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    TerraMaster D5-300C : un caso di studio

    Per quanto riguarda le caratteristiche generali del DAS TerraMaster D5-300C, rimandiamo al recente articolo pubblicato qui : TerraMaster D5-300C : DAS a cinque cassetti

    Non sappiamo se l'argomento DAS (Desktop Attached Storage, cioè uno scatolotto contenente più dischi fissi, collegato esternamente ad un computer desktop in locale, non in rete) fosse già a conoscenza dei lettori di Nikonland.
    E nemmeno se i suoi sviluppi possano interessare il fotografo medio.
    Ma contiamo di fare cosa gradita approfondendo una specifica configurazione permessa dalle caratteristiche di questo specifico DAS.

    Attenzione, non stiamo parlando in termini generici, né vorremmo che la conversazione si spostasse sui NAS.
    Riteniamo che i NAS - veri e propri computer desktop che vivono di vita propria in un proprio spazio integrato in una rete locale LAN - non siano necessari per l'utente medio. Anzi, nella maggioranza dei casi offrano caratteristiche ridondanti a costi eccessivi per esigenze basiche.

    In questo caso di studio immaginiamo un fotografo normale, con un archivio fotografico di una certa rilevanza, che scatta parecchio e vede crescere la necessità di spazio dove archiviare le sue foto.
    Ma vuole anche prestazioni e sicurezza al contempo.

    Il fotografo ideale è uno che si è dotato di un miniPC che, dall'avvento degli Apple corrispondenti, stanno riscuotendo un certo successo, forti del minimo impatto sulla scrivania.
    Oppure di un computer portatile.
    Ma in entrambi i casi di recente generazione e dotati almeno di una porta USB di tipo 3.1 GEN 2 o 3.2 GEN 2.

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    un Intel NUC ha una impronta minima sulla scrivania, quasi non si vede.

    Ma ha anche un limite, la capienza di spazio di archiviazione è minima, limitata sostanzialmente al disco di accesso che non può offrire lo spazio necessario ad intere annate di fotografia di un fotografo che ... fotografa.
    Ad un miniPC come questo si deve collegare un sistema di archiviazione.

    Un DAS può rappresentare la soluzione più semplice ed economica, nel caso in cui non sia necessario avere accessi tra più utenti collegati in rete locale o geografica, la configurazione di un Cloud personale, l'autenticazione di utenti esterni, magari clienti che si collegano da remoto o colleghi in servizio esterno. Insomma, per soluzioni professionali un DAS deve cedere il passo ad un NAS, meglio se molto potente.
    Ma per un fotografo amatoriale un DAS per circa 200 euro offre tutto il necessario.

    ***

    Chiarite le premesse, andiamo al caso di studio che vi illustriamo come ipotesi, senza l'ardire di credere che sia la soluzione per tutti. Ognuno saprà come regolarsi ma magari essendo informato delle potenzialità di questa soluzione.

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    qui abbiamo il nostro secondo Terramaster D5-300C pronto per essere configurato per la workstation numero 2.

    Vogliamo che qui ci siano tutte le annate - dal 2008 a domenica scorsa - di fotografie a modelle scattate da M&M.
    Sono circa 20 terabyte di fotografie in vari formati. Letteralmente milioni di scatti. Costati tanta fatica e costi reali dell'ordine di 100 volte l'impegno in hardware volto a salvaguardarne il valore.

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    qui abbiamo 4 dischi fissi Seagate EXOS serie X18, di due serie differenti.

    Due di questi dischi saranno configuarti in RAID 0, due fungeranno da backup interno.
    A parte, su un altro apparecchio Terramaster, c'è un ulteriore backup di queste immagini.
    E poi ce ne sono altre due copie, residenti altrove. Giusto per stare tranquilli.

    Non sottolineeremo mai abbastanza l'importanza dei backup. Ma siamo sicuri che tutti i nostri lettori abbiano la percezione di quanto siano fondamentali (e l'ultimo backup non può che essere la stampa di tutte le fotografie migliori ...).

    Il Terramaster D5-300C ha la possibilità di configurare in RAID i primi due dischi della catena interna.

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    come illustrato nell'etichetta laterale.

    Si può configurare il dispositivo per vedere i dischi singolarmente. Oppure in RAID 0 o in RAID 1.

    Per farlo non serve alcun software. Solo un paio di mini-attrezzi in dotazione. Un minicacciavite e una mini-chiavetta

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    i due unici strumenti necessari per configurare in RAID il TerraMaster D5-300C

    Il RAID 0 si sceglie per sommare la capacità di due dischi uguali. In questo modo si ha un volume risultante che è il doppio della capienza del singolo disco.
    Con una velocità di lettura e scrittura doppia rispetto ad un disco singolo. Perché i dati vengono suddivisi via software al momento della scrittura delle informazioni.
    Il tutto al rischio che in caso di rottura anche di uno solo dei due dischi, si perdano il contenuto di tutto quanto. Senza possibilità se non remota di recuperarne una parte.
    E' una soluzione che può essere scelta in casi come questo, dove viene previsto un backup intenzionale periodico.

