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Max Aquila

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  1. Io penso allo stesso modo ed anche che ciò sia la dimostrazione attiva di quello che non riescano ancora a fare per Nikon Z. Per correttezza voglio pensare che possa essermi imbattuto in problematiche meccaniche. Ma...
  2. Francamente io ci proverei . Non vedo controindicazioni se non legate alla focale che non è quella che uso maggiormente in quel genere omnicomprensivo (per soggetti ed obiettivi) che è il paesaggio
  3. L'ho tirato fuori dalla scatola da meno di due mesi, ma già da subito l'ho adottato come superwide da battaglia sulla mia Z6, nonostante possegga già ben due volte la sua lunghezza focale, sugli zoom 14-30/4 e 24-70/4. Ma questo Nikkor 24mm è l'obiettivo che allunga il numero dei fissi a luminosità f/1,8 verso il più ampio angolo di campo oggi disponibile sul nuovo sistema mirrorless Nikon, in attesa del 20/1,8 che dovrebbe/potrebbe arrivare il prossimo anno, molto prossimo ormai, insieme ad altre ottiche ancora più richieste al momento, come i telezoom Dunque: uno schema molto fitto, da 12 lenti in 10 gruppi un gruppo di più del pari focale/luminosità a baionetta F, del quale abbiamo già scritto bene in passato, dimensioni francamente compatte in funzione della lente frontale con diametro filtri da 72mm, anche se non certo tascabile in unione ai corpi Z misura 9,7cm di altezza (uno in più del cugino F) e pesa 450 grammi, (un etto in più...), mette a fuoco da 25cm di minima maf, ha un diaframma a 9 lamelle che arriva a chiudere ad f/16 ed è dotato di una enorme ghiera di messa a fuoco manuale, come negli altri Nikkor S, forse fin troppo "presente" data la relativa inutilità, grazie all'efficienza dell'AF in ogni condizione di ripresa Vanta un innovativo Multi-Focus System, che consiste di due motori AF stepless, sincronizzati per ottenere sia la più rapida efficienza dell'AF, ma anche per ridurre drasticamente le aberrazioni ottiche e cromatiche potenzialmente riscontrabili alle più ridotte distanze di messa a fuoco, a causa dello spostamento interno dei gruppi ottici. E' ben protetto da polvere ed umidità da una serie di O-ring Oltre il normale, lo slogan utilizzato da Nikon per questo wide, gioco di parole tra l'aspetto concettuale di normale/ordinario e quello di normale come obiettivo standard: in questo secondo aspetto mi ci ritrovo appieno, perchè l'angolo di campo quasi pitagorico di un 24mm è pressappoco il doppio di quello di un 50mm, che è pari alla visione media di un occhio umano. Quindi il 24mm consente una visione stereoscopica del soggetto inquadrato, rispetto ad un obiettivo "normale", con esso andiamo appunto, beyond the normal... E con il 24mm io vado in giro a fotografare proprio come se avessi sulla fotocamera uno standard, ossia un obiettivo all-in-one, col quale poter fotografare di tutto alla distanza più consona. dal monumento nella sua interezza, ad una parte rappresentativa di esso , oppure popolata da persone che ne facciano scaturire un racconto allo street puro, per il quale genere queste lunghezze focali sono le più congeniali, consentendo di scattare anche senza guardare nel mirino, oppure usando il monitor basculato forti del fatto che la loro distorsione prospettica sia certamente inferiore a quella di un 18 o 14mm, ma anche e sopratutto dell'integrazione fotocamera/obiettivo/software di sviluppo, che fa del sistema Z di Nikon l'antesignano per prestazioni di eccellenza ottica sul mercato: nessuna distorsione, nonostante si tratti di un obiettivo di classe medioalta ma non certo di collocazione da eccellenza, come il prezzo attuale attorno ai 1200 euro, fa già immaginare. Allo stesso modo, estremo controllo in controluce diretto di flares o ghosts, con risultati davvero sorprendenti anche in situazioni complesse caratterizzate da numerosi stop di differenza tra luci ed ombre mantenendo elevata qualità anche nel dettaglio dei particolari Nelle riprese a distanze ravvicinate si comporta come ci si aspetta da un obiettivo di questa luminosità: