, anzi la mia scarsa partecipazione alle attività del sito è confermata pure dalla mail ricevuta dal positronico, che mi minaccia la cancellazione. Per questo non accampo scuse e me ne dolgo perché, non esiste altro luogo privo di pubblicità e senza canone di abbonamento, dove si trovano notizie fresche, prove genuine ed esaustive sul materiale proposto dalla nostra amata Nikon. Quindi, approvo la “linea editoriale” del sito, in quanto essendo ospite in casa d’altri, devo fare in modo di rispettare i desiderata degli Amministratori. Lunga vita a NIKONLAND. Nota di Rudolf : Gianni54, 2547 interventi di cui svariati solo oggi e 1516 like su Nikonland !!!! Questo sarebbe il profilo di un iscritto inattivo ? Parliamo di chi segna zero oppure é sparito da mesi o anni …
  14. Il muso sembra di una 33 ma ha il motore anteriore ed è insieme ad una bella serie di prototipi. È un bel posto da visitare e grazie a Roby che l’ha scoperto e fatto conoscere.
  15. E' quello conosciuto come MAUTO - Museo Nazionale dell'Automobile? Complimenti, mi hai fatto venire voglia di farci un giro.
  16. Si vince anche la categoria con la 296, 1^ e 3^ di classe. Sono state sei ore tirate come un GP con un sacco di sorpassi, in una pista meravigliosa come SPA.
  17. Posto che mette i brividi, hai fatto bene a ricordare questo monumento e quello che significa.
  18. Ottima ricostruzione dei fatti tragicamente accaduti, bravo RenatoS57.
  19. Complimenti per le foto e simpatica la classifica sulla linea delle vetture.
  20. Sono toscano anch’io e neppure sapevo della sua esistenza fino ai primi d’aprile, poi una pubblicità, mi ha fatto luce su questa nostra bellezza.
  21. Giorni fa ho colto l’occasione di andare a visitare la Villa Reale di Marlia, ubicata a Marlia Frazione di Capannori in provincia di Lucca. Complesso monumentale con parco di oltre 600 ettari, scoperto grazie ad una pubblicità passata su una TV locale. La Villa Reale risale all’alto medioevo quando il primo nucleo abitativo era legato al Duca di Tuscia, passata in epoca successiva alla famiglia Avvocati e in seguito a quella Buonvisi. Nel 1651 la proprietà viene acquistata dai fratelli Orsetti, che trasformano il castello medievale in palazzo e ristrutturarono il giardino secondo il gusto barocco. A loro si fa risalire la realizzazione di alcuni luoghi simbolo, come la Palazzina dell’Orologio ed il Teatro di Verzura. Nel 1806 Elisa Baciocchi, nominata Principessa di Lucca e Piombino dal fratello Napoleone Bonaparte, scelse Palazzo Orsetti come sua residenza di campagna. Durante la sua permanenza il complesso cambia radicalmente secondo lo stile neoclassico, mentre il parco viene ridisegnato seguendo la moda del giardino all’inglese ed ampliato, con l’annessione della vicina Villa del Vescovo e dei terreni circostanti. Nel 1817 con la caduta di Napoleone la Villa Reale passa nelle mani del Duca Carlo Ludovico di Borbone e di sua madre Maria Luisa. Il resto del secolo vede numerosi passaggi di mano ed il complesso si ritrova frazionato e ridotto in stato di degrado. Nel 1923 i Conti Pecci-Blunt rilevarono la proprietà e la restaurarono integralmente e realizzarono nuovi edifici e giardini. La Villa tornò ad essere vissuta e frequentata da artisti e scrittori di fama internazionale, diventando un importante riferimento per il mondo della cultura. Nel 2015 il complesso versava nuovamente in uno stato di abbondono e la Famiglia Gronberg, innamoratasi del luogo, decise di acquistarlo e di riportarlo all’antico splendore, nonché condividerla con il pubblico. Dopo un po’ di storia il percorso inizia della biglietteria dove sono possibili diverse opzioni, visita solo parco e visata anche dei siti museali presenti all’interno del complesso. Le Palazzine Gemelle