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Enrico Floris

Nikonlander Veterano
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Tutti i contenuti di Enrico Floris

  1. Ho disinstallato InDesign quando sono andato in pensione, nel lontano 2010. Forse mi ricordo ancora come si usa e sottolineo il forse. Proverò a procurarne una copia preparerò un master (se ancora mi ricordo come si fa). Dopodichè la strada è in discesa per ogni numero richiami il master e lavori dentro la gabbia: le foto saranno solo da ridimensionare e il testo inserito prenderà direttamente i parametri conenuti nel master. Alla fine il lavoro grosso è solo nella formattazione del master, nel calcolo delle misure eccetera eccetera... Ma capisco il disagio perchè ogni volta che apriamo una pubblicazione tutto ci sembra naturale e normale e invece proporzioni, forme e ordine tanto scontati non sono. In passato il lavoro del tipografo era un lavoro nobile alla base del quale non c'era solo la bellezza dei caratteri utilizzati e il loro disegno, c'erano anche l'eleganza e la fruibilità della pubblicazione, la facilità di lettura. Oggi questo è rimasto, eleganza e fruibilità. Con un po' di pratica diventerà una gran bella rivista.
  2. Non mi sono permesso ma avrei voluto. Grazie per l'assist Deformazione professionale: inizierei con uniformare il testo in tutte le sue componenti: font, corpo, interlinea e impaginagione, suggerirei a pacchetto; eviterei di impaginarlo su tutta la giustezza della pagina (come nel caso del lavoro di Massimo Vignoli). Di seguito: maggiore aria alle immagini perchè valorizzare un'immagine non significa farla più grande ma significa anche farla galleggiare nel bianco. In questo dobbiamo aiutarti anche noi inviandoti diversi formati anche 1:1 perchè quando ci vuole ci vuole e da movimento alla pubblicazione. Attenzione ai margini della pagina: immaginiamo di lavorare dentro una gabbia: i margini non sono tutti uguali, i marghini interni sono più larghi, qui invece è stto fatto il contrario. Per cui margine interno (destro) su pagina di sinistra (pari) aumentato; idem per il margine interno della pagina destra (dispari). Per esempio margine esterno 10 mm, margine interno 15 mm. In buona sostanza il margine sulla costa va maggiorato. Non so se ti sei accorto ma hai pubblicato i timoni di stampa con le pagine accoppiate di Delicate, ed è il miglior esempio che posso fare. A questo proposito immagino che il software fornito da Blurb (che io non conosco ma che provvederò a scaricare per vedere come funziona) dovrebbe avere gabbie regolabili a nostro piacimento. Infine la grammatura della carta: a mio parere qualche grammo in più non guasterebbe e darebbe maggiore importanza alla rivista. Per mentenere i costi dovremo rinunciare a qualche pagina ma ne varrebbe la pena. Non credo che passare da 104 fotografie a 94 sminuisca il nostro lavoro. Ma avremo tempo per discuterne in teleconferenza.
  3. Concordo. Oggi sia Windows sia Apple giocano molto sulla velocità dei dischi SSD e sulle schede video performanti per cui la ram ha sempre meno lavoro da svolgere.
  4. Che belle Alberto. Colori fantastici e questo sfuocato incredibile. Nella prima foto il croco l'ho riconosciuto subito. Sono contento che tu abbia ripreso a fotografare e il dolore non lo voglio nemmeno immaginare, ma la forza di volontà c'è ed è quella che vale. Insisti, non mollare.
  5. Recensione proprio no ma posso esprimere la mia opinione. Innanzitutto complimenti a tutti perchè lo standard dei lavori pubblicati mi pare in linea con lo standard di Nikonland: nessuno si è risparmiato; tutto ciò che è stato prodotto per il Magazine è stato prodotto con passione e con impegno e questo dovrebbe essere sempre lo spirito che accompagna tutti i nostri lavori anche le singole foto che pubblichiamo. Per cui ritengo che questo "numero zero" sotto quest'aspetto abbia centrato l'obiettivo e abbia soddisfatto le aspettative di tutti. Personalmente credo molto in questo progetto: un passo indietro, il ritorno alla carta stampata dopo anni di file digitali volatili che si disgregano nella rete in miliardi di bit è giusto questo che ci vuole, per tutti noi. Per legittimare il nostro lavoro, per dargli un peso specifico, quello della carta, che è poi il peso che le nostre fotografie meritano. Sul piano grafico si può aggiustare qualcosa ma sotto questo aspetto un brainstorming in teleconferenza sarebbe più appropriato. Sono certo che i prossimi numeri andranno in crescendo e voglio sperare che cresca anche la partecipazione. E' un bel progetto ed è il nostro progetto, non facciamolo morire.
  6. Un'osservazione corretta e al momento opportuno chiederò consiglio al mio art director preferito Questo scatto è stato eseguito all'imbrunire a ISO accettabili; i seguenti si muovono fra 48000 e 52000 con un carico di rumore importante. Anche per me sarebbe meglio il colore e in PP farò di tutto per rendere al meglio gli scatti. Purtroppo è in casi come questo che la full frame mi manca tanto
  7. Sono appena rientrato. Avevo preannunciato che stasera, con un poì di fortuna, avrei messo in cantiere un lavoro che aspettavo di produrre da 40 anni e che per alcune migliaia di motivi non mi era riuscito di fare. Ho preferito non anticpare l'argomento per scaramanzia e c'è mancato poco che andasse tutto per meretrici anche quest'anno. Dalle mie parti il Carnevale inizia stasera, nella notte tra il 16 e il 17 gennaio con i fuochi di Sant'Antonio nelle piazze di tutti i centri della Sardegna. Evento interessante soprattutto in Barbagia con le maschere tradizionali che danzano intorno ai falò. Una delle prime immagini, le maschere anora non si erano viste, ma siamo all'accensione del fuoco. Il mio lavoro per il n. 4 della rivista sarà questo. Ho scattato oltre 1500 immagini in meno di tre ore, dovrò visionare, scegliere, decidere la post produzione (presumo andrò per il b/n) e infine chiedere un contributo di parole alla mia amica Tiziana Mura, barbaricina doc, donna di grande sensibilià Da qua si parte, ne riparleremo a febbraio
  8. Discussione proficua direi con un apprezzabile scambio di idee. Concordo con quanto hai appena scritto e anche sulla necessità di un contest mensile. Procediamo così
  9. Dev'essere un posto pazzesco, una specie di lunapark per i paesaggisti. Immagini emozionanti e ricercate: luci incredibili e colori da favola. Un gran bel lavoro Paolo, grazie per averlo condiviso
  10. Tutto ha una propria dimensione. Se parliamo di una buona qualità a prezzi contenuti ma soprattutto a pesi e dimensioni contenuti (che è una peculiarità non da poco per chi ha superato i 60 anni) allora le lenti in circolazione per le attuali piccole DX di Nikon sono più che centrate. E in quest'ottica saranno centrate anche le future lenti qualsiasi sia il costruttore. Ma in una futura DX professionale, equipaggiata con un sensore di ultima generazione lo standard delle lenti dovrà essere adeguato. E si farà come si faceva con il sistema F, si useranno lenti full frame.
  11. Questa mattina sono uscito ufficialmente dall'incubo Covid (tampone negativo). Ma la sorpresa non è questa. Insieme al tampone è arrivato il pacco di Nital con dentro il 50-250, secondo pezzo da collegare alla Zfc per cui nel primo pomeriggio, pur ancora sofferente, ho deciso di fare una passeggiata vicino al mare più vicino. Non più di dieci scatti e un rientro rapido perchè proprio non sono in condizione. Ecco cosa ho portato a casa Crop a 1/5, 1250 ISO, massima estensione.... cosa volete per 359 euro?
  12. Appena ordinate tre copie, consegna il 19 gennaio. Grazie a te Mauro, per l'idea innanzitutto e poi per la grande disponibilità, per l'impegno e per il tempo speso con passione.
  13. Un'istantanea perfetta. Perfetta è la definizione giusta a mio parere. La dimensione estetica di BELLO è uno spazio variabile, ognuno ha la propria idea e difficilmente si giunge ad un accordo su questo punto. Ma sulla perfezione si discute veramente poco.. Distanza, focale utilizzata, illuminazione, prospettiva, angolazione, profondità, composizione e l'attimo irripetibile, unico. Tutto questo in un solo istante. PERFETTA.
  14. Bellissima serie e bellissima città. Anche se strafotografata offre sempre ottimi spunti. Mi piacciono molto tutte le immagini ma quelle in b/n sono senz'altro le migliori e comunque Venezia lega molto col monocromatico. Un bel lavoro, bravo
  15. Un esperimento interessante. Nell'ultima immagine risalta una notevole profondità con i tubi che formano una griglia prospettica involontaria. Certe cose bisogna notarle, bravo.
  16. Ritratti da manuale e tutti con un unico filo conduttore dal punto di vista tecnico: scelta delle luci, ricerca delle ombre, proporzioni perfette nelle inquadrature. Che dire poi di Sara? Occhi magnetici che bucano la lente. E il make-up è perfetto, azzeccatissimo. Un gran bel lavoro Paolo
  17. Enrico Floris

