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[personale] Il mare in un sasso


Silvio Renesto

1.071 visite

Max Aquila una volta ha scritto che sono un po' avaro nei miei interventi divulgativi.
Ha ragione, ma lo faccio per non risultare noioso e non sembrare saccente e  anche  perchè spesso quel che pubblico è soggetto a diritti da parte degli editori delle riviste scientifiche. Ogni tanto però può capitare qualcosa non strettamente legato a novità scientifiche; si tratta più di  consulenze "investigative": Ai Musei capita di acquisire del materiale interessante, che però ha bisogno di identificazione sicura da parte di uno specialista. Indagando si possono avere belle sorprese anche da materiale apparentemente scarso. Se avete voglia di seguirmi, vi racconto un piccolo caso.

E' quasi una storia gialla; c'è  una  vittima da identificare, solo che è morta novanta milioni di anni fa e... ne è rimasto molto poco.

 

frammento1b.thumb.jpg.daed920bc5be02b39e1d4129c83dd5ea.jpg

Era stato etichettato come frammento di rettile marino non identificato, proveniente da un giacimento di un paese straniero (la barra è di dieci centimetri per dare l'idea delle dimensioni) ma andava determinato un po' meglio. 
Il sedimento è tipico di un giacimento di mare aperto. I denti conici sono tipici di chi caccia prevalentemente in acqua;  La struttura dell'osso e il fatto che i denti hanno radici indicano che si tratta di un rettile (la faccio breve sui dettagli tecnici, mi perdonerete)  della mandibola di un rettile marino. Novanta milioni di anni fa nel Cretacico, c'era una grande varietà di rettili marini (tartarughe enormi, plesiosauri dal collo lungo e così via). Ogni gruppo è riconoscibile, almeno a grandi linee, anche in base a poche ossa, purchè abbiano caratteri rivelatori, come ad esempio i denti.

Questi denti a base larga e curvi all'indietro, insieme alla struttura delle ossa, dicono che il frammento è un pezzo di mandibola di un esemplare appartenente ad una qualche specie di Mosasauro, rettili marini predatori simili a grossi varani, con arti e coda modificati per il nuoto.

Mosaline.thumb.jpg.61719d3c9437661a0101ae2686dbc282.jpg

Da internet, ricostruzione di diverse specie di Mosasauri.

 

Ecco identificato il pezzo esaminato (in giallo). Questo ci permette di ricostruire le dimensioni effettive del proprietario.

cranioschemab.jpg.a7fb248e7fd3ddcb96876c818fa6aed1.jpg

 

Si può anche scendere un po' più in dettaglio: alcuni particolari dei denti (curvatura, striature)  danno qualche indizio in più. 

frammento2.thumb.jpg.a0bc804b69770a586675440474675372.jpg

Per cui possiamo ipotizzare che poteva trattarsi di un  Halisaurus.

Halisaurus64.jpg.b22664e40e7ee253404443532a3e6f85.jpg

Da internet , scheletro completo di Halisaurus

Halisaurus_BW.jpg.4f3a0b0be85e8fc312b6e1dd6ca52549.jpg

Da internet, ricostruzione ipotetica .

 

Ma da buoni detective si osserva tutto, si scopre così che nella stessa lastra ci sono dei denti e dei pezzi d'osso completamente diversi, appartenuti ad altri animali ben diversi.

 

altridenti.thumb.jpg.ac28ecb6a17130159488e87e42ff67e5.jpg

Punti dove ci sono resti di altri animali.

Questi denti non hanno radici ma partono dall'osso, per cui è un frammento di mascella di un pesce.  Di un grosso pesce predatore estinto, Enchodus

Enchodus.thumb.jpg.d40fcf92d893f1bcedd6bd197a2182eb.jpg

750px-Enchodus_petrosus.jpg.0153fbc9f47097e8c9695178d6cddbf9.jpg

Da internet, possibile aspetto di Enchodus.

dentesqualo.thumb.jpg.a50fa60ab6c75bd0ec340b4bc4613730.jpg

squalo.jpg.c2a2cc1de98eb96ee6cf30fe5b13a9f9.jpg

Questi invece sono denti di uno squalo preistorico, Cretolamna.

cretolamna.jpg.ffab8f6b3464eeba95c8fa219b46bc7d.jpg

Probabile aspetto (da internet).

 

E questo?

dentesb.thumb.jpg.a80f8a72026c1c82867e81854fb23573.jpg

Sempre un dente, ma misterioso, cerca e trova... è un dente della "sega" di un antico pesce sega! Che è un parente degli squali.

Ischyrhiza.thumb.jpg.9714415ab858f70677882547665e81b7.jpg

Ricostruzione del possibile proprietario del dente (da internet, mentre la foto nel riquadro è la stessa mia) cerchiati i "denti" della sega.

Avreste detto che in poco più di trenta centimetri di "sasso"  c'è fotografata una   fetta della vita di quell'epoca? Mica male come "pezzo" vero?

In una detective story, oltre alla vittima non ci dovrebbe essere anche l'assassino? Questa volta no, questi resti d'ossa derivano da accumuli sul fondo di frammenti di scheletri staccatisi dai cadaveri e non si sa perchè siano morti;  nel caso dei denti di squalo, si sa invece che gli squali anche da vivi li perdono e sostituiscono in continuazione. 

Su questo "pezzo" è stata fatta una Tesi di Laurea e verrà prossimamente esposto, con tutte le spiegazioni del caso, presso  il Museo di Scienze Naturali "Mario Realini di Malnate (VA).  Volendo è già esposto,  ma mancano le indicazioni, pannellistica ecc. che sono in fase di progettazione.

Al lavoro investigativo hanno partecipato una Nikon D610, un Micro nikkor 105 f2.8 VR e un 50mm f1.8 D ;) 

Sempre sperando di non essere ...fastidioso.

 

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6 Commenti


Commenti Raccomandati

  • Amministratori

ma bravo.. e mi citi pure: ben sapendo di essere in torto a lesinarci storie come questa troppo poco spesso.

Insomma...le pietre non smettono mai di vivere?

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  • Nikonlander

Belissimo articolo e molto interessante con documentazione fotografica a regola d'arte. Lo faccio leggere subito a mio figlio che l' anno prossimo fara' il suo primo anno in scienze naturali a Padova.

Grazie Silvio, sei grande !!!

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  • Nikonlander Veterano

Eccellente Silvio Eccellente, ma se mi consenti.. ti ho già detto una cosa simile ed anche altri.. 

" E mettine di più di storie così..  "   e allora, visto che so che lo farai..  pubblicamente ti allerto: alla prossima ti faccio un regalo..  che penso anche ti possa servire.

Ora sta solamente a te..  dai, datti da fare..

  • Sono d'accordo 1
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  • Nikonlander Veterano

Mi sono appena ripreso dalla pennichella pomeridiana e controllando il sito ho trovato questo racconto. Bellissimo, me lo sono gustato sorseggiando un caffé. Silvio, se dovesse ricapitare in futuro approfitta pure del nostro tempo, non ci offendiamo mica. :)

  • Sono d'accordo 1
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  • Nikonlander

Un bel racconto, a metà tra documentario e indagine di “Bones”, molto gradevole e pieno di spunti. Grazie !!

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  • Nikonlander Veterano

Bravo Silvio, una lettura interessante! E sì, scrivine più spesso di articoli così. Noi li leggiamo sempre volentieri!

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