che a TA deve contemporaneamente conferire dettaglio al soggetto sul sottile piano di maf, ma contestualmente riconoscibilità all'ambiente circostante, non trattandosi di un obiettivo da ritratto, il suo sfuocato non sarà mai graduale, tenuto conto della dilatazione prospettica, ma anzi, a mio avviso, deve essere deciso, proprio come in questo Nikkor 24/1,8S e si fa apprezzare per la perfetta distinzione tra le difficili tonalità di verde degli elementi qui ritratti, in rapporto ai colori complementari. Basta poi che cambi la natura della luce ed il contrasto luminoso, che con questo 24mm ci si può cimentare anche nel ritratto ambientato rispettando la tonalità dell'incarnato qualunque essa sia Perfettamente compatibile, anche a distanza "operativa" da soggetti in rapido...flamenco, con ogni sistema di AF assistito, come l'eyeAF oggi tanto tenuto nella considerazione che merita, per facilitare la capacità della fotocamera di mantenere il fuoco anche nelle sequenze di scatti dai quali i seguenti sono estratti. Sulla sezione degli obiettivi Nikkor per Z, abbiamo implementato una Galleria di immagini prese con questo obiettivo, che sia arricchirà nel tempo, oltre queste pubblicate nel test Il bilancio attuale di utilizzo del Nikkor 24/1,8S è ovviamente solo una presa di contatto iniziale e mi riprometto di tornare ad integrare le mie impressioni odierne, secondo le quali voglio evidenziare come di solito: Pregi: qualità ottica e cromatica costruzione, materiali ergonomia, maneggevolezza correzioni distorsioni e aberrazioni automatizzate dal sistema e... Difetti: prezzo, ancora un pò da limare verso il basso l'ingombro: per queste luminosità ci piacerebbe qualche cm di lunghezza di meno la ghiera di maf, forse troppo ingombrante: si rischia talvolta di spostare il fuoco stabilito dall'AF Max Aquila photo (C) per Zetaland 2019
  4. anch'io faticavo con mio figlio di 16 anni a fargli capire perchè Francesco Guicciardini in un aforisma dei suoi "Ricordi" utilizzasse un pragmatico... conciossiacosacchè Consolati: anche la domanda alla base di questo sondaggio pare fosse difficile da comprendere... E poi si offendono subito
  5. quindi, come vedi, nemmeno tu avresti dovuto votare: nessuna delle tre nuove Nikon reflex e degli obiettivi ad esse dedicati equivarrà al tuo turbodiesel...
  6. ben di più: uno ha scritto che nessuno sia in grado di produrre immagini fotonaturalistiche con una mirrorless (ovviamente come le sue...) e Dario che al momento è servito e quindi la sua attuale propensione all'acquisto è zero. Io ritengo che siano in tanti a sentirsi soddisfatti di ciò che posseggono, specie se posseggono tante cose come nel caso dei due fotografi in questione. Ma il sondaggio è rivolto a chi invece sia attualmente ancora alla ricerca di qualche strumento che possa consentirgli di scattare foto in maniera diversa =più redditizia/facile/appagante delle reflex attuali e/o prossime venture. Tanto i soldi servono e tanti per ognuna delle due categorie di acquisto.
  7. Sempre che chi abbia risposto (come vedi) abbia compreso il senso della domanda posta: Usciranno tre nuove reflex Nikon (D6, D780, D860). Le comprerete nuove, nel 2020-2021 ? Per ciò che riguarda Nikon, come sempre, è una scelta difensiva: Nikon è sempre stata molto ambigua in questo senso in ogni sua epoca, salvo il fatto che all'approssimarsi di un nuovo sistema, quello vecchio era comunque al massimo livello di espressione (e non così possiamo dire che sia dal punto di vista dell'aggiornamento ottiche per reflex) Oggi per assurdo, entrambi i sistemi, vecchio e nuovo, hanno disperato bisogno di ottiche, mentre il nuovo anche di alternative alla Z6 che ad oggi è il traino del sistema Z: in attesa del nuovo. Certo che se la D780 costasse 950 euro solo corpo magari anche tu sostituiresti la D750 ... ma siccome sappiamo che non sarà per nulla così e tenendo i piedi per terra, la D780 costerà 1500 euro, la D860 2800 euro e la D6 almeno 7500... che rispondete, o illuministi, a queste mie parole? Investirete ancora cifre simili su un...motore a scoppio a due tempi?
