Bah, e' una fatica (la divulgazione) che per sostenerla devi essere proprio in forma (fisica e mentale), motivato da innamoramento per quello che vedi e dare senza compromessi.
In questo periodo ho il morale sotto i piedi, non sto vedendo un tubo quando esco e mi fa anche un po' male la schiena.
Al di là delle battute, sono veramente scornacchiato. Negli ultimi anni ho picchiato forte il capoccione contro la scarsa conoscenza/sensibilità comune per l'ambiente, uno stato di cose che avrebbe dovuto cambiare direzione, salire di tono, dato il notevole investimento in conoscenza profuso negli ultimi 50 anni.
Invece registro un segno MENO, si è persa anche la cultura contadina che, se da una parte vedeva la terra solo come sorgente di cibo, dall'altra aveva instaurato una sorta di equilibrio virtuoso con la risorsa naturale
Un esempio: è ancora necessario stimolare la riflessione per far comprendere che un albero non è un componente d'arredo, ma un essere con una biologia che si relaziona con la nostra (nel bene dell'ossigenazione, ecc, e nel male delle allergie) . Nel 2018 questa roba è ancora da metabolizzare. E vai di punteruolo rosso, di tarlo asiatico, di caulerpa (sparita dalle cronache). Poi tanto in ferie si va nello Yucatan dove le spiagge sono bianche il cocco ti cade ai piedi e ci sono delle lucertole verdi ENORMI!
Non lo so, ne vale la pena?
Metà val di Rhemes è Parco nazionale, di là del torrente invece è riserva di caccia. Ha senso? Nessuno che dice niente, va bene così, evidentemente. Un diciannovenne esce di casa con il cane e non torna più, steso da una palla secca per cinghiali. Io il cinghiale lo fotografo; quando si muove NON FA lo stesso casino di un cristiano, ma va bene uguale è solo un problema di calendario venatorio.
Sono un po' scazzato, è un momento così, passerà e ritornerò agguerrito, spero. Però vorrei che tutti quanti si riflettesse di queste cose perchè son cose della vita nostra, di tutti noi, e di tutti i giorni.