    Il RAID 1 si sceglie invece per avere un backup continuo in tempo reale dei dati di un disco su un altro identico. In pratica due dischi offrono uno spazio pari a quello di un disco singolo.
    Quindi abbiamo un relativo "spreco" di spazio ma con la sicurezza che quanto viene scritto sul disco, sia sempre duplicato in continuo.
    Le prestazioni del sistema restano pari a quelle del disco singolo.
    Si tratta di una soluzione che ha senso per archivio di dati sensibili che vengono aggiornati in continuo e di cui si deve avere una copia di sicurezza continua.

    Una situazione che non ha nulla a che vedere con le esigenze di un fotografo "normale" che fotografa ogni tanto e che solo in quelle occasioni modifica/aggiorna il proprio archivio.
    Il backup continuo in tempo reale di un archivio che si modifica una volta alla settimana o anche in periodi più rarefatti a cosa potrà servire mai ?
    E ancora, un backup sensato per un fotografo dovrebbe consentire di recuperare la versione di un file precedente all'ultima lavorazione. Come recuperarla se abbiamo un backup in tempo reale ?

     

    ZFC_8263.JPG

    montaggio dei dischi nei cassetti. Basta inserire il disco, bloccare le guide in plastica laterali e poi avvitare due viti sul fondello del disco

    ZFC_8262.JPG

    il selettore posteriore per selezionare la modalità di utilizzo dei due primi dischi

     

    ZFC_8264.JPG

    i cassetti inseriti

    Impostazione del RAID.

    A computer e DAS accesi si deve selezionare la modalità prescelta e poi resettare il sistema.

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    a questo punto si deve configurare il volume nel sistema operativo del computer.

    Nel caso di Windows ci ritroveremo con una situazione del genere :

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    vediamo il Disco 5 che è il RAID 0 appena impostato che ci mostra una partizione Non allocata di 33TB circa.

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    direttamente da Gestione Disco possiamo creare la partizione, formattarla, cambiare la lettera del disco e dare eventualmente un nome.

    Da questo momento vedremo in linea un volume X: che corrisponde al RAID. A parte vediamo anche gli altri due dischi che serviranno per il backup.

    ***

    Fatto questo e trasferiti i dati dagli altri archivi, vediamo le prestazioni del sistema.

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    queste sono per prestazioni in lettura e scrittura di un disco Seagate Exos X18 collegato direttamente al bus di sistema dentro al computer (desktop).

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    queste sono le prestazioni dello stesso disco (singolo) nel TerraMaster.

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    qui invece vediamo quanto va più veloce il RAID 0 : queste sono prestazioni paragonabili a quelle di un SSD di tipo SATA e più del doppio del disco singolo messo dentro al DAS !

    Naturalmente un disco M.2 interno avrà prestazioni 10 o 20 volte superiori.
    Ma ancora non esistono dischi M.2 di queste dimensioni ... e se uno ha bisogno di terabyte di spazio di archiviazione, o spende una fortuna moltiplicato 2 in dischi M.2 oppure si ingegna per continuare ad usare dischi meccanici come questi Seagate.

    ***

    Andiamo alla parte operativa.

    L'archivio principale sta sul RAID 0, qui punterà il fotografo per cercare e lavorare le sue foto.
    Idealmente - se usa Lightroom - avendo il disco interno di sistema come disco di appoggio per le anteprime e la cache di sistema.
    E, magari, con un altro disco di tipo M.2, collegato via Thunderbolt, come disco per le lavorazioni temporanee da trasferire poi sul RAID del TerraMaster.

    A parte, si organizzerà un sistema di backup discrezionale, per il tramite di una utility/app tipo FreeFileSync.
    Creandosi uno script visuale che sincronizzi le cartelle con cui è organizzato l'archivio del RAID sui dischi di backup.
    Ripartendo così il rischio di rotture su due dischi differenti.

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    l'aspetto di una sessione operativa di backup con FreeFileSync e uno script impostato visualmente che sincronizza "a specchio" un disco su un altro, andando a modificare solo i file che sono cambiati dall'ultima volta

    Il backup sarà periodico, per esempio una volta a settimana oppure quotidiana, ma solo quando vengono fatte modifiche importanti ma "consolidate". E' inutile fare un backup se non si è modificato nulla.
    Il ritardo tra l'aggiornamento del backup consentirà eventualmente di recuperare una versione precedente di un file che venga magari per errore modificato in modo distruttivo oppure cancellato.
    Qui parliamo genericamente di backup ma nella realtà intendiamo operazioni di tipo incrementale o di sincronizzazione dove effettivamente vengono modificati solo i file che sono cambiati dall'ultima operazioni di sincronizzazione.

