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Tanker

Nikonlander Veterano
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  1. Ottimo lavoro sia il modello che le foto. Il Merkava lo farai verde Golan?
  2. Bella lettura,bravo Max un bel lavoro che si legge piacevolmente. Io invece sparecchiavo col 155/23 questo si vero residuato bellico......
  3. c'erano le carcasse dei vecchi M-26 a far da bersaglio e anche un relitto di semovente Priest se non ricordo male
  4. il Leo2 traeva origine dal defunto programma americano-tedesco del Pz70 tediato da costi esorbitanti e problemi tecnici non indifferenti. I tedeschi derivarono il Leo2 e gli USA l'Abrams. Ci son dei trasferibili a secco con le insegne italiane s i vari stanag NATO, comunque fallo verde e poi sporcalo con effetto polvere come i nostri al vero quando uscivano dal Cellina....
  5. Max,ricordo che ce n'erano alcuni in Sardegna (capo teulada) per scopi addestrativi e che un giorno mettendone in moto uno esplose la marmitta arrugginita in mille pezzi.......eran mezzi già superati negli anni '60,sostituiti poi con M-60 e Leo1. qui siete a Monte Romano?
  6. io utilizzo come aerografo sin dal 1982 un Paasche Hs ad azione singola,semplice da usare e pulire,oggigiorno son uscite altre marche ,ma a mio avviso per ciò che realizzi un Paasche Hs è l'ideale. ciao
  7. Tanker

    [viaggi]Terra d’Abruzzo

    Bellissimo report,alcune zone le riconosco per essere stato da quelle parti,le immagini poi son molto belle,complimenti per aver saputo rendere l’atmosfera dei luoghi.bravo.
  8. Hanno ancora il vecchio sistema di stampaggio anni 60/70,visto il kit di partenza hai fatto un buon lavoro,simili erano molti kit di aerei d’oltre cortina che ho avuto modo di vedere.aspetto le foto finali e sopratutto il commento tecnico su come le farai. Circa i bidoni esterni,erano in linea con la dottrina sovietica che prevedeva l’impiego a massa e con la massima velocità dei corazzati,quindi logistica ridotta al minimo.dottrina poi modificata con l’introduzione nei primi anni 80 del concetto di OMG,una novità epocale per i sovietici.
  9. Tanker

    [modellini aerei]

