Mtrading, importatore italiano di Sigma vuole bene a Nikonland
Sono anni che, ormai, con la cadenza definita dalle presentazioni delle ponderose novità
(sotto il segno di Yamaki-san)
ci mette a disposizione the best of... di cui possa disporre, mettendo in questo modo a dura prova le nostre possibilita' di trovare qualcosa che non ci soddisfi nelle attrezzature che riusciamo a testare: gli chiederemo ogni tanto di farci provare apparecchi di secondo livello, tanto per non indurre i lettori del sito a pensare che noi si sia in qualche modo Sigma-addicted nel senso deteriore del concetto
E perche' allora ho definito Teatro della Vita questo mediotele, ultimo nato della serie Art?
Perche' lo so bene che un obiettivo, così come una macchina fotografica, come qualsiasi altro accessorio, non siano altro che dei mezzi, strumenti adatti ad ottenere un risultato predefinito e premeditato. Il fatto e' che la Teoria poi si combina con la Realta' delle cose in modo imprevedibile, tanto da ridefinire il confine tra lo strumento ed il risultato.
Posto che un mediotele come un 135/1,8 non sia certamente ne' uno standard, nè tantomeno uno zoom all-in-one ma invece un obiettivo ben specialistico, come ottimamente dimostrato dagli specifici articoli di Mauro Maratta su questo eccellente obiettivo
Sigma 135mm F1.8 Art : il mustang
Sigma 135mm F1.8 Art ... a nudo
ma nelle settimane nelle quali ho avuto modo di usarlo, questo Sigma 135/1,8 Art mi ha parlato anche di altro... e non proprio sussurrandomi le sue opportunita' all'orecchio, ma chiamandosi a gran voce sulla sd Quattro H con la quale utilizzavo in contemporanea il 14/1,8 Art ed il 35/1,4 Art con i quali Mtrading mi ha dato il privilegio di utilizzarla.
Teatro, intanto, come genere:
avevo gia' provato ad utilizzare la sd Quattro 1,5x in teatro ed a ISO proibiti dallo stato dell'arte del sensore Foveon, che accanto alle strabilianti prestazioni alla sensibilita' base non riesce ancora ad accompagnare un'amplificazione del segnale esente da...effetti collaterali, nel senso di artefatti cromatici e di scadente rapporto S/N.
Il risultato mi aveva confortato, insieme alle caratteristiche complementari come la silenziosita' di scatto, inarrivabile da alcuna reflex.
La necessita' in questa calda e luminosa estate di restare su diaframmi apertissimi come quelli offerti da questo mediotele Art, mi ha indotto nella decisione di iniziare sfruttandolo proprio a teatro, a Segesta, durante le rappresentazioni serali che si tengono esattamente dove si tennero, analoghe, fin dal III secolo a.C. (senza cellulari allora...)
e nello specifico durante la rappresentazione dell'Oreste di Euripide e, alcune sere dopo, delle Nuvole di Aristofane.
Il filo che leghera' tutte le foto realizzate per questo articolo è chiaramente l'utilizzo di questo Art a tutta apertura o immediatamente presso questa: l'esigenza di luce in condizioni di ripresa come quelle che seguono non consente l'utilizzo di diaframmi piu' chiusi, giusto il secondo paletto, quello di restare tra gli ISO 100 canonici per la sd QuattroH e al massimo ISO 400 per evitare eccessi di rumore digitale o di distorsioni cromatiche a vanificare l'intento originario, ossia fermare l'azione !
