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[Wildlife experience] Destinazione Madzharovo. A tu per tu con i grifoni e l’aquila chrysaetos.


Jorgos

936 visite

Sabato 11 Febraio 2023, erano le 5:50, piena notte ancora e il termometro segnava i -7°c.

Siamo a Madzharovo in Bulgaria, sul gruppo montuoso del Rodopi est. Il fuoristrada di Marin, un vecchio furgoncino Mitsubishi Delica, ha incominciato ad arrampicarsi tra roccie e buche di una, per modo di dire, strada sterrata. Nostra destinazione il capanno della Rewilder Rhodopes Foundation gestito da Marin Kurtev. Dovevamo raggiungerlo prima dell’ alba. Il nostro obiettivo e’ incontrare, osservare e fotografare una colonia di  avvoltoi che popola le roccie di questo angolo montuoso della Bulgaria, parco protetto Natura 2000.

In questo periodo invernale dal capanno fotografico della fondazione si possono osservare i grifoni, l’aquila reale e se siamo fortunati l’avvoltoio monaco o eccezionalmente lo sciacallo e il lupo.

I grifoni sono i più socievoli e diffusi rispetto ad altre specie, cercano cibo in gruppi e si riproducono in colonie su ripide pareti rocciose.

L'avvoltoio monaco cerca cibo in gruppo o individualmente e talvolta si unisce a gruppi di grifoni.

La Rewilder Rhodopes Foundation sta lottando per ripopolare la specie di questi straordinari uccelli, i suoi sforzi si concentrano anche su altre specie per costruire una catena alimentare completa e stabile, oltre a ripristinare una piena biodiversità.                                                                                                                                                                                                                                     

Il fuoristrada avanza come un carro armato e alle 6:35 siamo fuori dall’ ingresso del capanno. Fa tanto freddo ma purtroppo non c’e’ la neve come tanto speravamo (eppure c’era la settimana precedente). Il posto e’ spettacolare, siamo su una collina rocciosa e davanti a noi si presenta uno scenario costituito dalle pareti rocciose della montagna di fronte e il fiume Ardas che scorre nella vallata.

Entriamo nel capanno di fretta trasportando la nostra attrezzatura in totale silenzio. Il mio compagno di avventura di questa experience, il fotografo di viaggi e natura Babis Giritziotis, ed io ci dividiamo le postazioni del capanno. Lo spazio per stabilirci e’ abbondante, avremmo dovuto essere in quattro a condividere questa esperienza ma alla fine siamo solo noi due.

 

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Una vista del terreno davanti al capanno

Una lunga attesa

La prima ora nella nostra postazione passa velocemente senza avvistare alcun animale. Verso le 7:40 arrivano i primi corvi ed alcune cornacchie. Cominciamo a fare qualche scatto fiduciosi nell’ arrivo dei grifoni.

Finalmente verso le 9:40 il primo avvistamento di un grifone che ha sorvolato il nostro appostamento. Dopo qualche minuto un secondo e un terzo esemplare passano alti ma non ne atterra nessuno. Di seguito abbiamo osservato piu’ di venticinque avvoltoi passare nel cielo in alto. Abbiamo pensato che prima o poi sarrebero atterrati per cibarsi ma abbiamo aspettato invano.

Con il passar delle ore ci siamo scoraggiati. Verso le 14:30 abbiamo assistito al rientro della colonia dei gipeti che uno dietro l’ altro tornavano a casa passando sopra la nostra testa, verso le pareti rocciose della montagna di fronte a noi oltre la vallata.

 

 

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1.     Durante la lunga attesa del primo giorno le cornacchie e i corvi erano l’unico soggetto da fotografare. Corvo imperiale (Corvus Corax).

Nikon Z9, AFs Nikkor 500mm f5.6E PF, iso 220, 1/2000s, f5.6.

 

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2.     Cornacchia grigia (Corvus cornix)

Nikon Z9, AFs Nikkor 500mm f5.6E PF, iso 220, 1/2000s, f5.6.

 

Finalmente L'Aquila

Eravamo quasi disperati. Unico conforto i messaggi di Marin che ci invitava ad avere pazienza: nel pomeriggio arrivera’ l’aquila, diceva il messaggio. Neanche se l’avesse ordinato. Attorno alle 15:30 io ero distratto a fare altro quando Babis mi ha annunciato gioioso a sottovoce l’avvicinarsi di un esemplare di aquila reale. Era veramente un’animale maestoso nel vederlo cosi da vicino e in piena liberta’ librarsi nell’ aria. E’ atterrato proprio davanti a noi ad una distanza tra i 15 e i 20 metri. 

