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Enrico Floris

Nikonlander Veterano
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Tutti i contenuti di Enrico Floris

  1. Credo che per ognuno di noi sia diverso, o magari lo è stato agli inizi. Nel mio caso inizialmente è stato importante fotografare e basta ma dopo qualche mese ho cercato di dare un senso alla composizione cercando di applicare la regola dei terzi o di complicarmi la vita posizionando il soggetto in un punto preciso all'interno della curva geometrica della sezione aurea. Solo accademia, perchè credo che quel breve tratto di strada lo abbiamo percorso in tanti. Poi ho scoperto che raramente le bellissime foto che vedevo pubblicate sui libri o sulle riviste rispettavano queste regole. Allora, semplicemente, ho capito. Una buona immagine la possiamo scattare in molti modi seguendo regole di composizione assolutamente personali. Per spiegarmi meglio, voglio pubblicare quella che viene considerata (e possiamo essere più o meno d'accordo, ma questo è un altro discorso) la fotografia perfetta dal punto di vista compositivo. Venne scattata oltre quarant'anni fa da un grande fotografo, Don McCullin, all'inizio della carriera, e rappresenta i suoi amici ritratti in una palazzina in via di demolizione. Ma quale regola rispetta? Perchè io non l'ho mica capito, ciononostante....
  2. Personalmente mi ritengo soddisfatto. Iniziativa apprezzabile della quale si sentiva la mancanza in questo settore. L'importante è essere chiari e mi pare Nital lo sia stata. Per cui grazie Max, la tua mezz'ora al telefono è stata spesa bene. [effe 206]
  3. Stupende. Ogni foto una storia.
  4. ... sono fermo alla pagina della S4 e non riesco a muovere lo scroll. Ho un blocco psicomotorio
  5. Dieci anni fa Nikon non sapeva niente. Non sapeva che avrebbe realizzato sensori di altissima qualità come quello della D850; non sapeva che le sue fotocamere avrebbero avuto sistemi di messa a fuoco fulminei e precisi e non sapeva nemmeno che si potessero realizzare vetri calibrati sulla densità dei sensori. Purtroppo, se parliamo di mercato, questa è una partita che avvantaggia chi parte da zero (Sony) e non chi deve supportare un sistema preesistente (Nikon e Canon). Aggiornare obiettivi per il sistema reflex costa tanto e non garantisce un rientro, accontenterebbe gli incontentabili che fra due anni però chiederebbero a gran voce nuovi obiettivi per la loro D850ML. Io leggo tutti i ragionamenti con molto interesse ma cerco di stare anche nei panni di chi deve mettere sul piatto un paccaccio di dollaroni che dovranno poi rientrare; considerando i fallimenti e le scelte discutibili di Nikon negli ultimi sei anni, al fianco degli investimenti mi attendo una strategia seria. In questo caso, rinnovare poco e in maniera mirata e contestualmente a ciò approntare il nuovo sistema. Condivido anche la posizione di Valerio. E' vero, Nikon è diventata grande costruendo macchine professionali e semiprofessionali di altissimo livello e rendendo disponibile a tutti un grande sistema. Invece negli ultimi anni ha speso denaro ed energie per progettare e rinnovare i modelli consumer. La D850 sembra quasi una carta disperata in un momento nero. Spero che invece si rendano conto che fotocamere belle come questa sono quelle che sanno fare meglio da sempre.
  6. Per quanto mi riguarda non mi sto accontentando. Semplicemente mi ci sono sempre trovato bene. Sai, i motivi per i quali scegliamo una fotocamera piuttosto che un'altra sono molteplici e non necessariamente legati al marchio. Il sistema, l'ergonomia, la compattezza, persino l'impugnatura... poi se ci devo mettere su un Sigma, pazienza.
  7. Beh, ma il tiraggio ridotto non so se darà dei vantaggi ma sta di fatto che in mezzo non ci sarà più lo specchio per cui la distanza fra lente e sensore passerebbe comunque da due centimetri a mezzo centimetro... a meno che non ci vogliano mettere un distanziatore
  8. E' di ieri la notizia che le vendite delle reflex hanno subito una flessione del 22% mentre quelle delle mirrorless sono aumentate del 12%. Questo significa che chi possiede una reflex non la cambia... aspetta. Nikon (ma anche Canon) negli ultimi due anni hanno presentato una caterva di brevetti per ottiche mirrorless. Il sospetto è che quando usciranno sul mercato ML lo faranno non con una o più fotocamere, ma con un intero sistema (diversamente sarebbero perdenti contro Sony). Il tiraggio dovrà cambiare ma ciò che è stato rinnovato non verrà buttato via perchè comunque ancora per parecchi anni le reflex (sempre meno) continueranno a venderle. Lentamente ci si rinnova ma altrettanto lentamente si dovrà dismettere il vecchio.