    dato l'interesse suscitato dai carri di Mauro,posto alcune immagini di modellini di aerei da me realizzati qualche tempo fa,le foto son fatte con Nikon D3s e Nikkor 35-105Ais.
  10. bello il modello dello Stuart,un mio amico lo fece in quegli anni,con la colorazione inglese a due bande usata in nordafrica. circa le foto sarebbe di interesse uno specifico articolo sulla fotografia di modelli.
  11. interessante realizzazione questo panzer IV, magari avrei tolto uno o due "grembiuli" ma per il resto l'idea c'è. Come al solito si dibatte sui carri,va detto che eran almeno sul fronte orientale come prestazioni complessive,a favore dei sovietici.L'arrivo del T34 fu uno shock per i tedeschi e accelerò lo sviluppo di Panther e Tiger. A questo punto la parità era ristabilita,ma a fare la differenza non erano i numeri o la tecnica,ma la conduzione tattica e strategica dei gruppi di armate da una parte e dall'altra. Kursk,la più grande battaglia di carri della 2GM,non fu perduta perchè mancava l'ultimo battaglione carri,ma perchè i sovietici erano da tempo al corrente dell'offensiva tedesca e si prepararono di conseguenza dissolvendo le ricostituite forze corazzate tedesche che da allora passarono alla difensiva sino all'esito finale. Invece il modo in cui si dovevan combattere e vincere i sovietici,pur disponendo di forze numericamente inferiori,fu applicato dal più geniale condottiero della 2GM,il feldmaresciallo Erich Von Manstein ,il cui gruppo armate Sud nell'estate del 1942 fece a pezzi i sovietici,questo modo di agire però,nonostante i brillanti successi,non andava a genio al caporale austriaco che era ancorato ai ricordi della guerra di trincea e i risultati si son poi visti.....un vecchio adagio recita che.....chi vuol difendere tutto,non difende nulla..... sul fronte occidentale,il pzIV nelle sue ultime versioni era ancora adeguato alla bisogna,era equivalente allo Sherman ma quest'ultimo era inferiore a Panther e Tiger,un solo Tiger se ben condotto faceva strage come impararono a proprie spese i britannici a Villers Bocage. un racconto di come si sentivano gli alleati di fronte ai carri tedeschi in Normandia è il seguente............."un giovane ufficiale di nuova assegnazione ai carri chiese al suo comandante di cosa erano dotati i tedeschi,questi rispose -Panther e Tiger,questi forano un Churchill come fosse un panetto di burro a 50 metri di distanza...- il giovane chiese _ come fa un Churchill a far fuori un Panther? - la risposta fu _ deve manovrare furtivamente e portarsi a 10 metri e piazzare un colpo vicino l'anello di torretta- il giovane chiese -qualcuno c'è riuscito ? - risposta- si Davis dello squadrone C che ora è in ospedale a riassestarsi i nervi_ al che il giovane ufficiale chiese_ come fa un Churchill a far fuori un Tiger?- risposta- deve portarsi a 5 metri e infilare un colpo nel periscopio del pilota- l'ufficiale chiese ancora - qualcuno c'è riuscito?- risposta -NO-.......... Passando al dopo,va detto che i sovietici facendo conto più sulla massa che sulla qualità e tra tutte le serie di carri,quella più pericolosa per noi,era rappresentata dal T64 in dotazione ai corpi corazzati della Guardia e rimasto a lungo misterioso in occidente. gli israeliani,in guerra da sempre per sopravvivere hanno sviluppato dei mezzi corazzati specifici per le loro bisogna che non hanno eguali al mondo. Tra l'altro va ricordato che,in tema con la foto di apertura,il Pz IV vide il suo ultimo impiego in battaglia,con le forze corazzate siriane nel 1967........... circa i turchi,il nuovo Iran alle porte d'europa,va detto che son un gigante dai piedi d'argilla nonostante le dimensioni delle loro forze armate.un anedotto va raccontato.nei primi anni '80,la Turchia era il ricettacolo di tutti gli ex carri ed aerei delle forze NATO dato che c'erano in arrivo Leo2 e F-16. Ebbene nel 1985 durante la tradizionale competizione di tiro per i carri,ospitata dalle forze canadesi in Europa,vennero fatti vincere i turchi,dotati allora dei primi M48 ex tedeschi,così i tedeschi gli rifilarono tutti i loro ex M48 che eran poco più aggiornati degli M47 di cui disponevano i turchi..... Questo per dire alla fine che ,sì contano i mezzi,ma sopratutto serve una chiara visione strategica e tattica,lezione imparata a proprie spese da Saddam durante la 1 guerra del golfo.Guerra in cui primeggiarono le forze corazzate di Inghilterra e Francia mentre rimasero al palo quelle USA ,per questi ultimi i risultati vennero dall'impiego dell'A-10 come le foto dell'autostrada della morte stanno a dimostrare....
  12. io ho usato per anni gli ottimi Modelmaster della Testor,purtroppo per le stupide iniziative della commissione ue,non vengono più importati in Europa,dopo averne fatto incetta in giro per il web,ho iniziato ad utilizzare gli ottimi colori a smalto della Gunze. io utilizzo un compressore fatto con un motore da frigo ancora nel lontano 1985 ed un'aerograo ad azione singola Paasche Hs che ho sin dal 1982. Posterò in settimana alcune foto dei miei modelli. aerei ovviamente
  13. Tanker

    [Mostra fotografica]