  8. io invece penso che possano esserci anche degli insoddisfatti del mirrorless perché: - troppo affidabile (paura di non essere più alla guida del mezzo) - troppo silenzioso (vendevano auto sportive giapponesi con la possibilità di scegliere tra diverse tonalità di scarico) - troppo brutte (le Z in particolar modo: io sarei di questo partito) - troppo simili da marca a marca (difficile fare raduni monosettari) - troppo difficili da utilizzare (e qualcuno lo conosciamo anche noi: giorni fa su Sonyland una persona che vuole cambiare marca di giocattolo mi ha confessato di usare in ripresa solo il punto centrale AF...) - troppo costose (ammissibile: ma le prossime reflex non saranno da meno...) - troppo antipatico essere tutti d'accordo che le mirrorless siano ineluttabilmente il futuro (ed il presente) in fotografia
  9. Semplice: partiamo ancora dall'adattatore Techart TZE-01 , del quale si è parlato in questo sito su questi due articoli per collegare obiettivi a baionetta Sony E su fotocamere Nikon Z, come la mia Z6 colleghiamo l'adattatore alla fotocamera... e dopo l'obiettivo ad essi quando staccheremo l'obiettivo dal corpo macchina, l'adattatore sarà quindi coeso all'obiettivo dal quale si potrà disaccoppiare dall'apposita levetta supplementare visibile sulla sx della flangia. L'obiettivo che Mtrading ha gentilmente messo a disposizione è un nuovissimo (2019) Sigma Art 14-24mm f/2,8 DN DG facente parte dell'ultima produzione dotata direttamente della baionetta E per le mirrorless Sony, senza dover passare dall'adattatore MC-11 di cui abbiamo lungamente detto in passato. La differenza dimensionale rispetto al 14-24/2,8 Art per reflex è considerevole: al netto dei materiali costruttivi (sempre di alto livello), questo nuovo widezoom Art pesa ben 350grammi meno del predecessore per reflex, restando al di sotto degli 800 grammi di peso. Nelle dimensioni guadagna 1cm di lunghezza in meno e anche qualche mm di larghezza inferiore solo 28cm la distanza minima di maf (invece dei 24 dell'altro...) ed uno schema di 18/13 (invece che 17/11 del fratello reflex) insieme ad un diaframma praticamente circolare, che consta di ben 11 lamelle contro le 9, eccellenti, dell'altro, mi facevano molto ben sperare in funzione del fatto che prima o poi ci si augura l'annuncio dell'avvento dei Sigma per Nikon Z. Elemento frontale convesso, della consueta bellezza dei superwide Art, per conseguenza dotato di una bellissima flangia di fissaggio posteriore per filtri in gelatina (per ovviare alla ovvia assenza di filettatura per filtri) con una leva di blocco in posizione e due riferimenti per l'allineamento Ma siccome non tutte le ciambelle riescono col buco... voglio rimandare alla prossima occasione una prova approfondita di questo Art, perchè a causa sopratutto del mio esemplare di adattatore Techart, non sono sicuro di averlo fatto lavorare nelle condizioni migliori per le quali è stato progettato. E' presto detto: nonostante le rassicurazioni del produttore dell'adattatore Techart, secondo il quale da giugno di quest'anno anche gli obiettivi Sigma per Sony E-mount sono utilizzabili sul suo anello per essere accoppiati ad una Nikon Z, i problemi che nel suo articolo del bellissimo 35/1,2 DN Mauro aveva già evidenziato come di un AF-C molto poco affidabile, da assecondare e da dover sopportare una certa percentuale di fuori fuoco incomprensibili, con il mio Techart e questo widezoom sono stati amplificati al massimo, tanto da non riuscire mai a mettere a fuoco in AF-S, dove tengo per default la priorità alla messa a fuoco corretta. Spulciando la documentazione (scarsa) online della azienda produttrice dell'adattatore ho trovato anche della possibilità di aggiornare il fw dell'adattatore, attraverso il tappo posteriore dell'adattatore, fornito di contatti elettrici e di presa mini USB ma... la procedura incomprensibile anche in lingua inglese, senza traduzioni in italcinese di mezzo, mi ha fatto desistere dopo un paio di tentativi, anche innovando rispetto a queste "istruzioni", secondo le quali si dovrebbe passare per il tramite di uno smartphone e non collegando obiettivo e/o adattatore al computer via cavo: cosa che ho naturalmente anche, inutilmente, tentato. Insomma...cercando tra le caratteristichedell'adattatore