  9. Potrebbe essere che Nikon non abbia intenzione di aggiornare gli obiettivi che hai citato. Alcuni dei quali pur essendo ancora in catalogo non vengono più prodotti. Per esempio il mitico 180mm che un tempo era una focale ambita da molti, ma oggi? Sarebbe interessante scoprire quanti ne vende Sigma (credo pochini). Dobbiamo considerare che le scelte dei fotografi sono cambiate molto col passare degli anni e che oggi Nikon sta attraversando un momento di transizione verso il mirrorless e lo fa lasciando spazi vuoti a beneficio dei costruttori concorrenziali, d'altronde le linee di produzione delle ottiche sono quelle che richiedono maggiori investimenti e un'organizzazione più minuziosa; il sistema è molto esteso e le strategie produttive e organizzative richiedono alcuni anni di lavoro e di investimenti e non avrebbe senso rinnovare obiettivi che poi dovrai progettare ex-novo. Tanto lo abbiamo capito tutti che la mirrorless professionale ce l'hanno nel cassetto. La devono solo tirare fuori.
  10. Beh, considera che è un programma nato per gestire file di grosse dimensioni (sullo specifico delle PhaseOne) e di farlo in fase di acquisizione collegando il computer alla fotocamera quando si lavora in studio. Il sistema di archiviazione, che come detto io non utilizzo, è basato sui tag, apparentemente molto pratico.
  11. In questo non ti posso aiutare, mi spiace. Io ho un flusso di lavoro talmente basso che archivio le cartelle "a mano" su diversi dischi e accedo alle suddette directory da "file". Però ho notato che è meno invasivo (non so se è un bene o un male) rispetto a Lr che apriva una caterva di archivi e sottoarchivi.
  12. Uso CaptureOne dalla versione 8 (oggi uso la 10). Mi piace tutto, dall'interfaccia alla precisione quando inserisco valori numerici. Ormai mi ci sono abituato e non credo che cambierò. Anche se non ne faccio un uso professionale e ho molto ancora da scoprire su questo software lo trovo molto comodo sul piano operativo. In poche parole: ci convivo bene e tanto mi basta
  13. Uso le Subtel da diversi anni: sulle fotocamere mie e dei miei figli, sugli smartphone e sui laptop (ben quattro) presenti in casa. Sono ottime e non mi hanno mai creato problemi. Raro ma vero, è un'azienda seria e su ogni modello dichiara caratteristiche e prestazioni che finora si sono dimostrate veritiere. Normalmente acquisto direttamente dal sito https://www.subtel.it/?gclid=CJW_8pipms0CFfAy0wodZ9oHJg Conosco altre persone che le utilizzano e nessuno si è mai lamentato. Ma comunque ti consiglio di visitare il loro shop e di farti un'idea
  14. Eroico. A prescindere dalla bravura e senza nulla togliere ad altri "mostri sacri" di NG, Joel Sartore ha dato un senso (non fotografico) alla sua e alla nostra vita. Photo Ark non può in alcun modo essere considerato esclusivamente un lavoro documentale o una testimonianza per i posteri. Invece va considerato per quello che è in realtà: un immane progetto educativo e di sensibilizzazione. Sarebbe fantastico se un giorno i nostri nipoti, sfogliandolo, ne apprezzassero la grande bellezza delle immagini ben sapendo che quegli animali sono salvi, esistono ancora. Bel lavoro Silvio.
  15. Ovviamente scherzavo. E dubito fortemente che la differenza tra il FIO X5 e l'SP1000 valga veramente 2700 euro. Hai fatto sicuramente un ottimo acquisto.
  16. Bello, ma sono un po' deluso. Mi sembravi più il tipo da Astel&Kern SP1000.
  17. Troppo grande per essere portata al dito. E non brilla neanche
  18. Vi seguirò con attenzione e curiosità. Mi piace la "classica", talvolta l'ascolto e mi capita anche di seguire qualche concerto ma non c'ho l'orecchio (a parte qualche raro caso) per distinguere gli autori, gli spartiti e le varie interpretazioni. In buona sostanza non ne capisco una cippa. Ma sarà un piacere leggervi.