Abbiamo cominciato a fare foto all’istante, documentando il suo arrivo e il suo comportamento una volta toccata terra. Questi uccelli, al contrario degli avvoltoi, non sono tanto sensibili ai piccoli disturbi sonori o di movimento. Stiamo parlando di eventuali rumori che puo’ produre un’attrezzatura fotografica, le reflex appartengono in questa categoria soprattutto se si scatta a raffica, o di eventuali movimenti insoliti come puo’ essere lo spostamento dell’ obiettivo che spunta tra le fessure del capanno per seguire il soggetto.

Questo esemplare di aquila chrysaetos era maturo ed imponente. Ci ha regalato bei ritratti e tante belle foto in volo per quasi mezz’ ora. Dopo di lui si sono avvicinati una dietro l’ altra tre aquile reali che pero’ erano leggermente piu’ piccole di stazza, probabilmente piu’ giovani.

Abbiamo continuato a scattare fino alle sei del pomeriggio quando e’ andato via anche l’ultimo dei nostri ‘’modelli’’, ormai era buio. La Z9 agli ultimi scatti, dell’ ultima mezz’ ora, viaggiava a iso alti tra i valori di 10000 e 16000 restituendomi immagini favolose.

Quasi dodici ore di capanno e solo le ultime due ore e mezza sono state quelle produttive. Abbiamo lasciato il nostro posto con soddisfazione. La giornata e’ stata salvata in extremis.

 

 

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3.     La prima aquila reale (aquila chrysaetos) che ha rotto la nostra solitudine e’ arrivata maestosamente dal cielo alle 15:35.

Nikon Z9, AFs Nikkor 500mm f5.6E PF, iso 450, 1/2500s, f5.6

 

_DSC2053.thumb.JPG.ae8a62ef02dd245a3519323f1e616377.JPG

4.     Nikon Z9, Nikkor Z 100-400mm f4.5-5.6 s @ 300mm, iso 800, 1/2500s, f5.3.

 

_DSC2107.thumb.JPG.853c673cf41c84e056f64dcd2fa6e1fc.JPG

5.     Nikon Z9, Nikkor Z 100-400mm f4.5-5.6 s @ 340mm, iso 720, 1/2500s, f5.3. 

 

_DSC1083.thumb.JPG.7dede0b5d247af5eb4b0721257aa308c.JPG

6.     Nikon Z9, AFs Nikkor 500mm f5.6E PF, crop, iso 280, 1/2000s, f5.6

 

_DSC1675_01.thumb.JPG.3247a93f7cf3089e3cfc8747f4645775.JPG

7.     La cornacchia aspetta pazientemente ma l’aquila fa capire che non ci sono speranze finche’ lei non avra' finito di mangiare.

Nikon Z9, AFs Nikkor 500mm f5.6E PF, iso 400, 1/2500s, f5.6

 

_DSC2131.thumb.JPG.e94aa1d7ed67a6abd9ef0996b63bdd03.JPG

8.     Nikon Z9, Nikkor Z 100-400mm f4.5-5.6 s @ 340mm, iso 720, 1/2500s, f5.3, AF-C, 3D-tracking, VR sport, 20fps

 

_DSC2135.thumb.JPG.90b7f5fc2424d259dcc31806d4f21d8f.JPG

9.     Nikon Z9, Nikkor Z 100-400mm f4.5-5.6 s @ 340mm, iso 720, 1/2500s, f5.3, AF-C, 3D-tracking, VR sport, 20fps,

 

_DSC2336.thumb.JPG.230cc0bbf72d694ce220b2b71b331797.JPG

10.     Sono le 17:35, quasi buio e la Nikon Z9 restituisce immagini ad altissimi valori di iso

Nikon Z9, Nikkor Z 100-400mm f4.5-5.6 s @ 400mm, iso 14400, 1/2500s, f5.6, AF-C, Dynamic-area AF (L), VR sport, 20fps

 

_DSC2340.thumb.JPG.5ae0b6aa51d0d8fe3508aca16d9b2d37.JPG

11.     Nikon Z9, Nikkor Z 100-400mm f4.5-5.6 s @ 400mm, iso 14400, 1/2500s, f5.6, AF-C, Dynamic-area AF (L), VR sport, 20fps

