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Pedrito

Nikonlander Veterano
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  1. 9 Era il 21 maggio scorso quando sono uscito con la fotocamera a cercare lo scatto giusto per partecipare a questo contest. Girando con la macchina nei dintorni della mia città in una zona dove non ero mai stato mi sono casualmente imbattuto in questo meraviglioso filare di cipressi, nella realtà molto più lungo di quello che mostra la foto: e dietro gli alberi c'era Arezzo, con i campanili e le sue torri medievali, che sembrava volesse gareggiare con quei cipressi nello svettare alta nel cielo. Non ho dovuto fare altro che fermarmi e imbracciare la fotocamera e la foto è venuta da sé, perfettamente in rapporto 2,35:1, ché in nessun altra proporzione avrebbe potuto essere scattata. Il centro dell'immagine l'ha ovviamente preteso il campanile della Cattedrale, l'edificio più alto di tutta la città. Poi fra la coppia dei cipressi a destra ecco molto più in basso una delle torri medievali di Piazza Vasari, quindi fra la successiva coppia ecco svettare il bel campanile romanico di Santa Maria della Pieve e più in basso la torre di Borgunto. A ben vedere più sotto si nota anche il campanile della moderna chiesa dell'Orciolaia, ma era lì solo per fare atto di presenza in questa ardita competizione. Chi avrà avuto la meglio fra le nobili costruzioni della città e gli austeri cipressi della sua campagna?
  2. Una bella composizione, mi piace. Riguardo la pazienza, l'altra settimana con tre spedizioni mi è finalmente arrivato tutto il necessario per pulire i sensori delle mie macchine. Non avendolo mai fatto, temo che di pazienza ne dovrò utilizzare tanta per ottenere un buon risultato senza fare danni...
  3. La seconda e la terza foto? Le avrei riconosciute senza aver letto dell'autore! Delle "Massimo classics"
  4. Capisco che taluni siano per così dire ispirati anche dal mezzo fotografico che utilizzano, così che con una macchina riescono ad ottenere scatti "impossibili" con un'altra. Per più di uno c'è anche il piacere di tenere in mano il proprio strumento fotografico a consentirgli di essere in qualche modo appagato dal suo utilizzo, anche e indipendentemente dai risultati che riesce ad ottenere. Personalmente ho anche imparato e poi gustato la soddisfazione di chiudere il cerchio dello scatto stampando in casa le mie foto, così da riuscire ad essere padrone di tutto il workflow, dallo scatto e allo sviluppo fino alla stampa. E ti assicuro che la soddisfazione è impagabile, se non altro per non avere più la costrizione di delegare ad altri l'interpretazione dei miei scatti destinati alla carta. Tutto questo per dirti che ci sono anche fotografi digitali tutt'altro che bulimici nella produzione delle proprie immagini - e io sono uno di quelli - e che si prendono il loro tempo per trovare la giusta inquadratura e studiare l'esposizione migliore, magari con la macchina su tripode, l’esposimetro in mano e seduti in attesa della luce migliore. Non ti voglio convincere di niente, beninteso, ma solo farti riflettere sul fatto che con una macchina sportiva da 300 cavalli si può anche viaggiare a cinquanta all’ora con i finestrini aperti, respirare gli odori della campagna che ti viene incontro, godersi la strada ed il paesaggio e vivere il proprio viaggio con la massima rilassatezza, senza l'obbligo di avere una Cinquecento del ’66 per gustare le stesse emozioni.
  5. 6 Un ultimo scatto con il 17-35/2.8, nella sua espressione in bianco e nero. Dove? Chettelodicoaffà...
  6. 5 Ancora il 17-35/2.8, con me in trasferta a Majorca. Generoso a 35mm e caldo nei colori come un amico sincero e fedele.
