“A volte nel nostro Paese ho l’impressione che ci sia un atteggiamento passivo nei confronti del presente.

Un atteggiamento che sta sgretolando uno dei pilastri del nostro modo di stare insieme, del nostro modo di guardare al futuro. E’  come se si pretendesse di avere diritto ad un domani migliore senza essere consapevoli che bisogna saperlo conquistare.

Io non sono un professore di storia e sociologia ma mi è capitato ogni tanto di pensare da dove nasca tutto ciò. La risposta che mi sono dato è che in modo paradossale ogni tanto le grandi conquiste portano a risvolti imprevedibile e non voluti. E così è successo nel ‘68, movimento di lotta pienamente condivisibile che ci ha permesso di compiere enormi passi avanti nelle conquiste sociali e civili ma che ha avuto purtroppo un effetto devastante nei confronti dell’atteggiamento verso il dovere.

Oggi viviamo nell’epoca dei diritti. Il diritto al posto fisso, al salario garantito, al lavoro sotto casa, il diritto di urlare e sfilare, il diritto a pretendere. Lasciatemi dire che i diritti sono sacrosanti e vanno tutelati. Ma se continuiamo a vivere di soli diritti, di diritti moriremo. Perché questa evoluzione della specie crea una generazione molto più debole di quella precedente, senza il coraggio di lottare ma con la speranza che qualcun altro faccia qualcosa. Una specie di attendismo che è perverso e involutivo.

Per questo credo che dobbiamo tornare ad un sano senso del dovere.

Alla consapevolezza che per avere bisogna anche dare.

Bisogna riscoprire il senso e la dignità dell’impegno, il valore del contributo che ognuno può dare al processo di costruzione dell’oggi e soprattutto del domani.“

(Sergio Marchionne)

***

Provate a leggere questo mirabile pensiero di uno degli ultimi grandi italiani (con tutti i suoi pregi e i suoi difetti) e a girarlo, non verso l'Italia ma più modestamente al nostro piccolo mondo di Nikonland.

E' la dura verità Mauro. E ogni volta mi ripropongo di essere più proattivo e ogni volta rimango li solo a commentare e poco più.

Mauro, quello ci fai notare è una cruda verità, però su una piattaforma come Nikonland ci sono individualità che offrono prestazioni elevate e possono effettivamente divulgare conoscenza. Inoltre c'è una platea di fedeli o meno frequentatori che, seppur dotati di ottimo materiale riescono a sfornare foto buone o discrete, ma non sono all'altezza di portare nuova linfa. Io sono tra questi e nonostante la mia nuova Z 8 e la Z 7 produco immagini che possono essere fatte, anche meglio, con una Z 5 o una Z50. Ma siccome l'euro non mi difetta mi coccolo con una Z 8 ottime lenti ecc., e vuoi mettere la soddisfazione di impugnare e portare a casa una foto fatta con il meglio che Nikon ci mette a disposizione.
Vedi è come riuscire a partecipare e finire l'Eroica di 203 Km e fare la salita (il monte Sante Marie) più impegnativa sulle strade bianche a piedi o sui pedali

 Chi la fa a piedi e malconcio

 chi la fa a piedi e si gode l'avventura. Io mi metto fra questi.

 Chi la fa sui pedali, con uno sforzo immane, da ammirare.

 e chi va sui pedali con apparente facilità. 

Tra questi ultimi due, oltre alla redazione ci metto pure te (che per me resti la redazione) e diversi altri senza fare nomi. Pertanto, Voi avete senz'altro qualcosa in più ed oltre a partecipare siete in grado anche di portare e divulgare nuove esperienze ed a tutti Voi va il mio sincero ringraziamento. 

Bah, io non sono nato imparato.

Peró se arriva uno a chiedere come controllare l’esposizione nel video - che pure faccio marginalmente- vado a vedere e poi gli spiego come attivare le striscie zebrate.

Probabilmente, più che mettere like al discorso di Marchionne, dovreste pensare a che ne é stato di FIAT, dopo che é morto lui ed é rimasto il figlio di Margherita. E cosa potrebbe capitare a Nikonland se quelli che citi e non citi, dovessero decidere di dedicarsi esclusivamente ai casi loro perché tanto, qui, é una causa persa.