    Noi consigliamo di tenere - a parte, proprio fisicamente - un ulteriore backup, rinfrescato con una periodicità ancora più rarefatta.

    ***

    Riepilogo 

    • abbiamo in mente un fotografo non professionista che non abbia e non necessiti di una soluzione a se stante di rete tramite NAS
    • che fotografi ed abbia un archivio corposo abbastanza da non essere contenuto nel disco di sistema del suo computer o superi le dimensioni di un moderno SSD
    • che voglia contemporaneamente avere prestazioni (RAID 0) e sicurezza (backup) ma con la consapevolezza di fare le cose con i suoi tempi
    • che non voglia spendere capitali esagerati per soluzione complesse e con funzionalità che non gli servono (tipo servizi di rete locale o geografica, server di rete, etc.)
    • con il pieno controllo "visuale" di ogni parametro e la possibilità di modificare quello che vuole con i consueti strumenti a lui familiari del SUO sistema operativo (che sia Windows o Apple non cambia nella sostanza)

    naturalmente qui, in relazione alla corposità dell'archivio fotografico abbiamo strutturato un sistema con dischi da 18 TB (ma sul mercato arrivano anche quelli da 24TB a breve).
    Ma per esigenze minori si parte tranquillamente da dischi da 4 TB anche se, visto i costi dei dischi fissi meccanici odierni, meglio abbondare e puntare a dischi almeno da 8 TB l'uno.
    E' possibilissimo riutilizzare dischi già usati. Ma consigliamo di non pretendere che un disco fisso (sia meccanico che SSD) possa durare in eterno.

    Se ci fossero cose poco chiare o necessità di approfondimento, crediamo che nei commenti si potrà estendere il discorso.

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    Commenti Raccomandati



    • Amministratori

    faccio l'amico del giaguaro:

    • ma una rottura elettrica del Terramaster (sovracorrente, cortocircuito etc) potrebbe influire sui dischi in esso contenuto?
    • il backup che ipotizzi dei due dischi in RAID 0, verrà letto come da un unico disco da 33TB sugli altri due contenuti nel Terramaster?...  indifferente la loro dimensione inferiore

     

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    • Amministratori
    • é un rischio ipotetico che potrebbe riguardare qualunque dispositivo (fulmine ?)
    • il backup qui è impostato a cartelle, quindi è indifferente il volume di provenienza e quelli di destinazione. Non è una operazione unica ma una serie che viene eseguita in successione.
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    • Amministratori
    3 minuti fa, M&M ha scritto:
    • é un rischio ipotetico che potrebbe riguardare qualunque dispositivo (fulmine ?)
    • il backup qui è impostato a cartelle, quindi è indifferente il volume di provenienza e quelli di destinazione. Non è una operazione unica ma una serie che viene eseguita in successione.

    intendevo nel caso che per esempio l'alimentazione del Terramaster smetta di funzionare: può avere refluenze su tutti i dischi in esso contenuti o solamente sull'operazione eventalmente in atto in quel momento?

    (è rischioso tenere cinque dischi sotto lo stesso impianto di alimentazione, magari neppure troppo curato?)

     

    E quando parli di "una serie che viene eseguita in successione" cosa intendi?  Se il contenuto della coppia di dischi in RAID 0, fosse superiore alla capienza di uno soltanto dei dischi su cui venisse riversato il bkp, forse già FreeFileSync ci avvisa prima di iniziare, vero?

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    • Amministratori

    La legge di Murphy è sempre in agguato. Ma ragionevolmente non credo possa capitare nulla. Mi è successo che si sia guastata l'alimentazione di un DAS monodisco in passato (WD Book qualche cosa).
    Ho estratto il disco rigido interno che era in perfetto stato e buttato il DAS.

    Se la sincronizzazione viene effettuata con giudizio, ovvero senza andare oltre all'80% di capienza complessiva, non c'è il rischio.
    Ma se anche capitasse, basta che l'operatore non si comporti da scimmia e modifiche le impostazioni o aggiunga un eventuale 5° disco.
    ;)

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    • Nikonlander Veterano

    Io ho messo in cantiere, per l'aggiornamento del Mac, di prendere il D2 con due dischi.
    Probabilmente è eccessivo ma pensavo di usarli in RAID 1 con copia speculare e poi un disco esterno dove copiare, periodicamente, solo le cose importanti, oltre all'archivio foto/video.

    Ad occhio mi sembra che le prestazioni soddisfano le necessità di fotoritocco, mi devo informare solo per la gestione dei file video.