Ecco quindi dipanarsi la storia della follia di Oreste, perseguitato dalle Erinni per l'orrendo delitto commesso (l'uccisione della madre Clitennestra e del suo amante Egisto, richiesta da Apollo per vendicare l'assassini da parte di quei due di Agamennone tornato vincitore da Troia con Elena)
Elettra regge tutta la scena, raccontando della follia del fratello, Oreste, follia che e'
travaglio interiore per il gesto compiuto e le motivazioni che continuano a dividerlo tra il Giusto e la Perdizione,
una Luce spettacolare, quella del sole al tramonto che investe il palco da sinistra verso destra, illuminando nel modo piu' suggestivo gli attori (il palcoscenico e' disposto esattamente verso il Nord): il Sigma 135/1,8 Art non si fa pregare in queste condizioni, anche nel crop seguente si vede come
sia stato progettato per avvolgere il soggetto della luce disponibile, anche e sopratutto in esterni
i riflessi sugli ornamenti di Elena di Troia (sposa di Menelao) riflettono del tutto la luce del tramonto prossimo
la qualita' del fuori fuoco di sfondo e' una delle caratteristiche piu' rilevanti di questo Sigma
anche con un diaframma piu' chiuso, (f/2,8) lo stacco tra i piani prospettici di questo mediotele continua ad essere determinante sul soggetto,
Elena istruisce Ermione (la figlia avuta da Menelao),
in questo crop si percepisce meglio la pdc dell'immagine precedente
ed i colori e la nettezza del gesto, rispetto il tempo di otturazione non fulmineo (1/200") la dicono lunga sull'insieme di valori in gioco
ma e' dove si apra verso il limite massimo che si torna a considerare in pieno l'opportunita' offerta da questa lente, che tiene l'asticella della qualita' ottica sempre al massimo
(pure quando le Eumenidi si trasformino in Erinni )
e pur variando in postproduzione valori come quelli della temperatura colore o della saturazione (il Foveon tende a caricare in eccesso al diminuire degli EV),
il risultato e' del tutto intercambiabile, perche' non dipende solo dal sensore, ma principalmente dalla lente.
Oreste passa dalla lucidità
(mentre le luci di scena cominciano a sopravanzare l'ultima luce solare) ed il 135 Art fa il suo splendido lavoro, selezionando soggetti
spicca la sua vocazione al sottolineare (crop)
senza eliminare informazioni dagli spazi circostanti. Gradualmente, senza scosse, ma inesorabilmente !
arrivano in scena Menelao e il vecchio Tindareo, nonno di Oreste, che vuole giustizia della figlia, (Clitennestra)
che la luce mista sta per diventare artificiale
e cio' nonostante, Foveon + Art = successo
guardate il blu dell'ora sulle montagne di sfondo (ed il loro definito sfuocato)
Pilade, amico di Oreste, arriva a ...dargli una mano
cosa che Oreste ...si accolla di buon grado
Elettra e' sull'orlo di una crisi di nervi
e nel crop vorrei sottolineare come omogenei siano i passaggi, le transizioni cromatiche e delle forme dei soggetti
salgono gli ISO, per forza di cose... (qui siamo a 250) e compaiono i primi artefatti verdastri, intorno alle aree meno definite, come si vede nel crop seguente
ma nella trasformazione in B/N (e coerente correzione dei difetti delle immagini) l'incisivita' del 135 Art continua a definire il senso del racconto, a seconda di che soggetto sia quello a fuoco
proprio come sia lecito aspettarsi da obiettivi costruiti per questo
crop sulla qualita' d'immagine della trama del velo
Niente luce se non artificiale, ma forse ancora piu' definito lo stacco prospettico, giusto lo sfondo ormai tutto nero
il dramma volge al termine, con Elettra, Oreste e Pilade condannati al suicidio dal tribunale popolare voluto dal padre di Clitennestra
cosa si inventano i tre? Prendere in ostaggio la piccola Ermione e tentare di ucciderne la madre, Elena (quella che aveva originato la soap opera intera)
e quando il terrore scorre sul filo della lama impugnata da Oreste
arriva Apollo e trova la soluzione: liberi tutti e matrimoni incrociati... Oreste ed Ermione (ma non la stava ammazzando?), Elettra e Pilade e chipiunehapiunemetta
(Ma questo e' un finale rivisitato: Euripide volle far scorrere sangue anche alla fine del dramma)
Teatro, poi, come luogo:
Altra accezione del termine, che indica il luogo dello svolgimento dell'azione, anche quando non scenica, nella quale un obiettivo come questo Sigma 135mm si ritrova sempre alla grande, per sua natura.
Dal ritratto piu' banale
che praticato con questo mediotele...smette di essere banale,
alle foto di vedute (terreno per tutte le lunghezze focali, ma sopratutto a mio vedere per quelle medie)
che proprio per questo si arricchiscono facilmente di ulteriori elementi
(che su angoli di campo piu' larghi resterebbero in minor dettaglio)
Al dettaglio di parti del campo inquadrabile con altri obiettivi, a specificarne dinamiche difficilmente intellegibili ad occhio nudo
particolari mai notati nella loro "azione"
resi palesi dalla capacita' del Sigma 135/1,8 di isolare, definire, distinguere, comprendere
E rivolgendo occhio ed obiettivo a dettagli d'insieme, come una guglia,
girandovi attorno lo sguardo per determinarla soggetto... piu' volte
oppure al pavimento dello stesso luogo
indovinando da qui una nuova caratteristica, inconsueta per un mediotele luminoso, quella della definizione anche sulle brevi distanze,
applicandola quindi a teatri ben differenti, ma pur sempre paradigma di Vita,
differenti dalla nostra, ma non per questo meno caratterizzate dalle qualita' di questo fuoriclasse indiscusso,
già senza lenti addizionali, senza tubi di prolunga, solamente con l'ausilio del suo limitatore del range di distanza focale che ai suoi 87,5 cm di distanza minima,
a f/2 ci consente di riportare anche di simili Teatri di Vita
(crop 90%)
Teatro, infine, come Tempo:
Il Tempo e' una delle variabili della Vita, se non la piu' determinante.