 

_DSC2382.thumb.JPG.362c88da1dcdf843595cc096282c9b9e.JPG

12.     Nikon Z9, Nikkor Z 100-400mm f4.5-5.6 s @ 400mm, iso 16000, 1/2500s, f5.6, AF-C, Dynamic area AF (L), VR sport, 20fps

 

_DSC2389.thumb.JPG.b647b74f10942eca7500f882e9133f45.JPG

13.     Nikon Z9, Nikkor Z 100-400mm f4.5-5.6 s @ 400mm, iso 16000, 1/2500s, f5.6, AF-C, Dynamic area AF (L), VR sport, 20fps

 

 

Second round, il giorno dopo

Al mattino presto del giorno dopo eravamo di nuovo nel nostro posto, aspettando i grifoni piu fiduciosi che mai. Erano quasi le nove quando abbiamo notato il volo di un uccello grande e solitario che si dirigeva verso la nostra collina. Abbiamo subito pensato alla visita mattutina di una delle aquile del giorno prima. Dopo aver fatto due giri e’ atterrato. No, non era un’ aquila. La fortuna ci aveva sorriso fin da presto questa volta. Davanti a noi si esibiva un bellissimo esemplare di avvoltoio monaco. Non ci eravamo ancora ripresi dall’ emozione di quel improvvisato incontro che abbiamo assistito  letteralmente ad un’ invasione dal cielo da parte dell’ intera colonia dei grifoni. Atterravano davanti ai nostri occhi, e’ stato uno spettacolo vederli arrivare uno dietro l’altro.

Babis ed io ci siamo guardati e ci siamo parlati a gesti. Non avremo scattato finche’ gli uccelli non avessero cominciato a mangiare. Gli ordini del ‘’grande capo’’ erano chiari, niente rumore e nessun movimento. Questi uccelli sono molto diffidenti e sospettosi, non sono come le aquile. Infatti la distanza tra noi e loro era cosi poca che rendeva avvertibile qualsiasi nostra intenzione. Correvamo il rischio di far saltare tutto per aria se non dimostravamo pazienza e prudenza. Potevamo cominciare a far foto solo se si fossero sentiti a loro agio e questo, per loro, vuol dire mettersi a mangiare.

Era quasi passata un’ ora ma i nostri ospiti non volevano saperne di cominciare il pasto. Nel frattempo altri due esemplari di avvoltoio monaco sono arrivati. Uno di loro, con grande cautela, ha cominciato a beccolare. Sembrava essere un specie di gran capo. Tra i grifoni si percepiva esserci una certa gerarchia. Alla fine un po’ alla volta tutti gli ucceli hanno abbassato la guardia e si e’ subito capito che si sono rilassati anche se non davano attenzione al cibo sparso.

Abbiamo cominciato a scattare foto e un po’ alla volta muovere con cautela i nostri obiettivi. La calma ha pervaso tutta la colonia. I nostri soggetti c’ erano e si prestavano alla foto ritratto, in gruppo o da soli. Pochissima se non nessun’ azione, pochi movimenti, tipica immobilita’ da avvoltoi. Ci sono volute due ore e tra qualche disputa, uno dei grifoni a cominciato a prendere la rincorsa per il decollo. Per fortuna non ha datto il via per l’ immediata partenza del intero gruppo. Uno alla volta e con grande calma i gipeti hanno cominciato a decolare e a fare dei giri sopra la vallata. Qualcuno tornava ma poi riprendeva il volo. Dopo quasi quaranta minuti l’ ultimo tra loro ci ha lasciati. Le nostre schede erano piene di bellissimi scatti. Ci siamo rilassati anche noi.

Il secondo giorno e’ stato ricco di interesse e di azione fotografica. Per il pomeriggio speravamo nel ritorno delle aquile. Invece sono ritornati due, tre esemplari di grifoni solitari. Nel intervallo abbiamo avuto la visita di un piccolo mamifero che visto da lontano sembrava uno sciacallo ma quando si e’ avvicinato ci siamo accorti che era una volpetta vecchia e malconcia che semrava avesse la rogna. Niente sciacallo e niente lupo ma il nostro bilancio e’ stato piu’ che positivo.