Techart, ho trovato inoltre che viene garantito il funzionamento per obiettivi entro i 700 grammi di peso... limitandone e di molto quindi la versatilità potenziale. Di fatto il Sigma 35/1,2 testato da Mauro, con difficoltà, ma nettamente inferiori a quelle che ho dovuto sopportare io, pesa ben di più di questo, superando il chilo: evidentemente o il 14-24 che ho avuto in prestito aveva qualche difetto materiale, oppure questo adattatore si fletteva, rendendo impossibile la messa a fuoco e ingenerando alcuni dei difetti nei quali mi sono imbattuto con questo obiettivo in termini di distorsione (a tutte le focali), di flares e desaturazione notevole in controluce (mai riscontrata su un Sigma Art prima), oltre ad uno sfuocato di molto inferiore alle mie aspettative. Flares sia in controluce, sia (nella foto sotto) assolutamente col sole alle spalle, ingenerati dalle superfici riflettenti intorno flares e ghosts con la sorgente luminosa in inquadratura, a f/8 ed f/11 a varie focali (a meno che non sia colpa, come detto, di deformazioni dell'adattatore e conseguente passaggio di luce) poi... mascherando anche poco la sorgente di luce... nulla più uno sfuocato non all'altezza delle precedenti realizzazioni Art (a meno che non sia causato da un disallineamento) quando la messa a fuoco, aiutata spesso a mano con l'apposita ghiera posta alla base del paraluce a petalo, consente di scattare, i risultati possono diventare interessanti anche nel controluce diretto ma la distorsione ai bordi, (costante, da barilotto a 14mm fino a cuscinetto ai 24) non facilita la messa in bolla... la sensazione a mirino che ho avuto zoomando era sempre come se l'inquadratura si spanciasse continuativamente indietro e avanti (14mm) tanto che facendo in seguito delle semplici prove di riscontro a casa... 14mm 20mm 24mm e poi, di nuovo, avvicinandomi a tutta inquadratura, a 14mm trovo una costante distorsione e vignettatura (sono tutti scatti a f/2,8) Tutti elementi che ascrivo a due possibili cause: adattatore inadatto a gestire questo obiettivo (probabilmente i Sigma E-mount cui fa riferimento il sito Techart, sono quelli reflex DG e DC, non DN) obiettivo difettoso, con una lente disallineata o altro genere di problemi perchè ritengo che i risultati mostrati non possano essere coerenti con il prodotto in questione: lo segnalerò certamente ad Mtrading che farà gli accertamenti che la riguardano, sul suo obiettivo. Di fatto ho voluto annullare altri test che avevo in programma con ottiche E-mount su Z, proprio perchè l'adattatore Techart in mio possesso è chiaramente artefice di una buona parte dei problemi evidenziati, principalmente quelli relativi alla messa a fuoco. Forse non aggiornato nel fw: ma noi di Nikonland ...non siamo fantascienza e ci aspettiamo procedure e istruzioni a portata di fotografi normali. Speriamo invece di poter testare presto e per bene, su baionetta nativa Z, questo e gli altri Sigma Art per mirrorless. Max Aquila photo (C) per Zetaland 2019
  10. Per non andare OT con questo sondaggio, ripetiamone il senso... il PRESUPPOSTO è: sto per comprare una fotocamera. La nostra domanda: Mirrorless o Reflex (solo le prossime, nuove...!) oppure Dipende? Y...de che depende? Astenersi soddisfatti, delusi, collezionisti di depliant e brochure di fotocamere
  11. Dario... Fotografia nel senso di pathos. Perché se mi dici che nelle tue cresime tu imponi i tuoi stilemi e ti senti appagato di te come fotografo io non ti credo. Quando, prima di te e per vent'anni ho affiancato la professione (si ...con P.IVA...lo so che la domanda era nell aria) ho SEMPRE evitato cone la peste cresime e prime comunioni in chiesa. Se del caso, solo al trattenimento, di un ragazzino solo. Non calavo la pasta solo con la fotografia quindi me lo potevo permettere. Ma non ho mai confuso, allora come adesso, professione e passione: come fate molti di voi. Leva di mezzo il lavoro e se lo credi rispondi a mente libera al sondaggio. Se no il tuo discorso diventa monotono come quando arrivava Tiziano a parlare di soldi/tasse/albi professionali e altre cose che qui su Nikonland non interessano. Capirei le tue risposte se la domanda te l'avesse fatta il tuo commercialista oppure la CCIAA Ma sei in un altro posto: relax !