    Probabilmente ne sarete già a conoscenza,comunque per chi non lo sapesse e fosse interessato ad una visita,posto qui un link di informazioni sulla mostra fotografica di Steve McCurry a Conegliano dal 23 Dicembre 2020 a Maggio 20121. https://www.finestresullarte.info/mostre/icons-steve-mc-curry-conegliano?fbclid=IwAR2xZnElHA5LBvYV_za5u7Hz2TLgA5rK6eEF0hADVOP3raoibZw8Ofqbv-I
  14. bella la Centauro,realizzai con un amico,nel 1990 o giù di lì,un master di Centauro in resina che poi se non ricordo male venne commercializzata da un negozio di Roma. Il mezzo al vero mi piace moltissimo ,son curioso di vedere come verrà il tuo modello.Vedo che hai acquistato lo stucco della Deluxe materials,quello stucco va bene per rifiniture,migliore è il Tamiya. circa i colori,io uso i Gunze MrColor che son degli smalti,io li preferisco agli acrilici.
  15. Bel modellino,sporcato proprio come al vero durante le manovre all'interno della Zappalà. Bravo! questi carri denominati Patton,M47/M48/M60, furono il fulcro delle forze corazzate NATO durante la stagione della guerra fredda,erano sostanzialmente equivalenti alle loro controparti sovietiche T54/T55/T62/T64/T72 .
  16. Solidarietà massima col fotografo Tony Gentile,che ben ha fatto a portare all'attenzione dei media il problema ; purtroppo questi son tempi in cui è lecito fare i furbi col lavoro degli altri. Cose simili accadono giornalmente nel web e la legislazione in tema non aiuta certo,anzi genera ulteriore confusione e zone grigie in cui i furbetti sguazzano......... mi vien da pensare che una soluzione potrebbe essere un qualcosa di uguale alle SIAE per poter riscuotere i diritti d'autore sulla foto,che sia di reportage o fine-art poco importa,l'importante è riscuotere il dovuto.Ad oggi purtroppo è passato il messaggio che se è sul web è pubblico e quindi fruibile gratis da tutti.....penso in specie a tanti servizi giornalistici confezionati con copia/incolla e foto prese a destra e manca addirittura senza nesso con l'articolo.Bastano poche regole chiare e senza zone grigie ,ma questa a tutt'oggi è fantascienza........
  17. Bella serie di immagini,mi piacciono in particolare quelle dell’acqua,interessante poi il mimetismo adottato.bravo.
  18. Complimenti,bellissima serie di foto diversa dalle tante cartoline che si vedono in giro.bravo👍
  19. Le automobiline radiocomandate che chiamano F1 son anni che non le guardo più,i ho son buoni per la pennichella pomeridiana.ho seguito la F1 vera dal 1970 sino all’82,poi il nulla......fa tristezza vedere il nome Ferrari su delle Giovanin lamiera pitturate di rosso,per non dire dei responsabili tecnici....un tempo,c’era il grande Forghieri che col suo gruppo seguiva F1,F2 e mondiale Marche.....a parità di macchine eran i piloti a fare la differenza,il mitico Gilles,non sarebbe mai divenuto campione del mondo,ma avrebbe sicuramente entusiasmato le folle per anni.
  20. Belle! Dove lavoro ce ne sono parecchie ma purtroppo non posso portare la fotocamera
  21. Bella serie di scatti che ancor di più mi invogliano a fare un giro da quelle parti.👍
  22. Concordo appieno con quanto scritto,penso comunque che senza scomodare il marketing,la roadmap del sistema Z sia ben definita è che per un tempo relativamente lungo si affiancherà ancora alle reflex.A mio avviso il prossimo anno vedremo sicuramente un corpo di fascia alta,professionale che chiameranno ZF😝e sicuramente alcune ottiche zoom oggi nei desiderata dei fotoamatori anche perché i grandi eventi sportivi fan da traino.Ken Rockwell continua a vivere nel suo universo parallelo....
  23. mi aggiungo pure io a quelli che montarono il modellino del P-61 Revell,altro velivolo che mi ha sempre colpito per la sua forma. Riguardo la quota operativa e la velocità massime raggiungibili,ci son dei distinguo da fare a seconda del tipo di velivolo. l'A-12,il capostipite della famiglia,il velivolo costruito per la CIA,aveva una tangenza operativa di 92000 piedi e una velocità di Mach 3.42, l'SR-71 una tangenza di 85000 piedi e una velocità di Mach3,2, l'YF-12 81000 piedi e Mach3,2. La velocità e la quota operativa (tangenza) non erano le sole armi su cui contava per violare impunemente lo spazio aereo avversario,associata era la suite di guerra elettronica attiva/passiva che permetteva di rendere inutili i sistemi di difesa dell'avversario.Ci son stati tentativi di intercettazione da parte sovietica prima col MiG-25 e poi col MiG-31 ma non ne vennero mai a capo.