 

_DSC2972.thumb.JPG.1a47c24768f915ae052c623dd742ee5b.JPG

14.     Nikon Z9, Nikkor Z 100-400mm f4.5-5.6 s @ 145mm, iso 560, 1/2500s, f4.8. 

 

_DSC3044.thumb.JPG.539219e64e054a067093038b71bf9a5c.JPG

15.     Nikon Z9, Nikkor Z 100-400mm f4.5-5.6 s @ 145mm, iso 450, 1/2500s, f4.8. 

 

_DSC2548.thumb.JPG.2e70de5aed87cc596744939b8c5082c8.JPG

16.     Nikon Z9, AFs Nikkor 500mm f5.6E PF, iso 110, 1/400s, f5.6

 

_DSC2654.thumb.JPG.baabb0e5d690a364493f9c9b59ac6ec1.JPG

17.     Nikon Z9, AFs Nikkor 500mm f5.6E PF, iso 280, 1/500s, f8

 

_DSC2710.thumb.JPG.246314aad800af6a5c962fa17f5069e3.JPG

18.   Nikon Z9, AFs Nikkor 500mm f5.6E PF, iso 400, 1/500s, f8

 

_DSC4318.thumb.JPG.3236fb677fc2a81fb9dff7b693fb3dd9.JPG

19.     Nikon Z9, Nikkor Z 100-400mm f4.5-5.6 s @ 400mm, iso 900, 1/3200s, f5.6 

 

_DSC4265.thumb.JPG.739feb3e48b3795a398c408962395d3e.JPG

20.     Una volpe malandata, forse con la rogna e’ arrivata a cinque metri di distanza dal mio obiettivo.

      Nikon Z9, Nikkor Z 100-400mm f4.5-5.6 s @ 400mm, iso 500, 1/2500s, f5.6 

 

_DSC5006.thumb.JPG.9196060b3a2156855f5b24a45f46e7cd.JPG

21.     Nikon Z9, AFs Nikkor 300mm f2.8G + TC1,4EII @420mm, iso 500, 1/2000s, f4 

 

_DSC3349.thumb.JPG.dcf3b6789dbdda3bceef4da660fbf945.JPG

22.     Nikon Z9, Nikkor Z 100-400mm f4.5-5.6 s @ 400mm, iso 500, 1/2500s, f5.6, AF-C, 3D-tracking, VR sport, 20fps.

 

_DSC3775.thumb.JPG.3ce46ee32404f403078fc354823cd6fb.JPG

23.     Nikon Z9, Nikkor Z 100-400mm f4.5-5.6 s @ 400mm, iso 450, 1/2500s, f5.6, AF-C, 3D-tracking, VR sport, 20fps

 

_DSC3780.thumb.JPG.5ad41c07b369594dcd52d506c1aec4ad.JPG

24.     Nikon Z9, Nikkor Z 100-400mm f4.5-5.6 s @ 400mm, iso 450, 1/2500s, f5.6, AF-C, 3D-tracking, VR sport, 20fps

 

_DSC3826_01.thumb.JPG.1e6cd517f46e6ed6bad8855c151f3029.JPG

25.     Nikon Z9, Nikkor Z 100-400mm f4.5-5.6 s @ 400mm, crop, iso 400, 1/2500s, f5.6, AF-C, 3D-tracking, VR sport, 20fps

 

_DSC3832.thumb.JPG.b8d21fd0415c17ea8901dff30e837939.JPG

26.     Nikon Z9, Nikkor Z 100-400mm f4.5-5.6 s @ 400mm, crop, iso 360, 1/2500s, f5.6, AF-C, 3D-tracking, VR sport, 20fps

 

_DSC3831.thumb.JPG.81c2878a8f08b62d5d08e57f406e880d.JPG

27.     Nikon Z9, Nikkor Z 100-400mm f4.5-5.6 s @ 400mm, crop, iso 360, 1/2500s, f5.6, AF-C, 3D-tracking, VR sport, 20fps

 

 

Madzharovo.thumb.jpg.6dbe29188ba5c2df44e1440dd7d5fc39.jpg

Bulgaria, localita’ di Madzharovo. Segnato con il cerhio rosso il posto del capanno.

 

Il capovaccaio, una promessa.

