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Robert Capa e Gerda Taro: la fotografia, l’amore, la guerra


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  • Nikonlander
Max Aquila
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"Grazie del report"

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Vi segnalo dal 14/2 al 2/6/2024 la mostra di Robert Capa e consorte Gerda Taro, a Torino al centro Camera di via delle Rosine 18.

stein_fred_2010_97_52-2.jpg

L'occasione per curiosare nel materiale della famosa valigia messicana e il 15/2 alle 18,30 l'incontro con l'autrice del libro "la ragazza con la Leica", Helena Janeczek, dedicato appunto a Gerda Taro.

https://camera.to/mostre/robert-capa-e-gerda-taro-la-fotografia-lamore-la-guerra/

https://camera.to/incontri/la-ragazza-con-la-leica-incontro-con-lautrice-del-libro/

Pensavo di andarci proprio in occasione dell'incontro con la scrittrice, giovedì 15 e di visitare la mostra.

Se qualcuno fosse interessato mi contatti per andarci insieme.

Seguirà recensione su queste pagine....

 

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  • Nikonlander

Eccomi!

Come promesso una breve recensione della mostra.

La cornice è quella del centro italiano per la fotografia Camera, nel centro storico di Torino, che dispone di ampi spazi espositivi oltre che di un book shop ben fornito.

Il contesto è quello della metà degli anni '30, dove le immagini dei due reporter si intrecciano al racconto della loro storia personale e con gli eventi che precedettero la seconda guerra mondiale.

Entrambi in fuga dall'Ungheria prima, e dalle Germania nazista poi, riparati a Parigi come molti intellettuali (o aspiranti tali), in quei tempi.

Il ritrovamento di una grande quantità di negativi in Messico nel 1995 rende possibile una visione più completa della produzione dei due fotografi in quegli anni, restituisce soprattutto il giusto merito a Gerda Taro, seppur nella sua breve carriera.

Morirà infatti in Spagna nel 1937 durante una rovinosa ritirata al seguito dell'esercito dei miliziani repubblicani.

Le immagini esposte hanno quindi una valenza storica importante, ma non solo, soprattutto in quelle di lei la cifra artistica non è trascurabile. Attenta nella composizione e nei dettagli tecnici (MAF!!) Gerda Taro, immediato ed assolutamente dentro alla scena Robert Capa.

Dopo la prima sala ho provato a non guardare la didascalia, cercando di indovinare chi ne fosse l'autore, non impossibile.

Esposte anche alcune provinature, che trovo sempre interessanti, pensando alle mie difficoltà decisionali in situazioni analoghe....

La sera in cui ho visitato la mostra era anche in programma un incontro con l'autrice del libro "la ragazza con la Leica", Helena Janeczek, vincitrice del premio Strega 2018. 

Una bella serata di fotografia, storia e giornalismo!

 

 

Il centro Camera è molto attivo, se può interessare posterò le iniziative che mi sembrano più importanti, ed eventuali "com'è andata", per i Nikonlander in zona l'invito ovviamente, è sempre valido.

 

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  • Amministratori

Dopo la prima sala ho provato a non guardare la didascalia, cercando di indovinare chi ne fosse l'autore, non impossibile.

Immagino una maggiore accuratezza della Taro: le inquadrature di Capa sono sempre funzione del soggetto.... orizzonti e messa a fuoco spesso in secondo piano xD ma perché lui secondo me scattava spesso senza guardare nel mirino. A stima

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  • Nikonlander

si, esatto. La maf di lui spesso "allegra", ma anche la composizione di lei molto più curata, ed in alcuni casi direi pure l'esposizione, nonostante i mezzi attuali per recuperare parecchi stop, alcune immagini sono compromesse. Per contro la vicinanza ed il tempismo di Capa sono incredibili.

Più artista lei, più giornalista lui,  e le emozioni? Beh andate a vedere con i vostri occhi! (mi pare esista il catalogo).

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  • Amministratori
1 minuto fa, marcovitrotto ha scritto:

si, esatto. La maf di lui spesso "allegra", ma anche la composizione di lei molto più curata, ed in alcuni casi direi pure l'esposizione, nonostante i mezzi attuali per recuperare parecchi stop, alcune immagini sono compromesse. Per contro la vicinanza ed il tempismo di Capa sono incredibili.

Più artista lei, più giornalista lui,  e le emozioni? Beh andate a vedere con i vostri occhi! (mi pare esista il catalogo).

le foto di Gerda, come quelle di Robert sono state curate e collazionate negli anni successivi alle loro morti, dal fratello di Bob, Cornell (che fu anche il compagno di Gerda).

Ricordiamoci sempre che del famoso sbarco in Normandia con le due Contax II al collo, dei quattro rullini scattati due (o tre?) andarono persi per un errore di sviluppo, non di Bob, ma degli addetti militari cui erano stati affidati: si svluppava in quel periodo con mezzi di fortuna.

Ogni immagine residua è un prezioso cimelio

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  • Nikonlander

questa è la versione che Capa scrive in "leggermente fuori fuoco" (lettura consigliata, se servono due righe di presentazione, volentieri), ma dopo aver visto la scena iniziale di "salvate il soldato Ryan", che pare molto realistica ed ispirata proprio da Capa/Hemingway, sono più per il fattore...umano.

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