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    • Amministratori

    Come spiegato nell'articolo, per archivi fotografici - specie se uno fotografa occasionalmente - il RAID 1 è solo uno spreco di risorse.
    Il RAID 1 o RAID anche più evoluti tipo 5/10 etc., sono indicati per l'archivio dell'anagrafe dell'URBE, aggiornato in tempo reale da ogni circoscrizione ...

    Che intendi per gestione file video ? Per l'editing è meglio usare un M.2 in TB. Poi il lavoro finito si trasferisce sul disco meccanico, progetto e rendering.
    Ma come hai visto, il RAID 1, con backup altrove, avrebbe le stesse prestazioni di un SSD SATA. Adeguate per il video 2K/4K.

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    • Amministratori
    27 minuti fa, Sakurambo ha scritto:

    Io ho messo in cantiere, per l'aggiornamento del Mac, di prendere il D2 con due dischi.
    Probabilmente è eccessivo ma pensavo di usarli in RAID 1 con copia speculare e poi un disco esterno dove copiare, periodicamente, solo le cose importanti, oltre all'archivio foto/video.

    Ad occhio mi sembra che le prestazioni soddisfano le necessità di fotoritocco, mi devo informare solo per la gestione dei file video.

    L'opposto di quanto proposto, dove la condizione di RAID 0 produce un miglioramento della velocità della coppia di dischi e la salvaguardia delle quantità di dati (18+18=33 utili).

    E la scelta di un sistema Terramaster a due dischi che non consente di avere lo spazio per il doveroso backup del RAID.

    Insomma....

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    • Amministratori
    Adesso, Max Aquila ha scritto:

    E la scelta di un sistema Terramaster a due dischi che non consente di avere lo spazio per il doveroso backup del RAID.

    O di scalabilità futura.
    Per il dimensionamento dei sistemi di Storage é meglio ragionare sempre in prospettiva di anni a venire. Sempre ammesso che non si preveda di smettere di fotografare o fare video a breve termine.

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    • Nikonlander Veterano
    1 ora fa, M&M ha scritto:

    Che intendi per gestione file video ? Per l'editing è meglio usare un M.2 in TB. Poi il lavoro finito si trasferisce sul disco meccanico, progetto e rendering.
    Ma come hai visto, il RAID 1, con backup altrove, avrebbe le stesse prestazioni di un SSD SATA. Adeguate per il video 2K/4K.

    Esattamente questo tipo di discorso, ho già dischi veloci quindi il Terramaster andrebbe a fare da archivio grosso + backup.
    Reggendo i file foto non sarebbe un problema recuperare la singola immagine quando serve.
    Un Tb di M.2 mi è più che sufficiente per l'elaborazione veloce.

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    • Nikonlander
    4 ore fa, Max Aquila ha scritto:

    faccio l'amico del giaguaro:
    ma una rottura elettrica del Terramaster (sovracorrente, cortocircuito etc) potrebbe influire sui dischi in esso contenuto?

     

    3 ore fa, M&M ha scritto:

    é un rischio ipotetico che potrebbe riguardare qualunque dispositivo (fulmine ?)

    La legge di Murphy è sempre in agguato. Ma ragionevolmente non credo possa capitare nulla. Mi è successo che si sia guastata l'alimentazione di un DAS monodisco in passato (WD Book qualche cosa). Ho estratto il disco rigido interno che era in perfetto stato e buttato il DAS.

    Ti posso portare la mia esperienza: tempo addietro un fulmine ha colpito il cornicione della palazzina, facendo un buco di venti centimetri. Nessun danno fisico a noi o agli elettrodomestici più "grossi", ma sono saltate tutte le porte Ethernet presenti su quattro PC (al momento completamente spenti...) collegati all'Hub Ethernet con i cavi Cat5, compreso l'Hub stesso (anche quest'ultimo completamente spento al momento dell'accaduto), sono saltate tre schede audio connesse ai PC in oggetto (due su connessione Fireware ed una su connessione USB) comprese le rispettive porte sui PC, tutti i decoder DTV e le rispettive porte HDMI delle Tv a cui erano collegate, e' saltato un canale del mixer a cui era collegata una scheda audio, ed un'altro canale, collegato ad un'altra scheda audio, funziona ma "soffia" vistosamente, il NAS non si e' piu' acceso, nonostante tutti i tentativi di "rianimazione" e "last but not least" sono saltati due gruppi di continuita' (spenti...) che si trovavano sulla alimentazione di rete dei PC. In alcuni casi le spine HDMI si sono letteralmente "fuse" col cavo, e sullo stampato delle schede audio si sono completamente bruciate ed annerite le piste. Tre PC sono completamente "morti" (compreso un portatile) ed a nulla e' servito sostituire gli alimentatori (laddove possibile) o scollegare tutto quanto collegato alle M/b. In tutto questo disastro, pero', nessun Hard Disk si e' danneggiato o ha perso i dati, neppure quelli presenti nel NAS, che, dopo vari tentativi infruttuosi di recuperare i dati, sono stati riformattati NTFS e funzionano regolarmente....
    Putroppo, anche se non c'e' la fulminazione diretta, l'impulso elettromagnetico generato da un fulmine caduto nelle immediate vicinanze, puo' generare su qualsiasi cavo elettrico una differenza di potenziale che puo' raggiungere anche i 10KV/metro, quindi e' facile immaginare cosa puo' accadere su un cavo Ethernet lungo alcuni metri e composto da otto coppie di fili collegato alla porte di due PC, magari posti in due stanze diverse. Quello che mi ha stupito di piu' e' che non e' successo nulla alle prese di antenna RF dei Tv, mentre si sono fuse le porte HDMI che erano collegate ai decoder....