Ogni oggetto ha il suo tempo, fa il suo tempo, e dopo altro tempo... avra' fatto il suo tempo.
Ogni epoca ha degli oggetti che la caratterizzano e nel nostro piccolo, su Nikonland, siamo convinti che l'Estro e l'Inventiva dei progettisti e della proprieta' di Sigma, stiano facendo battere i secondi del tempo attuale: perche' indipendentemente dal valore assoluto di queste attrezzature, cio' che sta ottenendo questa cascata di obiettivi di grande qualita' accompagnati da macchine fotografiche tanto particolari quanto innovative, ha di certo ottenuto il grande merito di spaccare l'argilla ai piedi delle Grandi del mercato, che sentendo la pressione di Sigma e di pochi altri competitor, si sono rimessi in movimento. Cosa che potrà solo produrre benefici per tutti noi appassionati.
Nel Tempo si muove l'Umanita', che agisce e vive e produce memoria del suo essere.
Questa memoria viene trasmessa e condivisa: il pregio di Aristofane sta nell'indiscutibile senso dell'Universale che pervade la sua opera: che puo' essere attualizzata come hanno voluto fare gli sceneggiatori di quest'anno a Segesta, nel rappresentare le Nuvole niente di meno che come ...the Cloud rispetto i moderni smartphone e tablet cui riferirsi come oggetti del potere terreno, in contatto con l'Etereo.
Socrate vive lacero e puzzolente in un cassonetto e gestisce una... scuola per aspiranti smart people, con alterno successo, specie se l'allievo sia un allevatore di polli ignorante come Strepsiade ossessionato dai vizi del figlio Fidippide che pensa solo a cavalli e lussi per loro improponibili. Debiti da gioco e da acquisti (niente rate a tasso zero) da curare con la filosofia del Guru...
Sigma 135mm f/1,8 Art in available light a f/2 t/200"
Socrate dal cassonetto in luce mista, predica alle masse e parla alle Nuvole
ammonisce Strepsiade, che tenta di aggiornarsi col cloud le nuvole
le quali scendono tra gli uomini, sempre in available light, e nonostante l'errore di esporre ad 1/30" f/2,8 la mirrorless sdQuattroH salva in parte il risultato
Non finisce bene: Strepsiade non riesce come allievo, suo figlio molto meglio di lui e lo ricatta...
Allora Strepsiade manda a quel paese le Nuvole e Socrate e con una fiaccola gli appicca il fuoco dentro il cassonetto
(ma sono le 21,30 e la luce di scena diventa sempre piu' gialla, il Foveon non regge piu' e questa foto l'ho fatta col 35/1,4 art)
Morale dell'Articolo?
Sigma costruisce segni del tempo attuale come questo 135/1,8 Art, che non serve solo per fare ritratti in studio, ma spazia per Teatri di molte altre dimensioni e destinazioni, nei quali fotografi migliori senza dubbio di me, sapranno tirarne fuori tutto cio' che questo obiettivo sapra' loro suggerire...
Tornando quindi al pensiero dell'inizio
Cita...nelle settimane nelle quali ho avuto modo di usarlo, questo Sigma 135/1,8 Art mi ha parlato anche di altro... e non proprio sussurrandomi le sue opportunita' all'orecchio, ma chiamandosi a gran voce...
ritengo senza dar segno di cedimento mentale che esistano strumenti che riescano ad essere ben piu' che semplici mezzi con i quali portare indietro il risultato, ma oggetti decisamente ispiratori delle opportunita' che vi offrono.
E ve lo scrive uno ben abituato a scendere a compromessi con materiale ed attrezzature non per forza "no compromise".
Per divertimento...
W
S I G M A...
e grazie ancora alla gentile disponibilita' di per la possibilità di utilizzo di queste attrezzature ...del nostro Tempo !
Max Aquila photo (c) per Nikonland 2017
Commenti Raccomandati
Partecipa alla conversazione
Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.