E' arrivato: lo aspettavamo da anni e non soltanto da quelli Z-mount, volevamo una evoluzione della stessa misura ottica che su reflex non ci aveva mai convinto del tutto.
Ci sarebbe anche bastato un 24-105 f/4, ma Nikon Z reinventa il concetto di ogni apparecchio appartenente a questa famiglia, alla fine del 2021 eccolo anche qui, su Nikonland:
dentro la scatola di cartone oversized , avvolto in un sudario...
balza fuori in tutta la sua bellezza costruttiva, da subito chiara: è uno zoom linea S
paraluce in policarbonato ma rinforzato rispetto le realizzazioni non S
pulsante funzione laterale, terza ghiera programmabile ben zigrinata, in modo da risultare al tatto ben differente dalle altre due di zoomata e di maf, tasto A/M
lente frontale con filettatura filtri da 77mm, misura limite per le attuali lenti addizionali a doppietto acromatico, di fattura adeguata
baionetta posteriore ovviamente in metallo
escursione dello zoom in tre sezioni, adeguata al necessario spostamento interno dei gruppi ottici deputati allo scopo
dimensioni a 24mm di focale 84x118mm (largh-altezza), mentre ai 120mm arriva a misurare in altezza 175mm
maneggevolezza che si annuncia assolutamente coerente ai suoi 630 grammi di peso
schema ottico a tutta dimensione del barilotto (come Z-mount ci ha fatto ormai capire) di 16 lenti in 13 gruppi, con un sostanzioso numero di lenti a bassa dispersione ed un'elemento asferico, motore AF stepper, non stabilizzato internamente, quindi in un certo qual modo dedicato ai corpi Z stabilizzati sul sensore, per quanto la luminosità massima di f/4 sicuramente ne consentirà l'utilizzo pure sugli altri, a cominciare dalla piccola Z50, con la quale non sfigura per nulla dimensionalmente
non essendo poi troppo lontano dalle dimensioni dell'analogo dx (per focali equivalenti) il recente 18-140DX
made in Thailand, distanza minima di messa a fuoco: 35cm su tutto il range di focali, cosa che ne determina la classe e fa ben sperare anche per un occasionale utilizzo in close focusing assistito da lenti addizionali
Gran sensazione di solidità impugnandolo, ben superiore a quella dell'immediatamente paragonabile zoom per dimensioni e (parziale) copertura di focali, il 24-200/4-6,3
dimensionalmente quasi identici anche zoomati al massimo
che si differenziano non solo per la luminosità massima, ma anche perchè nel 24-200 è presente anche lo stabilizzatore interno che sul nuovo non è stato ritenuto necessario
In buona sostanza .... uno zoom Z Nikkor che non vedo l'ora di provare sul campo, dotato di uno schema ottico che, paragonato a quello degli altri zoom 24-xxx della famiglia, promette decisamente belle sorprese
Questo unboxing quindi, si completerà presto di molte immagini riprese durante questo periodo festivo...per il quale la Redazione di Nikonland vi augura un dorato
Max Aquila photo (C) per Nikonland 2021 e 2022
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