Su una mia foto, su un altro sito, ci sono 553 like (in due settimane).E commenti …

6 minuti fa, M&M ha scritto:

Probabilmente, più che mettere like al discorso di Marchionne, dovreste pensare a che ne é stato di FIAT, dopo che é morto lui ed é rimasto il figlio di Margherita. E cosa potrebbe capitare a Nikonland se quelli che citi e non citi, dovessero decidere di dedicarsi esclusivamente ai casi loro perché tanto, qui, é una causa persa.

Hai detto già tutto se mancano quelli citati si fa la fine della Fiat. Speriamo che qualche nuovo adepto si elevi al Vs. rango per dare lunga vita a Nikonland.

E speriamo che io me la cavo allora. Sicuramente avete ragione voi.

11 minuti fa, M&M ha scritto:

Sicuramente avete ragione voi.

Nessuno ha ragione, forse ne hai più tu, perché i tuoi sforzi non sono contraccambiati dalla maggioranza silenziosa e questo è frustrante. Ma qui siamo su Nikonland e non su Facebook o altri social, dove metti una foto e via per avere qualche “like”, qui la devi proporre, sostenere e magari argomentarci anche un racconto sul blog e non sempre si hanno gli argomenti e le storie giuste. Specie quelli come me che non fanno viaggi in posti lontani, ma solo a corto raggio e magari già raccontati nel blog.

1 minuto fa, Gianni54 ha scritto:

Nessuno ha ragione, forse ne hai più tu, perché i tuoi sforzi non sono contraccambiati dalla maggioranza silenziosa e questo è frustrante. Ma qui siamo su Nikonland e non su Facebook o altri social, dove metti una foto e via per avere qualche “like”, qui la devi proporre, sostenere e magari argomentarci anche un racconto sul blog e non sempre si hanno gli argomenti e le storie giuste. Specie quelli come me che non fanno viaggi in posti lontani, ma solo a corto raggio e magari già raccontati nel blog.

Sempre citando Sergione :

"Bisogna riscoprire il senso e la dignità dell’impegno, il valore del contributo che ognuno può dare al processo di costruzione dell’oggi e soprattutto del domani."

Altrimenti giochiamo a chi ha l'alibi più solido, magari confortato da una testimonianza a favore inoppugnabile (il gatto, la moglie, il canarino).

Non è che sia stata una passeggiata fare Nikonland Magazine. Eppure andava fatto. Era doveroso farlo. [il sano senso del dovere]

1 ora fa, M&M ha scritto:

Non è che sia stata una passeggiata fare Nikonland Magazine. Eppure andava fatto. Era doveroso farlo. [il sano senso del dovere]

Io non cerco alibi, partecipo poco e non mi ritengo in grado di portare insegnamenti o novità a questo prestigioso SITO. Infatti, come ho terminato nel mio primo post, non finirò mai di ringraziarVi abbastanza per quanto fate e avete fatto.

Ma io parlavo a tutti. Se tutti rispondono (nei fatti, non nelle parole) come te, sappiamo già dove andiamo.

Non credo, e le sue repliche lo mostrano chiaramente,  che Mauro intendesse offrire un nuovo muro del pianto in cui si confessa la propria difficoltà oggettiva o soggettiva, a partecipare.  Penso volesse al contrario essere esortativo.

E' indiscutibile che non abbiamo tutti la stessa disponibilità di tempo, denaro, energia ed inventiva (in ordine casuale) , ma basterebbe che ciascuno, partecipi, dal minimo di contestualizzare un po' meglio di "nome file", le foto che si propongono, all'articolo ci sta in mezzo una bella varietà di modi di intervenire.

Non necessariamente insegnare qualcosa, e da qui il pensiero è mio, sarebbe già molto far partecipi gli altri della propria esperienza non solo e non necessariamente  sull'uso dell'attrezzatura, ma anche sulle motivazioni  per cui si propongono certe foto, ad esempio, o sulla storia che sta dietro. Ci sarebbe già molto più contenuto .