  24. Grazie a tutti dei commenti ,spero di aver suscitato un po' di interesse rivelando aspetti del mondo aeronautico sconosciuti ai più e al di fuori dei luoghi comuni a cui ci abitua la stampa generalista e non. Poichè ieri non son riuscito a completare il caricamento delle immagini,ne aggiungo altre a completamento di quanto scritto nella parte iniziale.Sotto ad ogni foto trovate la descrizione . Qui una rara giornata di sole a RAF Mildenhall con l'esemplare 972 che viene trainato all'area di prova motori,per ridurre il rumore era stata costruita un'apposita struttura,tutt'ora esistente in cui veniva provato il propulsore.Prima di ogni missione,addestrativa o operativa tutti i sistemi del velivolo venivano testati a terra. Qui invece siamo a Beale AFB e l'SR-71 è all'interno del suo ricovero.Il personale di manutenzione sta operando sul velivolo. Si può notare il pavimento bagnato sotto il velivolo.questa era una caratteristica curiosa del Blackbird. La fusoliera e le ali subivano durante il volo a causa delle elevate temperature,una dilatazione precalcolata in sede progettuale.Poichè le ali erano bagnate,ovvero fungevano da serbatoio del carburante,era giocoforza che si formassero delle perdite poichè nessun sigillante provato per ridurre l'inconveniente,riuscì mai a sigillare ermeticamente i serbatoi.In pratica il sigillante doveva espandersi col caldo e poi a velivolo fermo a terra ritornare allo stato iniziale,nessun prodotto,nonostante gli sforzi profusi,riuscì mai a soddisfare questo.Da qui la particolarità di vedere spesso dei secchi posti sotto le ali a velivolo fermo in cui gocciolava il carburante che come già detto,non presentava rischi di infiammabilità.la foto l'ho fatta dalla scaletta di servizio utilizzata per l'ispezione delle code delle cisterne KC-135Q ivi basate ed appositamente dedicate al rifornimento del Blackbird. Qui vediamo i piloti scendere dal furgoncino che li ha trasportati presso il velivolo.I piloti dei Blackbird vestivano una tuta simile a quella che indossano gli astronauti data la quota a cui operavano e in cui,in caso di incidente potevano trovarsi catapultati.In effetti ci fu durante uno dei voli di test dell'MD21,un'eiezione da parte del pilota e dell'operatore di sistema alla velocità di Mach3.Entrambi sopravvissero all'eiezione dimostrando così la validità della tuta.Le prime versioni della tuta erano argentee,poi bianche,ma siccome queste tonalità rimandavano fastidiosi riflessi sul pannello strumenti,vennero dapprima prodotte in colore marrone ,poco gradito dagli equipaggi,e infine in giallo/arancio come quelle in foto e che sono tutt'ora utilizzate dai piloti di U-2/TR-1.L'MD21 era un progetto in cui si voleva lanciare un drone da Mach3 propulso da statoreattore ,mediante il lancio da parte di un vettore madre M21,il drone D21 a quel punto,alla velocità di mach3+ aveva le condizioni per avviare lo statoreattore che era il suo sistema propulsivo.A quel punto il drone,agganciato al dorso dell'M21 tramite un pilone con sgancio pneumatico si sarebbe avviato autonomamente a seguire la rotta programmata nel sistema di guida.Durante uno dei lanci di prova,il drone impattò una delle derive dell'M21 causandone la disintegrazione,l'equipaggio si eiettò con successo,ma una volta in acqua (il test era fatto al largo della costa californiana) l'operatore ai sistemi aprì la visiera del casco facendo entrare acqua e affogò.Dopo questo incidente il programma venne cancellato. Qui l'equipaggio al ritorno dalla missione addestrativa di cui sopra,viene salutato dai colleghi.Durante le missioni operative,c'erano sempre due equipaggi e due velivoli,uno primario e uno di riserva qualora un membro dell'equipaggio stesse male o il velivolo avesse problemi.Gli equipaggi venivano sempre addestrati a coppia fissa e tali rimanevano sinchè erano assegnati a Beale AFB.Questo per creare affiatamento tra i due in quanto il velivolo aveva una condotta impegnativa,come diceva sempre un pilota,nell'attimo in cui ti rilassi succede qualcosa e a quella velocità e quota non è certo piacevole.
  25. bello! nella versione da intercettazione YF-12 fece la sua comparsa in questo fumetto degli anni '60.
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