  12. Alberto...ma tu sei.proprio sicuro che non esista nessuno in grado di utilizzare mirrorless per fare le foto che fai tu? Sicuro sicuro...? In ogni caso il sondaggio riguarda le reflex di futura presentazione, D780, D6 e qualunque altra intendano costruire. È normale che chi si trovi bene con ciò che possegga già resti servito. Ci chiediamo se siate interessati ad EVOLUZIONI dei modelli delle reflex che possedete e se ritenete un giorno di spendere i soldi che vi chiederebbero per acquistarle
  13. Nessuno ti crocifigge né ti condanna. Ma forse non hai letto il discrimine che era stato fatto a monte di questo sondaggio: tu che per lavoro fotografi (e pertanto non riesci a separare psicologicamente il piacere dal dovere) sei fuori da questo conto...
  14. Anche se poi se ne impipano dei contenuti. Piuttosto mi fa pensare che su 25 utenti rispondenti BEN sei rispondano si oppure dipende... Che spieghino i loro motivi: devono essere interessanti.
  15. E invece sei malpensante: Loro ci guardano come il...Grande Fratello...
  16. io invece comprerei il Sigma Art 14mm f/1,8 DG per Nikon che per fare quelle 12 foto notturne sarebbe la scusa che poi mi consentirebbe di utilizzarlo 12 mesi all'anno in diurna
  17. si è trattato di questi argomenti, da poco, in questa discussione la ricetta non è semplice: non esiste una medicina per tutti i malanni, ma di certo il tuo 24-70/4 non mi sembra l'ottica più indicata per astrofotografia. Inoltre, tutti gli obiettivi con la messa a fuoco moderna, endless, sono poco indicati per quella pratica. Necessitano obiettivi specifici. Io continuo a consigliare il Sigma Art 14/1,8: costoso in quanto super performante
  18. Max Aquila

    Prossima Nikon D780 ?

    Dico anche una cosa che secondo me farà arrabbiare tanti ma...riflettere altrettanti... Allo stato attuale io e Mauro siamo una cartina di tornasole: un benchmark. Nessuno dei due professionista fotografico (quindi liberi di ragionare fuori da regole di ammortamento costi) ma entrambi professionalmente interessati all evoluzione del sistema Nikon. Al di sotto del nostro livello io ritengo che NON ESISTA NESSUNO che abbia necessità di restare con una reflex in mano (e parlo di reflex Nikon...ossia dell eccellenza di mercato su tutte le fasce interessanti con D7500,500,750,850,5) Ossia, tutti i fotoamatori evoluti, i professionisti in fieri e i fotoamatori classici...escludendo cioè le uniche categorie che non mi interessano su Nikonland (dilettanti e mogli dei prosumer) Nessuno dei componenti questo vastissimo insieme non può che ricevere impulso e facilitazione dall'impiego di una Z50 o Z6 (la Z7 è per gli altri a salire) Gli unici a dover restare ancora un po con le loro reflex sono coloro che, pur non essendo dei PRO, hanno immobilizzato grossi capitali nelle rispettive attrezzature che ormai sanno gestire ad...orecchio prima ancora che ad occhio e...non vogliono imparare ancora un altro gioco con cui giocare a carte... (il necessario apprendistato mirrorless) Per assurdo sono anche i soggetti a cui di più costerà la transizione: più tardano a vendere una D5/500 meno gliele pagheranno sull' usato. Più aspettano il supertele/wide che sostituisca i loro attuali...meno varranno i loro Un anno fa scrivevo le stesse cose e dopo il primo mese della mia Z6 ho venduto D850 e 500 per questi motivi (ma l avrei fatto cmq per la somma curiosità di attraversare il fiume) Non me ne pento e aspetto il secondo corpo Z da comprare a mia immagine e somiglianza: ossia ...anche se brutto, però capace di fotografare alla come dico io! Della D780 mi importa meno di quanto mi sia importato (nulla) della 750. Della D6 mi importa solo per sapere se abbia vinto una scommessa...
  19. Un anno ed un mese da quando ho avuto in mano la prima Z6, prestatami da Nital. 11 mesi poi di uso esclusivo (appena comprata ho venduto le mie due reflex di riferimento) con un bilancio complessivo sul mio Lightroom che oltrepassa i 56mila scatti (solo quelli importati...) Grande soddisfazione nel rileggere il mio articolo di presentazione di questa mirrorless Nikon che riscuote successi di vendite ma, sopratutto, di conversione al mirrorless di fotografi reflex da sempre. Con soddisfazione...perchè anche i più diffidenti tra essi, a distanza di pochi mesi dagli acquisti Z, hanno iniziato a cambiare le inveterate abitudini di scatto e, sopratutto, i volumi ! Che non sono indice certamente di qualità, ma sicuramente di maggior tempo dedicato a questo nostro innocente ma intenso divertimento. Le oltre 7500 letture dell' articolo relativo, sono una personale soddisfazione.