1 minuto fa, Silvio Renesto ha scritto:

Non credo, e le sue repliche lo mostrano chiaramente,  che Mauro intendesse offrire un nuovo muro del pianto in cui si confessa la propria difficoltà oggettiva o soggettiva, a partecipare.  Penso volesse al contrario essere esortativo.

E' indiscutibile che non abbiamo tutti la stessa disponibilità di tempo, denaro, energia ed inventiva (in ordine casuale) , ma basterebbe che ciascuno, partecipi, dal minimo di contestualire un po' meglio di "nome file" le foto che si propongono, all'articolo ci sta in mezzo una bella varietà di modi di intervenire.

Non necessariamente insegnare qualcosa, e da qui il pensiero è mio, sarebbe già molto far partecipi gli altri della propria esperienza non solo e non necessariamente  sull'uso dell'attrezzatura, ma anche sulle motivazioni  per cui si propongono certe foto, ad esempio, o sulla storia che sta dietro.

Esattamente. Ma senza più essere esortativo. Non è più compito mio.

36 minuti fa, M&M ha scritto:

Esattamente. Ma senza più essere esortativo. Non è più compito mio.

Non è vero, lo sei e fai bene.

55 minuti fa, M&M ha scritto:

Non è che sia stata una passeggiata fare Nikonland Magazine. Eppure andava fatto. Era doveroso farlo. [il sano senso del dovere]

E' un'affermazione non forte, fortissima! Era doveroso per il tuo modo di vedere le cose, per l'impegno che - sono certo - hai sempre messo in tutto quello hai fatto: nel lavoro come nelle passioni. 

Tu chiedi di girare le considerazioni di Marchionne al mondo di Nikonland, ma non perdiamo di vista che l'Italia, la Fiat e Nikonland esistono e vivono per le persone che la abitano, ci lavorano e la supportano e quindi le mie considerazioni (rivolte alla platea) sull'argomento non possono essere limitate solo a Nikonland.

Oggi viviamo nell’epoca dei diritti. Il diritto al posto fisso, al salario garantito, al lavoro sotto casa, il diritto di urlare e sfilare, il diritto a pretendere.

Ma ne siamo sicuri? Di certo il diritto di sfilare e di urlare e di pretendere lo abbiamo ma sul resto qualche domanda me la pongo. Io non voglio giustificare nessuno - sia ben chiaro - ma il sano senso del dovere la maggioranza degli italiani non lo applica, purtroppo, neppure nel lavoro che gli da uno stipendio e che gli permette di mangiare e vivere. Non lo fa chi porta a casa mille euro (lamentandosi perché è sottopagato e magari anche) e neppure chi ne guadagna duemila ("perché tanto a fine mese lo stipendio mi arriva comunque").

A volte nel nostro Paese ho l’impressione che ci sia un atteggiamento passivo nei confronti del presente.

Secondo me l'atteggiamento passivo è soprattutto nei confronti del futuro ed è per questo che non c'è contributo a costruirne uno. 
Da qualche anno ho smesso di chiedermi " il perché ". Non conosco la risposta esatta, ché è sicuramente un mix di motivazioni personali, più o meno condivisibili. E' così e basta, e anche se godo dei benefici del movimento sessantottino, non mi sento di ingrossare le fila di coloro che pretendono soltanto, senza dare.

Nessuno però ci costringe a far parte della community (la chiamo così) di Nikonland e se si sceglie di aderire lo si deve fare con la consapevolezza che partecipazione e confronto sono essenziali perché solo in questo modo si sostiene chi in questi anni si è sentito nel dovere di farlo.

Possiamo fare meglio!

1 minuto fa, Gianni54 ha scritto:

Non è vero, lo sei e fai bene.

qui anziché Sergione, cito Maurone :

Cita

questa non è una richiesta di fare alcunché. Ho risolto la mia posizione "contrattuale" con Nikonland delegando tutte le incombenze professionali al nuovo Admin, quindi di fondo "me ne sto fottendo" se fate o non fate qualche cosa con le vostre fotocamere.