    Tutto questo per dire che, con ottima probabilita', anche se si dovesse guastare il DAS, i dischi molto probabilmente non riporterebbero alcun danno ;)

     

    P.S. cio' nonostante, da allora conservo gli HD di backup infilati singolarmente nelle bustine antistatiche con cui vengono venduti gli HD, e poi li chiudo dentro una cassetta metallica a chiusura stagna, di quelle verdi ex surplus militare, originaramente utilizzate per conservare i nastri di proiettili delle mitragliatrici, debitamente imbottita con spugna modellata ad Hoc, e con una bustina di silica gel. Come dire, meglio una gabbia di faraday oggi, che un fulmine domani.... xD

    Modificato da Lucky
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    • Nikonlander Veterano

    Secondo me è il DAS è una soluzione per chi ha tanti dati da memorizzare e ai quali vuole accedere con una discreta velocità, ma non altissima. E soprattutto per chi ha una postazione fissa.
    Io uso da anni il portatile e non ho un posto fisso in casa in cui usarlo, dal tavolo della cucina, al divano, alla scrivania... Il risultato che per me un DAS è assolutamente inusabile: preferisco dischi USB autoalimentati (e ormai anche SSD con prestazioni molto superiori), ma ovviamente il rovescio della medaglia è che lo spazio è decisamente inferiore a quello permesso da un DAS.
    Il succo alla fine per me è: se hai tanti dati, ma tanti, allora DAS, altrimenti ti basta un SSD USB da pochi(ssimi) TB ed eventuale backup su disco capiente e lento, a scelta tra un DAS, un NAS o un altro disco USB autoalimentato (disco o SSD che sia).

    Sul discorso RAID 0 o 1, io non sposo la decisione proposta. Al contrario io sono per la completa ridondanza, perché ti permette di avere sicurezza del dato senza dover fare script o altri accrocchi che per l'utente medio sono solo causa di mal di testa. Proprio perché lo spazio con i dischi fisici è a grandezza insignificante, avere 18TB o 33TB non sposta nulla, si parla di numeri enormi. Per il fotografo normale invece è più utile avere facilità di recupero di quei dati in caso di rottura del disco, con un RAID 0 butti tutto, mentre con il RAID 1 lo attacchi al PC o in uno degli altri slot del DAS e vedi ancora tutti i dati come se nulla fosse successo.
    Poi è ovvio che ognuno deve farne un ragionamento personale in base alle proprie esigenze: sicuramente un Mauro con quella quantità di foto ha più ragione ad usare un RAID 0 per aumentare lo spazio, ma penso che la maggior parte delle persone stanno almeno ad un ordine di grandezza in meno e forse su un disco da 4TB ci fanno stare tutto l'archivio... Il mio archivio ad esempio è di 2TB e solo negli ultimi due anni ho dovuto aggiungere altri 2TB aggiuntivi, dovuti alla Z9 e al mio essere a rilento nel buttare i file inutili... Ma se mi decidessi di riprendere le pulizie tornerei dentro i 2TB!

    In tutti i casi, avere una soluzione come questa che ti permette di scegliere con facilità e semplicità è un gran vantaggio, poi ognuno si regola come meglio è comodo!

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    • Amministratori

    c'è sempre l'alternativa di cellulare + intelligenza artificiale e bkp sul cloud, gratis  (taaaaac): non ve lo dimenticate...:marameo:

    Scherzo naturalmente, ma la fattispecie era ben descritta da Mauro sul piano del soggetto e delle sue esigenze.

    Chi sta al di sotto oppure al di sopra prende altre strade.

    Io per anni ho avuto quattro dischi dentro al pc, due coppie in due RAID1.

    Poi mi sono stancato di comprare ogni due anni coppie di hd sempre più grandi. 

    Sono arrivato oltre il 16TB perché gestisco una mole notevole di immagini, spalmate su 23anni di uso di fotocamere digitali.