  7. 4 Il mio obiettivo preferito è senza dubbio il Nikkor 17-35/2.8, la prima lente "pro" che ho acquistato. Luminoso, maneggevole, dai colori bilanciati e saturi e con quel carattere un po' retrò proprio di una lente progettata negli anni Novanta, mi accompagna da anni nell'uso a lui più congeniale: reportage e street. Non scevro da difetti oggi come molti obiettivi della sua età, continua comunque ad emozionarmi restando fedele compagno di tanti scatti in giro per le città e nei luoghi che amo ritrarre. Qui eravamo a Ischia, qualche anno fa.
  8. Interessante e simpatica la prima foto. Bravo!
  9. Purtroppo questa volta non ho potuto partecipare, ma volentieri condivido le mie impressioni soprattutto con coloro i cui scatti ho apprezzato più degli altri. Ecco quindi la mia personale classifica: 1) la n. 8 di cris7, perché per quanto tecnicamente imperfetta - come ammesso dall'autore - ma con un taglio originale, trasmette l'oggetto di questo contest cioè l'allegria. Rammento come da bambino mi divertiva moltissimo far volare col fiato le spore del "soffione", come amavo chiamarlo io. In più, il colore del cielo innaturale ma vicino alla tinta dei cieli raffigurati nei libri per bambini, e la spora più a sinistra che somiglia ad un airone in volo, mi ricordano una piccola grande gioia infantile. 2) la n. 3 di Gianni54, che pur nella sua apparente semplicità trasmette allegria per i colori ed il soggetto raffigurati: il rosso dei papaveri fra il verde dell'erba, e il saturo cielo azzurro punteggiato di belle nuvole bianche: è il trionfo della primavera che dopo l'inverno presagisce la gioia per i frutti che la natura offrirà durante l'estate che viene. 3) la n. 7 di Silvio Renesto, che nella contagiosa simpatia di un cagnolino che vicino alla sua padrona osserva qualcosa che lo incuriosisce e forse lo diverte, trasmette serenità ed allegria; è interessante ed originale anche il taglio dell'inquadratura. E inconsciamente forse apprezzo questo scatto di strada perché, da amante del genere, mi fa intravedere la possibilità, in un futuro non troppo distante, di poter tornare a fotografare la gente nelle città libere dalle mascherine facciali a cui siamo costretti da troppo tempo a questa parte.
  10. Mi servirebbe un secondo corpo ML e, se esistesse, acquisterei forse una macchina dalle forme retrò o replica, tipo RF o F2. Così, un po' per vezzo e un po' per necessità.
  11. Interessante questa tua esperienza che hai condiviso. Rimango comunque dello stesso avviso che ho più volte enunciato: in condizioni di luce e di tipologia di soggetti "normali", con queste nuove fotocamere ML si possono portare a casa scatti ben più che dignitosi, se non addirittura ottimali per certi utilizzi (penso alla pubblicazione per web, per reportage, ecc.), anche senza avere a disposizione strumenti di classe "pro". Sempre a patto, però, che dietro alla macchina ci sia chi sappia il fatto suo.
  12. E' un posto per me assai lontano e dove probabilmente non andrò mai, ma ne ho apprezzato le immagini e la tua voglia di documentarlo assieme al dispiacere per il suo stato di abbandono. Ecco, per essere un sito specializzato in altro, forse Nikonland non è il posto giusto per denunciare queste "dimenticanze" - chiamiamole così - di alcune Amministrazioni locali nel manutenere, promuovere e proteggere il proprio territorio di competenza, ma in ogni caso ben vengano reportage come il tuo se questi riescano almeno a comunicare la conoscenza di simili problematiche e magari a stimolare chi di dovere a porvi mano.
