Cris7
Ed ecco si presenta a noi un altro fedelissimo di Nikonland: Cris7!
Raccontaci qualcosa di te.
Ciao! Sono un ragazzo (già! Mi piacerebbe!) del ’77. Vivo a Bormio, per chi non lo sapesse è un paese di montagna dell’alta Valtellina, piccolo ma con una certa notorietà e frequentazione turistica, che lo ha reso, se così si può dire, abbastanza emancipato. Nella mia vita ho avuto la fortuna di girare un po’ il mondo, non tantissimo, ma un poco sì; da questo punto di vista, l’esperienza che probabilmente mi ha segnato maggiormente è stata trascorre il quarto anno di liceo tutto all’estero, in Maine negli US.
Quando e come ti è nata la passione per la fotografia?
Per qualche irrazionale motivo, mi è sempre piaciuta la fotografia. Certamente posso dire che, fin da piccolissimo, uno dei miei giochi preferiti era quello di fare finta di essere un fotografo. Trovavo (e trovo) estremamente divertente guardare il mondo attraverso il mirino delle macchine fotografiche, di mia madre prima, mie quando ho potuto. Ho scattato tantissimo, senza nessun rullino nella macchina!
Qual'è il tuo genere preferito oggi?
Inizialmente, immagino come tutti, fotografavo ogni cosa, poi per alcuni anni mi sono concentrato sul genere wildlife. Sono riuscito anche ad acquistare (di seconda mano) uno stupendo Nikkor 300mm f2.8 che, assieme ad un moltiplicatore TC 1.4X, utilizzavo con la mia amatissima Nikon D300.
Non sono mai stato un fotografo da capanno, praticavo la cosiddetta “caccia itinerante”, salivo e scendevo dalle mie montagne con tutta l’attrezzatura sulle spalle, o più spesso in mano, per perseguire lo scatto perfetto, che avevo in mente.
Cosa che, come ogni buon fotografo che si rispetti, naturalmente, non sono mai riuscito a raggiungere.
Oggi il genere che preferisco è la ritrattistica, ecco diciamo che l’importante è che siano coinvolte delle persone, poi se non è ritrattistica pura, va bene lo stesso; l’importante è che non sia street photography, un genere interessante, molto di moda, ma assolutamente distante dalle mie corde.
E quando hai iniziato?
Ho iniziato a fotografare con “cognizione di causa” verso i 19 anni con una Nikon APS a pellicola, ma è stato con l’avvento della tecnologia digitale, pochi anni dopo, che ho cominciato a fotografare davvero: pensando di più a quello che volevo, con continuità e, finalmente, proprio grazie al digitale con ancora maggior divertimento.
Nikon perchè? Un caso o una scelta?
Assolutamente Nikon! Direi sia per caso, che per scelta. Il perché potrebbe farvi ridere, ma è veramente così. Per saperlo bisogna ritornare alla mia attività ludica con la macchina fotografica, quando ero piccolo. Ebbene io sono sicuro di aver visto una scena di un film di spionaggio, ma non chiedetemi quale, in cui qualcuno fotografava con una bellissima reflex nera che riportava bene la scritta Nikon. Zac! E amore fu! Non sarei più stato in grado di scegliere altro.
Come ti trovi? Cosa ti manca?
Con Nikon mi sono sempre trovato alla grande, fin che non ho voluto tutt’altro, non ho davvero mai sentito la necessità di cercare altrove.
Ho cominciato con la mitica Nikon Coolpix 4300, naturalmente nera, poi finalmente quando i prezzi delle reflex digitali sono diventati abbordabili, il sogno è diventato realtà con la D70, e poi D200, D300, per finire con la D3s. Oggi ho la fortuna di utilizzare, quando ne ho voglia e/o necessità, la Nikon D5, grazie ad un caro amico.
Già, perché dal 2012 non sono più un nikon user. Si dice che i figli ti cambiano la vita, e due figli nel giro di un anno e mezzo, probabilmente mi hanno scombussolato un po’ sotto tanti aspetti :-)
Così da allora utilizzo una Leica (per i primi tre anni a telemetro, ora mirrorless), e ho solamente obbiettivi a messa a fuoco manuale.
Oltre alla fotografia hai altre passioni o interessi?
Oltre alla fotografia, direi che la mia altra passione sia lo sport, soprattutto la bicicletta, ogni tanto la corsa, e d’inverno lo sci alpinismo, come dire… l’importante è fare fatica.
Visto il posto dove abito, prendere la bici e salire i 21km del Passo Stelvio è una cosa del tutto normale. E più cresco, più capisco quanto sia stato fortunato sotto questo aspetto.
Le prime tre foto seguenti non le ho scattate io, ma io sono il soggetto :-)
Fotografi i soggetti o gli oggetti di queste altre passioni?
No, può capitare, ma la risposta giusta è no.
Qual'è la foto, o il portfolio, il progetto fotografico da te realizzato a cui sei più affezionato?
Sicuramente non ho una mia fotografia preferita, ne ho molte a cui sono legato, ma sono talmente tante e così diverse tra loro, che la risposta più onesta alla domanda è… no.
Non ho mai realizzato portfolio, cioè non ho mai sviluppato un progetto fotografico ben preciso, sviluppato coerentemente e approfondito come un vero portfolio dovrebbe essere.
Ma non è forse vero che sia questa le vera e grande differenza che passa tra un fotografo amatoriale, quale che sono, e gli artisti fotografi a tempo pieno?
E in futuro?
Per il futuro avrei in mente, ormai da diverso tempo, proprio la realizzazione di un portfolio di ritrattistica. Ci vuole solo il coraggio, la volontà e la determinazione di cominciare, raggiunte queste cose il tempo lo si trova.
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