    Questa opportunità l'ho colta al balzo: la prossima spesa sarà un Mini PC che fisicamente conterrà un soli ssd.

    In prospettiva sono a posto per i prossimi cinque anni

    • Sono d'accordo 1
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    • Nikonlander

    Qualcuno che ha acquistato il DAS in questione, ha provato a verificare a che temperatura si stabilizzano i dischi durante l'utilizzo continuativo, ovviamente con tutti gli slot occupati ?
    Basta un qualsiasi programmino free capace di leggere i dati S.M.A.R.T.  tipo HWinfo o similari :)

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    • Amministratori
    6 minuti fa, Lucky ha scritto:

    Qualcuno che ha acquistato il DAS in questione, ha provato a verificare a che temperatura si stabilizzano i dischi durante l'utilizzo continuativo, ovviamente con tutti gli slot occupati ?
    Basta un qualsiasi programmino free capace di leggere i dati S.M.A.R.T.  tipo HWinfo o similari :)

    Io si ma ... non me lo ricordo :(

    Prossimamente lo riporterò qui di seguito.

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    • Nikonlander
    Il 29/1/2024 at 16:54, Lucky ha scritto:

    ...... a che temperatura si stabilizzano i dischi durante l'utilizzo continuativo, ovviamente con tutti gli slot occupati ?

     

    Il 29/1/2024 at 17:01, M&M ha scritto:

    Io si ma ... non me lo ricordo :(
    Prossimamente lo riporterò qui di seguito.

    Novità ? :)

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    • Amministratori

    appena acceso

    Immagine2024-02-13125940.thumb.jpg.b8bc0265f9fe5818917103a03a69a04a.jpg

    dopo un pò

    Immagine2024-02-13131600.thumb.jpg.10d16ba248580c662ea20047e4504533.jpg

    dopo un paio d'ore

    Immagine2024-02-13140051.thumb.jpg.8e4c2f2c77ccf032010d40a20f90f97a.jpg

    premesso che qui i Terramaster servono solo di backup o per usi temporanei.

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    • Nikonlander

    Grazie per la risposta. Se interpreto bene, il disco K dovrebbe essere un singolo Seagate Exos X18 inserito nel Terramaster (e 36° sono una temperatora corretta, se il disco e' stato usato e non e' semplicemente in standby da 2 ore) mentre il disco C dovrebbe essere il disco di sistema inserito nel PC (piuttosto alta la temperatura di 49°, se e' un Nvme m2 forse occorre un dissipatore migliore per prolungarne la vita...).
    Vedo pero' diversi altri dischi ad una temperatura di 43°/44° che non e' critica, ma incomincia ad essere una bella temperatura per dei dischi, soprattutto se meccanici.
    Purtroppo non conoscendo la attuale disposizione dei dischi nel Terramaster, viene logico chiedersi quali sono nel DAS e quali nel PC.
    Chiedo scusa se posso sembrare insistente, ma volendo fare una recensione seria e completa di un prodotto, oltre alle impressioni d'uso ed al funzionamento pratico, e' importante fornire anche dati tecnici come le velocita' di trasferimento dei dischi (cose gia' fatte in modo completo nella recensione) ma soprattutto le temperature di funzionamento di tutti i dischi inseriti, in particolare nel caso piu' sfavorevole quando tutte le bay sono occupate, perche' la temperatura di funzionamento influisce direttamente sulla durata dei dischi. ;)

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    • Amministratori

    I dischi meccanici sono tutti nel Terramaster. Quelli con le temperature più alte sono quelli usati, gli altri no.
    Ribadisco, i Terramaster in casa vengono utilizzati come archivio/backup e accesi se necessario.
    Riteniamo non siano apparecchi da 24/7.
    Comunque le ventole sono in azione e sono ad immediato contatto con i dischi.

    Nella mia esperienza un NVME M.2 a 50 °C è in regola. Il dissipatore c'è.
    Ma si può sempre migliorare. Nel mini PC Minis Forum, i due Crucial sono a 31 °C pur utilizzati da stamattina alle 07:00.

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    • Amministratori

    ztemp.thumb.JPG.b204c1f53cf6a205858ed16c06775358.JPG

    se può giovare: C è il disco di sistema e degli altri cinque nel Terramaster, solo N è un vecchio HGST da 4TB mentre gli altri quattro sono tytti Seagate Barracuda ed Ironwolf

    Acceso da un paio d'ore

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    • Nikonlander
    8 ore fa, M&M ha scritto:

    Ma si può sempre migliorare. Nel mini PC Minis Forum, i due Crucial sono a 31 °C pur utilizzati da stamattina alle 07:00.