  13. Sono stato troppo sintetico. Intendevo chiedere: cosa digitalizzi, il negativo o la stampa?
  14. Belle! Come le digitalizzi per pubblicarle qui e altrove?
  15. Tutte lenti autofocus? Ma allora Sigma che aspetta a farle?
  16. Per curiosità: il profilo B&W è quello standard o lo hai personalizzato?
  17. Ripeto che la mia esigenza è un obiettivo compatto e leggero (come NON è il 50/1.8 S) per utilizzarlo in un kit maneggevole e poco ingombrante da portare dietro quando sono in giro per lavoro, così come per poter contare su uno strumento discreto e poco appariscente quando scatto alla gente per strada. Mi pare di capire (grazie a Dimitri e Dario) che una lente pensata per la baionetta M non darà mai le stesse prestazioni su una macchina dalla tecnologia completamente diversa come è la Z, e che probabilmente non vale la pena investire su un buon obiettivo che comunque non potrebbe essere utilizzato al meglio delle sue possibilità. Ok, attenderò il pancake e il 50 macro prossimi venturi e li valuterò con attenzione. Mi arrendo!
  18. Mah, sarei anche disposto a pagarne il prezzo non proprio economico, a patto però che risponda alle mie esigenze. Poi, in caso di rivendita successiva, sono certo che non ci perderei un granché ...
  19. Intendevo un obiettivo per attacco Leica M. Ecco, infatti è questo un altro dubbio: se una lente M abbia la stessa resa su una ML con anello adattatore e se, pertanto, valga la pena investire su un oggetto la cui qualità non possa essere espressa. Ovviamente sono consapevole che lo userei quasi esclusivamente in iperfocale, conscio dei suoi limiti operativi su una macchina non M mount, ma vorrei sfruttarne leggerezza e resa ottica, almeno fino a quando non potrò avere il 50mm Z mount che fa al caso mio.
  20. Complimenti ancora ai vincitori e ad Andrea soprattutto che, come ne ero certo io così Mauro che ne aveva anche ... spoilerato l'esito ben prima che quasi tutti si pronunciassero, era palese che avrebbe raccolto a mani basse il favore della maggioranza. E complimenti anche a tutti coloro che hanno partecipato al contest ed alla votazione, non tanto per gli scatti davvero di buon livello quanto per le analisi delle varie foto proposte. Ritengo sia questo il maggior successo del contest, cioè appunto la generale capacità di riuscire a leggere un'immagine e a valutarla con criterio prima ancora che col proprio soggettivo gusto personale. Infatti la mia proposta - giustamente - non ha raccolto alcuna menzione, essendo in effetti piuttosto debole sotto tanti aspetti. D'altra parte, non avendo avuto modo di tornare a fare nuove foto per il contest, ho proposto ciò che avevo in qualche modo scartato da questa serie scattata al Trasimeno, reputandola la meno peggio di altre. (Per cui, figuriamoci le altre...! ) Pertanto, se non lo farà Mauro, presto indirrò io un nuovo contest: non tanto per vincerlo, quanto per partecipare ad un altro momento di divertimento e condivisione, e per evitare di raccogliere ancora il cucchiaio di legno!
  21. L'obiettivo ce l'ho anch'io e va che è una bellezza. Tuttavia, come forse anche ti dirà chi ha più esperienza di me, le prestazioni dell'autofocus dipendono molto dalla macchina, oltre che dalla luminosità in cui si scatta e dal soggetto e l'ambiente in cui esso viene fotografato. Avresti dovuto chiederle di portare fotocamera e obiettivo per provare il kit nelle condizioni corrette per un test. Qui più che malafede ci vedo incapacità...
  22. Quindi? Quale adattatore?
  23. Lo so che il 50 S è una lente straordinaria, ma sto cercando un piccolo obiettivo per la "caccia stradale" e che renda la Z6 il più possibile "portatile" anche quando sono in giro per lavoro: da quando ce l'ho non riesco quasi più ad utilizzare la mia Olympus E-M10 acquistata proprio come alternativa piccola e tascabile. E se nel frattempo mi comprassi un 50/LM da usare con il suo bel adattatore, ovviamente in manuale, che un amico mi vuole cedere? Nel caso quale adattatore preferire? TTArtisan, K&F Concept, oppure ? Se capisco bene non ci sono differenze nelle prestazioni, ma solo nella forma e nell'estetica. E' così?
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