sono costruzioni palladiane adibite all’accoglienza dei visitatori ed a biglietteria. Fotograficamente gli orari della villa non sono ideali, in quanto il parco apre i battenti alle ore 10:00 e chiude alle 18:00, per cui i momenti migliori per la luce sono quelli del tardo autunno e fine inverno. Quindi ci tornerò nel periodo che coincide con la fioritura delle camelie (ci sono dei viali interi coltivati a camelie), verso la fine di Febbraio o nel mese di Marzo, prima del ripristino dell’ora legale. Il prato all’inglese ai cui lati si trovano le aiuole con le piante di camelia, gli alberi dei ventagli, le magnolie e altre specie che concorrono a formare i vari percorsi olfattivi. Infatti si cammina immersi nel verde ed in una miriade di profumi. Villa Reale fronte del parco – Raffinata dimora storica in stile neoclassico. Villa Reale fronte del parco – Raffinata dimora storica in stile neoclassico. retro della Villa Reale ripresa dal Teatro dell’Acqua Il Teatro dell’Acqua con la palazzina dell’orologio Il Teatro dell’Acqua Il Teatro dell’Acqua-Cascate, zampilli e mascheroni convivono in una scenografica rappresentazione barocca Il Teatro dell’Acqua-Cascate, zampilli e mascheroni convivono in una scenografica rappresentazione barocca Il Teatro dell’Acqua-Cascate e Zampilli Palazzina dell’Orologio – Costruzione sovrastata dal caratteristico orologio a sei ore, oggi ospita le collezioni della famiglia Pecci-Blunt Palazzina dell’Orologio con alla sua destra le scuderie ed alla sua sinistra la stanza delle miniature. Il Giardino dei Limoni è disposto su due livelli con la seicentesca peschiera è adornato con oltre 200 vasi di agrumi. Il Giardino dei Limoni Il Giardino dei Limoni Il Giardino dei Limoni - Le due statue presenti in testa alla vasca rappresentano, quella di sinistra il fiume Arno e quella di destra il Fiume Serchio. Alle loro spalle si erge l’esedra che ospita il gruppo marmoreo di Leda ed il Cigno. Il Giardino dei Limoni Il Giardino dei Limoni - l’esedra che ospita il gruppo marmoreo di Leda ed il Cigno Giardino dei Limoni - visto dal livello inferiore Giardino dei Limoni - vista del livello inferiore Vialetto che porta al Teatro di Verzura Il Teatro di Verzura è il più antico teatro verde d’Europa. Palcoscenico di musicisti e drammaturghi di fama internazionale. Foto da distanza perché in restaurazione. la Cappella di San Francesco Saverio è risalente al XVIII° secolo ed è il sepolcro delle famiglie Borbone-Capua e Pecci-Blunt. Il Giardino Spagnolo, ricorda per le forme ed i colori quello dell’Alhambra. Il Giardino Spagnolo-particolare di uno dei fontanelli che ornano il giardino Il Giardino Spagnolo Il Giardino Spagnolo La Grotta di Pan è un suggestivo ninfeo dalle caratteristiche decorazioni in pietra e calcare dedicato al dio Pan. Fu realizzato tra il 1570ed il 1580 e attribuito a Bernardo Buontalenti. Il piano superiore è di epoca successiva. La Grotta di Pan La Grotta di Pan - Ingresso e volta La Grotta di Pan La Grotta di Pan La Grotta di Pan - la volta con le aperture per l'illuminazione naturale La villa del Vescovo La villa del Vescovo Lago artificiale immerso nel parco all’inglese Lago artificiale immerso nel parco all’inglese Lago artificiale immerso nel parco all’inglese visto da meta parco Il grande salice Notizie tratte da opuscoli e cartelli informativi sparsi per il parco. Nella speranza di invogliare qualcuno a venire a vedere questo meraviglioso parco. Le foto sono state fatte con una Nikon Z8 abbinata al 24-120/4 ed al 14-30/4
  22. Due bellezze sempre andate a braccetto.
  23. In Europa non sono al corrente, seguo solo il sito di Tom Hogan. Comunque, mi auguro che anche in Europa Nikonland la faccia da padrone.
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