    Er Cupolone

    Bellissima serie, complimenti. Trovo anche giuste le immagini in b/n, un altro modo di vedere il Cupolone che ci porta indietro nel tempo. E poi due scatti a colori molto interessanti: quello all'imbrunire col battello sul Tevere e il Cupolone distante e poi quello in controluce con la silhouette del volto e la cupola fuori fuoco sullo sfondo. Ottimo lavoro
  18. .... e non ho visto il resto delle foto. Una storia meravigliosa.
  19. Mi piacerebbe molto incontrarvi tutti. Nel frattempo che il 2023 possa essere una volta tanto meglio dell'anno trascorso. Lo meritiamo tutti noi e, aggiungerei, anche tutta l'umanità. Un forte abbraccio (virtuale ma forte).
  20. Esiste tutto un universo in lenti molto interessanti per la Zfc, da Viltrox a TTArtisan e qui su Nikonland si stanno vedendo lavori veramente belli prodotti con questi obiettivi. Credo che in mancanza di lenti Nikon siano tutti una buona alternativa poi dipende molto da cosa si fotografa. Nel tuo caso le scelte mi sembrano appropriate.
  21. Bello scatto, molto particolare. Il viso coperto è interessante. Mi piace
  22. Dal momento che l'unica Z in mio possesso (al momento) è la Zfc alla quale presto aggiungerò nuove lenti è sicuramente quella che uso più spesso (per via del peso ridotto e per la rapidità d'impiego) per cui la D500 è quasi a riposo. Dico quasi perchè in condizioni meteo e di riprea rischiose la D500 è ancora uno strumento robusto e affidabile.
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