    Infatti, questa e' una temperatura piu' consona. Una temperatura di 50° mantenuta a lungo termine, può "cuocere" lentamente il die, accorciando la vita del componente. Probabilmente con un dissipatore piu' efficiente o con una pasta termica migliore, la situazione potrebbe migliorare.

     

    8 ore fa, Max Aquila ha scritto:

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    se può giovare: C è il disco di sistema e degli altri cinque nel Terramaster, solo N è un vecchio HGST da 4TB mentre gli altri quattro sono tytti Seagate Barracuda ed Ironwolf

    Acceso da un paio d'ore

    Ti ringrazio molto per la testimonianza Max, ma i dischi erano in uso, oppure semplicemente in standby da due ore ?
    Sarebbe interessante verificare la temperatura raggiunta dopo un trasferimento dati di qualche Terabite, cosi' da essere sicuri che i dischi dureranno nel tempo, anche se utilizzati per effettuare backup che, generalmente, sono alquanto corposi, nel caso dei fotografi....
    Purtroppo e' una prova che non posso fare, finche' il prezzo del DAS non scende nuovamente.... :D

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    • Amministratori
    7 ore fa, Lucky ha scritto:

    ....Ti ringrazio molto per la testimonianza Max, ma i dischi erano in uso, oppure semplicemente in standby da due ore ?
    Sarebbe interessante verificare la temperatura raggiunta dopo un trasferimento dati di qualche Terabite, cosi' da essere sicuri che i dischi dureranno nel tempo, anche se utilizzati per effettuare backup che, generalmente, sono alquanto corposi, nel caso dei fotografi....
    Purtroppo e' una prova che non posso fare, finche' il prezzo del DAS non scende nuovamente.... :D

    xD

    vedi Luciano, siamo su prospettive opposte: quello che dovrebbe comprare il Terramaster e testarlo sei tu, non io... per la tua competenza e chiarezza di dettaglio.

    Invece finisce sempre che le cose le compriamo io e Mauro, rischiando in prima persona la pellaccia (in questo momento ho un Seagate EXOS18TB in rientro al venditore) e le mettiamo al banco di prova, fidando dell'analisi quantitativa dell'uso che ne faremo... ESAGERATO !

    Il discorso non vale solo per te, ma per chiunque venga a chiedere su Nikonland, per...evitare di fare un errore d'acquisto.

    Si chiama   friend's test  ... e sul web sa so' 'mparata tutti stà canzune

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    • Amministratori

    Peraltro, trasferire qualche Terabyte di dati dovrebbe essere l'eccezione, non la regola. Quindi a che scopo sapere a che temperatura arriva un disco da 18 TB dopo che é stato stressato per 12 ore ?
    Qui noi si fa il backup incrementale "a specchio".

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    • Nikonlander
    5 ore fa, Max Aquila ha scritto:

    vedi Luciano, siamo su prospettive opposte: quello che dovrebbe comprare il Terramaster e testarlo sei tu, non io...

    12 ore fa, Lucky ha scritto:

    Purtroppo e' una prova che non posso fare, finche' il prezzo del DAS non scende nuovamente.... :D

    certo Max, e' una prova che faro' sicuramente, peraltro come ho gia detto..., ma pagare in questo momento 229,99 Eu per un apparecchio che poco fa veniva venduto a 187,00 Eu. non rientra nelle mie possibilita'.....
    D'altro canto, non sono io che ho deciso di fare una recensione di questo prodotto, e sono fermamente convinto del fatto che, quando si decide di recensire pubblicamente qualsivoglia cosa sul web, a meno di non voler essere accomunati ai troppi yotuber esistenti, e' necessario dare una informazione esatta, tecnologica, e soprattutto completa sotto tutti gli aspetti, una cosa che, credo, sia un vanto ed un "distinguo" per Nikonland.
    Personalmente, quando devo valutare un prodotto come un Hd o un contenitore di Hd, mi preoccupo come prima cosa della sicurezza e della "durabilità" dell'oggetto, visto che e' destinato a contenere dati che possono essere preziosi per me, al di là del fatto che io possa avere o meno altre copie di riserva, e quindi misurare la temperatura di lavoro degli Hd e' una delle prime verifiche che faccio, seguita solo successivamente dalle capacita' e velocita' di trasferimento. E' una cosa che ho imparato a fare da quando, verso la fine degli anni 90, utilizzavo una bay esterna USB, di quelle con la fessura superiore nella quale si puo' infilare e togliere a piacimento l'hard disk. Purtroppo, a quei tempi, rilevavo anche una certa moria degli HD, che non riuscivo a comprendere, fino a che mi resi conto del fatto che il povero HD inserito nel dock, non fissato rigidamente ad una struttura metallica dissipativa, e privo di una ventilazione forzata, raggiungeva anche i 55° durante il trasferimento dei dati....
    Cambiato sistema, tutti gli HD di allora sono tuttora perfettamente funzionanti.... anche se oramai inutili, viste le dimensioni :D

     

    4 ore fa, M&M ha scritto:

    Quindi a che scopo sapere a che temperatura arriva un disco da 18 TB dopo che é stato stressato per 12 ore ?