  19. Pur considerando l'ambito della discussione, circoscritto alla decisione di una giuria, va comunque rammentato che non è una novità la denuncia brutale sul massacro degli animali. Negli anni Settanta sulle riviste di fotografia di tutto il mondo si andava particolarmente pesanti: cuccioli di foca massacrati a colpi di zappa in testa per le pellicce; massacri di balene e ricordo persino un servizio particolarmente agghiacciante sulla mattanza dei narvali alle isole Faroer. Lo so, erano altri tempi: movimenti animalisti arrembanti, il mondo che iniziava a parlare sempre più spesso delle azioni di Greenpeace e un'ondata di fotografi particolarmente aggressivi. Però questo impegno a qualcosa servì. Non vorrei deviare la discussione (e non vorrei deviare io, perchè quella foto mi ha fatto in...zzare) ma forse fotografi come quello dovrebbero avere maggiore spazio anche fuori dai concorsi. Foto come questa possono cambiare il mondo, lentamente, ma lo possono fare.
  20. Non amo particolarmente le giurie. Però in questo caso la decisione "provocatoria" ci sta. In fin dei conti se vuoi proteggere il lavoro di quanti si adoperano (fotografi naturalisti compresi) per salvare questi animali allora sì, è una decisione corretta. Grazie a questa scelta di denuncia brutale magari il giorno che mi capiterà di andare in Africa potrei trovarne ancora qualcuno vivo da fotografare. Non concordo con la sezione a parte, è giusto così.
  21. E' una foto di guerra. Cruda quanto basta per veicolare il messaggio. Ci inorridisce e ci spaventa almento quanto la foto di un bambino senza braccia che giocava con una mina. Ma credo che questa immagine ci provochi maggiore dolore perchè il bambino è intelligente e un giorno capirà cosa gli è successo mentre il rinoceronte, per quel tanto che gli rimaneva da vivere, non ha capito il motivo di tanta insensata ferocia. Più passa il tempo e più mi convinco che l'unica vera specie infestante e distruttiva, su questo pianeta, sia l'uomo. Siamo noi la specie destinata all'estinzione perchè _ rinoceronte a parte _ per pura imbecillità o per profitto siamo inclini persino a decimarci tra di noi (insomma, per oltre 100 anni il piombo nella benzina si è rivelato la più efficiente e silente arma di distruzione di massa che l'uomo abbia mai creato). Quando la natura avrà deciso che siamo incorreggibilmente inutili e dannosi si libererà di noi. Senza rimpianti.
  22. Sono d'accordo. E poi è una focale talmente utile e ricercata che tutti i costruttori si sforzano di fare del loro meglio per non incappare in brutte figure.
  23. Non so se ne eravate già a conoscenza. Mi sono imbattuto in questo marchingegno che teoricamente dovrebbe aiutare i professionisti a migliorare il workflow di postproduzione. Si tratta di una console dedicata per Lightroom. Ovviamente non sono minimamente interessato per via del fatto che non ho un grosso flusso di lavoro da gestire, ma mi chiedevo se invece qualcuno di voi (iniziando da Michele) consideri interessante questa proposta del mercato. https://loupedeck.com/working-with-loupedeck/
  24. Considerato il range di focali sarebbe un'ottica azzeccata anche oggi. Ma parliamo di un obiettivo di vecchia generazione con vetri superati e con motori di messa a fuoco e di stabilizzazione piuttosto lenti. Oggi Sigma è riuscita a proporre, a parità di peso e dimensioni, un ottimo 17-70 serie C che offre prestazioni decisamente più elevate e una riduzione del flare di oltre l'80 per cento rispetto al vecchio 17-50, con due lenti alla fluorite e una a bassa dispersione e con motori di stabilizzazione e di messa a fuoco più reattivi. A un prezzo decisamente basso (circa 360 euro, compreso l'hub usb). Mi attizza molto.
  25. In pratica il "gemello" del mio Tamron 17-50 f.2,8. Buona idea a basso costo, con due gravi difetti: front focus o back focus che si presentano con l'usaggio e la totale mancanza di difese contro i flare. Buone prestazioni ma non ottime. Ho notato che nè Sigma nè Tamron hanno intenzione di rinnovare questo obiettivo per diversi motivi che posso solo immaginare (costi di assemblaggio, nuove lenti... meglio puntare sui 17-70....). Che dire, una lente che ha avuto un discreto successo nel mercato dx ma che è destinata ad estinguersi naturalmente.
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