Il capovaccaio o gipeto egizio (neophron percnopterus) è la più piccola delle quattro specie di avvoltoi presenti in Europa. Questi gipeti sono famosi per la loro monogamia ed erano considerati un simbolo della cura dei genitori nell'antico Egitto. In primavera e’ presente sulle montagne del Rodopi est a Madzharovo. Qui, in questa piccola localita’ della Bulgaria diventano il tema di un murales in un edificio del centro abitato. Questi uccelli saranno il soggetto della prossima experience naturalistica e fotografica in questo balcone roccioso dei balcani.

 

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Nota biografica riguardante Marin Kurtev

Marin Kurtev è nato nel 1976, si è laureato in Scienze forestali a Sofia nel 1999. Dal 2004 al 2011 è stato direttore del Nature Conservation Center di BSPB a Madzharovo. Ha una vasta esperienza nel campo dell'ornitologia e della guida di gruppi turistici. Ha partecipato a numerose attività educative, monitoraggio di uccelli e attività legate all’ ambiente in tutta la Bulgaria. Marin attualmente si offre come guida per escursioni in kayak e osservazione della fauna selvatica nella zona di Madzharovo.

Annotazioni tecniche

Atrezzatura impiegata: Nikon Z9, Nikkor Z 100-400mm f4.5-5.6 s, AFs Nikkor 500mm f5.6E PF, AFs Nikkor 300mm f2.8G, TC-14EII, FTZ II, trepiedi Leofoto LS365C, testa gimbal Wimberley WH-200 II, Peak Design Carbon Travel Tripod.

Modalita’ di scatto. Per le foto statiche: AF-C, Dynamic-area AF(L), VR sport, scatto singolo, Animal eye focus. Per le foto in volo: AF-C, 3D-tracking, VR sport, 20fps, Animal eye focus.

 

 

Modificato da Jorgos

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19 Commenti


Commenti Raccomandati

  • Nikonlander Veterano

Fantastico reportage!
Mi sembrava di essere lì, leggendoti. E che emozione dev'essere stata, soprattutto l'Aquila reale, mi ha entusiasmato solo vedendo le foto.
Le inquadrature di aquile ed avvoltoi sono stupende, dinamiche o solenni, sempre avvincenti; i corvidi sono molto belli, la volpe è proprio triste, poverina. 

  • Sono d'accordo 1
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  • Amministratori

Dicci qualcosa di più, uscendo dalla situazione, della compatibilità tra Z9 e obiettivi F-mount, rispetto allo zoom 100-400 Z che, guardando gli scatti, mi ha trasmesso una tua sensazione, come di maggiore interazione e comodità, fatta la tara all'eccellenza del tuo 300/2,8 ed alla focale maggiore del 500pf

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  • Nikonlander
53 minutes ago, Max Aquila said:

Dicci qualcosa di più, uscendo dalla situazione, della compatibilità tra Z9 e obiettivi F-mount, rispetto allo zoom 100-400 Z che, guardando gli scatti, mi ha trasmesso una tua sensazione, come di maggiore interazione e comodità, fatta la tara all'eccellenza del tuo 300/2,8 ed alla focale maggiore del 500pf

Non ho avuto problemi a lavorare con le due otiche F-mount: il 300mm/2,8G ed il 500mm/5,6E PF soprattutto perche' sono due obiettivi di alto livello. L'autofocus e' fulmineo in tutti e due e la Z9 li guida molto bene in situazioni limite come sono la messa a fuoco continua per le foto in volo lavorando in 3D-tracking e con animal eye focus inserito. Ho potuto lavorare in contemporanea, soprattutto con il 500PF ed il 100-400 Z (il 300mm l'ho adoperato pochissimo), avendo a disposizione due posti nel capanno e adoperando due trepiedi spostando cosi il corpo della Z9 da un obiettivo all' altro, mantenendo ovviamente le stesse impostazioni. No c'e' dubbio che prima o poi farro' il passaggio completo a ottiche native Z ma per il momento lavoro con quello che ho

Per il 100-400 Z cosa dire ? E' un' ottica straodinaria. Mi e' arrivata a meta' Gennaio e in pratica questa e' stata la prima occasione che l' ho adoperata con impegno. E' uno zoom tuttofare e molto utile per la wildlife photography. Ha una resa straordinaria soprattutto a 300 e 400mm. Quando nella foto c'e' continuita' di campo restituisce un' immagine veramente tridimensionale. Ovviamente lo sto ancora scoprendo ma sento come se lo avessi gia' da molto tempo.