    Non mi sembra di aver mai chiesto di trasferire 18 Tb di dati per 12 ore..... ma puo' capitare di dover trasferire un catalogo di Lightroom che puo' facilmente raggiungere dimensioni "cospicue...", oppure di voler parcheggiare momentaneamente sul DAS esterno le foto di una giornata di shooting (che per alcuni significa diverse migliaia di scatti tra raw e jpg.....), oppure un paio di filmati appena girati, cosi' da liberare le schede di memoria in attesa della postproduzione, e sappiamo tutti che un filmato di meno di mezz'ora, ad alta risoluzione, alto framerate ed alta qualita', puo' arrivare a mezzo terabite come se niente fosse....
    Quindi, ben venga la rilevazione delle velocita' di trasferimento, nelle varie configurazioni, e della temperatura del disco dopo due ore ma a riposo, pero' e' ancora piu' importante verificarne la temperatura durante il funzionamento continuativo, esattamente come hai fatto durante i test delle CFExpress (che costituiscono un ottimo lavoro accurato e distintivo), dove hai correttamente rilevato le temperature a riposo e dopo un trasferimento dati di 150Gbite, che, viste le capacità e la "massa fisica" delle schede, sono paragonabili ad un trasferimento di qualche Terabite su un Hd meccanico da 8 o 18 Tb che sia.
    Magari a te questo dato non interessa, perche', come hai ripetuto piu' volte, usi questo sistema ogni morte di papa e solo come terzo o quarto backup incrementale, ma un recensore che non vuole essere a livello di uno youtuber, non deve pensare solo alle proprie specifiche esigenze, ma a quelle di tutti i possibili acquirenti che decidono di leggere la tua recensione.... :)
     

    Senza alcuna polemica e sempre in amicizia, Luciano

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    • Amministratori
    1 ora fa, Lucky ha scritto:

    certo Max, e' una prova che faro' sicuramente, peraltro come ho gia detto..., ma pagare in questo momento 229,99 Eu per un apparecchio che poco fa veniva venduto a 187,00 Eu. non rientra nelle mie possibilita'.....
    D'altro canto, non sono io che ho deciso di fare una recensione di questo prodotto, e sono fermamente convinto del fatto che, quando si decide di recensire pubblicamente qualsivoglia cosa sul web, a meno di non voler essere accomunati ai troppi yotuber esistenti, e' necessario dare una informazione esatta, tecnologica, e soprattutto completa sotto tutti gli aspetti, una cosa che, credo, sia un vanto ed un "distinguo" per Nikonland....

     

    Senza alcuna polemica e sempre in amicizia, Luciano

    Luciano, vedi tu... i tuoi quesiti sono più da rivista di elettrotecnica che di fotografia: a noi qui interessa come sistema per gestire più dischi e un sistema di backup, al di fuori del case di un pc: ovviamente il tuo consiglio è prezioso, ma da qui ad essere tacciati di cattiva informazione penso che la distanza sia tanta.

    Compralo su Amazon, testalo e se ritieni che non sia affidabile , restituiscilo: come fanno tutti gli insoddisfatti.

    Fa parte del contratto di vendita a distanza.

    Peccato ti sia fatto sfuggire il prezzo che tenevi d'occhio...io no.

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    • Amministratori

    E, peraltro, questo articolo è stato pensato dall'Admin per esplicitare uno specifico "caso di studio" di una configurazione interessante o "notevole".
    Non si è mai parlato di fare uno studio approfondito su questo apparecchio ma portarne gli usi tipici a conoscenza del tipico frequentatore di Nikonland (che in linea generale non è un informatico né si appassiona particolarmente a considerazioni estremamente tecniche).
    Sono sicuro che altrove tutte le tematiche care a Lucky saranno state ampiamente dibattute e valutate.
    Non è nell'oggetto sociale di Nikonland farlo e in linea con questo principio, anche nel più recente articolo sul mini PC (qui) ne abbiamo tratteggiato le caratteristiche estremizzandone l'uso generico, senza in alcun modo voler fare test, benchmark o contare gli FPS in giochi 3D, secondo le competenze degli informatici.

    Le schede di memoria per fotocamere sono invece un caso che ci interessa più specificatamente e in questo probabilmente Nikonland è il sito di fotografia più attento all'argomento.
    Ma anche li, siamo sicuri che si tratta di argomenti che non appassionano la maggior parte degli iscritti, anzi, i più saranno annoiati da annotazioni su °C, V, mAh, Wh etc.

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