L'ho tirato fuori dalla scatola da meno di due mesi, ma già da subito l'ho adottato come superwide da battaglia sulla mia Z6, nonostante possegga già ben due volte la sua lunghezza focale, sugli zoom 14-30/4 e 24-70/4.
Ma questo Nikkor 24mm è l'obiettivo che allunga il numero dei fissi a luminosità f/1,8 verso il più ampio angolo di campo oggi disponibile sul nuovo sistema mirrorless Nikon,
in attesa del 20/1,8 che dovrebbe/potrebbe arrivare il prossimo anno, molto prossimo ormai, insieme ad altre ottiche ancora più richieste al momento, come i telezoom
Dunque: uno schema molto fitto, da 12 lenti in 10 gruppi
un gruppo di più del pari focale/luminosità a baionetta F, del quale abbiamo già scritto bene in passato,
dimensioni francamente compatte in funzione della lente frontale con diametro filtri da 72mm, anche se non certo tascabile in unione ai corpi Z
misura 9,7cm di altezza (uno in più del cugino F) e pesa 450 grammi, (un etto in più...), mette a fuoco da 25cm di minima maf, ha un diaframma a 9 lamelle che arriva a chiudere ad f/16 ed è dotato di una enorme ghiera di messa a fuoco manuale, come negli altri Nikkor S, forse fin troppo "presente" data la relativa inutilità, grazie all'efficienza dell'AF in ogni condizione di ripresa
Vanta un innovativo Multi-Focus System, che consiste di due motori AF stepless, sincronizzati per ottenere sia la più rapida efficienza dell'AF, ma anche per ridurre drasticamente le aberrazioni ottiche e cromatiche potenzialmente riscontrabili alle più ridotte distanze di messa a fuoco, a causa dello spostamento interno dei gruppi ottici.
E' ben protetto da polvere ed umidità da una serie di O-ring
Oltre il normale, lo slogan utilizzato da Nikon per questo wide,
gioco di parole tra l'aspetto concettuale di normale/ordinario e quello di normale come obiettivo standard: in questo secondo aspetto mi ci ritrovo appieno, perchè l'angolo di campo quasi pitagorico di un 24mm è pressappoco il doppio di quello di un 50mm, che è pari alla visione media di un occhio umano.
Quindi il 24mm consente una visione stereoscopica del soggetto inquadrato, rispetto ad un obiettivo "normale", con esso andiamo appunto, beyond the normal...
E con il 24mm io vado in giro a fotografare proprio come se avessi sulla fotocamera uno standard, ossia un obiettivo all-in-one, col quale poter fotografare di tutto alla distanza più consona.
dal monumento nella sua interezza,
ad una parte rappresentativa di esso ,
oppure popolata da persone che ne facciano scaturire un racconto
allo street puro, per il quale genere queste lunghezze focali sono le più congeniali, consentendo di scattare anche senza guardare nel mirino, oppure usando il monitor basculato
forti del fatto che la loro distorsione prospettica sia certamente inferiore a quella di un 18 o 14mm, ma anche e sopratutto dell'integrazione fotocamera/obiettivo/software di sviluppo, che fa del sistema Z di Nikon l'antesignano per prestazioni di eccellenza ottica sul mercato: nessuna distorsione, nonostante si tratti di un obiettivo di classe medioalta ma non certo di collocazione da eccellenza, come il prezzo attuale attorno ai 1200 euro, fa già immaginare.
Allo stesso modo, estremo controllo in controluce diretto di flares o ghosts, con risultati davvero sorprendenti
anche in situazioni complesse
caratterizzate da numerosi stop di differenza tra luci ed ombre
mantenendo elevata qualità
anche nel dettaglio dei particolari
Nelle riprese a distanze ravvicinate si comporta come ci si aspetta da un obiettivo di questa luminosità:
che a TA deve contemporaneamente conferire dettaglio al soggetto sul sottile piano di maf, ma contestualmente riconoscibilità all'ambiente circostante,
non trattandosi di un obiettivo da ritratto, il suo sfuocato non sarà mai graduale, tenuto conto della dilatazione prospettica, ma anzi, a mio avviso, deve essere deciso, proprio come in questo Nikkor 24/1,8S
e si fa apprezzare per la perfetta distinzione tra le difficili tonalità di verde degli elementi qui ritratti, in rapporto ai colori complementari.
Basta poi che cambi la natura della luce ed il contrasto luminoso, che con questo 24mm ci si può cimentare anche nel ritratto ambientato
rispettando la tonalità dell'incarnato
qualunque essa sia
Perfettamente compatibile, anche a distanza "operativa" da soggetti in rapido...flamenco, con ogni sistema di AF assistito, come l'eyeAF oggi tanto tenuto nella considerazione che merita, per facilitare la capacità della fotocamera di mantenere il fuoco anche nelle sequenze di scatti dai quali i seguenti sono estratti.
Sulla sezione degli obiettivi Nikkor per Z, abbiamo implementato una Galleria di immagini prese con questo obiettivo, che sia arricchirà nel tempo, oltre queste pubblicate nel test
Il bilancio attuale di utilizzo del Nikkor 24/1,8S è ovviamente solo una presa di contatto iniziale e mi riprometto di tornare ad integrare le mie impressioni odierne, secondo le quali voglio evidenziare come di solito:
Pregi:
- qualità ottica e cromatica
- costruzione, materiali
- ergonomia, maneggevolezza
- correzioni distorsioni e aberrazioni automatizzate dal sistema
e... Difetti:
- prezzo, ancora un pò da limare verso il basso
- l'ingombro: per queste luminosità ci piacerebbe qualche cm di lunghezza di meno
- la ghiera di maf, forse troppo ingombrante: si rischia talvolta di spostare il fuoco stabilito dall'AF
Max Aquila photo (C) per Zetaland 2019
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