Modificato da Jorgos
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  • Amministratori
16 minuti fa, Jorgos ha scritto:

.... Ha una resa straordinaria soprattutto a 300 e 400mm. Quando nella foto c'e' continuita' di campo restituisce un' immagine veramente tridimensionale. Ovviamente lo sto ancora scoprendo ma sento come se lo avessi gia' da molto tempo.

Era quello che traspariva dai tuoi scatti, senza nulla togliere a quelli fatti con 300 e 500

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  • Amministratori

Vedo anche che hai alternato tra le cellule AF il dynamic L al 3D e a qualche (sporadico?) animal eyeAF.

Ci racconti pro e contro e, soprattutto, il quando decidevi di scegliere l'una o l'altra delle modalità?

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  • Nikonlander
3 hours ago, Silvio Renesto said:

Fantastico reportage!
Mi sembrava di essere lì, leggendoti. 

Grazie Silvio per le tue belle parole. Infatti l'articolo e' anche dedicato a quelli che non hanno potuto venire.

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  • Nikonlander Veterano

Bel reportage, bella esperienza e belle le immagini che hai portato a casa. So da chi l'ha inseguita per anni quanto sia difficile l'aquila reale, fra tutti i rapaci quella che nidifica sulle rupi più irraggiungibili. Maestosa, un animale meraviglioso. Hai faticato e immagino quanto sia staa estenuante la lunga attesa ma alla fine sei stato giustamente ripagato. Veramente un ottimo lavoro :)
Bellissimi anche i grifoni, anch'essi maestosi in volo. Una bella colonia non c'è che dire e presumo nei paraggi di un carnaio visto l'affollamento.  Z9 a parte trovo superbe le prestazioni delle lenti, tutte. Compreso il 500 PF che si conferma eccezionalmente nitido.

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  • Nikonlander
2 hours ago, Max Aquila said:

Vedo anche che hai alternato tra le cellule AF il dynamic L al 3D e a qualche (sporadico?) animal eyeAF.

Ci racconti pro e contro e, soprattutto, il quando decidevi di scegliere l'una o l'altra delle modalità?

Ho riportato a fine articolo:

Modalita’ di scatto. Per le foto statiche: AF-C, Dynamic-area AF(L), VR sport, scatto singolo, Animal eye focus. Per le foto in volo: AF-C, 3D-tracking, VR sport, 20fps, Animal eye focus.

Specifico, tutte le foto sono fatte con impostazione animal eye AF. Quando fotografo uccelli in volo, soprattutto con lo sfondo piuttosto uniforme, preferisco sempre adoperare il 3D-tracking che trovo molto affidabile e preciso. Il fatto sta nel capire come funziona e ad imparare a far agganciare il sensore al soggetto. Per me e' molto efficace con le raffiche ad alta frequenza tipo 20fps. Per le foto meno movimentate o statiche va meglio il sistema Dynamic-area AF. 

Comunque in situazioni del genere che devi decidere e agire in fretta passando da un sistema all' altro devi aver preimpostato ad un tasto specifico della macchina proprio questa funzione di cambio sistema in modo da non togliere l'occhio dal mirino.

Modificato da Jorgos
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  • Nikonlander Veterano

Affascinati.. e il resto lo ha detto Silvio..  che è stato il primo..  bravissimi .. 

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  • Nikonlander Veterano

Bellissimo servizio, belle foto e, soprattutto, grazie per aver condiviso con noi questa esperienza.

Modificato da PaoloBC
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  • Nikonlander Veterano

Jorgos, hai fatto delle bellissime foto! In particolare quelle in volo, ovviamente. Azione, soggetto interessante, bella luce, composizione ben curata. Insomma, hai messo dentro tutto. Un po' meno interessanti quelle posate, per le quali la neve avrebbe dato ben migliori opportunità. Ma 14 e soprattuto 16 sono molto buone.

Veramente dispiaciuto di non aver potuto unirmi (ho passato la maggior parte di quei giorni a Zurigo :()

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  • Nikonlander Veterano

bel reportage e belle foto e le fatiche si ripagano con le foto portate a casa insieme alle emozioni

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  • Nikonlander Veterano

Bellissimo reportage tutte Belle foto.
Concordo con Massimo, Migliori quelle in volo. Forse gli animali da posati erano troppo lontani o la luce e l'ambiente non hanno aiutato comunque la 16 e la 17 a me piacciono parecchio..... 