  20. Caro Leo: e se anche fosse un obiettivo AF focused by wire e si lamentasse dell'assenza del fondo corsa, sarebbe stato un coglione con le ⚽⚽ maiuscole !!! Ancora meno in grado di capire come funzioni un obiettivo. Specie quelli AF delle nostre Z che proprio del "sans fin", che hai indebitamente interpretato a suo vantaggio, si fanno un pregio: avrete (spero) notato sui vostri obiettivi Z che se date impulso (si tratta di motori stepper, elettrici) di forza differente alla ghiera di maf, altrettanto veloce sarà la sua movimentazione. Un power focusing, utilissimo in specifiche occasioni...!
  21. Ma è tutto in discesa ormai!!! Basta passare gli ...anta e non si sa più far di conto. E poi per noi sarà per sempre the Age of Aquarius...💪
  22. A "soli" sei euro e 95cent, la prestigiosa (una delle ultime) rivista francese Reponsés Photo, pubblica il test del Noct sul numero Jan-Fev 2020: cinque pagine di servizio, nel quale si parte da Nicephore Niepce, per arrivare nelle ultime due colonne a descrivere questo obiettivo, attribuendogli tutti gli aggettivi più belli dell'Enciclopedìe di Diderot e D'Alembert, per poi classificarlo nel seguente modo: Tra i pro...ovviamente la massima apertura e i materiali. La qualità di immagine irreprocciabile a tutta apertura e...addirittura...il pulsante funzione sul barilotto e il display variabile (forse non hanno ancora testato il 24-70/2,8S per Z) Tra i contro...udite, udite: - Peso ed ingombro - Escursione della ghiera di messa a fuoco eccessiva - messa a fuoco strettamente manuale Ora...che un redattore della pagina di costume e società su la Repubblica possa non essere mai stato abituato, grazie alla sua giovane età, a mettere a fuoco a mano...posso pure capirlo. Ma che il Redattore di Reponses Photo, l'unica rivista ancora autorevole del suolo di Francia, NON COMPRENDA il motivo per cui dai 50 ai 60 cm di messa a fuoco passino dieci centimetri di rotazione, su di un obiettivo che fa del grado di sfuocato dello sfondo, rispetto al piano di messa a fuoco del soggetto, IL MOTIVO FONDANTE (e fondente) della sua esistenza (e del suo prezzo), questo no... io proprio non lo accetto !!! NO NO NO NO !!!! Passi che si sia stancato per il peso dell'obiettivo...ma che la possibilità di scegliere in maniera micrometrica il passaggio del fuoco sul capello della manichina di Mauro...fino a decidere quanto si debba e quanto si voglia far rendere nitido o DENITIDO del soggetto (oltre che in un ritratto... PENSATE ALLO STILL LIFE !!!) proprio, io non posso accettarlo . NO. Vi risparmio la descrizione delle TRE fotoTRE allegate al suo inutile testo ... Risparmiate qesti quasi 7 euro: su Nikonland, QUI ED ORA E SOLO SU NIKONLAND, avete a disposizione un VERO test di questo obiettivo, con un VERO soggetto, con una VERA direzione delle riprese e con una completa Gallery delle immagini realizzate on stage. GRATIS, come sempre su NIKONLAND
  23. Capita. C'è chi gli specchi a casa non li tiene apposta cosi...si sente sempre giovane, come ...ai suoi tempi: bei tempi...!
  24. Abbiamo ricordato della sua esistenza anche a Nital, che non si ricordava più della sua presenza in catalogo, in tempi non sospetti, quando apparve chiaro il primo bug del sistema Z, ossia l'assenza in prima battuta di un all/in/one come deve essere un 70-300mm E il test più letto di Nikonland su obiettivi del sistema Z è proprio il suo (5649 letture in 10mesi)
  25. affanK: ma dici vero? Secondo te perchè leggi del Valerio su questo sito? Col cavatappi i suoi articoli: altro che cavalletto! Rischi la cancellazione
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