 

PS Da correggere se vuoi e specialmente se questo bel servizio verrà pubblicato sul Magazzine o da altre parti.... foto 1 non Corvo (Corvus frugilegus), ma Corvo imperiale (Corvus Corax) e nella foto 2 Cornacchia grigia (Corvus cornix) come quelle presenti in Italia. In Bulgaria non credo ci siano le Cornacchie nere...

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  • Nikonlander Veterano

Strepitoso ed avvincente!

Le foto sono tutte fantastiche con tutte le ottiche , quelle in volo magiche! 

Mi incuriosiscono un paio di aspetti, se posso, nel secondo giorno, quando vi ha detto di aspettare che mangiassero prima di iniziare non avete avuto un po' di ansia di perdere gli attimi per fotografare?

Il fatto di non muovervi vuol dire che eravate completamente nascosti senza poter vedere i grifoni oppure li potevate vedere senza muovervi ? 

Complimenti ancora!

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  • Nikonlander
3 hours ago, Alessandro Pisano said:

Strepitoso ed avvincente!

Le foto sono tutte fantastiche con tutte le ottiche , quelle in volo magiche! 

Mi incuriosiscono un paio di aspetti, se posso, nel secondo giorno, quando vi ha detto di aspettare che mangiassero prima di iniziare non avete avuto un po' di ansia di perdere gli attimi per fotografare?

Il fatto di non muovervi vuol dire che eravate completamente nascosti senza poter vedere i grifoni oppure li potevate vedere senza muovervi ? 

Complimenti ancora!

Grazie Alessandro.

L' ansia c'e' e come ma bisogna dimostrare molta prudenza. Per incontrare questi rapaci e soprattutto cosi da vicino bisogna investire in tempo e denaro. NON si puo' sbagliare.

Questi uccelli sono molto diffidenti e sospettosi. Se avvertono pericolo scappano subito e non tornano piu' per l' intera giornata.

Per movimento intendevo quello dell' obiettivo che spunta fuori dal capanno non il movimento delle persone dentro. Certo che li si puo' vedere dalle finestre. Loro non possono vedere all' interno perche' i vetri sono riflettenti. 

 

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  • Nikonlander
4 hours ago, Gianni said:

Bellissimo reportage tutte Belle foto.
Concordo con Massimo, Migliori quelle in volo. Forse gli animali da posati erano troppo lontani o la luce e l'ambiente non hanno aiutato comunque la 16 e la 17 a me piacciono parecchio..... 

 

PS Da correggere se vuoi e specialmente se questo bel servizio verrà pubblicato sul Magazzine o da altre parti.... foto 1 non Corvo (Corvus frugilegus), ma Corvo imperiale (Corvus Corax) e nella foto 2 Cornacchia grigia (Corvus cornix) come quelle presenti in Italia. In Bulgaria non credo ci siano le Cornacchie nere...

Grazie Gianni. Ho gia' corretto le specie.

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  • Nikonlander

Complimenti per questo splendido reportage! Credo che una simile esperienza sia per ogni appassionato di Avifauna molto, molto emozionante! La stessa emozione che sei riuscito a trasmettermi guardando le tue bellissime foto e leggendo il tuo racconto che mi ha fatto vivere i tuoi momenti!

Anche per me la 16 e la 17 sono quelle che maggiormente mi colpiscono e a tal proposito, ho visto che sono state fatte con il 500 f/5,6 FL, che non pensavo che fosse una lente così performante, soprattutto leggendo alcune critiche, che a questo punto, mi sembrano ingiuste!

Hai tutta la mia sana invidia!:)

Remigio

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  • Nikonlander
On 2/26/2023 at 11:06 AM, Massimo Vignoli said:

Jorgos, hai fatto delle bellissime foto! In particolare quelle in volo, ovviamente. Azione, soggetto interessante, bella luce, composizione ben curata. Insomma, hai messo dentro tutto. Un po' meno interessanti quelle posate, per le quali la neve avrebbe dato ben migliori opportunità. Ma 14 e soprattuto 16 sono molto buone.

Veramente dispiaciuto di non aver potuto unirmi (ho passato la maggior parte di quei giorni a Zurigo :()

Ciao Massimo, anche a me e' dispiaciuto, sarebbe stato un bell' incontro.

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